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Autore: Zaira_Oraison_Stylinson    15/05/2014    1 recensioni
- hai fatto bene a sentirti una merda! Perchè lo sei. – gli sputai in faccia quelle parole allontanandomi da lui e voltandomi.
- non lascerò più che qualcuno mi faccia sentire cosi impotente. È una promessa.- conclusi prendendo a camminare anche se le gambe mi tremavano un po per l’adrenalina.
Il pachistano dagli occhi color oro guardò in basso respirando rumorosamente dal naso e stringendo i pugni, dopo qualche secondo, con velocità alzò la testa e corse verso di me afferrando il mio braccio tatuato e con forza sconosciuta mi tirò a se costringendo il mio corpo a girarsi verso di lui, i miei occhi si spalancarono allarmati e Zayn con una leggera spinta si avvicino al mio viso pericolosamente
- ti dimostrerò che sono cambiato, è una promessa.-
FF: ZARRY/LARRY/NIAM
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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Il mattino seguente mi svegliai in buon orario ed mi preparai mettendomi i soliti jeans attillati con una canotta e sopra una camicia a quadri blu e rossa che lasciai sbottonata poi mi avviai in punta di piedi in sala visto che Niall stava ancora dormendo.
Con mia sorpresa trovai Liam già sveglio e vestito, seduto al tavolo in sala con in mano una tazza di tea.
- buon giorno-
 sussurrò Liam appoggiando la tazza fumante sul tavolo
- buon giorno
 risposi accennando un sorriso poi continuai
- come mai già sveglio? -
- sono un tipo mattutino  poi sono andato al bar a prendervi la colazione, quello scansa fatiche di Niall si sveglia sempre tardi e non fa mai in tempo ad andare al bar cosi gliela compro io
ridacchiò poi indicò il pacchetto di biscotti e la tazza di tea che erano sul tavolo accanto a lui
- ti ho preso del tea, spero ti vada bene -
- si si, grazie mille
andai a sedermi al tavolo ed in fretta bevetti il tea e mangiai alcuni biscotti
- ora vado non voglio fare tardi alla mia prima lezione, grazie ancora per la colazione!
dissi prendendo lo zaino semivuoto e uscendo dalla porta principale e mi diressi verso la mia classe.
Ero al settimo cielo visto che la lezione doveva iniziare già con 2 ore di corso di fotografia.
La campanella suonò così che potemmo entrare in classe, quando varcai la soglia e vidi l’aula spalancai la bocca stupido;
era gigantesca, sostituivano i banchi e le sedie, delle grandi gradinate e al posto della cattedra era allestito un grandissimo set fotografico con strumenti di cui non immaginavo nemmeno l’esistenza, ero davvero estasiato nell’ammirare tale splendore.
-è il paradiso-
accennai con gli occhi luminosi poi scelsi il posto alla prima gradinata cosi che nessuno mi avrebbe dato fastidio e avrei potuto seguire la lezione perfettamente, proprio come desideravo.
dopo qualche minuto entrò il prof con alcuni suoi collaboratori, limitò le presentazioni ed iniziò subito a spiegare il programma che avremmo dovuto affrontare durante l’anno dopo di che iniziò a spiegare la storia della fotografia e di come essa si era evoluta durante gli anni, non perdevo nessuna virgola di quel che il prof raccontava, ero affascinato.
passò così una breve ora del suo tempo
-bene ragazzi, è gia passata un intensa ora di teoria, ora passiamo alla pratica
disse il prof facendo segno con la mano hai suoi collaboratori, tali distribuirono una macchina fotografica professionale a ciascuno di noi; quando me la diedero in mano i miei occhi brillarono con un chiarore particolare, ero commosso nel mantenere uno degli strumenti più belli che potessi desiderare
- in questa ora di pratica incominceremo a fotografare uno dei più semplici contesti: “i modelli con sfondo tinta unita”
acclamò il professore ed gli alunni applaudirono al rintocco delle sue parole poi il prof continuò
- abbiamo scelto alcuni ragazzi di secondo e terzo anno che hanno gentilmente accettato di posare per voi, oggi
concluse il prof poi ci suddivise in vari gruppi e fece entrare i vari modelli, 2 per ogni gruppo.
il primo ragazzo che si posò davanti al mio obbiettivo era un modello semplice con nessuna particolarità ed io mi limitai a qualche scatto fotografico in diversi angolazione ma niente di più poi ci fu il cambio e il secondo modello entrò e si posò, lo inquadrai dall’obbiettivo, egli alzò la testa e guardò dritto nella lente della mia macchina fotografica, i suoi occhi dorati intrappolarono il mio sguardo, aveva dei lineamenti del visto stranieri, le sue labbra erano carnose e contornate dalla barba e i baffi neri come i suoi capelli, ben curati, rasati hai lati e la cresta portata all’insù un po spettinata.
Lui accennò un sorriso per la foto.
Ma… strizzai gli occhi spalancandoli poi spostai leggermente la macchina fotografica per guardarlo meglio, scossi la testa poi lo riguardai
n-non è possibile.. le mani iniziarono a tremarmi e il cuore iniziò a battere così forte che avevo la sensazione che sarebbe scoppiato, le mie gambe non riuscivano a reggere il mio peso e infatti barcollai all’indietro mentre continuavo a fissare con gli occhi spalancati  quell’uomo che posava di fronte a me ed un brivido finale passò per la mia colonna vertebrale, tutto intorno a me tacque, un silenzio mi avvolse e apparve sul viso del ragazzo il volto del mio persecutore, LUI ERA ZAYN MALIK
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