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Autore: PandoraWinfield    16/05/2014    0 recensioni
"La tranquillità che aveva prima lasciò spazio ad una nuova sensazione non appena mise piede in quel luogo sconosciuto,l'ansia iniziò a prendere possesso di ogni fibra del suo essere"
Genere: Dark, Fantasy, Horror | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai
Note: Cross-over, Lemon, Missing Moments | Avvertimenti: Contenuti forti
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*La sua stirpe veniva chiamata "Antica",quell'appellativo le ricordava l'aspetto della casa avita,gli affreschi della sala principale,le cesellature di alcune colonne dell'armeria dove trascorreva ogni ora della sua infanzia,il suo destino sembrava già scritto,era nata tra le armi e cresciuta con esse,sapeva gestirle ne amava l'odore e le forme,i suoi primi ricordi sono infatti legati a quella stanza,la sua memoria era simile a un'ombra,vaga,mutevole e indefinita,era solita perdersi nei suoi pensieri durante i viaggi,meditava per ore su dettaglio rimanendone assorta,aveva imparato a non dare nulla per scontato.Ma quel viaggio era diverso,sapeva dove stava andando,aveva sentito parlare di un Vampiro Immortale unico nel suo genere che aveva i famosi sette poteri e li giostrava con grande abilità,era decisa quindi a trovare costui che si faceva chiamare Nachzehrer.Ormai camminava ininterrottamente per giorni,cercava un luogo in cui poter riposare e potersi finalmente liberare dei pensieri che aleggiavano nella sua mente,essere una combattente non le gravava in nessuna maniera,uccidere era per lei un piacere una vera e propria Lussuria,i suoi occhi luminosi e chiari quasi invisibili si riempivano alla vista del sangue e le sue vene morte sembravano pulsare seppure falsamente sotto la sua pelle eterea.Dopo ogni combattimento si sentiva carica e piena di se era difficile che qualcuno riuscisse a batterla in ciò che sapeva fare meglio,per lei era la cosa più naturale e giusta da fare,d'altronde era un Vampiro che per sopravvivere aveva imparato a fare solo quello,per mangiare uccideva persone,per continuare a vivere ammazzava a sangue freddo chiunque le capitasse dinanzi,quindi oltre che un piacere era diventanto quasi un sintomo di sopravvivenza.Si inoltra in un bosco folto,le piaceva parecchio vagare tra le foglie vive e tra gli animali che sembravano avere la sua stessa libertà nei movimenti,si guarda intorno velocemente e scatta tra gli alberi fino a che non intravede una persona tesa a raccogliere funghi,era affamata e non ci pensò due volte,i canini fuoriuscirono creando solchi dietro le sue labbra gli occhi erano un tutt'uno con la cornea,lo afferra dal collo alzandolo verso la sua bocca affondando quella morbida carne che tanto bramava ogni volta come fosse la prima..Aveva appena finito di bere dalla sua ultima vittima,mentre piegava il collo si leccava le labbra proprio come un animale,e al chiarore della luna si vedevano scintillare le labbra umide e scarlatte,e la lingua rossa lambire i denti bianchi e appuntiti,chiude gli occhi in estatasi godendosi i pochi minuti in cui il sangue vacillava ancora nella sua bocca.Continua a camminare sino ad arrivare a ciò che sembrava essere la fine di quel bosco trovandosi dinanzi ad un grande giardino.La tranquillità che aveva prima lasciò spazio ad una nuova sensazione non appena mise piede in quel luogo sconosciuto,l'ansia iniziò a prendere possesso di ogni fibra del suo essere.Chiuse gli occhi avvertendo l'odore di morte,quell'acre profumo sembrava perseguitarla in qualsiasi luogo andasse,le pervase le narici in maniera prepotente ma decide di proseguire nonostante il suo istinto le dicesse di non andare oltre,controllò che le sue armi fossero al proprio posto,non se ne separava mai,le Katane erano saldamente ferme dietro la schiena,le pistole chiuse in risacche lungo i suoi fianchi e i vari pugnali nascosti,tastò ognuno di essi allieviando l'ansia ad ogni tocco.Si incammina lungo la strada lentamente scrutando il luogo che ad ogni passo si mostrava dinanzi i suoi occhi,la camminata sembrava piuttosto lunga su quella strada cementata costeggiata da grossi lampioni che pulsavano una luce intermittente e blanda visivamente malandati,sembrava bastasse un solo colpo per distruggerli.L'aria era circondata da una fitta nebbia attraverso la quale era difficile intravedere oggetti posti più lontani,Il percorso era circondato da una natura che appariva debole ogni secondo di più,poggiò un piede nell'erba notando che era molliccia e umida,lo ritirò immediatamente per evitare di lasciare impronte alzò lo sguardo notando i rami degli alberi spogli che sembravano animarsi in una danza macabra grazie al vento che iniziava ad alzarsi.Si avvicinò ad una costruzione antica ma a dispetto di ciò che la circondava sembrava piuttosto curata.Dava l'idea di una chiesa,le grosse vetrate sulla facciata anteriore e il materiale di cui era composto l'edificio erano saldi,maestosi.Pensò però che non vi era torre più venerabile per antichità della sua grigia e cupa dimora.Scatta velocemente per non toccare l'erba verso la fontana posta subito prima dell'ingresso,nota che vi era sangue al suo interno era pittosto sporco ed era ricoperto di foglie secche,decise di non berne era un luogo sconosciuto e il feto che ne derivava la disgustava,poteva essere avvelenato o addirittura sangue di morto.Avverte delle voci provenire dall'interno quasi come echi e odori a lei familiari,in particolare la puzza di una Fata le fece storcere il naso,non era sua abitudine avere a che fare con loro in quanto le trovava troppo piene di se e il loro sangue non era affatto buono come si credeva.La sua natura l'aveva resa piuttosto diffidente ,decide di non oltrepassare il portone ma di restarne all'esterno ascoltando ciò che gli estrani dicevano senza mai separarsi dalle armi con le sue mani pronte ad estrarle laddove fosse necessario.Passarono pochi minuti e continuava il vociare che a lei turbava parecchio avendo vissuto sempre sola non era abituta al frastuono e inoltre bastava pochissimo per farla scattare,perdendo la pazienza alimentato dal fatto che era stanca e che cercava un luogo di riposo decide di entrare,intravede le creature che aveva udito prima,avvertiva una presenza molto più forte di lei tanto che sembrava stordirla si domandò se fosse il Vampiro che tanto aveva cercato,con la convizione di andare verso qualcosa di incerto non si lasciò distrarre dalle sensazioni e con decisione entra nell'imponente entrata fissando i presenti al suo interno,punta la pistola verso il centro della stanza,notando Lui,Nachzeher sfidandolo con toni chiari e diretti* -Sono qui per te,so che questa pistola non ti farà nessuna paura ma DEVO parlare con TE!- *serra le labbra in attesa di risposta senza degnare di uno sguardo tutto il resto dei presenti,era vicina al suo scopo e nulla l'avrebbe fermata*
  
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