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Autore: Isidora Anadiomene    17/05/2014    3 recensioni
I momenti decisivi sembrano essere sempre gli ultimi.
Auguro a Ryou e Ichigo tanti ultimi momenti.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry, Ryo Shirogane/Ryan
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Almonds.





9# Tears.



Ichigo non rispondeva né a chiamate, né a messaggi e, quando Ryou si era presentato a casa sua, la madre lo aveva gentilmente pregato di andare via. Da tre giorni, Ichigo non si presentava al Caffè, Minto era sul punto di sbranarlo non appena lo vedeva, Retasu lo evitava, Zakuro lo guardava omicida e Purin tentava di consolarlo.
Kei aveva vanamente cercato di convincere Zakuro a parlare con Ichigo, ma Minto non permetteva di avvicinarsi ad Ichigo chiunque avesse lontanamente intenzione di farla ragionare. Ryou non sapeva dove sbattere la testa.
Da un lato, sentiva di meritarsi quel comportamento, dall’altro, si rendeva conto di non avere colpe.
Reiko era stato un passatempo durato un po’ troppo, sei mesi nei quali Ryou aveva inutilmente tentato di distrarsi dal pensiero di Ichigo. Era stato piacevole stare con lei, divertirsi, ma Reiko non aveva i capelli rossi e un sorriso radioso, non sapeva leggere gli animi di chi le stava intorno con quella naturalezza, non era Ichigo. Ryou si era sentito in colpa per averla lasciata in quel modo, di colpo, dopo aver avuto per settimane un atteggiamento scostante e remissivo. Reiko non aveva mai dato prova di essersi innamorata e spesso Ryou percepiva di essere usato soltanto come un giocattolo notturno da esibire anche di giorno solo per onestà. Erano stati due solitudini che avevano cercato di unirsi per passare il tempo, ma erano rimaste tali per tutto quel tempo, condividendo soltanto un letto e nemmeno un po’ di se stessi.
Dopo nove mesi, Reiko aveva preteso spiegazioni, nonostante Ryou le avesse più volte ripetuto quanto poco bisogno ce ne fosse. Aveva ceduto giusto per cortesia e non avrebbe mai pensato che Reiko avesse nuovamente intenzione di ripetere quel gioco. L’aveva allontanata, si era arrabbiato, ma non era servito a niente, perché Ichigo non voleva più saperne di lui.
Si gettò sul letto, la pesantezza del dolore sembrò schiacciarlo, mentre controllava per l’ennesima volta il cellulare. Un messaggio, forse era Ichigo!
Sul display, lampeggiava un “mi dispiace” da parte di Reiko. Non avrebbe risposto.
La porta della stanza si aprì improvvisamente. Ichigo teneva un borsone in mano e lo fissava con uno sguardo indecifrabile. Era così bella. Scattò in piedi e fece per avvicinarsi. “Non sono venuta qui per parlare, ma per restituirti questo – lasciò cadere il pesante borsone- ci sono dentro le tue felpe e tutto ciò che mi hai regalato. Giusto per avvisarti, ho strappato tutte le foto e cancellato il tuo numero. Ho già detto a Kei-kun che non lavorerò più qui. Sei pregato di smettere di chiamarmi”. Non era Ichigo a parlare con quel tono duro, ad avere quello sguardo glaciale, a tremare così forte, eppure era lei. Non la riconosceva in quella lontananza, in quell’estraneità che li avvolgeva.
Ichigo non fece in tempo a girarsi che Ryou le bloccò la strada, sbattendo la porta e parandosi di fronte a lei, mai come adesso non l’avrebbe fatta andare via di nuovo.
“Mi devi ascoltare, Ichigo. Poi potrai andare via e non vedermi mai più”. Ichigo sembrò sussultare a quelle due ultime parole. Gli occhi le si riempirono di lacrime, Ryou si sentì ferito nel vederla in quel modo ed era tutta colpa sua. Si avvicinò lentamente per accarezzarle la guancia umida, ma Ichigo gli scansò via la mano con violenza. Ryou continuò ad avvicinarsi, mentre Ichigo indietreggiava. Inciampò nel letto e si ritrovò seduta sul bordo, Ryou era in ginocchio di fronte a lei.
“Io e Reiko non siamo mai stati fidanzati. Abbiamo fatto sesso per sei mesi e tutti i nostri amici lo sapevano. Questo ci rendeva una coppia agli occhi degli altri, ma non lo siamo mai stati. Era solo un passatempo per non pensarti, mentre tu stavi ancora con Aoyama. O meglio, quando io credevo che voi due steste ancora insieme. Mi ha chiesto di uscire perché voleva che quel gioco riprendesse e voleva realmente vedere se mi fossi fidanzato come aveva saputo. Ha detto che non ci credeva, perché uno che pensa solo al sesso come me non è in grado di mantenere un rapporto stabile. Ti ha visto affacciata alla finestra prima di baciarmi, lo ha fatto di proposito. Puoi anche non credermi, Ichigo, non so che dirti. Ti amo e vorrei che ad almeno questo credessi”.
 I singhiozzi di Ichigo, non più trattenuti, erano una pugnalata. Non poteva resistere all’impulso di abbracciarla. Ichigo lo respinse ancora e gli tirò un altro schiaffo.
“Mi hanno rimproverato tutti in questi tre giorni, soprattutto Minto. Ti credevano tutti, ma non riuscivano a trattarti come al solito. Io… ti credo, ma solo adesso me ne rendo conto. Ryou ho strappato tutte le foto e adesso come facciamo? C’era anche quella che ci siamo fatti a…”. Ryou si lasciò andare ad una risata liberatoria. Ichigo era sempre la solita.
“Non mi importa delle foto, Ichigo. In questo momento gradirei che mi dicessi che mi ami. E si, prima che tu lo dica, hai rovinato per l’ennesima volta l’atmosfera” disse divertito. Ichigo rise, con quella sua risata limpida, mentre si asciugava gli occhi umidi di gioia. “Scusami. Ti amo” disse baciandolo di slancio. Ryou la spinse sul letto e si stese sopra di lei, le accarezzava le guance, in quel bacio tanto agognato che sembrava così nuovo.
Ichigo si scostò e gli rifilò un pugno ben assestato dietro la schiena. Ryou tossì.
“Questo era per le lacrime di questi giorni? Se è per questo, dovrei dartene uno anche io”.
“No, questo era perché non abbiamo ancora fatto l’amore, mentre con quella e con molte altre ci hai fatto allegramente sesso! Dillo che non ti attraggo, per la miseria!”.
Ichigo era Ichigo, non finiva mai di stupirlo. “Domani sera” sussurrò.
La vide avvampare. “Cosa domani sera?” balbettò.
“Secondo te che cosa?”
“Ah e dove?”
“Qui”
“Ryou mi vergogno, di sicuro non ti piaccio. E poi perché non adesso?”
“Così sei più consapevole”
“Oh, così posso prepararmi per bene!”. L’espressione di Ryou non ebbe bisogno di spiegazioni. “Mi ami nonostante io rovini sempre l’atmosfera, lo so. Ti amo anche io, nonostante tu sia sempre antipatico!”
Di tutta risposta, si sentì solo lo schiocco di un bacio.














Anadiomene.
Imbarazzo totale xD Fatemi sapere cosa ne pensate di questo scempio :)

 
  
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