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Autore: itsnightingale    18/05/2014    1 recensioni
HAPPY PEZBERRY WEEK.
sette giorni, sette attimi della loro vita, sette momenti di amore e di paura, sette giorni per poter apprezzare ciò che si è creato tra di loro.
#Day 1_ Rewriting a scene.
#Day2_ Reacquainting after years apart
#Day3_ Locked In
#Day4_ Road trip
#Day5_ Teacher/Student
#Day6_ AU
#Day7_ Free Day
Genere: Angst, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Rachel Berry, Santana Lopez | Coppie: Rachel/Santana
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Santana non era mai stata più agitata di allora. Aveva il terrore di conoscere i signori Berry.
Aveva pregato, quasi scongiurato, la sua ragazza per dissuaderla, aveva addirittura cercato di comprarla con del sano sesso ma nulla, non c’era riuscita.
Ed ora stava lì, fuori casa della sua ragazza, cercando di trovare il coraggio di scendere dalla macchina.
All’ennesimo sospiro prese il telefono dalla borsetta rossa, stesso colore del suo vestitino senza spalline, e fece il numero della sua migliore amica. Quinn.

-Lopez.. disse la ragazza dall’altro capo del telefono con voce annoiata.

-Dio, Q., non voglio andarci. Ora vengo da te e dimenticherò tutto. Sia l’incontro che lei. Disse la latina piagnucolando.

-Sai, in questo momento vorrei tanto registrarti. Non sembri affatto il capitano delle cheerios.

-Stronzetta, anche se ora sei una Skank posso ancora farti il culo. Sbottò la latina. Odiava quando l’amica si prendeva gioco di lei.

-Ecco, finalmente, la mia amata Snix. Dal tono della bionda Santana poteva giurare che questa stesse sorridendo.

-Q.. ho paura, non voglio conoscere i genitori della nana. Mi sa troppo di impegno. Piagnucolò di nuovo la ragazza dalla pelle scura.
Sentì Quinn sospirare.

-Santana in realtà tu hai solo paura di fare una brutta impressione oppure che loro ti odino per quello che hai fatto alla figlia in passato. Ma io sono sicura che, appena capiranno chi sei realmente, subito ti ameranno.
La latina sorrise tra se e si lasciò cadere sul sediolino, così da riflettere sulle parole della sua migliore amica.
Probabilmente aveva ragione. Nonostante avesse fatto soffrire Rachel per i primi due anni di Liceo, lei l’amava. L’amava tantissimo e non avrebbe mai rinunciato a quello hobbit. E se i genitori della sua ragazza non l’avrebbero capito subito lei gliel’avrebbe dimostrato.

-Grazie Fabray. Disse in un sussurro.

-Questo giorno passerà proprio alla storia: non solo stai per conoscere i tuoi suoceri ma mi hai anche ringraziato. Quella gnoma ti fa proprio bene. Ora, però, alza quel culo moscio che ti ritrovi e scendi dalla macchina. Disse l’amica ridacchiando.

-Ehi, il culo moscio lo hai tu. Il mio culo è magnifico e lo pensi anche tu. Rispose la latina sbuffando.

-Buona serata Santana.

-Buona serata anche a te, Q.
Quando staccò ripose il telefono il telefono nella borsetta e scese dalla macchina.
Dio santo, lei, Santana Lopez, sta veramente per conoscere i suoi suoceri. Nonché gli uomini che l’avevano beccata a limonare nella sua macchina con la loro figlia.
Probabilmente partiva parecchio svantaggiata. Non solo l’odiavano perché lei aveva torturato per anni la loro figlia, ma tra l’altro l’avevano beccate in macchina con le mani in posti in cui non doveva stare. Ma non era colpa sua se avevano fatto una figlia con un sedere che urlava ‘palpami’.
Probabilmente avrebbe potuto presentare questa sua tesi in sua discolpa se loro le avrebbero ricordato quel piccolo evento.
Alla fine dopo quello spiacevole incontro loro avevano insistito per conoscerla.
Camminò per tutto il vialetto del giardino di casa Berry per poi fermarsi davanti alla porta.
Bussò un paio di volte piano. Sperava vivamente che in casa non ci fosse ancora nessuno così poteva andare via e dire a Rachel, il giorno dopo, in sua discolpa, che quando era andata lì non aveva trovato nessuno.
Non ebbe nemmeno il tempo di finire di elaborare quella teoria che una Rachel sorridente andò ad aprire la porta.
Quella gnometta riusciva proprio a toglierle il respiro. Era magnifica, come sempre. Portava una di quelle sue solite gonne super corte che non lasciavano proprio nulla all’immaginazione e sopra portava una canotta. Stranamente la canotta non aveva nessun disegno orribile sopra.

-Ciao! Disse la diva così da risvegliarla dai suoi pensieri.

-Ciao Rach…- Non riuscì a finire che la ragazza più bassa si alzò sulle punte e la baciò.
Lei in tutta risposta rimase immobile. Anche quando la moretta passò la lingua sulle sue labbra per farle schiudere la bocca, lei non fece nulla.

-Che succede? Disse Rachel quando si staccò.

-Ci sono i tuoi genitori qui! Rispose subito dopo aver sgranato gli occhi. Era per caso impazzita? Aveva veramente l’aria nella testa? La voleva veramente morta?
Vide la diva aggrottare la fronte.

-San, ci hanno beccato mentre mi palpavi il sedere. Non credo che per un semplice bacio dicano qualcosa.

-Abbassa la voce! Non ricordarglielo! Sbottò la latina per poi guardarsi in giro per paura che i suoceri stessero lì.
Fortunatamente non era così.

-San.. ehi, stai calma. E’ una semplice cena! Ho parlato tantissimo a loro di te, già ti adorano.
Guardò la ragazza più bassa in totale silenzio, così da poter capire se stesse mentendo o meno. Quando capì che era seria annuì.

-Va bene..

-Ora vuoi darmi un bacio? Disse subito la mora.
Santana ridacchiò e poi annuì di nuovo.
Si piegò, quanto bastava, verso la fidanzata e subito la mora accorciò la piccola distanza baciandola.
Quel semplice sfiorarsi di labbra si trasformò subito in un baciò leggermente più caldo.
La lingua della mora subito si scontrò con la sua e lei a stento riuscì a trattenere un gemito. Quando mise le mani sui fianchi della sua ragazza sentì qualcuno schiarirsi la voce.
Si congelò subito e, probabilmente, l’aveva sentito anche Rachel visto che fece lo stesso.
Si staccarono e lei deglutì per poi alzare lo sguardo verso i due uomini che si trovavano alle spalle della sua ragazza.

-Sa.. salve, signori Berry.. mormorò la latina imbarazzata al massimo.

-Ciao Santana. E’ un piacere conoscerti, Rachel ci ha parlato tanto di te. Disse Hiram Berry.

-Il piacere è mio, signori Berry. mormorò di nuovo per poi stringersi di più alla sua ragazza.

-Oh, chiamaci anche Hiram e Leroy. Ribattè Hiram.

-No, a me può chiamarmi signor Berry. Disse Leroy fulminando la latina con lo sguardo.
Vide Rachel puntare i piedi sul pavimento per poi mettere le mani sui fianchi.

-Papi..! disse subito la moretta con un tono pieno di rimprovero. Anche se era seria fece ridere suo padre Hiram che subito strinse a se il marito.

-Santana, non preoccuparti di questo brontolone! Abbaia ma non morde e..- Si avvicinò a lei.- Anche lui non vedeva l’ora di conoscerti.
 Santana accennò un sorriso sentendo ciò che le disse il papà di Rachel. Sicuramente lui non era male. Anzi.
Passarono ancora un paio di minuti a parlare del più del meno, si sedettero sul divano e lei e la nanetta spiegarono ai genitori della ragazza come si erano conosciute. In realtà Leroy non voleva saperlo (almeno così sembrava per la latina), mentre Hiram partecipava molto di più  Di tanto in tanto, nelle parti dolci, gli brillavano gli occhi e accarezzava il suo ginocchio. Quel contatto la metteva un po’ in imbarazzo, visto che non era affatto una fan di queste cose. Cioè, non era fan delle coccole. Le faceva solo con Rachel, principalmente perché alla fine diventava sempre qualcosa di più.
Quando i padri della mora le lasciarono sole perché dovevano andare a vedere a che stava l’arrosto, la fidanzata mise una mano sul suo braccio come a richiamare la sua attenzione.

-Ehi.. mormorò Santana.

-Ehi.- fece da eco Rachel- come ti sono sembrati? Voglio premettere che papi non è veramente così anzi è proprio l’opposto. Sembra tanto che si siano scambiati i ruoli ma comunque non preoccuparti a loro piaci. Lo vedo. Anche se, devo ammetterlo, anche se non gli fossi piaciuta, cosa che io ritengo impossibile, mi sarebbe interessato ben poco il loro giudizio. Cioè, con questo non voglio dire che non prendo in considerazione ciò che loro dicono ma..- non riuscì a finire la frase perché Santana appoggiò le proprie labbra sulle sue.
Quando si staccò la guardò negli occhi.

-Ti amo Rachel Berry.
La mora spalancò la bocca e la guardò. Aveva immaginato una reazione simile visto che nessuno delle due aveva ancora fatto quel passo. Poco dopo quell’espressione di stupore si tramutò in uno dei sorrisi più belli di sempre, a parer suo.

-Ti amo anch’io Santana Lopez.
Le due rimasero li a guardarsi per un tempo che sembrò infinito. Si alzarono da quella poltrona solo quando Hiram le chiamò per far capir loro che era pronto a tavola. Infatti loro si incamminarono verso la cucina mano nella mano con davanti a loro nuovi orizzonti e nuove sensazioni.
 

ANGOLO DELL’AUTORE.

So… siamo arrivati alla fine di questa week. Devo dire che un po’ mi dispiace visto che amo scrivere di loro. But, ben presto, inizierò a pubblicare una long pezberry alla quale sto lavorando. In realtà oltre a quelle che sto già scrivendo (fabberrittana e Heyachele, non preoccupatevi quelle non le abbandono) sto lavorando anche ad una long quinntana *-*, un’altra faberrittana e un paio di shot. Ma credo che quelle le pubblicherò dopo gli esami.
Tornando a questa pezberry!week volevo ringraziarvi tutti per averla seguita ma soprattutto volevo ringraziare Vicky50 per avermi fatto sapere sempre cosa ne pensava dei capitoli.
Alla prossima.
Stay tuned. <3
   
 
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