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Autore: telesette    18/05/2014    1 recensioni
Chi assisterà Ryo/Hunter, mentre Kaori si gode una settimana di vacanza nel sud del Pacifico?
Una bella assistente formosa... o piuttosto una versione in miniatura della focosa Makimura?
Scopriamolo assieme...
Genere: Azione, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro Personaggio, Ryo Saeba/Hunter, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
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Finalmente!

Non appena la sveglia suonò le 06:00 del mattino, invece di bofonchiare assonnato come al solito, Ryo si caricò di entusiasmo come non mai. La nave da crociera sarebbe rientrata in porto di lì ad altre quattro ore e, col ritorno di Kaori, si sarebbe messa finalmente la parola "fine" ad una settimana a dir poco infernale. Ryo aveva contato i minuti tutta la notte, per salutare doverosamente l'arrivo dell'alba, ed era saltato pressoché in estasi non appena quel piccolo apparecchio digitale prese a diffondere la solita musichetta altrimenti fastidiosa.

- E' domenica - urlò, levando i pugni verso il cielo. - Aspettavo questo momento, l'ho aspettato per tutta la settimana, niente più mocciosi tra i piedi... SONO LIBEROOO !!!

Le fiamme ruggenti del suo spirito, al pensiero di liberarsi definitivamente di Giulia una volta per tutte, rispecchiavano perfettamente la solennità del momento.
Alle dieci in punto, l'incubo sarebbe definitivamente cessato.
Quella bambina aveva messo seriamente a dura prova i suoi nervi, rendendosi persino più insopportabile di Kaori, e Ryo non vedeva l'ora di togliersela dalle scatole prima possibile.
Per quanto impossibile e il più delle volte isterica, perfino Kaori aveva un minimo di tolleranza.
Da che Giulia lo teneva sotto stretta sorveglianza, il poverino non solo era impossibilitato a corteggiare belle fanciulle... ma, in pratica, non poteva più fare niente di niente: non poteva uscire dopo le dieci per andare ad ubriacarsi in qualche bar, non poteva guardare nulla alla televisione che non fossero cartoni animati, né leggere le sue solite riviste con quella peste in circolazione.
Giulia aveva messo sotto chiave il frigorifero, seguendo alla lettera il programma alimentare di Kaori a base di carote crude e sedano bollito, e come se non bastasse aveva ricolorato tutta la pistola di Ryo con i pastelli a cera e le figurine adesive degli animali.

- Non ce la faccio più - gemette Ryo, ormai in crisi d'astinenza. - Se Kaori non ritorna entro oggi, qui finisce che mi suicido!

Evidentemente Buddha era di buonumore perché, pra grazia e misericordia divina, la preghiera di Hunter fu ascoltata.

Verso le dieci meno un quarto, quando già in lontananza era possibile vedere i fumi della nave all'orizzonte, Ryo e Giulia si trovavano già al porto reggendo due grossi cartelloni di "bentornata" nelle mani.

- Di' la verità, non vedi l'ora che me ne vada, vero?
- Come ?!?
- Ho capito che non mi vuoi più tra i piedi - mormorò Giulia triste. - Devo essere una vera frana come assistente, Kaori è senza dubbio molto più brava di me, me ne rendo conto...

Ryo ammutolì.
Non aveva considerato la cosa sotto questo aspetto, cioé che Giulia potesse sentirsi inadeguata al ruolo di assistente, e dunque non immaginava che la piccola potesse sentirsi a disagio. Era pur vero che, dopo una settimana di stress come quella, non ce la faceva più a sopportarla... ma non poteva certo vederla così mogia.
Come vide i grossi lucciconi negli occhi della bambina, Hunter capì che era il caso di dirle qualcosa per sollevarle il morale.

- Accidenti, guarda che stupido - esclamò Ryo, frugandosi nella tasca dei pantaloni. - Mi sono dimenticato di darti il compenso per il lavoro svolto!
- Eh?
- Te lo meriti, sei stata molto brava - sorrise lui, mettendole in mano una moneta da 500 yen.

Giulia sgranò tanto d'occhi.
Allora Hunter non era poi tanto deluso del suo operato settimanale?
E dire che, fino a quel momento, era convinta di avergli creato soltanto un gran mucchio di problemi.

- Hunter - esalò lei con un filo di voce. - Dici... Dici sul serio, davvero sono stata brava?
- Assolutamente - rispose Ryo, sollevando il pollice con un sorriso. - E' vero che sei ancora piccola ma, tra una decina d'anni magari, potrei anche pensare di assumerti in pianta stabile!

La piccola non riusciva a credere alle proprie orecchie, tanto era commossa.
Proprio in quel momento, la nave approdò al molo e la scaletta venne sistemata per permettere ai passeggeri di scendere. Kaori intravide Ryo e Giulia dal ponte principale e, sbracciandosi per salutarli, chiamò entrambi a gran voce.

- Ehilà - gridò. - Che carini, siete venuti a prendermi, adesso scendo!
- Ah, fai pure con calma, Kaori - replicò Ryo, unendo le mani davanti alla bocca, per farsi sentire da sopra il frastuono delle sirene navali. - Non vorrei che inciampassi, quelle rampe sono così scivolose...
- Hmmm - fece Kaori, stringendo gli occhi sospettosa. - Non mi convince: è troppo premuroso, qui c'è qualcosa che non quadra!

Ma una volta scesa a terra, ed aver ascoltato il resoconto della settimana dalla piccola Giulia, Kaori ebbe modo di intuire il perché di tutta quella gentilezza.

- Dovevo immaginarlo - gemette lei frastornata. - Figurarsi se era contento di rivedermi... Semplicemente sa che sono ancora troppo "tenera" con lui, se una bambina riesce a tenerlo a bada da sola!
- Allora - domandò Ryo con incredibile faccia tosta. - Com'è andato il viaggio? Tranquillo, spero...
- Piantala, quando ti sforzi di sembrare gentile, sei addirittura inquietante!
- Ma perché pensi subito male? - cinguettò Ryo, prostrandosi devotamente in ginocchio ai suoi piedi.
- Perché ti conosco, brutto commediante che non sei altro!

A nulla valsero i pietosi tentativi di Ryo.
Kaori mise subito in chiaro che, a partire dall'indomani, avrebbe preso a controllarlo con ancora maggiore severità ed intransigenza. Ryo provò invano a convincerla che avrebbe fatto il "bravo ragazzo", mentendo spudoratamente, arrivando addirittura ad elogiarla come non si sarebbe mai sprecato di fare in situazione normale.

- Te lo giuro, mia impareggiabile Kaori, lo sai che sei unica e sola come assistente...
- Ma a chi vuoi darla a bere? La verità è che questa bambina è riuscita a farti rigare dritto tutta una settimana, quando io non ci riesco da più di un anno!
- Scusa, Kaori - intervenne Giulia. - Anche tu pensi che mi sia comportata bene? Non credo di essere adatta a sostituirti, anche se Hunter dice che sono stata brava!

Kaori sorrise malignamente.

- Senti, senti - Non è da te fare complimenti, "socio", visto che a me non ne rivolgi per niente!

Ryo deglutì.
Giulia sollevò la moneta da 500 yen ( del valore corrispondente a 5 euro circa! ), come se fosse un tesoro sfavillante di oro e gemme preziose.

- Sono così contenta di esservi stata d'aiuto - sospirò la piccola. - Mi piacerebbe poter lavorare ancora con voi, magari quando sarò più grande!
- No, te lo sconsiglio vivamente - replicò Kaori, guardando Ryo di traverso. - Lavorare con questo bel tomo è come avere un tumore inguaribile al cervello: è già tanto che tu sia riuscita a tenerlo a bada da sola, in genere devo sudare sette camicie per tenere a freno i suoi istinti da maniaco!
- Ma non è stato cattivo - intervenne Giulia, a difesa di Hunter. - Pensa che mi ha addirittura salvato la vita, quando...Hmmmphhh!
- Ehm, per favore, Giulia - la interruppe Ryo, tappandole la bocca. - Tu non hai corso nessun rischio, che sciocchezze vai raccontando!
- Un momento, cos'è questa storia?

Kaori drizzò le orecchie.
Ryo si sentì gelare il sangue lungo la schiena quando, dopo essersi divincolata, Giulia prese a spiegare a Kaori tutta la faccenda del rapimento da parte degli scagnozzi di Koegisawa. Kaori s'infiammò furibonda, nel sentire che Ryo aveva lasciato che una bambina di otto anni finisse nelle mani di un gruppo di Yakuza senza scrupoli, cosicché trasse fuori il martello da viaggio direttamente dalla valigia.

- Esporre una bambina così al pericolo... RAZZA DI FARABUTTOOO !!!

Come di consueto, Ryo riuscì in qualche modo a sopravvivere alla super-martellata da 1200 tonnellate più IVA.
Difficilmente Giulia avrebbe potuto fargli da assistente in futuro, ammesso che lui fosse vissuto abbastanza, ma questa è un'altra storia.


 

FINE

Angolo Autore:

saluto e ringrazio tutti/e coloro che hanno avuto modo di seguire e apprezzare questa storia
alla prossima fanfiction!

 

DADO

   
 
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