Storie originali > Soprannaturale > Licantropi
Segui la storia  |       
Autore: girlwolf    18/05/2014    1 recensioni
Prefazione : Questa storia non ha scopo di lucro. I personaggi sono frutto di fantasia e quindi qualsiasi fatto, nome e contesto sono inventati.
Natalie vive a Los Angeles ma a causa della morte inaspettata dei suoi genitori con cui ha un rapporto travagliato e difficile, è costretta essendo minorenne, a trasferirsi da sua zia Kate nel Wisconsin unica parente stretta e sorella della madre defunta, la zia non le piace affatto perchè non la conosce per niente e perchè fa l'altropologa, cosa che lei trova noiosa finchè scopre quello che sua zia sta analizzando in alcuni paesi vicini a Milwakee: il fenomeno della licantropia...
Genere: Fantasy, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


 
-Ciao …. Natalie …ti serve una mano?!- quest’ultima alle prese col suo armadietto si voltò stupefatta, dato che non conosceva nessuno, a parte il ragazzo logorroico e il tipo misterioso che l’aveva accompagnata in classe, in quella scuola.  Il primo carino ovviamente ma con l’aria troppo piena di se il tipico ce da di piacere ma tiene ad esagerare, il secondo dolce e gentile e terribilmente perfetto, quali irreale. Il volto di Natalie, decisamente stufo della giornata, si trasformò in gioia pura quando davanti si ritrovò la ragazza del lago.
-Hey ciaooo… -l’amnesia improvvisa, dato che le sfuggiva il nome della ragazza, la fece diventare ansiosa, poi riprese in controllo di se-Ally…. Anche tu qui?!-
-Ciao ... stamattina ho saltato la scuola … motivi familiari m beh si eccomi!!!– le venne spontaneo sorriderle e abbracciarla, praticamente era la sua ancora di salvezza. Ally ricambio un po’ sorpresa ma apprezzava il gesto. Poi le fece vedere come fare con l’armadietto.
-Allora com’è andato il primo giorno di scuola…. ?!Anche se non è finita… abbiamo anche un pomeriggio da affrontare … - le ricordò mettendole una mano sulla spalla , sogghignando.
-Beh a parte un tipo davvero carino che mi ha aiutata a trovare la classe ed un rompiscatole che mi hanno affibbiato come compagno di classe per tutto l’anno devo dire che sono sopravvissuta…- espresse ridendo. Insieme si recarono in mensa: un’enorme capanno con alcune panche e il cibo a buffet. Nattie un po’ rimase sorpresa dell’ambiente cosi’ inconsueto per pensare che fosse uno spazio mensa, si scrollò nelle spalle e segui’ Ally. Si mise in fila con lei per prendere quello che più’ la incoraggiava e il tipo decisamente bello e dolce, le comparve davanti.
-Hey ci si rivede…- espresse sorridendogli intimidita dal suo fascino. Lui si voltò e annui’, poi le sfoggiò un sorriso da urlo notando che si era  persa nei suoi occhi profondi e neri. Natalie lo ricambiò, non poteva non essere da meno con un tipo del genere.
-Direi di si… il posto è piccolo rispetto a quello da cui vengo io…- Natalie parlava ma il tipo sembrava assorto anzi preoccupato da qualcuno e\o qualcosa, come se avesse fretta di andarsene, all’improvviso sembrava irrequieto.
-Passa una bella giornata beh ci  si rivede…  comunque...-espresse quasi scappando da lei, Natalie si voltò lanciandogli un’occhiata stranita. Ally, che sapeva benissimo il perché del suo comportamento, scrollò la testa facendo finta di nulla. Conosceva abbastanza bene Chad e il suo gruppetto, cosi’ presi dall’euforia e sempre pronti a creare scompiglio, non dava la colpa a lui,  ma ali sua amica Kam,  il suo lato iperprotettivo, quasi come lui forse di sua proprietà  un po’ la lasciava sgomenta,  lei e suo fratello Owen i leader del gruppo. Si chiese come Chad avesse potuto entrarne a fare pare, ripensandoci se lo immaginava, dopo quello che gli era successo si era casi rifugiato con loro. Poi  pensò anche che  da sempre c’era una forte rivalità tra la famiglia di Kam e la sua, osservò il gruppetto e si scrollò nelle spalle.
-Dai vieni a sederti con i miei amici… -espresse a Natalie sorridendole, cercando di distoglierla da Chad, mentre questa era ancora allibita dal comportamento strano e poco normale del ragazzo che poche ore prima era stato cordiale con lei, quando  lo rivide capi’ tutto, le bastò l’occhiata della ragazza che gli stava accanto, bellissima, dai lunghi capelli corvini e occhi  grigi e profondi. La fissava ostile e se avesse avuto dei laser al posto degli occhi l’avrebbe colpita. Ally le fece cenno di andare avanti e suo malgrado doveva passare davanti a quel tavolo. Natalie distolse lo sguardo, intimorita, quella ragazza faceva paura ma non capiva la motivazione di quelle occhiatacce fuori luogo, infondo non aveva mica detto al suo ragazzo, seppur lo era, di mollarla e avere una tresca con lei.
Arrivando al tavolo dagli amici di Ally, Natalie decise di non pensarci, anche se la situazione le risultava abbastanza strana. Anche Ally mentre erano passate davanti a quel tavolo, quasi stava volando per raggiungere la sua postazione “L’avrà fatto perché non voleva che mi procurarsi dei guai con la ragazza dallo sguardo assassino”.
-Allora…- la voce di Ally che parlava la distolse – lei è Natalie…. – espresse  rivolgendosi agli altri per presentarla.
-Ciao …sostenne un ragazzo robusto e con un ciuffo ribelle sulla testa, si unirono anche una ragazza con dei capelli nerissimi raccolti in una scultura di trecce e un ragazzo magro come uno spillo. Ally li presentò:
-Lui è Alex…- disse indicando il ragazzo magro preso dalle letture dei suoi fumetti. –Lei è Luyu …- le indicò mentre questa le sorrise incuriosita.
-Chiamami pure Lù … qui tutto ci diamo dei diminutivo altrimenti non ci capiremmo….  I nomi indiani sono stranissimi il mio pensa sarebbe Luyunn- … credo che Lù suoni meglio…!- tutti compreso Natalie scoppiarono a ridere. –Allora sono nel posto giusto tutti mi chiamano Nattie anziché Natalie…- sostenne mentre Lù le faceva posto accanto a sè.- E infine Benjamin … -
-Ben… Ally… io sono Ben….!!- le sottolineò facendo riferimento a Lu e al suo discorso dei diminutivo.
-E io che ho detto ….- riscoppiarono on una risata ancora una volta a cui si uni’ anche Natalie, per la prima volta si sentiva come se nulla fosse cambiato, come se avessero trovato anche nel Wisconsin un po’ delle abitudini prima della sua partenza: divertimento e risate, il sale della vita, gente normale con cui fare amicizia. Anche l’ora della mensa passò velocemente, divertendosi e parlando del più’ e del meno, quasi dimenticò la strana coppia, cosi’ li aveva definiti ormai pensandoci, li rivide mentre uscivano dal locale, sembrava pendere dalle sue labbra
-Ci vediamo dopo…- sostenne Ally lasciandola davanti alla classe di storia, dove avrebbe svolto l’ultima ora. Non fece in tempo ad entrare che si senti’ afferrata da delle braccia. Il tipo strano le ricomparve, sfoggiandole uno dei suoi sorrisi, ma aveva deciso di non farsi incantare, non così facilmente almeno.
-Hai deciso di farmi prendere un colpo…?!- sostenne un po’ agitata Natalie scrollandosi le sue braccia e incamminandosi verso l’aula, dato che il prof non aveva l’aria di uno che aspettava i suoi comodi.
-No è che volevo scusarmi per prima… non volevo essere maleducato ma…- cercava di giustificarsi ma Natalie non ne capiva nemmeno il motivo anzi lo trovava esagerato, non le  doveva spiegazioni, era evidente che la sua ragazza fosse gelosa, ma lasciò a lui la parola comunque.
-Okay scuse accettate ora se permetti….- espresse notando che il prof iniziava a battere le dita sul tavolo in attesa non del tutto disponibile.
-È colpa di Kam la mia amica… quando c’è lei non… posso – cercava di spiegarle ma Natalie era restia all’ascolto in quel momento, la faccia del prof la preoccupava molto di più.
-Senti si è fatto tardi, e non voglio beccarmi una nota proprio il primo giorno… perciò è meglio che ti metti d’accordo con la tua amica, così come la definisci, e poi ne  riparliamo… ah tranquillo non hai niente da spiegarmi è tutto chiaro !-  Natalie sgattaiolò in classe e prese posto al banco vuoto, si guardò in giro, fece cenno ad un vicino di notizie sul suo compagno di banco, una ragazza si scrollò nelle spalle quasi fregandosene.
-Era ora signorina Howards…- la sorprese il prof pensando che lei non si fosse accorta che aveva notato il suo rientro – è cosi’ che funziona a Los Angeles si entra e si esce quando si vuole…?!- sostenne irritato.
-No mi scusi ma quel ragazzo…- si spiegò Natalie presa alla sprovvista.- Mi ha fermata … e…-
-Delle sue tresche amorose non mi importa …- espresse impettito il vecchio dalla barba grigia. La risatina della classe fece arrossire Natalie e non le giovò affatto.
-No ma se mi lascia spiegare….-  sostenne cercando di fornirgli la realtà dei fatti, ma questi la fosso sbigottito e anche dispettoso.
- Non ho assolutamente voglia di stare ad ascoltare inutili scuse, da una ragazza che con questi posti non ha nulla a che fare, quindi è meglio che si zittisce e impara le usanze della riserva in cui è costretta a vivere… credo che le conviene se vuole restare illesa in  questo posto… anche se credo sarà difficile per lei, e sinceramente non credo che sappia come si faccia….- detto questo iniziò a dire ai ragazzi di aprire il libro assegnato e leggere.  –Ah qualcuno sa che fine ha fatto il signor Wood…- la maggior parte scrollò le spalle. –Va bene alla sua assenza  ingiustificata penseremo dopo…- espresse annotando su un foglio. Nessuno osava alzare la testa, nessuno le fece un cenno di incoraggiamento. Natalie si sforzò di non piangere, non si era mai sentita cosi’ umiliata e scoraggiata in vita sua, dava però ragione a quel professore acido e severo:  doveva imparare qualcosa su Malomonee Falls, qualcosa che nascondeva quel posto c’era, ne era sicura, lo avrebbe scoperto, ad iniziare dal comportamento strano di quel ragazzo con l’amica dagli occhi glaciali. Apri’ il libro e cercava di seguire la lezione, la modalità del prof non le era piaciuta, gli avrebbe fatto ricredere tutto quello che aveva detto su di lei.  Non si sentiva ne viziata, tantomeno impreparata. Per fortuna l’ora fini’ presto e con essa anche il primo giorno. Si diresse verso l’uscita, Ally la stava aspettando.
-Andiamo?!- sostenne prendendola sottobraccio. Si stava dirigendo verso la strada.- Tutto bene Natalie… sei strana?!-
-Si… sono solo stanca- aveva deciso di non parlarne, non voleva passare per una vittima, doveva solo dimostrare chi era davvero  e di certo un vecchio con la barba non le faceva paura.
-Vieni mio fratello ci aspetta in macchina… ma tu dovresti conoscerlo….è del tuo anno….- sostenne mentre accelerava il passo Natalie la seguì, pensando a chi della sua classe  potesse essere il fratello dell’adorabile Ally. –  scusa se corro ma è meglio sbrigarmi è dispettoso e se non ci muoviamo è capace di lasciarci qui….- sogghignò mentre faceva un cenno al tizio nella macchina. Natalie lo fissava incredula, il suo compagno di banco, rompiscatole, sempre pronto ad impicciarsi era il fratello di Ally.
-oh no….- espresse avvicinandosi alla portiera.
-cos’è non ti vado bene quanto Chad …..?!?- espresse mentre la fissava nello specchietto retrovisore. Aveva un’aria strana, non sembrava lo stesso in vena di scherzi, conosciuto qualche ora prima.
-Josh lascia stare…. – cercava di sviarlo Alla imbarazzata. Natalie non capiva di chi stesse parlando. – Andiamo a casa …-
-Chi è Chad?!- chiese incuriosita Natalie.
- Il tipo che sbava per te o al massimo il contrario… sempre che Kam te lo permetta! - sostenne  disgustato, accendendo il motore della Jeep e avviandosi verso la strada che li avrebbe portati a casa.
-Io non sbavo per nessuno e comunque la sua ragazza o quello che è, lo tiene al guinzaglio  quindi no problemi!Piuttosto come mai non eri a lezione ?! Il prof ha chiesto di te non sapevo che dire…-
- No problemi Ma come parli?!- espresse incuriosto - e poi tu?! Tu non sapevi che dire..?- José scoppiò in una risata fragorosa. Alla lo guardava arrabbiata e gli intimata di smetterla.
-Allora perché non eri a lezione ?! Il professore era molto arrabbiato… colpa di quel Chad!- Nattie era furiosa e allo stesso tempo suriosa di capire dove il suo adorabile compagno di banco avesse trascorso l’ultima ora di lezione.
- Problemi personali.  – espresse serio  tossendo –… E così il prof Walter ti ha fatto una bella ramanzina!- continuò ridendo a pensarci - …beh fa così con tutti è il nostro incubo! Per quanto riguarda Chad beh li non ti biasimo affatto… quello è un attira casini- sostenne ridendo, anche che la sola idea che Natalie avesse avuto a che fare con lui lo irritata e non poco.
-Non ci trovo nulla da ridere e comunque almeno lui con me si è comportato bene…  è stato gentile all’inizio, tu  nel cortile non non hai fatto nient’altro che… farmi impazzire  con i tuoi amici! cosa ti aspettavi?!-
-Davvero ti faccio impazzire?!?…- sostenne fissandola dallo specchietto retrovisore, con aria divertita, i suoi occhi neri sembravano sprofondare nei suoi azzurri- mi spiace però deludenti  … non mi piacciono le bionde… ma forse con te farò un eccezione-. Ally gli implorava di smetterla, sapeva quanto suo fratello diventasse perseverante in queste occasioni. Lui le fece cenno che avrebbe smesso. Natali lo fissava allibita, gli stava antipatico, ma allo stesso tempo non poté fare a  meno di sorridere a quello chele aveva detto.anche lui la guardava dallo specchietto, lo sguardo si era fatto serio, concentrato, come se qualcosa lo preoccupasse.
-Bene … - espresse arrivato a casa di Kate e Sam – arrivata !- le ricordò  notandola pensierosa.
-Ci vediamo domani …?!- chiese ad Ally.
-Certo ti passiamo a prendere …..!- espresse allegra.
-A patto che sorridi di più… sembri un’altra !-. Natalie gli sorrise spontaneamente, continuava a non sopportare il suo sarcasmo ma tutto sommato sembrava a posto. Chiuse la portiera e si diresse  verso casa, anche se non ne era  del tutto certa era quello  ormai il significato che lei  le dava. Stava per entrare, si voltò a guardare la macchina che spariva nel fitto di una stradina della riserva. Sua zia era seduta a leggere uno dei suoi manuali e a sorseggiare vino.
 Dopo averle fatto compagnia, raccontato del primo giorno, di Ally e dei suoi amici, della strana coppia e della sorpresa  della giornata, ovvero che il compagno  di banco rompiscatole altri non era che  Josh, la quale aveva capito  spesso frequentasse la sua nuova casa.   Dopo  cena si propose di sistemare la cucina e lasciare che zia Kate e Sam si  godessero un bel film in televisione, sorrise nel guardarli sul divano abbracciati, così innamorati e dolci.  Per fortuna Sam sembrava avesse anche sotterrato l’ascia di guerra.  Salì  la scala che l’avrebbe portata nella sua stanza,  pensava a Josh e quanto fosse buffo anche se rompiscatole, ma notò che la  scala della soffitta era aperta, stava per darci un‘occhiata quando sentì i passi dietro di lei.
-Hey tutto a posto?!- le chiese in ansia e decisamente preoccupata per la scala dimenticata aperta sua zia. –Sono una gran disordinata… mi ero dimenticata di chiuderla… sai è pericolosa rischi di prenderla direttamente sulle tempie…- espresse mentre Natalie la seguiva con lo sguardo, sua zia sembrava agitata, ma non capiva la sua ansia, sembrava fuori luogo.
Tranquilla zia può capitare!-  espresse ridendo guardando la velocità che Kate ebbe di chiudere la scala anche se con fatica.
-Ti do una mano?!- si offrì Natalie.
-No!-il tono fermo e allertato di Kate fece restare sorpresa Nattie.
-Okay scusa vado a dormire allora…- espresse Natalie preoccupata dal tono di voce di sua zia, quasi infastidito.
- Scusa non volevo essere brusca …- Kate aveva capito di aver esagerato –in soffitta c’ è solo  il mio studio… è uno spazio che preferisco gestire da sola  sai troppe carte e libri poco comprensibili, ho il ordine in un disordine totale!– le spiegò mentre Natalie annuiva al suo chiarimento ridendo con lei.
Okay .. non preoccuparti zia… se è off limitz lascerò che sia tale… non invado i tuoi spazi … è una cosa che capisco… nemmeno a me piacerebbe…- espresse sbadigliandole quasi addosso… – ora se permetti .. vado a dormire domani si torna a scuola… - espresse abbracciandola ma guardando ancora la soffitta chiusa. Sua zia ricambiò quasi tirando un sospiro di sollievo, in quella soffitta c’erano troppe  storie che Nattie non avrebbe compreso -Buonanotte tesoro…!-subito dopo chiuse,  con addirittura un lucchetto, la scala per impedire di salirci. Natalie chiuse la porta, sbirciò il suo portatile, c’erano mail da parte di Karen, nonché una decina di messaggi, dopo vani tentativi di rintracciarla per salutarla e raccontarle del primo giorno di scuola nel Wisconsin, le lasciò un messaggio. Spense la luce, ma non faceva altro che pensare a cosa ci fosse in quella soffitta di così particolare che su zia non voleva farle vedere, perché immaginava che c’era qualcosa da nascondere. Mentre immaginava cosa, Morfeo l’accolse tra le sue braccia, e dopo aver chiuso gli occhi decise che ci avrebbe pensato il giorno successivo a scoprirlo ma non poteva tralasciare doveva sapere cosa le nascondeva sua zia.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale > Licantropi / Vai alla pagina dell'autore: girlwolf