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Autore: Anna_Writer    30/07/2008    4 recensioni
Bill, un vampiro, viene allontanato violentemente dalla sua vita e rinnegato dal suo gemello, per la sua condizione. Trasferitosi in Italia incontrerà una ragazza che lo aiuterà a ricominciare a vivere e a scontrarsi con il suo passato. I Tokio Hotel non mi appartengono e non ho nessuno scopo di lucro. La mia prima fic... siate clementi!
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Chapter 14

Capitolo 14: SPECCHIO O MURO?
Entrammo nella piccola sala e Tom posò subito gli occhi sul fratello.
Bill prese posto su una poltrona vicino al letto del biondo e gli prese la mano.
Io mi allonatanai, ma il moro mi fece segno di avvicinarmi, così mi sedei sull'inferriata ai piedi del lettino.
< Scusami fratellino, non avrei voluto mandarti via, ma ho capito male il tuo comportamento quella sera, non ti ho mai risposto alle lettere... come minimo dovresti odiarmi > disse Tom.
Bill scosse il capo e rispose < Non ti odierò mai Tomi, noi siamo la stessa persona.. se ti odiassi, odierei me stesso e non riuscirei a convivere con questo peso >.
< Sei troppo buono, io non ho fatto nulla per cercarti! Sono sempre il solito impulsivo, cretino Tom >.
< Non dire così! In cuor mio sapevo che un giorno o l'altro saresti venuto, anche se avessi dovuto aspettare anni >.
< Cosa farei senza di te? > chiese il biondo.
< Assolutamente niente > sorrise Bill.
< Il merito però è tutto suo > disse indicandomi.
< Ma per piacere! Ho fatto solo quello che era giusto: ricostruire lo specchio > dissi.
Mi guardarono in modo interrogativo.
< Siete la stessa persona, no? Quindi se vi parlate è come guardarsi allo specchio >
Annuirono come per confermare di aver capito, anche se non ero molto sicura.
< Io esco, dovete parlare di molte altre cose > dissi andando verso la porta e ignorando chi mi chiese di restare.
< Siamo soli > disse Tom.
< Lo vedo... Ora dimmi perchè mi hai sbattuto fuori casa, fuori dalla tua vita, fuori dalla mia vita! > rispose alterato Bill.
< Credevo che ti fossi innamorato di me. Lo so che può sembrare stupido, ma tu sei sempre stato così dolce e sensibile, e il fatto che dicessi sempre che io ero la persona più importante per te, unita al fatto che hai tentato di mordermi che io ho interpretato come un bacio, mi ha spaventato, perchè io non proverò mai amore per te, cioè solo amore fraterno. Non volevo che la stampa facesse false storie e allora ti ho mandato via... >
< Tu ti sei preoccupato più per la pubblicità che per me?? Non ti sei sforzato di chiedere cosa mi stesse succedendo e hai fatto la cosa più impulsiva e idiota del mondo! Hai fatto credere che fossi morto! >
< Diamine Bill lo so! E mi dispiace tanto, ma tu sei un vampiro e se anche non avessimo litigato, cosa avresti fatto? Ti saresti sciolto al sole alle prime luci della mattina? > disse sorridendo.
Il moro era bianco come il gesso, un' espressione vuota. Si trovava davanti al suo gemello, ma più che uno specchio vedeva un muro.
Tom aveva venduto la sua morte alla stampa, e non si era rifatto vivo, aveva avuto bisogno della spinta di qualcun altro.
Purtroppo la triste verità era che forse Tom non l'avrebbe mai cercato, se il prezzo fosse stato perdere fama e denaro.
Anna l'aveva incitato e Tom aveva accettato, ma se lei non fosse mai andata da lui?
Bill rabbrividì al pensiero, perchè teneva veramente a chiarire con suo fratello, ma quest'ultimo era cambiato.
< Bill? > disse Tom, svegliandolo dai suoi ragionamenti.
< Si scusa... Comunque, non mi sarei sciolto al sole! >
< Ah ecco > rise Tom.
< Tu hai deciso della mia vita, hai rifondato i Tokio Hotel con LaFee, mi hai cancellato dal mondo. Allora perchè sei qui? > disse con voce piatta Bill.
Il gemello rimase sconcertato da quelle parole, voleva rispondere ma non sapeva come.
Non trovava il modo esatto per dire a Bill ciò che voleva sentirsi dire.
"Avevi scoperto tutto fratellino... E la tua trasformazione ha giocato a mio favore. Posso sembrare cattivo, ma i soldi mi servono per pagare ciò che voglio"
<
Bibi, sono venuto qui per te. Anna mi ha fatto capire che avevo sbagliato, e per questo eccomi a chiederti scusa, lo sai che ti voglio bene > disse con voce da agnellino.
Il moro si addolcì subito, ma sostenne di nuovo ciò che aveva chiesto < Tom, per favore, voglio sapere perchè mi hai fatto questo >
< Cavolo Bill, sei proprio un testardo! Te l'ho già detto e per quanto riguarda LaFee è stata solo una storia veloce, ma lei canta benissimo e così ho tentato di... >
< Alt, stop! Hai già detto troppe cazzate fino ad ora > rispose rigido Bill.
< Ti ho fatto solo un favore io. Ho distrutto l'irrecuperabile. Ti ho allontanato dallo showbiz prima che ti travolgesse, la tua vita era finita per sempre, insieme al il tuo successo. > annuì il biondo.
< Ma ti stai sentendo? Credevo che il successo importasse zero per noi... >
< Per TE! > Ribattè aspramente il fratello < Smettila di parlare sempre di noi: noi qui, noi là! Parla per te una volta tanto, non tutti la pensano al tuo stesso modo >.
Bill tacque, non riconosceva la persona che aveva davanti.
C'era qualcosa che non andava, già da molto tempo prima. La fama gli aveva dato al cervello da qualche anno a quella parte.
Lo specchio si era disintegrato, per sempre.
Voleva piangere, ma non davanti a Tom, per dargli la soddisfazione di dimostrarsi debole.
Sviò il discorso per non pentirsi di non averlo ucciso < Beh... Come siete arrivati fin qui? > chiese.
< Anna è venuta in Germania due giorni fa, anche se sembra che sia passato un secolo, ha incontrato LaFee fuori dalla redazione di Bravo, si è "intrufolata" in casa nostra e mi ha detto la verità su di te, e anche che ti cercava da un mese... Così ho pensato subito di venire da te > fece una pausa < La vampira sexy aveva scritto una lettera con l'indirizzo, ed eccoci qui! >
< Wow, si è data così tanto da fare... > "Almeno sono importante per qualcuno" pensò Bill.
< Ti piace? > chiese Tom curioso.
Bill divenne viola e con un sussurro disse < Sì > prese fiato < Stavamo per baciarci, ma si è ricordata di te > disse scocciato.
< Oh, mi dispiace se si è tirata indietro, ma sapeva già chi è il più esperto dei due Kaulitz > disse con un sorriso smagliante.
< Già... credo che tu debba riposare, buona notte >
Tom si girò nell'altro fianco e dopo qualche minuto russava già.
La mano di Bill era rimasta vuota e lui aveva capito che non si sarebbe riempita mai più.
Con passo lento si diresse verso la porta, la testa scoppiava di pensieri negativi.
Avete mai letto "Il Giardino segreto"? Il secondo capitolo si intitola "Mary, Mary pensieri neri". In questo caso è "Bill, Bill pensieri neri".
Uscì e gli chiesi come fosse andata.
< Ho solo voglia di piangere > rispose.
< Perchè? > Gli chiesi allarmata.
< Lo specchio si è  rotto >
< Mi dispiace Bill, cosa è successo? >
< Dimmelo tu! Che cazzo ci fai qui, se stai con lui? Volevi dimostrarmi che dimenticare è facile? > disse arrabbiato Bill.
< Come prego? Io non sono mai stata con Tom! Te lo giuro, fidati di me! Ho percorso mari e monti per te! > risposi con le lacrime agli occhi.
< Certo, certo > disse con arroganza.
< Ok Bill, non so cosa ti stia succedendo, ma non mi ritengo così cretina da andare da una persona che cerco da tempo per rovinargli la vita! E se stessi con Tom, perchè ho sempre dormito con Sunny? >
< E  chi sarebbe questo? > sbarrò gli occhi.
< L'orsacchiotto che mi hai regalato un mese fa > gli occhi bruciavano.
Si portò una mano alla bocca, si morse il labbro e si prese la testa fra le mani. < Scusa >
< Non ti preoccupare, lo so che ci tenevi >
< Tom non è più Tom, mi sento che succederà qualcosa di brutto > disse Bill.
< No, ci sono io qui con te... Non è necessario che tu stia sempre con gli altri... > misi il broncio.
< Non ti dò torto, su forza oggi è tutto per noi >
< Ora sì che si ragiona > risposi.
Per tutto il pomeriggio chiaccherammo e scherzammo insieme.
Gli restituii anche sua moglie Mrs. La Piastra.
Quando la vide saltò come un bambino davanti ai giocattoli e si stirò i capelli per una o due ore.
Alla sera mi fece sentire qualche canzone dal vivo suonata al piano e accompagnata dalla Gibson a freccia di Tom.
Bill non voleva prendersela con il fratello, perlomeno non in quel momento, ma coglieva ogni occasione per prendermi la mano.
Verso mezzanotte, Tom se ne andò nella sua stanza, con il PC portatile di un vampiro e alcuni DVD.
Io e Bill restammo soli a guardare il cielo da una finestrella in camera sua.
Centinaia di stelle brillavano nel cielo, ma la più bella era vicino a me.
Dopo aver sentito per la millesima volta la parte in cui chiudevo LaFee nello sgabuzzino a casa sua, e dopo aver riso come un matto per tre quarti d'ora si fece serio.
< Ascoltami bene. Ti devo ringraziare per tutto quello che hai fatto per me, per avermi cercato, per avermi portato mio fratello, per essere qui con me stasera >
< Mmm... il conto è di 100 milioni di euro in contanti > dissi seria.
< Scheiße!!! > urlò.
< Stavo scherzando >.
< Tanto non ti avrei nemmeno pagata! > rispose.
< Ora però voglio essere seria anch’io: Bill ho fatto tutto questo con piacere, l'avrei fatto in ogni caso >.
Sorrise mimando commozione.
< Scusami, ma sono stanca è da due giorni che non dormo > sbadigliai.
Annuì e mi accompagnò a letto.
< E tu? > chiesi.
< Dormo nella bara che ho nell'armadio > disse indicandolo.
< Si certo! >
< Se non è un disturbo, potrei dormire nel mio letto, solo dormire ovviamente > disse.
< Era ovvio... Beh certo che puoi venire, a tuo rischio e pericolo perchè parlo nel sonno > ribattei.
< E io russo, quindi > disse a mo' di sfida.
Annuii e gli feci posto tra le coperte.
In Estonia faceva un freddo notevole, avevamo il piumone ad agosto!
Il moro si sdraiò accanto a me, eravamo faccia a faccia.
< B-buona n-notte Bill > balbettai.
<‘Notte Anna > rispose arrossendo.
Dopo qualche ora, il vampiro era già nel mondo dei sogni, mentre io fissavo il soffitto, troppo tesa per dormire.
Improvvisamente mi cinse i fianchi e disse con un filo di voce < Vuoi dormire sì o no? > sorridendo.
Feci di si con la testa e senza vedere altra soluzione appoggiai al capo al suo petto.
Mi diede un rapido bacio nei capelli e disse < A domani >.
Ma era troppo tardi, perchè ero già nel mondo dei sogni, popolato da lui.

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RINGRAZIAMENTI:

_TomSimo_: Grazie per recensirmi sempre, per avermi messo tra i preferiti e per gli auguri di buon onomastico!

fabiolita: Grazie per avermi messo tra gli autori preferiti e grazie anche per le recensioni!

Colinde: Grazie per avermi messa tra i preferiti e per recensire sempre dato che stanno sparendo tutti i lettori a parte te e _TomSimo_ ^^"

Ci vediamo al prossimo capitolo! Baci.
  
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