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Autore: frosty lily    20/05/2014    2 recensioni
Ciao Fantasy Fans!
La mia nuova fanfiction parla di un'elfa, appartenente al Reame Boscoso, che viene ritrovata in pessime condizioni non lontano da Isengard. Il ritrovamento dà origine a una serie di voci sgradevoli, ma alla fine la giovane ritroverà la sua famiglia e la felicità persa anni e anni prima...
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Eomer, Legolas, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Incompiuta
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Elìn si sentiva in colpa. Si rimproverò tra sé per aver dato ascolto a Legolas. In fondo, pensò, la Compagnia aveva perso diversi membri e, ora più che mai, aveva bisogno d'aiuto. Un pensiero veloce, ma molto veloce, andò a Eomer: certo, non era per allontanarsi da lui che aveva fatto quella scelta, ma non aveva potuto fare a meno di pensare a lui. “Si, se prima avevo dubbi son tutti morti: sono cotta!!!” pensò, e sorrise vagamente.

Si accorse che lei e il padre erano arrivati in un giardino coperto, una specie di serra. Un ricordo veloce le attraversò la mente: lo scalpellino che aveva realizzato tutti i fregi del grande padiglione che c'era in centro, lo aveva conosciuto. Purtroppo era morto sessant'anni prima, durante la Battaglia dei Cinque Eserciti...

Si sedettero proprio nel padiglione, che era chiamato Padiglione Verde per via dell'edera scolpita nelle colonne. “Allora” cominciò Thranduil “non hai niente da dirmi?”. La ragazza ci pensò su. In effetti aveva qualcosa da dire, ma non se la sentiva. Alla fine prese un bel respiro e disse: “Ascoltami, io... io credo... di essere più utile alla Compagnia.” . Poi, vedendo la faccia di suo padre, si affrettò ad aggiungere: “Hanno avuto alcuni morti, hanno bisogno di aiuto. E poi voglio stare vicino a Legolas. Non mi fido a lasciarli da soli.”

Serrò gli occhi e aspettò una reazione. Non ci fu, non a parole almeno. Quando riaprì gli occhi, il re era appoggiato a una colonna e si reggeva ad essa. Elìn si morse le labbra. Non poteva avvicinarsi a nessuno senza farlo soffrire, pensò. Decise che comunque non sarebbe ritornata sulla sua decisione. Era fatta così, del resto. Testarda, quando voleva.

 


Legolas peggiorava. Si vedeva ad occhio: il pentimento per aver rimandato a casa Elìn stava crescendo e peggiorava notevolmente il suo umore. Aragorn non smise un istante di pregare, stringendo la collana di Arwen. Ad un tratto sentì qualcosa di bello crescere nel petto, come un sollievo improvviso. Al momento non se lo spiegò, ma l'avrebbe scoperto presto.

 

 

*Angolino dell'autrice*

 

Ciaooooo!!!!! Allora, per la prima volta non ho niente da dire.

Ringrazio chi ha recensito e recensirà questa storia.

  
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