Venti maggio: l’apparenza del rifiuto.
"But i have an infinite tenderness for you. that,
I’ll always have. All my life long."
— Blue is the warmest color (2013)
Ed è un po’ assurdo perché tutto ciò
che sembra contare è la mera e scarna apparenza,
l’involucro delle cose, l’aspetto esteriore.
Mentre l’anima, il carattere, le abilità vengono
scomodamente surclassate da idee preconcette
futili ed inermi giudizi leggeri e infantilmente soffusi.
Ci si sforza di studiare la natura e la forma sensibile
dei pensieri; ecco: guardo oltre la pelle, la carne, le ossa,
il sangue pulsante, i muscoli stremati, le cellule frementi;
m’incuriosisco di cose altre, di storie diverse,
di voci narranti alternative: eppure si ritorna ancora e ancora
solamente all’apparenza.
Tutto ciò senza cattiveria od innocenza
aggiunta e sottointesa, giusto?
- Come no – ma la fronte si corruga perplessa
e le labbra si socchiudono in una serie di mute domande
condannate a rimanere senza risposta.
*