ZOE Certo che figura che ci ho fatto con Louis... vabbè dai non importa. Entro in camera e passo automaticamente davanti allo specchio senza fermarmi, ma un pochino di curiosità mi suggerisce di vedere che razza di faccia ho. L'immagine che vedo riflessa non é delle migliori: il mascara che avevo messo questa mattina é andato a farsi friggere con i 5 piani a piedi e ora... cavolo assomiglio in modo inquietante ad un panda! Non so neanche come mi sia venuta in mente questa cosa, di solito non mi specchio quasi mai perché odio quello che vedo: occhi tra il grigio e il verde scuro a mio parere troppo grandi, naso piccolo all'insù (di questo non mi posso lamentare), bocca piccola, carnagione veramente chiarissima... l'unica cosa che mi piace di me sono i capelli: sono neri e lucidi, sono leggermente mossi e alla fine formano dei piccoli boccoli (a cui ho dato un nome, il mio preferito é Vanda). La mia migliore amica invece é l'esatto contrario di me. Si chiama Giulia ed é... veramente molto bella. Ha i capelli castani chiari sul biondo con lo shatush rosso (fantastico), occhi verdi, ma essendo chiari a volte a seconda della luce sembrano azzurri. Sotto l'occhio destro ha un neo (che personalmente le invidio) che da piccola, pensando che fosse un insetto, ho cercato li toglierle... é finita con lei in lacrime ed io in punizione. Tornando al presente... dato che l'ho descritta fisicamente posso passare alla parte più importante: il carattere. Giulia ha un carattere stupendo, ciò significa che non le manca proprio niente. Lei è generosa, solare ed estroversa... in poche parole è una persona meravigliosa. Sento il mio cellulare che squilla: è mia madre... già, lei. Mia madre si chiama Adele e con lei non ho mai avuto un buon rapporto, ha sempre messo gli altri davanti a me e mi ha sempre trascurata. -Ciao mamma!- forse mi deve riconfermare per domani (è il mio compleanno e vado da lei). -Ciao Zoe...- -Perchè quel tono?- così mi fa preoccupare. -Per domani... mi dispiace, ma non posso, é il mio mesiversario con Robert e non posso declinare. Ovviante mia mamma ha ANCORA messo i suoi affari davanti ai miei, ma ormai ci sono abituata... solo che almeno il 18esimo compleanno volevo festeggiarlo con lei, ma per colpa di Robert non posso vederla neanche oggi. Ancora una volta mi ritrovo a pensare che per lei sono solo un impiccio... -Auguri allora.- riattacco senza neanche aspettare una risposta. Che schifo. -Papà!- urlo dalla mia camera. -Dimmi tesoro -Domani resto a casa con te. -Perché- ora é davanti alla mia porta aperta e mi guarda dubbioso. -Perchè fa 7 mesi con Robert e ovviamente lui è più importante.- sono molto delusa. Mio padre si avvicina e mi abbraccia. -non le importa niente di me. Non mi vuole, me lo ha sempre dimostrato. Silenzio. Perché non dice niente? Mi stacco dall'abbraccio e lo guardo. Negli occhi gli si legge dolore e... mi sta nascondendo qualcosa. -Vieni in sala, dobbiamo parlare.- finalmente si é deciso a dirmi qualcosa, ma così mi fa preoccupare. -Papà cosa devo sapere? -Io e tua madre eravamo giovani e ci conoscevamo da poco. -Questo casa c'entra con me? Lui ignora la mia domanda e va avanti. -Entrambi sapevamo che la nostra era una storia di passaggio che non sarebbe durata molto, ma diciamo che... beh ce la siamo goduta fino infondo. -Papà!- lo rimprovero imbarazzata. Ho capito benissimo cosa intende per “ godersela fino infondo ”. ride un po' ma torna subito serio. -Vedi un giorno abbiamo ischiato e senza volerlo... beh tua mamma è rimasta incinta per errore, ci siamo dovuti sposare anche se non volevamo e infatti ecco com'è finita... Non ci credo... tutto questo vuol dire che non mi volevano? Quando sono nata ero un errore? Sono ancora un errore? Per un po' non rispondo, ho troppe domande in testa. -Non dovevo nascere, non è così?- cerco di ricacciare indietro le lacrime, ma ormai sono già lì che mi rigano le guance e io non posso farci niente. -Se devo essere sincero all'inizio no, ma ora sei diventata indispensabile Zoe, sei diventata la mia vita!.- cerca di abbracciarmi, ma io lo respingo senza neanche sentirmi in colpa. -Pensavo che mi amaste, ho sempre fatto DI TUTTO per essere la figlia che volevate e invece NO! Io sono solo uno stupido errore!- ora sono in piedi e per sfogarmi prendo il vaso e lo getto a terra con tutta la forza che ho. Forse ha ragione Drew quando dice che non valgo niente. Per un attimo guardo mio padre dritto negli occhi, decisa a trasmettergli tutta la rabbia, la delusione e l'odio che provo. Lui abbassa lo sguardo. ciao, questo é il secondo capitolo (capitan ovvio)... spero che anche questo vi piaccia e il terzo arriverà prestissimo :) p.s. non so perchè mi scrive così, ma non riesco a rimetterlo bene... :c