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Autore: Amber    31/07/2008    15 recensioni
Salve a tutti! Eccomi di nuovo qui con la terza e ultima parte! No, non è un miraggio, sono proprio io... lo so che è da secoli che non posto e mi dispiace moltissimo, ma questa parte è stata davvero dura da scrivere. Comunque eccomi tornata con altri 29 capitoli pronti per essere pubblicati!! Abbiamo lasciato una situazione abbastanza critica nella seconda parte ricordate? Ebbene, sono passati tre anni, Kagome si è chiusa dentro un guscio di protezione, è diventata fredda e menefreghista continuando però ad andare a scuola e lavorando al pub affiancata da Mikado. Sango e Miroku, in questa parte avrenno un sacco di grattacapi ed enormi problemi... Inuyasha? Beh, lui è di ritorno dall'America... Sposato? Fidanzato? Con una frotta di figli? Tutto da scoprire in quest'ultima parte! Buona lettura a tutti!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Miroku, Sango
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Note e Anima'
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Salve a tutti! Rieccomi dopo una settimana esatta! Mamma mia c’è un caldo in questi giorni che fa spavento! Spero che ovunque voi siate si stia meglio dei nostri 35° perché davvero non si respira!

Comunque eccoci ad un nuovo appuntamento di Note e Anima! Siamo già al capitolo 7! Siete curiosi eh?? Ma prima di lasciarvi al capitolo risponderò alle vostre rec XD quindi sopportatemi altri cinque minuti ok??

 

ka chan: grazie per la tua recensione e per i complimenti che mi rivolgi, non so davvero come farei senza i miei complimenti settimanali! XD no scherzo..purtroppo non posso ridurre i tempi di aggiornamento e nemmeno allungarli (sempre che non sia in vacanza o robe simili per la tua fortuita gioia!) quindi su questo punto sono piuttosto irremovibile, mi dispiace! Comunque se questo ti può tranquillizzare..Kagome farà vedere molti moltissimi sorci verdi..cotti e non cotti! XD alla prossima settimana!

 

jessy 101: sono contenta che il capitolo ti abbia fatto ridere così tanto, anche a me quella scena piace moltissimo soprattutto perché mentre la scrivevo non la finivo più  di sghignazzare immaginandomi le loro facce! Morire prima che la fic sia finita?? Nemmeno se fosse per felicità te lo sconsiglio vivamente e poi mi sentirei un sacco in colpa!! Grazie per la recensione e alla prossima!

 

Kagome_chan89: ciao ilaria! Per il capitolo non ho mai pensato ad una lite tra Mikado e Inuyasha..soprattutto perché non ce li vedo prendersi a cazzotti..quindi mi spiace se sei rimasta delusa su questo punto! Ehi, e poi chi te lo dice che tra una loro scazzottata vince Inuyasha!? Per la questione “fobia moto” e “papà Kagome” fidati, si capirà tutto in seguito! Grazie per la recensione!

 

smartina86: parole sante! Giovedì è giovedì e non ho mai amato un’altro giorno della settimana che non fosse il sabato come in questo periodo! Comunque vedrai che non sarà così terribile come sembra!! È solo in camera sua! XD Alla prossima settimana!!

 

8Kanemi8: sono contenta che il capitolo ti piaccia e uffa ma a nessuno piace Mikado?? È il ragazzo tipo, il mega ideale…è un figo!! Inuyasha d’altra parte è un demente colossale, si lì hai proprio ragione, non lo reggo quando fa il gradasso in questo modo! Ma lo adoro comunque! Figurati per le recensioni, mi fa piacere che tu l’abbia continuato a leggere! Alla prossima settimana e grazie dei complimenti!

 

fra007: ribadisco...hai esattamente colto nel segno, mi lasci sempre senza parole! Sono contenta che io riesca nel mio intento e i tuoi complimenti mi lusingano..effettivamente cerco sempre di mettere una storia dietro ogni personaggio e di farlo crescere capitolo dopo capitolo..adoro poter scrivere le emozioni e i pensieri e capire che alla fine sono riuscita a fare qualche cosa che nel complesso sempre vero, e per me lo è! Cambiando discorso mi piacerebbe scrivere un libro, non sai quanto, ma Note e Anima non è adatto per un ruolo simile soprattutto perché ormai è su internet quindi per ora mi piace continuare a postare qui su EFP leggendo capitolo dopo capitolo le vostre rec, critiche e non XD Ah, ora sono io che mi dilungo e tu ti starai stufando a morte! Grazie per la tua recensione! A presto!!

 

pretty: beh, dal titolo del capitolo puoi immaginare un po’ che cosa succederà vero? XD non ne rimarrai delusa, ne sono certa! Ti aspetto la prossima settimana e grazie per la recensione!!

 

Kaggi_Inu91: ciao giulia (o devo chiamarti mia psicologa privata?)!! sono contenta che non ti abbia deluso il mega monologo fatto da Kagome e mi stupirei se Inuyasha non avesse notato il cambiamento di lei! Per la persona sotto il letto di Kagome fidati..è la più ovvia! Grazie per la tua recensione e ci sentiamo presto su msn!

 

chachy: quella della bava alla bocca mi è venuta troppo bene, mi è piaciuta un sacco! E poi effettivamente l’ho fatto un po’ apposta..sai, voleva ricordare a tutti il cagnolino che c’è in lui! Secondo voi è del segno del cane?? Sai, l’oroscopo cinese.. XD Complimenti per la statuetta in gesso! Sono davvero emozionata! Divertiti nelle vacanze!

 

Bchan: ehm..per come ha fatto a salire si rispiegherà più avanti, comunque non so se ricordi la seconda parte, anche lì lo aveva fatto e c’era la spiegazione, però nei prossimi capitoli ti rinfrescherò la memoria! Alla prossima settimana!

 

pillo: la delicatezza di un muro? Si, direi proprio di si!! XDD E la sua testa? Un mucchio di noccioline!! Davvero ti ha ricordato lei? A dire il vero Nana lo guardo e non riesco bene a cogliere quello che intendi tu..comunque Miu lo trovo davvero un bel personaggio! Allora alla prossima settimana e grazie per la recensione!

 

vavva: ah, capisco benissimo! Il richiamo dell’estate è magnetico quindi non preoccuparti per gli scorsi cap! grazie per i tuoi complimenti, mi fanno sempre un sacco piacere! Alla prossima settimana!

 

Michiyochan: effettivamente sarebbe stato atroce Kagome che tutta felice correva tra le braccia di Inuyasha e soprattutto poco, pochissimo realistico! Non ci ho mai pensato neppure un istante di fare una cosa simile soprattutto perché altrimenti i prossimi 23 capitoli sarebbero stati in bianco XD Grazie per la recensione!

 

valerinuccia: ci hai messo due giorni a leggere tutte le tre storie? O_O oh mamma! Quando l’ho letto la prima volta ho fatto una faccia! Complimenti per il tuo coraggio! Però sono contenta che ti piaccia e che una nuova lettrice si sia fatta avanti! Grazie mille! Alla prossima settimana e fidati..vorrei anche io avere la sfacciataggine di Kagome! XD

 

Molto bene, dopo questo vi lascio al capitolo, sono 7 pagine esatte quindi dateci dentro XD

Alla prossima settimana e buona lettura a tutti!!

 

***

 

Capitolo 7

        La verità

 

L’aria veniva mossa regolare sfiorando tutti gli oggetti e muovendo leggermente i fogli posti sopra la scrivania. Il lenzuolo che copriva la figura piacevolmente addormentata ondeggiava dolcemente riparandola da quella piccola corrente.

Il ventilatore si muoveva monotono e silenzioso.

Un giro a sinistra e i fogli si mossero alzandosi, per poi ricadere senza un rumore.

Un giro a destra e la coperta ondeggiò impotente.

Un giro a sinistra e la pagina del libro si rialzò.

Un giro a destra.

Il lenzuolo rimase immobile mentre i jeans strappati frusciavano.

 

Inuyasha, guidato dalla fida luce della notte, posò il giubbotto sulla sedia attento a non fare rumore e sfiorò con le punte la sedia girevole, il bordo della scrivania, il libro che la giovane stava leggendo, il muro riverniciato in avorio, la superficie liscia del calendario fino a quella ruvida dell’armadio ritrovandosi davanti alla tastiera del letto, dove giaceva la giovane avvolta nel lenzuolo bianco che le arrivava al bacino lasciando intravedere l’elastico dei pantaloncini.

I capelli neri le ricadevano su parte del volto e sul cuscino, il volto era rilassato e le palpebre chiuse racchiudevano un labirinto che il giovane conosceva fin troppo bene. Le braccia esili erano abbandonate una sopra la vita nuda e l’altra sul materasso, le gambe snelle erano allungate, risaltate dal tessuto che fungeva da seconda pelle.

 

Il giovane si inginocchiò di fianco al letto avvicinando il viso a quello della ragazza trattenendo il respiro.

Era bellissima.

Più diventava grande, più diventava stupenda.

Il viso aveva i lineamenti più induriti rispetto a tre anni prima, ma sempre infinitamente dolci, le gote lievemente arrossate risaltavano sulla sua pelle bianca, le labbra rosee dischiuse erano morbide e carnose, dagli occhi chiusi si intravedeva ancora il trucco usato per la sera leggermente coperti dalla frangia ribelle che ricadevano in morbide ciocche. Il collo sottile era scoperto e la grande canottiera verde copriva a malapena il seno risaltato dall’apertura della manica che faceva intravedere il reggiseno bianco.

 

Allungò piano la mano ma si bloccò a metà.

Se la svegliava rischiava la morte…

O forse no.

Di sicuro se non l’avesse toccata sarebbe impazzito. Doveva solo essere delicato, come se fossa l’aria mossa dal ventilatore…

 

Sfiorò la frangia che si mosse sotto il suo tocco, la fronte liscia, le gote rosee, il naso alla francese leggermente all’insù. Portò il pollice alle labbra sentendone il calore e chiuse gli occhi assaporando quel momento.

 

Quanto avrebbe voluto risentire quelle labbra almeno una volta…

Si morse le labbra con forza. Non poteva, non doveva, non così!

 

Kagome si girò sul fianco sinistro, dove stava lui, cambiando posizione.

Posò la mano di fianco al suo viso e l’altra lungo il fianco mentre la gamba liscia veniva scoperta dal lenzuolo rivelando la coscia, il polpaccio e il piede. La spallina della maglietta scivolò giù lentamente rivelando parte del seno destro coperto da un leggero strato di cotone.

Il suo respiro era tranquillo e pesante, segno che non aveva sentito niente.

 

Il giovane sfiorò il collo coperto in parte dai lunghi capelli neri, la spalla nuda e giù, fino al gomito, poi, senza staccare le dita, il ventre, lo stomaco e lo strato di cotone sentendone quasi il calore. Tornò giù lentamente, audace, cercando di memorizzare il più possibile di lei. Lo stomaco, il fianco, il gluteo, l’elastico delle mutandine e quello dei pantaloncini girandoci intorno più volte indeciso sul da farsi e anche quando sentì la giovane mugugnare non si fermò, continuando quella danza lenta e senza scampo. Sfiorò impercettibilmente l’esterno dell’inguine sopra i pantaloncini, la coscia libera dal quel fastidioso indumento, l’interno del ginocchio giocherellandoci, il polpaccio e arrivò fino al tallone disegnando cerchi circolari sulla caviglia sottile.

 

La ragazza si mosse e il giovane capì che, per almeno quella sera, aveva fatto abbastanza. Si alzò in piedi e indossò il giubbotto senza distogliere lo sguardo dalla ragazza che non si era ancora mossa e dormiva ignara

“Buona notte Kagome, buona notte angelo” Richiuse la finestra alle sue spalle mentre il lenzuolo che copriva Kagome tornava a ondeggiare, come se nessuno avesse turbato la sua quiete.

 

 

Domenica. Ore 10.20

Kagome socchiuse gli occhi e si portò una mano alla testa stropicciandoseli piano

-Ho fatto un sogno strano…- sussurrò e allungò il braccio per prendere il cellulare che accese –Ho sognato che Inuyasha tornava e io litigavo con Mikado, poi un ventilatore gigante mi inseguiva finché non mi sono rinchiusa in uno stanzino dove c’era mio nonno vestito da faraone e mia madre che gli faceva aria con una foglia di palma. Improvvisamente è arrivato Sota che mi ha offerto dei dolci a forma di cane e ci siamo messi a mangiarli insieme, dopo però è arrivata Rin che mi ha detto di fuggire perché c’era Riiko che mi stava cercando, ma io non volevo e dopo sono ho visto un cartello con la faccia di Tom Cruise sopra e seguendo la freccia sono entrata in una stanza ma mi sono ritrovata a casa di Sango dove c’era anche Miroku e lì si sono messi a parlare di Inuyasha che è entrato vestito da muratore inseguito da una mantide religiosa…- La giovane si alzò a sedere sbadigliando sonoramente –Che sogno assurdo…- Mise a fuoco la stanza e i ricordi dei giorni prima la invasero mentre il suo sguardo si posava sulla scatola –Ah, non è stato un sogno… o almeno la prima parte…- Sbuffò sonoramente e alzò le braccia al cielo –Che qualcuno mi aiuti, sto impazzendo!- Infilò le ciabatte, rifece il letto e indossò abiti più comodi poi spalancò la finestra facendo entrare i raggi del sole mattutino –E come volevasi dimostrare… oh sole mio!!- Scosse il capo divertita poi scese al piano inferiore dove Sota stava giocando alla play

-Ciao sorellina!-

-Buon giorno Sota. C’è qualche cosa di commestibile in questa casa?- domandò dirigendosi verso la dispensa

-Mamma è andata a fare la spesa, comunque c’è del pane da toast, della marmellata, del latte e dei biscotti, ma se vuoi c’è anche della frutta-

-C’è il succo d’arancia in frigo?- domandò lei

-Non lo so…- rispose lui alzando le spalle e concentrandosi sul gioco. Kagome sbuffò sonoramente e si diresse in cucina aprendo il frigo.

Meno male c’era ancora un cartone…

Riempì il bicchiere e si scaldò una brioche vuota acchiappando il telefono componendo il numero dell’amica Sakura: dopotutto doveva ancora scusarsi con lei! Di certo era scioccata, l’aveva presa per poco normale, si sicuro!

Attese qualche squillo finché la voce di una donna la richiamò alla realtà

-Buon giorno, scusi l’ora. C’è Sakura? Sono Kagome!-

-Ah, Kagome ciao! Come stai?-

-Bene grazie, lei?- domandò cordiale

-Anche io sto bene, grazie. Mia figlia è in camera sua, ora te la chiamo, ok? SAKURA! VIENI! C’è Kagome al telefono!-

Kagome sorrise attendendo l’amica che non si fece aspettare

-Ciao Kagome!-

-Ciao Sakura, come va?-

-Ah, dovrei chiedertelo io… comunque sto bene, tu invece?-

-Bah, non mi lamento comunque volevo scusarmi con te… ieri sera sono stata brusca e me ne sono andata mollandoti lì da sola… scusami davvero… è solo che un uscita del genere non poteva mancare, capisci? È stata un opera d’arte!- commentò

-Ah, su questo non ci piove! Ci siamo rimasti tutti un po’… come dire… Diciamo che un gelo si è propagato su di noi a macchia d’olio!- Kagome rise –Me ne sono dovuta andare via subito, non era poi così curiosa di vedere le reazioni altrui… E poi diciamocelo, so su cosa ridere d’ora in avanti!-

-Oh beh, sono felice di essere un tuo divertimento, è molto gratificante- disse ironica

-Se vuoi mi metto a piangere e a fare l’isterica-

-Naaaa, troppo prevedibile! Comunque, ti va oggi di vederci? Andiamo al cinema e poi facciamo un giro- propose

-D’accordo! Vediamo… dovrei avere l’orario del cinema qua da qualche parte… aspetta un attimo, ok?-

-Va bene!- Si misero d’accordo per incontrarsi davanti al cinema verso le 16.30, visto che comunque il film iniziava alle 17.15. Il film sarebbe dovuto finire verso le 19.45, quindi le due sarebbero andate a mangiare una pizza, per poi dormire a casa di Sakura che era la più vicina.

Kagome quindi preparò la cartella e i vestiti per il pomeriggio iniziando a fare subito i compiti per l’indomani. Fortunatamente era domenica e non doveva andare al lavoro, non aveva proprio voglia di incontrare Mikado… E poi presto avrebbe avuto gli esami, doveva prepararsi! Chissà sa il signor Takashi poteva darle un po’ di ferie. Dopotutto quell’anno non le aveva ancora prese e per qualche settimana avrebbero potuto fare a meno di lei. Quando si ammalava era Mikado che la sostituiva quindi dov’era il problema?

 

Alle 16.15 esatte Kagome era già sulla macchina diretta al cinema. Sua madre non aveva avuto da obbiettare niente e nel baule riposava la sua cartella pronta per l’indomani mattina.

Per raggiungere il cinema, vicino al supermercato, bisognava percorrere tutta la strada principale e in tutto ci si mettevano 20 minuti. Dopotutto Sakura era una grande ritardataria, quindi era certa che avrebbe ritardato di almeno 5 minuti.

Quel cinema era un omaggio al monte Fuji infatti aveva preso il nome proprio da lì. Anche per quella struttura, proprio come la torre dell’orologio, c’era dietro una storia riguardante la seconda guerra mondiale anche se più precisamente riguardava l’attacco a Pearl Albor. Si diceva infatti che il primo film fatto vedere sugli schermi riguardasse proprio quell’attentato.

Piuttosto ironico non c’era che dire…

Quando raggiunse il cinema, parcheggiò in fila D e si appoggiò ad una colonna davanti alle porte attendendo pazientemente l’arrivo dell’amica che arrivò due minuti dopo di corsa

-Ciao Sakura. Ehi, ma dove hai parcheggiato la macchina?- chiese osservandola riprendere fiato

-Fila H. Tu?-

-D. Ma non c’era un posto leggermente più vicino?-

-Ero in ritardo! Non potevo cercarne un’altro, facevo prima a piedi! È da molto che aspetti?- chiese raddrizzandosi

-No, qualche minuto. Dai andiamo presto! Dobbiamo prendere dei bei posti…-

-In ultima fila!- decise Sakura

-Ma al centro è più bello!- sbottò l’amica

-No, le ultime!-

-Vorrei farti notare che io ho aspettato, quindi io decido!-

-Ma così non vale! Non è leale!-

-Nulla è leale amica mia!- la beffeggiò Kagome alla cassa

-Speriamo che il film sia nella sala 2- pregò

-Non è la più grande?-

-Si. Così, sperando che ci sia poca gente che quindi ci stia alla larga, possiamo anche commentare il film!-

-Eh no cara! Non ti azzardare a parlare mentre lo guardiamo o potrei avere un certo istinto omicida, capito? Ti vorrei ricordare che questa notte dormo da te!-

-Mi soffochi con il cuscino?-

-Potrebbe essere un’ idea!- Le due risero e presero i biglietti.

Sala 2, fila J, posti 14/15

-Beh…- iniziò Sakura sedendosi attenta al biberone di coca e a quello delle patatine -… potevamo andare in fila P… ma anche qua non è male!- esclamò soddisfatta sprofondando nella poltroncina. Kagome di fianco a lei scosse il capo e sorseggiò il suo the allungando la mano verso i popcorn

-Non potrai nemmeno commentare- disse alludendo al massone di gente che stava entrando nella sala

-Vabbé, commenteremo insieme questa sera… io e te, te e me!-

-Si, si. Va bene. Ora zitta che sta per cominciare!-

 

Le due ore ammezzo passarono velocemente con un solo intervallo verso le 18.20. La struggente storia d’amore, parlava della relazione tra una professoressa e uno studente di 16 anni che, dopo essere stati scoperti, dovettero lasciarsi. Nell’ultima scena si vedeva il ragazzo che andava al matrimonio della donna con un altro uomo ma che poi se ne andava durante lo scambio delle fedi.

Molto toccante.

Sakura aveva pianto da metà film in poi.

 

-Ahhhh!! È stato così struggente, così emozionante, così romantico!!!- esclamò la giovane fuori dal cinema

-Dai Sakura, riprenditi. Ci stanno guardando tutti male!!-

-E che guardino! Cosa mi importa!? Ah che storia d’amore, la vorrei anche io una così!!-

-Spero tu scherza!!-

-Beh, ovvio. Non nella stessa situazione e con un finale, se possibile, diverso…-

-Ma allora non vuoi una storia del genere!- costatò Kagome

-Avevano un’intesa così intensa, così perfetta!!-

-Si, ok. Senti in che pizzeria andiamo?-

-Ah, giusto. Che ne dici del Chrystal?-

-Ok. Allora ci vediamo là ok?-

-Va bene capo!- Le due presero due direzioni diverse e Kagome salì in macchina chiudendo gli occhi

-Beh, devo ammetterlo. Il film è stato carino. L’ultima scena mi ha davvero spiazzato… povero Jhon…- La ragazza scosse il capo e partì verso la pizzeria/ristorante.

Era un luogo intimo e carino, non costava molto ed era il ritrovo di molti giovani. Il bar poi era una stanza per non fumatori dove c’erano parecchi tavolini circolari per stare un po’ tranquilli e in compagnia.

Kagome fu la prima a raggiungerlo e aspettò l’amica che arrivò con tutta la calma possibile.

Alle 21.10 si erano sedute e avevano ordinato le due pizze.

 

-Dai, quale è stato il pezzo che ti è piaciuto di più?- chiese Sakura alla giovane davanti a lei che stava finendo in pace la sua rossa ai wurstel

-Mh… quando si sono messi insieme immagino- rispose pensierosa

-Invece il pezzo migliore per me è stata la fine, durante il matrimonio, la scena dello scambio delle fedi e di Jhon che se ne andava è stata troppo toccante!-

-Beh, era chiaro che finisse così… lui aveva una decina di anni in meno di lei!-

-L’età non conta Kagome! L’importante è l’amore-

-Ma va dove dico io…-

-Oh insomma Kagome!-

-Si?-

-Ti rendi conto che tre anni fa avresti detto totalmente l’incontrario?? E poi quelle erano parole tue!-

-Ah si?

-Si!-

-Bene-

-Bene?-

-Certo. Dai finiamo questa pizza. Poi ribadisco: era ovvio che finisse così, non poteva andare diversamente!-

-Però sarebbe stato bello vederli insieme… poi pensa se all’altare ci fossero stati i due protagonisti!-

-Sogni!-

-Però sarebbe stato bello come finale, ammettilo-

-Bah!- Kagome si concentrò sulla pizza.

Quante volte aveva mangiato in quel posto con Inuyasha? Beh, parecchie… Insomma era stato sempre molto romantico andare lì con lui… Beh, ora ci sarebbe andato con sua moglie, poi aveva una azienda da portare avanti, non credeva avesse tempo per certe cose! Chissà… forse la moglie era anche incinta…

La giovane sbatté violentemente il bicchiere sul tavolo facendo sussultare l’amica

-Kagome ma sei impazzita!? Vuoi farmi prendere un infarto??-

-Scusa, mi è venuta in mente una cosa- sibilò

-Cioè…? No aspetta, fammi indovinare… Inuyasha?-

-No!-

-Invece si…-

-Beh, e allora? Non ci posso fare niente, mi fa troppo incavolare!! Dio che rabbia! Pensa, ora sarà a casa sua a cenare con la sua mogliettina adorata, chissà, forse lei è pure incinta e…-

-Ehm, Kagome?-

-Cosa c’è!?-

-Posso chiederti… cosa dovrebbe interessarti? Insomma, sono passati tre anni… dovrebbe non interessarti più nulla, no? Beh, io ne sono uscita da poco però….-

-È proprio questo che mi fa imbestialire!!- esclamò frustata

-Bah, consiglio di non pensarci, alla fine non ne verresti a capo comunque. Hai Mikado no? Goditelo e aspetta, vedrai che qualche cosa succederà!-

-Forse… ma se ripenso a ieri sera! Come ha osato dirmi cosa dovevo fare e con chi stare? Se lo avessi davanti gli spezzerei il collo a quell’essere brutto, orrendo, maschilista e stronzo!- esclamò rivivendo la scena

-Viva la sincerità!- commentò

-Ehi Sakura?- La giovane presa in causa alzò lo sguardo verso l’amica che fissava un punto imprecisato del tavolo

-Cosa?-

-Di solito quando ci si sposa… ci si scambiano le fedi, no?-

-Beh, certo… e allora?- chiese alzando il sopracciglio

-Quando poi si hanno le fedi, in teoria si tengono al dito, vero?-

-In teoria-

-Ah- Kagome alzò gli occhi al muro di fianco a lei e chiuse gli occhi

-E quindi?- indagò la ragazza

-Aspetta, sto pensando ad una cosa-

Forse aveva una collanina, oppure non la portava perché gli dava fastidio, o forse… forse…

Oh insomma! Sakura aveva ragione, non le doveva interessare! Doveva stare buona e dimenticarselo! Era l’unico modo! Ci potevano essere infinite ragioni sul fatto che non portasse la fede la sera prima! Infinite!

Però…

Kagome si alzò di scatto

-Scusami Sakura, ti chiamo domani, devo… devo andare a controllare una cosa!- esclamò infilandosi la giacca.

Doveva scoprirlo, doveva saperlo! Non poteva rimanere nel dubbio!

-Kagome! Ma che cosa succede?- chiese l’amica alzandosi in piedi

-Scusami Sakura, ti chiamo domani e ti spiego tutto ma ora… ora devo andare a fare una cosa!- Kagome andò alla cassa pagando e poi sparì.

Sakura guardò la giovane salire in macchina dal vetro e corrugò le sopracciglia confusa

-Io quella ragazza non la capisco proprio!!- sbottò scuotendo il capo.

 

Kagome accellerò senza badare ai claxon.

Tornare là sarebbe stato doloroso, forse troppo, però doveva togliersi il pensiero, non poteva fare altrimenti!

Guardò la grande villa stagliarsi in fondo alla via e parcheggiò proprio lì davanti scendendo in fretta e furia.

-Non c’è nessuna luce, eppure sono solo le 21.35!- esclamò avvicinandosi al cancello –Ehi, ma è aperto! Che diavolo sta succedendo qui!?- La ragazza incrociò le braccia al petto e guardò il giardino non più curato, la fontana dove non zampillava più l’acqua e la stradina piena di foglie secche –Ma qui… qui non c’è più nessuno!-

-Salve!- Kagome si voltò di scatto e una donna sulla trentina le si avvicinò mentre in cagnolino ai suoi piedi abbaiò

-Salve- rispose la ragazza

-Cosa ci fa qui a quest’ora di notte? Davanti a questo posto desolato?- chiese la donna osservando la villa

-Ehm… a dire il vero passavo di qua per caso, ho visto la villa e mi sono fermata… Ma come mai è ridotta in questo stato? Sono certa che prima fosse una gran bella villa!- esclamò Kagome

-Oh si, questa villa apparteneva ai Kujimawa prima di… beh, prima di questo- commentò guardando la villa –Ci lavorava mia madre come cameriera- spiegò

-Perché parla al passato?- La donna stupita la guardò

-Ma come, non lo sa?-

-Sapere cosa?-

-I Kujimawa hanno perso tutto mesi fa! Le loro aziende hanno fallito. Il padrone e il figlio maggiore sono partiti per l’estero per cercare di salvare qualche cosa, hanno licenziato tutti e hanno venduto questa villa, sembra che verrà demolita per crearci un palazzo… Il figlio minore invece è rimasto qua, ma non so che fine farà! Mia madre mi ha detto che dopo avere perso tutto il matrimonio è saltato e ora vive in un appartamentino in centro. Come si dice: dalle stelle alle stalle- concluse

-Ah, capisco…- Kagome lanciò un ultimo sguardo alla villa poi sorrise alla donna –La ringrazio e scusi per il disturbo-

-Ma figurati cara, arrivederci-

-Arrivederla- Kagome salì in macchina guardando la donna allontanarsi con il piccolo Lascky e un sorriso le delineò il volto per poi esplodere in una lunga risata

-Non ci posso credere! È troppo divertente!!- Rise quasi fino alle lacrime che le iniziarono a scorrere lungo le guance mentre un singhiozzo le mozzava il respiro –Ecco dov’è finita la nostra storia… in una bancarotta…-

Era davvero ridicolo…

Kagome sospirò a fondo calmandosi e si allontanò dalla villa prendendo il cellulare. Compose il numero della Biblioteca e attese paziente. La custode doveva essere ancora dentro visto che era Domenica e che c’erano i corsi serali

-Pronto?- La voce anziana la fece sorridere

-Salve Maria! Sono Kagome!-

-A Kagome, ciao! Come stai? È da un po’ che non ti vedo ai corsi serali!- esclamò l’anziana

-Lo so, è che ora ho molto da fare…  Posso chiederle di farmi una ricerca su internet?-

-Ma certo cara, aspetta che accendo il computer

-Si- Kagome attese due minuti e si fermò parcheggiando la macchina vicino al centro

-Eccomi! Allora, cosa devo cercarti?-

-L’indirizzo del figlio di Kujimawa- rispose

-Come? Quelli che hanno perso tutto mesi fa?-

-Già-

-Come mai ti interessa?-

-Voglio fare una visita. Il nome è Inuyasha Kujimawa-

-Ok… Ah, eccolo!- Kagome prese giù l’indirizzo

-Ti ringrazio Maria ma… posso chiederti un’altra cosa?-

-Ma certo ragazza mia, dimmi pure!-

-Com’è successo? Si, insomma, come mai è caduto l’impero Kujimawa?-

-Ah, non so con esattezza… ma la spiegazione ufficiale è che il padre, abbia prestato dei soldi a una azienda che stava per fallire dove poi ne avrebbe preso il controllo. Ma l’azienda fallì comunque e vennero licenziati centinaia di impiegati. Quello fu l’inizio della fine e con i soldi prestati, Kujimawa iniziò a perderne altri e… beh, è finita come è finita-

-Capisco. Beh, grazie mille Maria e scusa il disturbo-

-Figurati tesoro. Spero di rivederti presto-

-Anche io, ancora grazie Maria- Kagome riattaccò e sospirò pesantemente –Beh, let’s go!- Kagome mise in moto e partì verso l’indirizzo indicatogli.

Quando Kagome arrivò alla palazzina, notò con piacere che non era né una topaia ma neppure quello a cui Inuyasha era abituato. Le finestre erano illuminate in tutti i piani quindi in teoria, avrebbe dovuto esserci. Controllò il parcheggiò e infatti notò la moto del ragazzo assicurata ad un palo, nessuna macchina famigliare o bici varie quindi con un sospiro decise di controllare i campanelli suonandone uno a caso. Rispose la voce di un uomo

-Chi è?-

-Mi scusi, pizza a domicilio, potrebbe aprirmi la porta? La signora a cui dovevo portare l’ordinazione non risponde al citofono-

-Ma certo, si accomodi pure- La porta scattò e Kagome sorrise

-Scusi per il disturbo e grazie-

-Di nulla- Kagome rientrò e chiuse la porta per poi iniziare a salire le scale poste qualche metro più avanti. Iniziò a leggere i campanelli del primo piano poi, salì le scale per il secondo

-No, non è questo- Si avvicinò all’altra porta posta vicino alle altre scale che salivano per il terzo piano e lesse il campanello: Inuyasha Kujimawa.

Trovato.

Kagome respirò a fondo e passeggiò per il pianerottolo pensierosa.

Che fare ora?

Beh, alla fine venire lì che senso aveva? Voleva solo vedere come si era ridotto, rinfacciandogli tutto, non era lì per quello?

Certo che il suo abbigliamento era abbastanza equivoco… Jeans strappati a vita bassa, pancia scoperta e maglietta succinta sotto la giacca di jeans, trucco leggermente trasgressivo… Merda! Forse avrebbe fatto meglio a venire un altro giorno!

Però…

Oh, ma chi voleva prendere in giro!?

Si avvicinò alla porta in due falcate e allungò l’indice  verso il campanello bloccandosi a metà.

Dietro quella porta c’era Inuyasha che stava guardando la tv, dietro quella porta c’era tutto quello che voleva…

Porca trota.

Perché non schiacciava quello stramaledetto campanello!?

Appoggiò l’indice senza fare pressione e strinse gli occhi mordendosi il labbro.

Basta! Non aveva senso starsene lì impalata!! Datti una mossa Kagome, premi quel maledettissimo bottone.

MUOVITI!!

Fece pressione sul campanello che produsse un suono squillante e fastidioso all’interno dell’appartamento.

La giovane fece un passo indietro deglutendo sentendo il caldo farsi opprimente e una morsa allo stomaco che la lasciò senza fiato.
  
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