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Autore: Ossidiana_    22/05/2014    12 recensioni
-Blue aspetta un attimo- Ashton mi afferra per il polso costringendomi a voltarmi. –Non volevo essere così duro con te, il fatto è che odio l’idea che qualcuno possa farti del male- sorrido a quell’affermazione che mi scioglie il cuore e istintivamente lo abbraccio alzandomi quanto più posso sulle punte, dannata differenza di altezza.
-Ma si può sapere che cazzo state facendo?!- ci stacchiamo nel sentire la voce di Luke, per poco non gli esplode la vena che ha sul collo.
-Lukey calmati, non capisco quale sia il problema-
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ashton, Irwin, Calum, Hood, Luke, Hemmings, Michael, Cliffors, Nuovo, personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Here's to never growing up'
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-Tanti auguri a te, tanti auguri a te, tanti auguri a Blue, tanti auguri a teeeeee- quelle quattro voci unite più il loro peso che salta sul mio letto provocano il mio risveglio con tanto di caduta per terra. Tanti auguri a me.
-Ragazzi vi ringrazio, di chi è stata l’idea?-
-Di Luke!- i tre gli puntano gli indici contro, ma che sorpresa.
-Tanti auguri sorellina, oggi diventi una dolce e bella sedicenne- mi porge la mano che io afferro al volo.
-Lo dici solo per non rischiare di essere ucciso vero?-
-Siamo onesti, tutti sanno cosa si rischia a svegliare Blue Hemmings-
-Ehi basta parlare, o la colazione si fredda- Ashton mi solleva di peso portandomi giù e adagiandomi sulla sedia prima di schioccarmi un bacio sulla testa.
-Tanti auguri tesoro, la mia bambina oggi diventa grande- mia madre mi strizza la guancia per poi posare un piatto di pancake con una candelina sopra davanti ai miei occhi.
-Mamma non dovevi crearti tanto disturbo-
-Beh se proprio non gli vuoi- Luke mi tira il piatto leccandosi già le labbra ma io lo blocco riportando la stoviglia davanti a me.
-Ferma l’entusiasmo Hemmings, non ho detto che non li mangerò, li porterò a scuola-
-Si dai andiamo, ti accompagno io-
-Ash non c’è bisogno davvero-
-Non ti vedo da due mesi, non accetto un no come risposta- sorrido al batterista per poi salire in camera ed indossare la divisa. –Allora cosa mi racconta la mia piccola principessa?- sorrido ad Ashton rubandogli i Ray-Ban neri per poi mettermeli sul naso.
-Niente di che, scuola, amici, compiti-
-E tutto quel gran discorso su quanto ti siamo mancati?- inizio ad arricciarmi le punte rosse con le guance che stanno diventando dello stesso colore.
-Porca puttana quanto mi siete mancati, senza di voi è come se la mia vita fosse incompleta- Ashton ferma la macchina sorridendomi e riprendendosi gli occhiali.
-Anche tu ci sei mancata. Per i primi tre giorni non facevo che girarmi alla mia destra dicendo ‘Blue che ne pensi?’ e tuo fratello Luke non ha fatto altro che darti il buongiorno per una settimana-
-Non ci credo-
-Michael quando è andato a tingersi i capelli ti cercava, e Calum, beh lui aveva solo bisogno di un abbraccio- lo guardo sorridendo quando una voce mi riporta alla realtà.
-Auguri alla mia migliore amica…o mio dio ma tu sei Ashton Irwin! Cioè ti sto vedendo di persona, cioè…- Ash ride mentre Ella va in iperventilazione.
-Si Ella è proprio lui…Ash ti ricordi di lei vero?-
-Certo è la ragazza che ci hai presentato il giorno in cui siamo partiti…sono molto felice di conoscerti- inizia a ridere nervosamente, credo che sia meglio salutare il batterista biondo che fa impazzire il mondo.
-Ciao Ashton, ci vediamo più tardi? Mi prendi tu?-
-Certo amore rilassati, per circa tre settimane io non scappo da nessuna parte- posa delicatamente le sue labbra sulle mie mentre Ella si lascia andare a scleri da perfetta fan girl qual è.
-Siete la cosa più dolce di questo mondo- mi prende sottobraccio mentre io continuo a ridere come una pazza.
-Blueee! 16 anni non ci posso credere, sta sera si scopa eh- mi stacco dall’abbraccio di Rory, ormai l’abbiamo persa.
-Però vedo che sei meno fatta di tutti gli altri giorni- si lascia andare ad una risata nervosa, con la mia quasi depressione ho perso di vista lei che ormai ha stretto un’amicizia troppo stretta con Maria, certo a frequentare Luke e Nick…
-Auguri principessa- mi giro vedendo Luke mordersi il labbro.
-Grazie- mi blocca contro l’armadietto col braccio.
-A che ora è sta sera?-
-Alle otto al The Duck, ciao- sgattaiolo via roteando gli occhi al cielo, sarà una lunga giornata.
Non riesco a stare attenta troppo tempo, in fondo oggi è il mio sedicesimo compleanno, quale ragazza riuscirebbe a prestare attenzione alla lezione?
-Allora bella sedicenne, cosa si farà sta sera?- guardo Rory col sopracciglio alzato, ho paura di aver capito cosa ha in mente.
-Rory non ci pensare nemmeno, voglio che sia una festa tranquilla- rotea gli occhi al cielo, quanto vorrei riavere la mia migliore amica indietro. –Andiamo Rory, fallo per me, non ti ho mai chiesto niente in vita mia-
-Va bene Blue, va bene, che palle però- scuoto la testa, è stranissimo come questa ragazza sia cambiata da quando sta con Nick.
Fortunatamente la giornata passa in fretta e quando esco trovo Ashton con le braccia conserte e il sorriso stampato in faccia appoggiato alla macchina. E la madonna però, così mi farà morire giovane.
-Ciaoooo Ashhhhh- gli corro in contro e lui mi prende al volo sollevandomi e facendomi girare.
-Ciao amore, allora come è andata la prima giornata da sedicenne?-
-Tranquilla tutto sommato…dove andiamo ora?- sorride passandosi una mano tra i capelli, dio quanto è bello.
-In teoria dovrei portarti a casa, in pratica andiamo a pranzo fuori, dobbiamo parlare- quelle due parole mi tolgono il sorriso dal volte e mi fanno ripensare a quale errore grave io abbia potuto commettere per scatenare la nascita di queste parole.
-Ashton se vuoi lasciarmi puoi almeno aspettare che sia domani? E’il mio compleanno oggi…- mi guarda turbato mentre gioca con due grissini fingendo che siano le sue amate bacchette e il tavolo la batteria.
-Lasciarti? No amore, volevo parlarti di quello che ha causato la nostra assenza- tiro un sospiro di sollievo lasciandomi andare sulla sedia, per poco non morivo di infarto. –Ne hai combinate un po’vero?-
-Io non so cosa…il fatto di non avervi più accanto da un giorno all’altro mi ha fatto partire di testa. C’erano giorni che non mi riconoscevo nemmeno io, ho fatto cose di cui mi sono pentita-
-Che genere di cose?-
-Non ti preoccupare Ashton, niente di grave…il punto è che mi sono ritrovata da sola, passavo il tempo chiusa nell’armadio di Luke con indosso la tua felpa, ero totalmente uscita fuori di testa- posa la sua mano sulla mia accarezzandola dolcemente.
-Perché non ce l’hai mai detto? Perché quando ti chiamavamo ci dicevi che andava tutto bene?- incastro i miei occhi azzurri nei suoi verdissimi.
-Come facevo a dire alle persone a cui tengo di più al mondo che la realizzazione del loro sogno mi stava portando alla distruzione? Voi dovevate pensare che tutto stava andando bene, io dovevo passare in secondo piano-
-Non sarà mai così, almeno per me, tu non sarai mai in secondo piano, sei la mia principessa- sorrido vedendo che finalmente le cose che abbiamo ordinato ci vengono messe davanti, finalmente.
-Parlando di principesse, chi è quella Acacia che vi gira intorno, in particolare a mio fratello?-
-Oh beh lei, sai ha iniziato con…-
-So chi è, l’ho cercata su internet e diciamo che le notizie non sono molto buone, voglio sapere che cosa rappresenta per voi- non mi accorgo di aver chiuso le mani a pugno finché una risata di Ashton non me lo fa notare.
-Sto assistendo ad una crisi di gelosia per caso?- sospiro distendendo le falangi mentre il riccio continua a ridere. –Comunque l’abbiamo conosciuta insieme agli One Direction ad una festa e lei si è subito attaccata a noi, sembrava simpatica-
-Immagino quanta simpatia voi abbiate visto-
-Comunque…- calca la parola incenerendomi con lo sguardo. –Qualche giorno dopo abbiamo saputo tutta la storia ma lei è rimasta incollata a tuo fratello-
-Luke è veramente molto bello, troppo-
-Già…- Ashton continua a fissare il piatto senza alzare lo sguardo, che cucciolo.
-Q-questo p-però non vuol dire che tu non lo sia- alza lo sguardo sorridendo mentre sento che le mie guance sono completamente andate a fuoco.
-Pensi che io sia bello?-
-Penso che tu sia bellissimo- ride, e quando lo fa la vita tutt’intorno esplode mentre io penso di aver raggiunto la temperatura del sole.
-Sai penso che più che Blue ti avrebbero dovuta chiamare Red, sei tutta rossa ahahahahahha- continua a ridere fin quando non vede che mi sta creando un leggero imbarazzo. –Scusa, è che mi sembra strano che tu arrossisca dopo quasi 5 mesi che stiamo insieme-
-E’passato tutto questo tempo già?-
-Si amore-
-A me invece sembra ieri quasi-
-Forse perché non abbiamo passato tanto tempo insieme, ma voglio rimediare-
 
-La mia sorellina che compie 16 anni non ci posso credere ancora- Luke mi cinge le spalle con un braccio ed io appoggio la testa sul suo braccio mentre mi sistemo il lungo vestito rosa.
-Tra quanto partirete?-
-Circa tre settimane, quindi se vuoi fare qualcosa, falla ora- rido mentre lui si allontana posizionandosi alla fine della sala. –Potrei avere un attimo di attenzione?- tutta la popolazione femminile si gira verso mio fratello prima che un fascio di luce illumini anche Ashton, Calum e Michael.
-Che hanno intenzione di fare quei quattro?- mi giro verso Rory ed Ella che però scuotono la testa ignare di cosa frulli per la testa dei 5 Seconds of Summer.
-Oggi è il compleanno della mia sorellina, e noi quattro abbiamo pensato a qualcosa di speciale- e mentre le note di Wherever you are si diffondono per tutta la sala, su uno schermo disposto dietro di loro iniziano a comparire mie foto o video: sono immagini di me con le ragazze, con mio fratello, con tutto il resto della band, con Ashton…
-Blue ma stai piangendo?-
-Si Ella, porca troia- e come se non fosse già abbastanza, di seguito suonano anche tutte le altre loro canzoni, mentre le foto e i video di tutti questi 16 anni si susseguono causando sempre più lacrime.
-Ma guarda un po’, vieni che ti sistemo il trucco- Rory mi trascina in bagno destreggiandosi come meglio può per rimediare al mio disastro.
-Perché hai la mano che trema?- posa lo sguardo sull’arto che trema ed io sospiro rumorosamente. –Rory me lo avevi promesso!-
-Ho fatto solo un tiro va bene?-
-Rivoglio la mia migliore amica-
-Sono sempre qui-
-Allora non riesco a vederti- appena esco dal bagno tutti gli occhi sono posati su di me. –Che ho fatto?-
-Ehm veramente è il momento del classico ballo col padre- un sorrisetto di circostanza compare sul volto di Michael aka puffo, visto che si è fatto i capelli di quel colore.
-Non ci credo- mi guardo intorno ma Andrew non c’è, deve essere in ritardo, come al solito.
-Arriverà tesoro, ne sono sicura-
-Mark vuoi ballare tu con me al posto suo?- lui si alza come se fosse sugli attenti facendomi ridere.
-Ne sarei onorato- mi tende la mano che io afferro saldamente mentre lui sorride tutto emozionato.
-Grazie, per avermi fatto da padre in tutti questi anni, e per avermi curato quando stavo male, ti voglio veramente bene Mark- i suoi occhi si riempiono di lacrime e un sorriso si stampa sul suo volto.
-Ed io non potevo desiderare una figlia migliore di te…ma ora devo lasciarti andare nelle mani di qualcun altro- mi fa fare una giravolta ed ecco che il mio dolce fratellone mi prende al volo.
-Oh oh mi è semblato di vedele un Luke- mio fratello mi guarda corrucciato per poi scoppiare a ridere.
-Sei bellissima Blue, e non lo dico solo perché sei la mia sorellina…e sono contento che alla fine tu ti sia messa con Ashton, non potevo sperare in ragazzo migliore, quando eravamo in tour con gli One Direction non faceva altro che guardare l’orologio per vedere quando potesse chiamarti, non l’ho mai visto così preso da una ragazza- sorrido abbassando lo sguardo tutta rossa in viso.
-Ho sentito molto la vostra mancanza lo sai-
-E anche noi, cioè cosa sono i 5 Seconds of Summer senza Blue Hemmings?- un altro paio di mani mi cingono i fianchi e quando mi giro due occhi fottutamente verde mi fissano sorridendo.
-Sono quattro ragazzi depressi- abbraccio Ashton che ancora ridere prima di schioccargli un bacio sulla guancia. –Ti immaginavi una sorpresa del genere?-
-No Ash, e senza di voi questo compleanno sarebbe stato tristissimo- posa le sue labbra sulla punta del mio naso ed io rido, ora tutto sembra essere così perfetto che ho paura che possa accadere qualcosa che rovini tutto. –Vorrei che tutto rimanesse così per sempre-
-Nothing lasts forever, nothing stays the same, so we can stop feeling this way?-
-Lo vorrei tantissimo-
-Hai visto quei due?- guardo nelle direzione di Ashton e vedo Calum parlare con Ella e lo vedo…ridere. Che abbia finalmente dimenticato Rory e sia pronto ad andare avanti?
-Magari questo è il suo lieto fine, se lo meriterebbe-
-Certo, non tutti possono essere fortunati come noi- sorrido al batterista prima che la musica ritorni forte e ritmata.
Passiamo tutta la serata a ballare, credo di non aver mai avuto un compleanno così bello in vita mia.
-E quindi ora vi piantate pure a casa mia per la notte? Non ci credo- mi siedo a gambe incrociate sul letto di Luke mentre quei quattro si mettono davanti alla play come degli assatanati.
-Si, anche perché ancora non abbiamo trovato casa- tutti si bloccano guardando Michael come se lo volessero incenerire. –Ops-
-Cosa volete dire che ancora non avete trovato casa?- mi posiziono davanti a loro mentre i quattro posano i joystick senza avere il coraggio di guardarmi in faccia.
-Ecco Blue, noi pensavamo di andare a vivere tutti insieme…- strabuzzo gli occhi mentre sul volto di mio fratello spunta un sorrisetto di circostanza.
-Non ci credo, te ne vuoi andare di casa Luke?-
-Andiamo devi cercare di capire, dobbiamo rimanere uniti, e poi sarebbe troppo figo andare a vivere tutti insieme- sospiro massaggiandomi le meningi, prima se ne vanno in tour e ora mio fratello se ne va di casa…if we could turn back time…
-Va bene, io vado a dormire-
-Non vuoi stare con noi-
-Notte Ashton- mi butto sul letto sospirando, voglio evitare di rovinarmi il compleanno.
La mattina seguente però la casa sembra in pieno caos: mamma che corre all’aeroporto per l’arrivo di Ben e Gabriella, io che devo andare a scuola, Mark in ospedale e i quattro principini che dormono beatamente in camera di Luke, immagino la puzza di calzini che si sarà creata lì dentro.
-Mamma così arriverò tardi-
-Blue non è colpa mia, devo prendere Ben- sospiro rumorosamente.
-Questo perché io non ho una macchina…Luke ce l’ha!- mia madre entra in macchina cercando non so che cosa nella borsa mentre tiene lo sportello ancora aperto.
-Blue non mi sembra il momento adatto per parlarne- emetto un suono buttando gli occhi al cielo, finisce sempre così.
-Certo, però quando Luke ha compiuto 16 anni…-
-Ho detto che non ne voglio parlare Blake Louise- me ne vado arrabbiatissima verso scuola, non è giusta questa situazione, non è giusto che io debba sempre venire dietro il figlio preferito. So che Luke è bravo, bello, ha talento, ma non è giusto nemmeno così.
-Ehi ehi ehi qualcuno è di cattivo umore oggi- sbatto rumorosamente l’anta dell’armadietto facendo sobbalzare la povera Ella che vi era appoggiata.
-Mia madre non mi vuole comprare la macchina ma Luke ce l’ha!- mi passa un braccio intorno alle spalle.
-Blue, luce dei miei occhi, tuo fratello ha la macchina, Ashton ha la macchina, Michael e Calum pure, ne hai davvero bisogno?-
-Loro partiranno tra tre settimane-
-E prendi la macchina di tuo fratello no?- mi passo le mani sul viso, non è stato un periodo molto facile.
-Porca puttana è una confusione tremenda per ora…la mia vita sta cambiando radicalmente ed io sono solo una spettatrice ignara…ehi ma dov’è Rory?-
-Era troppo fatta per venire oggi a scuola- sospiro scuotendo la testa, ormai non riuscirò più a riportarla indietro. –Perché non parli con tuo fratello?-
-E’troppo esaltato per ora…ma tu e Calum?- le sue guancie si tingono di rosso.
-Io e Calum cosa?-
-Andiamo abbiamo notato tutti come vi guardate, ed io ed Ashton abbiamo fatto una scommessa perciò vedete di darvi una mossa- mi fa la linguaccia ma in quel momento la vibrazione del mio telefono mi riporta alla realtà: mamma. –Mamma che è successo?-
-Blue passa immediatamente a casa quando torni da scuola, dobbiamo parlare- e fanculo al mio progetto di farmi il terzo buco.
-E’successo qualcosa a Luke?-
-Tesoro fa come ti dico ti prego- chiude la chiamata ed io rimango perplessa per tutto il resto della giornata, ma cosa è successo? Che ha combinato quel deficiente.
Lukey pinguino cretino
Che hai combinato?
Io? Tu invece
Niente…aspetta mamma ha chiamato anche te?
Ah ah, ho come l’impressione di essere nei guai
Tu sei sempre nei guai Luke
Antipatica u.u

-Perfetto, nemmeno il figlio preferito lo sa-
-Blue- alzo le mai in segno di resa.
-Va bene, va bene-
Per tutta la giornata non faccio che pensare a cosa ci debba dire nostra madre quando poi, durante l’ora di letteratura mentre la professoressa spiega il grande dissidio interiore di Amleto, mi viene un lampo di genio.
Lukey pinguino cretino
E se la mamma fosse incinta?
Cheeee? E di chi? O.o
Secondo te Luke? -_- Usa un po’di immaginazione fratellino…
Un altro bambino? Di Mark?! Non ci posso credere, cioè, no!
Paura di perdere il posto di figlio prediletto?
Ah ah spiritosa, quella sei tu mia cara
Si certo, infatti tu hai la macchina ed io no
Senti possiamo solo pregare che non sia così

Mia madre incinta, potrebbe succedere, insomma è da un bel po’ che lei e Mark stanno insieme, sono innamorati…però non so come sarebbe avere un fratellino, non sarei la più piccola della famiglia e lui non sarebbe un Hemmings, non che ci tenga tanto al mio cognome però è sempre un filo conduttore che mi tiene legata a quei due pazzi scattiati dei miei fratelli.
-Blue, Blue, è successa una cosa terribile!- Ella mi tira per una manica e quando arrivo in sala pranzo tutti gli occhi si puntano su di me.
Attaccati al muro ci sono tutti gli stamp delle mie conversazioni con Liz quando ancora mi piaceva, il che risale a circa 7-8 mesi fa. Tutti i ragazzi ridono mentre le lacrime cominciano ad appannare i miei occhioni azzurri.
In questo momento avrei tanto voluto che mio fratello e i ragazzi fossero ancora qui con me, a quest’ora gliel’avrebbero fatta pagare.
Mi chiudo in bagno con le lacrime che ormai scendo imperterrite lungo le mie guance e le risa dei ragazzi della scuola ancora nelle mie orecchie. Porto le gambe al petto iniziando a graffiarmi i polsi per la rabbia, ed ecco che le crosticine saltano, le ferite si riaprono e il dolore aumenta.
Mi capita una cosa dopo l’altra, la mia migliore amica una drogata, i miei amici e mio fratello lontani, il mio ragazzo che si sta allontanando sempre di più da me, perché l’Ashton che in questi giorni è stato con me non è l’Ashton di una volta, non è il ragazzo che mi guardava sempre sorridente, è un ragazzo cambiato.
-Blue, Blue andiamo esci! La scuola è finita, Luke è fuori che ti aspetta con la macchina- apro la porta vedendo Ella appoggiata allo stipite con un fazzolettino in mano. –Ma guarda che panda carino…solo che è meglio darti una sistemata, sai non so se a Luke piacciono così tanto- sorrido mentre mi passa il fazzoletto sugli occhi imbevendolo più volte di acqua per poi passare sopra le mie ciglia il mascara, mio fratello non dovrebbe sospettare niente. –Sorridi eh?- faccio un lieve cenno di sì col capo e lei mi dà un abbraccio prima di lasciarmi andare verso mio fratello, assediato da mezza popolazione femminile della scuola.
-Ciao Luke- il biondo mi porge un sorriso sincero scusandosi con le sue fans per la fretta.
-Che hai?-
-Niente perché?-
-Siamo insieme da 10 secondi e ancora non mi hai insultato, abbracciato o fatto una battuta, quindi è tutto okay?-
-Certo Luke- giocherello con le dita delle mie mani mentre un sospiro da parte sua mi fa capire che non se l’è bevuta affatto.
Il viaggio in macchina è silenzioso, io non voglio raccontargli cosa è successo e lui non chiede, sa che quando vorrò gliel’ho racconterò io, ma d’altronde, chi mai potrebbe pensare che la sorellina di Luke Hemmings è stata sputtanata davanti a tutta la scuola?
-Ragazzi siamo tornati- le chiavi della sua macchina volano nell’ormai consumato piattino che sta all’ingresso mentre io già sono su in camera con la porta chiusa e le lacrime che scivolano in silenzio. Con che faccia tornerò domani a scuola? Cosa farò?
Tutti questi pensieri mi frullano in testa mentre la lama passa inesorabile sul polso lasciando che nuovi solchi rossi compaiano sulla mia pelle bianca.
-Blue c’è la mamma!- la voce di Luke interrompe il mio flusso di pensieri. Tiro giù le maniche e scendo sotto come se non fosse successo niente.
-Ehi nanerottola!- Ben apre le braccia ed io mi appoggio sul petto tentennando con gli occhi di Ashton che non si staccano dalla mia figura.
-Ciao Ben-
-Ragazzi penso che dobbiate sedervi- mi adagio sul divano lontano da tutti, Luke ed Ashton non ci metterebbero tanto a capire che sto male quindi devo evitare per forza il loro sguardo. –Ben ha qualche problema a Londra ed ha bisogno del mio aiuto, quindi domani chiederò un anno sabatico e lo raggiungerò in Inghilterra- passo ininterrottamente lo sguardo da mia madre a Ben e Gabriella per poi incontrarmi negli occhi azzurri di Luke.
-Ci dovremmo trasferire?-
-Non me ne fotte un cazzo di Ben! Se ne è andato mentre noi eravamo ancora in balia di Bruce, ora io ho il mio sogno e lo sto vivendo, non ho alcuna intenzione di mandare tutto a fanculo e trasferirmi dall’altra parte del mondo solo perché lui è nella merda. Otto anni fa è fuggito a Londra, non si è nemmeno scomodato a tornare quando Blue, a dodici anni, ha denunciato Bruce! Quindi perché io dovrei mandare a puttane la mia vita solo perché lui ha un problema? Per me io ho solo una sorella, ed è Blue, lui è come se fosse un estraneo- Luke sputa fuori ciò che si tiene dentro da 8 lunghi anni ormai lasciando tutti senza fiato. Il suo volto è rosso e le vene del collo ingrossate. Gli occhi azzurri sono leggermente lucidi e le mani strette a pugni. Il silenzio regna sovrano, il che è un avvenimento più unico che raro, soprattutto a casa nostra.
-Finalmente hai detto tutto quello che pensi di me Luke, ma purtroppo non puoi cambiare le cose, sono tuo fratello e ora ho bisogno del sostegno della famiglia, quindi anche se tu non vieni mamma si porterà con sé Blue e tu rimarrai qui solo con un padre con il quale non hai il ben che minino rapporto-
-Aspettate un minuto tutti cazzo- mi intrometto nella discussione per la prima volta vedendo come la situazione stia prendendo una brutta piega. –Mamma io non posso venire con te in Inghilterra. Ho Luke qui, Ashton, i ragazzi, le mie amiche, non voglio rinunciare a tutto-
-Grazie per averci declassato a ‘i ragazzi’- fulmino Michael e le sue cazzo di virgolette con le mani, non è il momento delle precisazioni.
-Blue e come posso fare? Tu hai appena compiuto 16 anni, non posso abbandonarti al tuo destino-
-Potrei andare con i ragazzi finché tu non ritornerai dall’Inghilterra- i quattro muovono in modo sincronizzato la testa e sul viso di Ashton si apre in un sorriso felice.
-E con la scuola come farai?-
-Continuerò a studiare in tour, non ho tutta questa voglia di ritornare a scuola- mia madre mi fissa con uno sguardo corrucciato.
-Tu che non vuoi andare a scuola? Che è successo?-
-Ah ah, allora è per questo che sei triste!- Luke mi punta un dito contro assumendo una posa ridicola come se avesse appena scoperto il colpevole di un omicidio, lo chiamavano Luke Holmes, elementare Calum.
-Non è il momento adatto per parlare della mia morte sociale, ti sto solo dicendo che io voglio rimanere qui a Sidney-
-Posso rimanere qui io con lei e magari le madri dei ragazzi possono aiutarmi di tanto in tanto- l’attenzione si sposta su Mark che fino a quel momento aveva tenuto la bocca chiusa restando a guardare la scena.
-Sarebbe perfetto mamma! Ti prego, ti prego, ti prego posso rimanere con Mark?- mi metto in ginocchio davanti a mia madre che sospira prima di tornare a fissarmi.
-E va bene, puoi rimanere qui con Mark- l’abbraccio, almeno una notizia nuova in tutta la giornata. –Mi mancherai tanto bambina mia-
Mentre tutti gli altri discutono io mi rintano un po’in camera mia, ho bisogno di leggere e fare un po’di mente locale, ci sono tanti cambiamenti nell’aria. E dire che fino a qualche tempo fa la mia vita era monotona.
Un lieve bussare alla mia porta mi distrae dal libro che sto leggendo, ‘Uno splendido disastro’. Mugolo un avanti e la figura del riccio compare davanti ai miei occhi.
-Ti hanno mandato i ragazzi per scoprire cosa è successo?-
-In realtà sono il tuo ragazzo e vorrei sapere cosa ti succede se mi è lecito- non aveva mai usato un tono così duro con me ma in fondo mi accorgo di averlo messo in secondo piano ultimamente.
-Si scusa hai ragione- si siede sul mio letto guardandosi in giro con le mani ad aggiustarsi i capelli.
-Allora mi vuoi raccontare cosa è successo o…?-
-Liz ha stampato le vecchie conversazioni mie e sue in cui parlavo di Luke e le ha appese per tutta la mensa- allunga le braccia verso la sedia per attirarmi su di sé.
-Perché non me l’hai detto subito? E’per questo che non vuoi più andare a scuola?- scosta una ciocca di capelli dal mio viso schioccandomi teneri baci sulla guancia.
-Certo, sono la zimbella della scuola- mi stupisco di come Ashton col suo sorriso possa mettermi sempre di buon umore. Le sue mani intrecciati alle mie mi danno le sensazioni più belle del mondo.
-Tu? La zimbella della scuola? Non sei tu la ragazza di Ashton Irwin, il batterista dei 5 Seconds of Summer? Non sei tu la sorella di Luke Hemmings, chitarrista dei 5 Seconds of Summer? Insomma non sei tu quella che sta sempre con noi e che ha conosciuto gli One Direction che ora la chiamano pure per gli auguri e che le mandano messaggi in continuazione? Quante ragazze potrebbero dire la stessa cosa? Puoi camminare a testa alta nei corridoi della scuola amore- non avevo pensato a tutte quelle cose prima, forse Ashton riesce veramente a trovare il lato positivo in qualsiasi cosa, anche nella più buia.
-Ashton Fletcher Irwin sei un fottutissimo raggio di sole- ride, e quando lo fa la vita esplode. Mi schiocca un bacio sulle labbra e in quel momento il resto della band piomba rovinosamente a terra nella mia camera. –Voi tre stavate origliando?-
-No- Calum non le sa proprio dire le bugie, parla in falsetto. –Okay forse un pochino- l’allegria si diffonde nell’aria in una risata che coinvolge tutti, voglio godermi questi attimi appieno.
 
E’passato quasi un mese da quando mia mamma e i ragazzi sono partiti, è passato quasi un mese da quando sono sola.
Mark manca sempre tutto il giorno ed io spesso rimango in quella grande casa vuota ed in silenzio.
Salgo in macchina toccandomi lievemente l’orecchio arrossato per il terzo buco appena fatto e guardando il mio nuovo primo tatuaggio che ho fatto sul polso: un soffione da cui si dipartono quattro piccolo semi, Luke, Ashton, Calum e Michael. Se solo mio fratello lo venisse a sapere impazzirebbe.
Non posso dire di non essere cambiata, molti aspetti del mio carattere si sono modellati alla nuova situazione che si è creata. Rory ormai non la vedo più, caduta in quel vortice della droga e dello sballo più assoluto per colpa di un ragazzo sbagliato, i ragazzi non li sento tantissimo, i fusi orari sono devastanti e spesso o crollo io o crollano loro davanti alla tastiera del computer.
Come aveva predetto Ashton a scuola nessuno mi ha preso in giro, soprattutto quando durante la prima intervista Luke ed i ragazzi hanno parlato di me, ora sono nelle più alte gerarchie della scuola con ragazzi che vogliono solo arrivare a mio fratello. Non so davvero di chi fidarmi.
Mia madre chiama tutte le sere, dice che tra qualche mese tornerà, si sente in colpa.
Quando arrivo a casa la trovo fredda e vuota, ormai l’inverno è arrivato e Mark spesso e volentieri si dimentica di accendere i termosifoni.
Mi distendo sul letto osservando il soffitto rosa come ormai faccio giornalmente e aspetto, aspetto che l’inverno passi, che il dolore per il tatuaggio passi, che Rory si renda conto degli errori che sta facendo, che Ella chiami, che mia madre faccia il suo ingresso da quella porta in mogano in cui tante volte ho sbattuto mezza rincoglionita, aspetto il sorriso di Ash e il suo ‘ciao amore’, i capelli colorati di Michael che fanno capolino dalla porta bianca della mia camera con un ‘ehi piccola guerriera’ stampato sulle labbra, gli abbracci di Calum e il suo struggimento eterno per Rory, la gelosia di Luke che ancora non riesce ad accettare la mia relazione col suo amico, aspetto il loro ritorno.
<>

Sbam!

Okay Beside you è finita *scende una lacrima, ma che dico, il Pacifico*. Dire che in questa storia ho dato l'anima è dire poco, e voglio ringraziare tutte voi che avete letto, che avete recensito o che avete messo nei preferiti.
Grazie per il sostegno che mi avete dato, questa storia è andata avanti solo grazie a voi.
Perciò sono felice di annunciarvi che, se vorrete, ci sarà un continuo *^* andiamo in fond non può finire così ahahahaaha.
Un applauso speciale va alla mia amica gabriella che mi ha sempre sostenuto in tutto e per tutto e che mi ha sempre incoraggiato per tutta la durata di questa storia...davvero non so davvero come ringraziare tutte voi.
Siete magnifiche, a presto, Ossidiana xx

 
   
 
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