Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: misslegolas86    22/05/2014    3 recensioni
Una tavola imbandita, una portata inaspettata, l’odore di spezie e la memoria che tentatrice porta alla luce un dolore mai sopito.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Albus Silente, Eileen Prince, Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

La Sala Grande era rumorosa come al solito piena del chiacchiericcio di centinaia di studenti. Eppure una coltre di silenzio si stendeva intorno al nuovo preside, ignorato dagli insegnanti, odiato più di qualsiasi uomo al mondo. 
Severus Piton, seduto sull’imponente sedia occupata fino a pochi mesi prima da Albus Silente, avvertiva, come se fossero pugnalate, le occhiate di fuoco che alla sua destra Minerva McGranitt gli lanciava ma rimase impassibile, indossando la consueta maschera di indifferenza.
I pasti nella Sala Grande erano diventati una nuova tortura per il suo animo, a stento riusciva ogni volta a dominarsi dalla voglia di urlare al mondo intero di non essere uno spietato assassino, traditore del suo benefattore ma la vittima di un destino crudele, l’impotente esecutore dei voleri della persona che più aveva creduto in lui. 
Per questo spesso e volentieri disertava i pasti. Il cibo non aveva mai avuto molta attrattiva su di lui. Impegnato nello studio o nella preparazione di una pozione erano numerose le volte in cui aveva dimenticato di mangiare. Era sempre stato così fin da quando era un ragazzo.
Il familiare rumore delle stoviglie, lo avvertì della comparsa della cena nei piatti dorati. Abbassò lo sguardo con un crescente senso di nausea desiderando solo di poter ritornare al più presto nel suo alloggio. Ma il suo cuore mancò un colpo. 
Era un altro scherzo del destino, un’ulteriore tortura del fato. 
Mai era stato preparato quel piatto dagli elfi domestici in tanti anni di permanenza nel castello.
L’odore familiare aiutò la memoria e senza avere la forza di opporvisi Severus si lasciò travolgere dai ricordi...

Un bimbo dai capelli corvini e con i calzoni corti seguiva una donna dal viso pallido e magro che lo teneva per mano.
“Forza muoviti, Severus. Tuo padre sarà già a casa.” Disse la donna, con voce preoccupata.
Il piccolo si era fermato incantato dai colori sgargianti di uno dei negozi della strada e dal profumo che esso proveniva. Una tenda arancione incorniciava l’ingresso sormontato dalla scritta “Pollo al curry”.
“Mamma me lo compri?” chiese il piccolo Severus mentre la madre prendendolo in braccio accelerò il passo verso casa.
“Non oggi, Severus. Domani.”
Molti giorni erano passati e ogni volta che passava di lì Severus ripeteva la sua domanda: era ancora troppo piccolo per capire che sua madre non aveva i soldi per avverare il suo desiderio e che per lei era un dolore privare suo figlio anche della più innocente richiesta.
Ma con Tobias le cose peggioravano giorno dopo giorno di pari passo alla crescita di Severus e del suo potenziale magico. Il lavoro era poco e i soldi erano destinati da Tobias ai suoi adorati alcolici.
Una mattina gelida, qualche tempo dopo, Eileen intabarrò con i pochi abiti che aveva suo figlio e uscì mentre suo marito era ancora a letto a smaltire i postumi dell’ultima sbornia. Al risveglio si sarebbe arrabbiato di non trovare la moglie in casa ma ad Eileen non importava. Non quel giorno.
Severus sgambettava goffo al suo fianco con un cappotto decisamente troppo grande per lui. Ormai il piccolo aveva imparato a non chiedere più nulla quando camminava per strada pur continuando a guardare con desiderio il negozio dalle tende abbaglianti.
Eileen si fermò proprio davanti ad esso e Severus la guardò con occhi interrogativi.
“Oggi è il tuo compleanno, Severus. Questo è il mio regalo per te.”
Entrarono insieme e presero posto ad un tavolo. Eileen si beò della gioia dipinta sul volto del figlio che guardava ad occhi sgranati le statue di elefanti di tutte le dimensioni disposte nel locale e i colori accesi delle pareti.
Quando arrivò il piatto il piccolo chiese:
“Mamma, tu non mangi?”
“No, Severus. Non ho fame” mentì Eileen. Non aveva soldi per due persone e in verità anche ciò che aveva ordinato era la porzione piccola per i bambini.
Il profumo di spezie era delizioso così come la porzione di pollo che Severus mangiò con appetito.
“E’ buonissimo!” esclamò, pieno di entusiasmo.
Eileen gli sorrise felice. Da quel giorno era cominciato il loro piccolo rito. Eileen con fatica metteva da parte i soldi che servivano e poi insieme andavano nel loro posto segreto ritagliandosi qualche ora di gioia lontani dal grigiore di Spinner’s End.


*****

“Silente, ha pensato a come proteggere i Potter?” un giovane Piton preoccupato era in piedi nello studio del Preside.
“Ci sto lavorando, Severus.” Rispose il vecchio mago, profondamente immerso nei suoi mille pensieri mentre si sedeva sulla grande sedia dietro la scrivania.
Piton si voltò, era quasi alla porta che aveva raggiunto, barcollando un po’, quando la voce del preside lo costrinse a fermarsi.
“Dove credi di andare, Severus?”gli chiese “Devi mangiare qualcosa.” continuò, agitando la bacchetta.
Sulla scrivania comparve un piatto fumante di pollo al curry. Piton lo guardò meravigliato ma per nulla stupito. Silente era entrato tante volte nella sua mente da sapere qual’era il suo piatto preferito.
“Sto bene. Non ce n’è bisogno.” Rispose orgoglioso.
“Lascia che ti chieda allora da quanto tempo non mangi? E soprattutto che non mangi in modo decente?” lo interrogò il Preside.
La risposta non pronunciata aleggiò tra di loro finchè il Preside riprese.
“Lascia che mi preoccupi un po’ anche per te, Severus. Non c’è molto che io possa fare per aiutarti nella tua difficile missione, ma lasciami provare a starti accanto.”
Da quel momento un nuovo rito era nato. Spesso Silente aveva lenito i suoi dolori e le ansie con una cena a base di pollo al curry,consumata insieme dopo una delle loro innumerevoli riunioni in cui mettere a punto piani per sconfiggere Voldemort. Con l’avanzare della preoccupazione Severus ne mangiava sempre di meno, ma ringraziava in cuor suo il vecchio mago per quel gesto che lo faceva sentire a casa.

*****
Il nuovo preside si portò alle labbra il boccone. L’odore di spezie raggiunse il suo naso, dolce come la tentatrice sirena di ricordi struggenti.
Eppure a contatto con la lingua gli sembrò di masticare cenere. Lasciò andare la forchetta reprimendo a stento il senso di nausea e si affrettò ad allontanarsi dalla Sala Grande, incurante degli sguardi di insegnati e studenti.
Aveva capito, infine, che non erano le spezie o la salsa a rendere speciale il suo piatto preferito ma l’amore di una persona cara.
Ma ormai tutto era svanito. Era solo.


SPAZIO AUTRICE
Ho sempre amato Severus Piton uno dei migliori personaggi della Rowling. Non mi stancherò mai di scrivere di lui....
Grazie per aver letto e un grazie speciale a chi vorrà lasciare un suo commento.
PS Scritta per la sfida di maggio sella Severus House Cup "A tavola con Severus" del forum Il Calderone di Severus" http://severus.forumcommunity.net
 

 

  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: misslegolas86