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Autore: LORIGETA    01/08/2008    8 recensioni
Trunks alzò gli occhi al soffitto, l’amico stava uscendo di senno o cosa? Cosa stava farneticando? “Corna? Ma che tipo di corna?” Chiese, aggrottando la fronte e cercando di sfilarsi i pantaloni, si stava facendo davvero tardi. “Corna …non so di che tipo, penso lunghe e ramificate come quelle dei cervi, oppure appuntite e dritte come quelle di Darbula!” Agitato, Goten tormentava i fili d’erba, ne aveva già strappato diversi, li faceva attorcigliare attorno alle dita e poi tirava forte in modo da spezzarli, mentre guardava verso l’orizzonte perdendosi nell’azzurro del cielo.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Chichi, Goku, Goten, Trunks, Vegeta
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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 Una questione di …corna.

 

 

 

 

 

 

Goten si lasciò fuggire un sospiro di sollievo e fece qualche passo in direzione di suo padre, per fortuna non c’era ancora nessun cambiamento nel suo aspetto: i capelli erano arruffati e sparati in ogni dove come al solito, niente di anomalo spuntava tra quei ciuffi corvini.
“Ciao papi…” la voce argentina del figlio indusse Goku a voltarsi e a delineare un largo sorriso.   
“Ehi Goten, sei venuto a tenermi compagnia? Vieni, avvicinati.” Il Son respirò profondamente per rilassare i muscoli, il tessuto della tuta sembrava fosse incollato al suo corpo massiccio; era letteralmente inzuppato di sudore, da ore infatti compiva senza sosta quei faticosi esercizi e adesso, l’idea di rilassarsi in compagnia del bambino, lo fece rallegrare.
“Sì, mi chiedevo se ti sentivi bene papà, cioè …la testa per caso ti fa male o ti prude in qualche punto ?” Il piccolo si era fermato ai piedi del padre, e aveva alzato il viso per guardare meglio l’imponente figura che lo sovrastava: tirò su con il nasino per vincere l’ansia, vedendolo sollevare una mano proprio per grattarsi la nuca. 
“Eheheh…a dire il vero un po’ mi prude, anzi parecchio. Proprio qui davanti!” Ammise con spontaneità l’uomo, ignaro che il figlio arrivasse a conclusioni affrettate, era sicuramente un segnale di allarme, forse le corna stavano per spuntare.
“Goten, ma cosa stai guardando?” Il mezzosangue era lievitato fino all’altezza del viso del genitore e lo osservava con un’espressione serissima, quegli occhietti neri stretti a fessura tradivano apprensione, e Goku non riusciva a capirne il motivo.
“Vuoi giocare a cavalluccio?”  chiese a voce alta, molto perplesso nel vederlo, mentre si spostava per sedergli a cavalcioni sulla schiena.
Non ebbe risposta, ma in compenso le piccole manine cominciarono a separargli con cura le ciocche dei capelli alla ricerca di qualcosa…ma cosa? Si chiese il guerriero.
Il saiyan esibì un’espressione stupita e non riuscì a trattenere una risata al solletico che quelle minuscole dita gli stavano procurando, sfiorandogli la cute. 
“Speriamo bene…” pensava il bambino: sembrava una giungla quella chioma, ci sarebbe voluta una piantina per non perdersi.
“Dimmi cosa stai facendo ti prego, mi fai il solletico…” sentendosi messo alle strette, Goten inventò una scusa, la prima che gli venne in mente.
“Ehm…credo tu abbia i pidocchi papà! Ne ho visto uno passeggiare tranquillamente!” Cercò una posizione più comoda su quelle spalle robuste e proseguì l’esplorazione, sorridendo all’esclamazione di stupore che salì alle labbra del padre:
“Urkaaa! Ma sei sicuro? Lo hai proprio visto? Ecco perché mi prude spesso, in effetti non ricordo di essermi lavato i capelli negli ultimi sette anni.”
“Mettiti seduto, per favore papà, così controllo meglio.” Gli suggerì il piccolo, dandosi del genio: era riuscito a non farlo insospettire, cosicché avrebbe potuto continuare tranquillamente la ricerca di eventuali bitorzoli in via di formazione.
Goku annuì con un cenno del capo e portò le mani sulle gambette del figlio, che ballonzolavano sul suo torace, le tenne strette e poi si piegò per sedersi sulla tenera erbetta del prato.

 

******

 

“Cosa intendi fare papà?” Trunks si morse un labbro, quel silenzio era oltremodo preoccupante: suo padre stava immobile come una statua, aveva la mano sinistra serrata in un pugno e la mascella contratta. Cosa intendeva fare per risolvere quel grave inconveniente?
“Vieni con me, Trunks, faremo a modo mio !” Il principe fissò negli occhi il figlio per un momento e poi si avviò verso la porta, la postura rigida con cui si moveva faceva intendere quanto fosse allarmato, passò davanti alla sua donna senza neppure degnarla di uno sguardo.
Trunks lo seguiva pari passo e, rigido, salutò la mamma con accenno di sorriso senza fermare l’andatura, solo al suo potente urlo entrambi si bloccarono, di certo lei non era il tipo da essere ignorata.
“Dove state andando così impettiti?” chiese risentita da quella indifferenza posando poi con forza su una sedia una valigetta di pelle nera che conteneva alcuni schemi di un progetto in fase di sperimentazione.
“Non ho tempo da perdere Bulma!” Vegeta cercò di congedarla con una gelida occhiata poiché, conoscendola, era certo che si sarebbe intromessa nella faccenda, e a lui dava troppo fastidio che si prodigasse per aiutare Goku.
“Tu forse non hai tempo da perdere, ma io sì! Esigo una spiegazione: non me la raccontate giusta voi due.” Gli occhi azzurri della donna si spalancarono e le mani si posarono sulle rotondità dei fianchi, ostentava uno sguardo battagliero che esprimeva collera e testardaggine.
“Pretendo di essere messa al corrente e subito!” Si accostò al compagno, ma fu il figlio a farsi avanti, la fissò con gli innocenti occhi azzurri prima di riuscire a parlottare qualcosa. 
“Ecco mamma…si tratta di Goku, sembra stia per accadergli qualcosa di terribile, forse una mutazione, non so per certo cosa potrebbe diventare, un demone credo. Goten è sicuro che ciò si avvererà entro poche ore...” Bulma deglutì a vuoto e riportò l’attenzione sul compagno che serio si limitò ad annuire con il capo, confusa da quella scoperta avvertì un capogiro e dovette appoggiarsi alla parete per non cadere lunga distesa sul pavimento. 
Per tutti gli Dei! E’ terribile, dobbiamo fare subito qualcosa, Goku è troppo forte, se dovesse perdere il controllo della sua mente potrebbe essere difficile tenergli testa. Sarebbe spaventoso!” Accidenti se non era così! Chi poteva mai fermarlo?
Vegeta l’ammonì con tono severo, mentre una fitta lo trapassava da parte a parte, la guardò con un’aria superiore e due occhi di brace.
“Cosa vorresti dire? Pensi che non riuscirei a sconfiggere quell’idiota? Dimentichi chi sono! IO!” Sputò le parole con stizza, sentendosi offeso nel profondo, ma la donna si protese verso di lui e gli agitò un dito contro, era stufa di ascoltare sempre la solita tiritera.
“Senti caro mio principe dei saiyan…che a te piaccia o no Goku è molto forte, e penso sia  meglio non sottovalutarlo! Voglio avvisare anche gli altri di questo inconveniente, chiamerò subito Crilin e anche Junior, e se necessario interpellerò anche Dende.”  Era troppo determinata, e tenerle testa significava impiegare un grosso spreco di energie, Bulma sapeva il fatto suo e non era semplice zittirla.
“E’ affare mio, non voglio quel nanetto e il muso verde tra i piedi, sia chiaro!” Ringhiò il saiyan, ma lei scrollò le spalle e, altera, gli passò davanti per fermarsi di fronte al figlio, si accucciò alla sua altezza e gli parlò guardandolo dritto negli occhi:
“Trunks dobbiamo avvisare Gohan, bisogna metterlo al corrente, vai immediatamente all’Orange School e portalo qui, dopo decideremo il da farsi. Chiamerò Chicchi, nel frattempo, per chiederle se va tutto bene, Goku potrebbe già essersi trasformato.” In ossequio agli ordini ricevuti, il bambino sfrecciò verso la porta, ignorando le innumerevoli imprecazioni del padre. 
“Insolente di una donna, come ti permetti a dare ordini? Ti ho detto che voglio pensarci io! Kakaroth verrà sconfitto da me. DA ME!” Adesso era davvero arrabbiato, l’ombra di irritazione oscurava i suoi tratti, i capelli sembravano emanare scintille di elettricità.
“Ti ricordo che è in gioco la salvezza del pianeta, Goku potrebbe avere grossi problemi, potrebbe diventare un mostro potentissimo! Voglio che anche tutti gli altri possano intervenire nel caso fosse necessario uno scontro.”   allungò una mano e diede al compagno una pacca sulla spalla, facendolo sbottare.

 

******

 

Chichi tritava il prezzemolo, stringendo forte i manici della mezzaluna che ondeggiava sullo spesso tagliere di legno.
Le balenavano nella mente molti pensieri e ad un tratto, levando lo sguardo, si sorprese a fissare una cornice smaltata poggiata sulla credenza tra un barattolo di zucchero e uno di farina, ritraeva una giornata felice di tanti anni prima: in quella foto lei e Goku si abbracciavano durante un pic nic nei prati, seduti sull’erba.
Continuò il movimento e sospirò, c’era tutto quello che una donna potesse desiderare in quella foto: il sole alto nel cielo, le farfalle che svolazzavano da un fiore all’altro, un albero a far ombra e un uomo bello e sorridente come un Dio, peccato che momenti come quello fossero stati rari nella loro esistenza, lo aveva perduto molte volte il suo Goku e a ripensarci provò un forte senso di malinconia. 
Il suono del telefono la distolse da quei tristi pensieri, si affrettò a posare l’attrezzo da cucina sul tavolo e a pulirsi le mani con un canovaccio di cotone; affrettò il passò per riuscire a rispondere in tempo, sollevando con energia la cornetta.
“Pronto?” disse esitante, chiedendosi chi potesse esserci dall’altra parte.
“Chichi sono Bulma, volevo chiederti …state tutti bene?” A quella domanda le mancò il respiro, Chichi aggiustò la veste che essendo un poco stretta le aderiva troppo sul seno, slacciò un bottone ed ebbe l’illusione di star meglio, di solito quando Bulma si preoccupava per loro significava solo una cosa: l’imminente arrivo di una catastrofe.
 “Sì, ma perché me lo chiedi? Ci sono problemi forse?” Scostò una sedia e sedette, non avrebbe retto a nuove avversità, sentiva di non farcela, non più. 
“Beh, ecco…mi dispiace Chichi, ma si tratta di Goku.”  La Brief fece una breve paura per riprendere fiato. “Purtroppo sembra che presto subirà una trasformazione, un qualcosa di terribile! Potresti anche non riconoscerlo, non sappiamo se diventerà pericoloso…”  Chichi fissò il pavimento con occhi vitrei e scosse la testa.
“No! Non posso crederci, non è vero! NO!” Con uno sforzo trattenne le lacrime.
“Lo scoprirai tra breve, ma adesso non allarmarti, cercheremo in ogni modo di aiutarlo. Tu, quando rientra, sii premurosa: non farlo irritare, fa in modo che rimanga calmo; è più prudente visto la situazione.” Immaginandosi la scena, Chichi sbiancò di colpo, cosa poteva diventare suo marito? Un essere a due teste? Un malvagio senza cuore? Passata la tempesta di Majinbuu, ecco che ne stava per arrivare un’altra peggiore; pensò al piccolo Goten, alla sua famiglia, alla felicità che mai più avrebbero assaporato in quelle modeste mura.
“D’accordo, farò del mio meglio, ma voi non perdete tempo; io lo terrò tranquillo fino al vostro arrivo.” Era tutto quello che poteva fare, riagganciò e sollevandosi stancamente si avviò verso la cucina, avrebbe preparato subito alcuni dei piatti di cui lui era ghiotto, colmandolo di attenzioni.    

 

******

 
“Ahahahah…Goten!” Goku ridacchiò: era bizzarro subire quella specie di tortura, il bambino aveva deciso di controllare ancora un pochino, poi la scusa dei parassiti era perfetta.
“Un attimo solo papà, ho quasi finito…credo dovrai farti lo shampoo però e pettinarti più spesso!” Il saiyan aggrottò la fronte, in effetti non era sua abitudine dedicarsi alla cura della capigliatura, ma adesso era meglio provvedere poiché non si sarebbe mai aspettato di avere degli ospiti sgraditi a zonzo per la testa; più che altro era angosciante il pensiero di doverlo dire a Chichi.
Pensò alla sua reazione e deglutì, non l’avrebbe presa bene la storia dei pidocchi.

 

 

Continua…

 

 

 

CIAO! Dove vi siete nascosti tutti? Sotto l’ombra di una palma? XD

Questa fic non vi piace? =(  l’avete recensita in pochi …ç_ç

 

Vabbè …non mi abbatto e proseguo ^^

 

Ho postato questo capitolo e adesso credo di non riuscire a fare altro almeno fino al venti di agosto…

 

Quindi vi saluto dicendo: A presto EFP

E grazie a chi ha recensito:

 

Urania_87, cagina, Swwtcicia, nightwish4ever, jojoND, Amina_chan, sexxxychichi.

 

 

Un bacio a tutti!

 

LORIGETA ^^

 

 

 

  
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