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Autore: Arancino Spietato    23/05/2014    3 recensioni
Seguito di "Ora riposa, Vanitas..."
Vanitas, dopo essere stato sconfitto da Ventus, viene imprigionato nel mondo dell'oscurità, dove ci rimane per anni. Ma cosa succederebbe se riuscisse ad uscire? E se la luce si infiltrasse in lui?
Spero di avervi incuriosito :) Leggete e se volete lasciate una recensione :D
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Naminè, Roxas, Un po' tutti, Vanitas, Xion
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun gioco
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Chi dice che rimanere bloccati su un'isola è una brutta esperienza? Parte 6

Inizio dell'incubo

Attenzione: da questo capitolo in poi POTREBBERO apparire coppie omosessuali



Xion's POV

Stavo dormendo beatamente, quando a un certo punto mi sentì sballottata a destra e a sinistra dalla spalla.
«Ma che sta succedendo?!» esclamai io esasperata sedendomi e vedo che Vanitas era accanto a me con una faccia tra il seccato e il triste.
«Scusa ma non ti svegliavi più. È tardi»
«Che hai?» gli chiesi un po' preoccupata
«Che cazzo te ne frega a te?!» mi gridò alzandosi
«Ehi! Calmati!»
Ma che diavolo... non capisco... come mai è stato così aggressivo?! Mhh... forse, poteva essere stato uno scherzo.
O almeno lo speravo.
«Dai Van smettila! Non sono in vena di questi scherzi adesso!»
Non mi rispose e senza guardarmi se ne andò verso la riva. Cominciai a sospettare qualcosa...
Naminè si svegliò con un enorme sbadiglio, mi vide e mi salutò.
«Buongiorno Xy!» disse sedendosi accanto a me
«Ciao...»
«Ehi, che hai?»
«Niente, tranquilla...»
«Mhh. Dov'è Vany?» chiese guardandosi intorno
Anche se quello era solo un abbreviativo innocente, quel “Vany” detto da lei mi fece arrabbiare non poco.
«Se ne è andato sulla spiaggia. Non so che cavolo gli è preso»
«Avete litigato?» mi chiese con quegli occhi enormi e con la sua piccola bocca allungata
«No! Io l'ho salutato e lui si è arrabbiato» dissi abbracciando le ginocchia
«Mah. Gli uomini. Poi dicono che sono le donne ad essere complicate!»
«...Ah! Xion!» continuò lei
«Huh?»
«La tua guancia! È guarita!»
«Cosa?!»
Mi toccai la guancia ed effettivamente non sentivo più la ferita né il dolore.
«Com'è possibile?»
«Non chiederlo a me...»
«Xion, vuoi che gli parli io?»
«No, no, no, no! Tranquilla...»
«Sicura?»
«Sì»
«Vuoi lasciarlo così?»
«No ma, ho un po' paura a parlargli»
«Eddai! Mica ti morde!»
«Ci manca solo questo! Ho solo paura che mi possa aggredire come poco fa»
«Nah! Si sarà solo svegliato con il piede sbagliato e adesso è un pochino irascibile» disse lei alzandosi
«Dove vai?»
«A parlargli»
«Ma-»
«Zitta!» mi disse scherzosamente

Namine's POV

Bene. Sta andando tutto per il meglio. Mi dirissi verso Vanitas seduto con la testa sulle ginocchia, che guardava l'orizzonte con uno sguardo triste.
«Vanitas»
Sobbalzò sensibilmente appena sentì la mia voce.
«...Cosa vuoi ancora?»
«Ancora? Ma se abbiamo appena cominciato. Ahaha!»
«...»
«Stai andando bene, però devi essere meno passivo»
«In che senso?»
«Nel senso che non devi solo ignorarla e basta, perché siccome Xion è una ragazza premurosa, questo la farà solo avvicinare a te. Invece tu la devi insultare, le devi fare qualcosa, devi farti odiare»
Notai che nei suoi occhi si stava formando un velo di lacrime.
«Oh dai non fare così. Che razza di uomo è un uomo che piange?»
Forse è stata solo una mia impressione, ma lo sentì ringhiare leggermente.
Cercai di dirgli qualcosa che lo convincesse di più
«E poi la vostra relazione era destinata a finire. Sinceramente non siete una bella coppia. E poi vi conoscete appena!»
La sua mano strinse nel pugno la sabbia, e vidi che sulla mano si stava creando un alone blu-nero, che piano piano girava come un vortice sempre più veloce. Devo ammettere che mi sono un po' spaventata.
«Calmati. Tu se non l'hai capito mi devi rispettare» gli dissi fredda
Vidi che l'alone stava svanendo, ma lui continuava a stringere con rabbia la sabbia.
«Dovresti utilizzare questa rabbia con Xion. Perché non le vai a dare il buongiorno “come si deve”?»
«...»
«Mhh...Ah! Ci sono!»
Mi avvicinai al suo orecchio e gli dissi cosa avrebbe dovuto dire a Xion.
«Capito?»
Non mi rispose. Si asciugò gli occhi, si alzò e si diresse verso il suo letto.
Mi avvicinai un poco, giusto per rimanere in disparte.
«V-Vanitas?»
«Senti invece di scassare perché non te ne vai a cercare il tuo Tarzan?! Oppure hai paura che i ragni ti mangino la testa?» esclamò lui con un tono odiabile.
Però. Era proprio un ottimo attore.
«Vanitas...»
Stavolta era Xion quella con il velo di lacrime
«Fuori dalle palle»
«... Ma che cosa ti è preso?!» esclamò lei andandosene verso la giungla
Vanitas si distese sul suo letto di fianco e io mi avvicinai a lui.
«Sei stato proprio bravo sai?»
Vedevo che una lacrima scendeva da un suo occhio.
«Se continui così non soffrirai più. La rabbia e il ribrezzo verranno spontanei»
«Grr...»
Sì, il mio piano stava andando a gonfie vele!

Xion's POV

Ero nella giungla, ma non sapevo dove, probabilmente mi ero persa. Un mio difetto molto fastidioso è che quando mi arrabbio, faccio o dico delle cose che non penserei mai di fare, o che non penso proprio. E in quel caso feci la cosa più stupida: addentrarmi da sola nella foresta come una perfetta idiota. Come ha potuto?! Perché mi aveva aggredito in quel modo? Quella non poteva essere solo malumore. Era sicuramente arrabbiato con me, ma non capivo perché!
Camminando, mi ritrovai davanti ad un'enorme vallata, con un albero anch'esso enorme al centro.
Però quell'albero sembrava abitato, data la casetta sui rami e la scala per salire. Anche se un po' intimidita andai a vedere se quella casa era abbandonata o no.
Appena appoggiai un piede su un gradino per salire, apparva dall'alto una figura dai capelli a porcospino rossi che mi spaventò non poco.
«E tu chi sei?» mi chiese lui
«Ehm... io...» balbettai timidamente
«Ehi Rox! C'è una ragazza qui! Vieni, forse la conosci!»
Rox?! C'era anche Roxas lì!
«Mh... Ah!» esclamò stupito Roxas affacciandosi
«Roxas!»
«Xion! Che ci fai qui?» disse scendendo
«Beh, è una lunga storia...» dissi abbassando lo sguardo
«Mh...»
«Roxas... pensi che potremmo tornare... amici?»
«E me lo chiedi anche?! Certo! E poi è stata colpa mia, sono stato un'idiota, lo ammetto. Dovrei anche chiederti scusa per lo schia- Huh? Ma dov'è la ferita? Io sono sicuro di avertela fatta! Non è possibile che sia già guarita!»
«Non lo so. Mi sono svegliata e non c'era più»
«Mah...»
Sono felicissima che io e Roxas fossimo tornati amici! Non avevo mai visto Roxas così entusiasta.
«Vuoi salire?»
«Ehm, ok»
Salimmo con le scale in casa. Era veramente bizzarra, proprio come l'inquilino. Con quegli occhi verdi e quei capelli rosso fuoco però mi era familiare, sì,
avevo l'impressione di conoscerlo
«Xion, lui è Axel, Axel lei è Xion»
«Xion?!» sbottò lui
All'improvviso ricordai tutto e corsi ad abbracciarlo
«Zio Axel! Mi sei mancato tantissimo!»
«Mi sei mancata tanto anche tu piccola»
Roxas aveva la bocca a terra dallo stupore.
«Axel è tuo zio?! E non me l'hai mai detto che avevi uno zio disperso!»
«Pensavo non fosse importante...» dissi io staccandomi da Axel
«Comunque, come mai sei qui? Ti sei persa?» mi chiese mio zio
«Beh, sì»
«Mi dici che è successo? Non mi dire che è stato quello stronzo di Vanicoso?!»
«Appena svegliata ha cominciato ad insultarmi ed aggredirmi senza motivo, io allora mi sono arrabbiata e me ne sono andata»
«Com'è possibile? Tutti hanno capito ormai che c'è del feeling tra voi due. Sei sicura di non averci litigato?» disse Roxas
«No! Non è successo niente!»
«Mh... è molto strano... secondo me c'è qualcosa sotto. Dovremmo tornare tutti in spiaggia, potremmo indagare meglio»
«Ma quale! Ormai è finita, non c'è bisogno d'indagare...» dissi triste
«Tu sottovaluti troppo la situazione. Potrebbe esserci di mezzo qualcosa di losco, chi lo sa!»
«E tu guardi troppi film!»
«Dico sul serio! E poi i fatti dei film non sono così inverosimili»
«...»
«Eddai! Dobbiamo prendere un'iniziativa, no? E questa mi sembra la migliore!»
«*Sigh* Ok...»
«E che cosa stiamo aspettando allora? Torniamo alla spiaggia! E possibilmente senza perderci...»
«Roxas, devo dirti una cosa...» gli disse Axel
«Sì. Un attimo Xion»
«Me ne vado»
E allora scesi dall'albero per lasciarli soli.

Roxas's POV

Axel mi prese per un braccio e mi disse:
«Ma allora ti piace ancora Xion»
«Huh?! No! Ti ho già detto che ci siamo lasciati e non provo più niente per lei!»
«Bene. Molto meglio...» disse sottovoce
«Cosa?»
«Niente»
Anche se dubbioso decisi di lasciar stare l'argomento e di scendere con Xion e Axel ci raggiunse.
Axel ci guidò, perché diceva di aver uno spiccato senso dell'orientamento, infatti, dopo DUE, e dico DUE ore di camminata, riuscimmo finalmente a trovare la
spiaggia.
Vedemmo Vanitas, che ci dava le spalle seduto su di un tronco. Ci sentì, si alzò e guardò Xion. Si avvicinò con fare minaccioso e si fermò quando fu davanti a lei. Tutti e due si guardavano seri, ma dopo qualche secondo, cn grande sorpresa di tutti, lui la baciò.
«Xion, mi dispiace tanto per come ti ho trattatta. Ti prego perdonami! Ero fuori di me! Non succederà mai più te lo prometto!»
Eravamo tutti basiti, Xion più di tutti.
Se fossi stato in lei, gli avrei dato un bel ceffone, ma per colpa (o grazie) al suo cuore d'oro, tutto quello che fece fu abbraccialrlo. Vanitas la prese e se la mise in braccio e andò su uno scoglio molto alto.
«Vanitas, che stai facendo?»
«... Non è bellissimo il panorama?»
«...Sì...»
Detto questo scese dallo scoglio e la mise giù
«Scusami un attimo»
Improvvisamente Vanitas se ne andò nella giungla a fare non so che cosa.
«Io, personalmente, l'avrei menato» le dissi
«Voglio dargli una seconda chance. Sembrava sincero»
«Mah, fai tu...»

Vanitas's POV

Naminè mi aveva chiamato e io la raggiunsi nella giungla.
«Il piano stava andando bene, ma... Si può sapere perché non l'hai buttata giù dallo scoglio?!»
«Non mi andava»
«Ma se continui così lo sai cosa succederà, vero?»
«...»
«Se continuiamo così, potremo manipolarla, lo capisci? Sarà nelle nostre mani!»
«Ascoltami»
Per la rabbia la presi per un braccio e con un sorriso inumano che mi arrivava fino ai denti e gli occhi spalancati

«Lei è solo mia»

Un fulmine a ciel sereno squarciò il cielo alle mie spalle e i miei occhi brillarono.
Naminè era visibilmente spaventata. Mi guardava con la bocca semi- aperti e gli occhi spalancati.
La lasciai, tornai alla spiaggia e me ne andai da qualche altra parte.
Era solo l'inizio...

L'inizio dell'incubo.

Note dell'arancino autrice:

*parte il coro angelico*
Sono tornata!
E spero che nessuno voglia uccidermi, soprattutto tu Dawn XD
Ho fatto questo capitolo un po' di fretta, ma spero che sia venuto bene lo stesso :)
Allora,
Che cosa succederà tra Roxas e Axel? Saranno solo amici, oppure ci sarà qualcosa di più?
Vanitas è davvero pentito?
E il suo potere sopito si risveglierà?
Scopritelo nei prossimi capitoli!
Ciao! ;D

   
 
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