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Autore: Jeremy336    24/05/2014    1 recensioni
Dalla storia.....
- in ogni caso, il portale si chiuderà fra 60 secondi-
Yumi rimase perplessa e stupita per un istante. Davanti ai suoi occhi, uno strano ragazzino aveva appena aperto una strana finestra che mostrava, secondo Elia, lo strano sogno dei suoi amici e per una qualche strana coincidenza, loro erano in pericolo. - sei sicuro che così li aiuteremo?- - si. Sicurissimo.- rispose Elia.
Yumi pensò "ma chi me l'ha fatto fare"poi saltò nel portale e sparì.
Elia rimase solo. Guardò verso la finestra e disse - ok. La stanza è vuota.- saltò anche lui nel portale.
Fù come fare una doccia fredda......
Elia è ragazzo di 13 anni che magicamente si trova catapultato nell'universo di code lyoko.
Come andrà a finire?
Genere: Avventura, Fantasy, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Lunedì 21 Febbraio. Ore 7:00 dormitorio del collegio Kadic

 

 

Bussarono alla porta della camera di Odd e Ulrich.

-avanti-. Mormoro una voce assonnata.

Entrò Aelita. -ciao-

Odd dal letto boffonchiò un “ciao” mentre Ulrich la salutò con la mano da dietro l'armadio. -non è che per caso avete visto Elia?- domandò lei. -no, non si è visto.- rispose il bruno. -ok. Fatemi sapere se lo incontrate.- -contaci-.

La porta si chiuse.

 

 

Lunedì 21 Febbraio. Ore 7:05 cortile del collegio Kadic

 

 

-ciao Yumi-

-ciao Aelita-

-hai per caso visto Elia in giro?-

-no mi spiace. Non l'ho visto-

-ok grazie-

-prego-

Aelita corse via.

 

 

Lunedì 21 Febbraio. Ore 7:10 refettorio del collegio Kadic

 

 

-buongiorno- disse Jeremy.

-buongiorno- rispose Aelita.

-come mai così mattiniera?- chiese lui.

-stavo cercando Elia. Gli dovrei parlare.-

“che abbia scoperto qualcosa?” pensò lui – hai scoperto qualcosa per caso?-

-come? No. No. Non ho scoperto niente di nuovo.-

Jeremy sollevò un sopracciglio -sicura?-

Lei non rispose.

-va be'. Non importa. Se lo vedo ti chiamo.-

-ok grazie- Aelita sorrise.

 

 

Lunedì 21 Febbraio. Ore 7:20 parco del collegio Kadic.

 

 

Aelita stava camminando tra gli alberi del parco guardandosi intorno.

La neve ormai si era sciolta e ne rimanevano solo alcuni mucchietti sparpagliati qua e là. “ma dov'è finito! L'ho cercato dappertutto!”.

Mentre passava sotto una grossa pianta, ormai intenta a tornare in refettorio e fare colazione, vide tra le radici un piccolissimo cubetto di metallo. Lo prese. Se lo rigirò nella mano. Vide che su un lato c'era un pulsantino rosso. Lo premette. Quell'aggeggio emise un sonoro bip e iniziò a trasformarsi: si aprì rivelando tre piccoli proiettori mentre il metallo si avvolgeva attorno al suo braccio sinistro diventando una piccola tastiera. I tre proiettori si illuminarono di una luce azzurrina e, davanti a lei, comparvero tre schermi di luce.

“che strano” pensò “sembrano i monitor di un computer”.

Aelita era stupita ma allo stesso tempo un po' spaventata. Quella davanti a lei era tecnologia sconosciuta. Non aveva mai visto niente del genere.

Allungò la mano nel tentativo di toccare lo schermo e, inspiegabilmente, sentì una sottile resistenza. Comparirono dei quadratini gialli “probabilmente sono delle cartelle”. Erano 5 sullo schermo di sinistra, 5 sullo schermo di destra e 3 su quello centrale.

Le 3 cartelle si chiamavano: “amici”, “nemici” e “dati”.

Decise di aprire la prima.

 

 

Lunedì 21 Febbraio. Ore 7:48 parco del collegio Kadic

 

 

“incredibile.....” pensò Aelita. Le informazioni contenute nel computer le avevano svelato quasi ogni mistero. -wow...- sussurrò.

-sembra incredibile vero?- disse una voce alle sue spalle. Lei si voltò di scatto. -chi sei tu?- chiese spaventata -credo che lo scoprirai presto- ghignò.

 

 

Lunedì 21 Febbraio. Ore 7:58 parco del collegio Kadic.

 

 

Elia camminava tra gli alberi del parco setacciando con estrema cura le radici e battendo ogni cespuglio alla ricerca del suo computer. “non può essere sparito nel nulla” pensò. “ieri sono stato qui fino alle 4 circa. Poi sono andato in camera. Però là non c'è quindi deve essere per forza vicino a qualche albero.” continuò a cercare finché non sentì la voce di Jeremy che lo chiamava. Gli si avvicinò.

-che succede? Hai perso qualcosa?- chiese.

-no...- rispose.

Jeremy sollevò un sopracciglio ed Elia scrollò le spalle -niente di importante.-

-a te invece serve qualcosa?-

-no. Volevo solo informarti che Aelita ti sta cercando- con la voce sottolineò la parola “cercando” -non preoccuparti. Sicuramente sarà in classe e le parlerò li.- Jeremy annuì. -va bene.-

-vogliamo andare?- chiese Elia -le lezioni incominceranno a breve-

- vai tu. Io devo passare in camera.- rispose il biondino.

 

 

Lunedì 21 Febbraio. Ore 8:05 aula del palazzo di scienze del collegio Kadic.

 

 

Gli studenti cominciavano ad arrivare nelle rispettive aule e la classe di cui racconteremo fra poco non faceva eccezione.

Questa, era piuttosto ampia. I banchi erano uniti a due a due e formavano tre file, ognuna di 4 coppie, dalla cattedra alla parete opposta piena di cartellini, cartelloni e fogli di ogni tipo.

Aelita era seduta nel banco più lontano dalla porta in prima fila e guardava con aria assorta fuori dalla finestra.

Elia entrò in classe e si diresse verso quell'anima solitaria. Lasciò cadere rumorosamente la cartella sul banco e si “buttò” sulla sedia sospirando.

Lei non si mosse. Lui la guardò storto per un attimo poi le bisbigliò all'orecchio -dopo le lezioni vieni immediatamente in palestra. Non accetto rifiuti. Altrimenti sai già cosa può succedere.-

Elia si alzò e si posizionò in un banco nella fila centrale. Aprì la cartella e tirò fuori dei libri. “il preside è stato molto gentile a comprare questi per me. Prima o poi dovrò ricambiare i favori con qualche lavoretto. Devo gestire bene il mio tempo.”.

 

 

Lunedì 21 Febbraio. Ore 13:00 palestra del collegio Kadic.

 

 

Elia entrò e chiuse il portone. Aelita era lì.

-come hai fatto ad arrivare qui?- chiese lui.

-non capisco........-

-oh! Non sai recitare. Non l'hai mai saputo fare.-

-ma cosa dici?-

-basta!- si spazientì lui

-come mi hai scoperto?-

-quando mi sono avvicinato a te in classe, non hai mostrato segno di reazione e questo mi ha un po' insospettito. Poi quando ho chiaramente dato segno di volermi sedere nel banco vicino, tu non hai fatto alcun movimento. Questo dimostra che tu non sei Aelita e sopratutto che non la conosci e adesso mi dai da pensare. Hai dovuto agire in fretta giusto?-.

Lei non rispose.

-l'hai rapita perché...... stava guardano i file del mio computer.....e aveva scoperto delle cose.....riservate. Giusto Aurora?-.

La falsa Aelita sorrise. -impeccabilmente corretto.-.

La trasformazione cominciò. I capelli da rossi diventarono biondi e ondulati con un ciuffetto ricadente sull'occhio destro. I lineamenti si assottigliarono un pochino e al posto dei vestiti comparvero una maglietta rosa e un paio di jeans terrestri.

-c'è solo un dettaglio che mi sfugge.- disse Elia

-si, si. Te lo spiego subito. Due giorni fa ero a casa tua e ho visto che le tue cose stavano sparendo. Allora sono sgattaiolata appena mi è stato possibile nel laboratorio di Timoty e ho attivato il portale giallo per venirti a cercare. Si è aperto questa mattina in quel parco e ho visto la ragazza che sbirciava i file del tuo computer. Così l'ho addormentata e l'ho portata in una specie di fabbrica qui vicino.......- -come?- la interruppe Elia -l'hai portata alla fabbrica?- -s..si perché?- Elia imprecò nella sua lingua originale.

-ehi! Non si dicono quelle parole!-

-non potevi saperlo. Ti aggiorno mentre andiamo alla fabbrica. Aelita è in pericolo!- uscirono dalla palestra ed esclamarono all'unisono -HIPER FASTER!!!- iniziarono a correre a velocità supersonica. “questa volta Jeremy mi ucciderà” pensò Elia.

 

 

 

 

Nota dell'autore

ciao a tutti! Per vostra fortuna sono riuscito a mettere il capitolo di maggio a maggio e siccome sono ultrasommero di lavoro scolastico:

il naunfragar m'è dolce in questo mare.........

Elia -non se ne parla nemmeno!- *immerge un braccio fra i fogli e tira fuori il povero autore e lo schiaffeggia*

Autore – ma sei rincretinito o cosa?-

Elia -ah! Che sollievo. Non è morto.- * applausi del pubblico*

Elia – grazie, grazie. Gli autografi a fine show!-

Autore- non rompere e sparisci!- *prende un martello e colpisce Elia che vola in cielo in stile team rocket*

Autore – bene. Ora che ci siamo liberati di lui, è il momento di presentare in studio- *rullo di tamburi* -XANA!!!!- *arriva un kankrelat da dietro le quinte e bisbiglia qualcosa all'orecchio dell'autore.* - mm.... si. Capisco. Mi dispiace gente ma XANA è leggermente impegnato in questo momento e quindi non potrà essere presente.....- *Elia atterra sull'autore* Elia – ahiahiahiahi. Che mi sono perso?-

Autore- ok. Visto che XANA non può venire, scatenerò la mia ira su di te!-

Elia – ehm....aspetta, che vuoi fare?- *Autore prende un fiammifero e una tanica di benzina*

Autore – stai tranquillo Elia. Sentirai solo un dolorino e un po' caldo. Poi più niente- Autore apre la tanica di benzina, accende il fiammifero e li lancia contro Elia ma lui attiva uno scudo con la magia e il tutto viene respinto contro una betoniera che passava di li per caso che contiene altra benzina. (ma to' guarda che sfortuna!!!)*

Autore/Elia – NOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!-

Lo studio esplode.

  
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