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Autore: Anna_Writer    02/08/2008    2 recensioni
Bill, un vampiro, viene allontanato violentemente dalla sua vita e rinnegato dal suo gemello, per la sua condizione. Trasferitosi in Italia incontrerà una ragazza che lo aiuterà a ricominciare a vivere e a scontrarsi con il suo passato. I Tokio Hotel non mi appartengono e non ho nessuno scopo di lucro. La mia prima fic... siate clementi!
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chapter 15 Capitolo 15: LE FACCE DELL'AMORE.
Procedeva tutto nel migliore dei modi: Bill e Tom avevano apparentemente fatto pace, anche se il moro era sempre sulla difensiva.
Si raccontavano le ultime novità sulla musica e Bill aveva composto alcune canzoni, che cantò a Tom.
Purtroppo sembrava che l'entusiasmo dai suoi occhi se ne stesse andando, per lasciare posto alla tristezza.
Lo sguardo era perso nei suoi pensieri, a volte scuoteva la testa, sorrideva o sospirava.
Questo confermava che non era lì con la mente ma solo con il corpo.
I gemelli erano molto diversi,potrebbe sembrare  un controsenso, ma osservandoli da vicino tutti i giorni, avevano un carattere e una personalità differenti.
Un giorno perplessa dalle continue smorfie di Bill, mi avvicinai e gli dissi < C'è qualcosa che non va? >
Negò, ma si intuiva che non era vero.
Non parlò per qualche ora, ascoltando le chiacchere degli altri vampiri e evitando qualsiasi entrata nella discussione.
< Posso parlarti? > mi chiese.
< Ma certo > risposi.
< Stasera, andiamo via da qui per favore, mi sento soffocato >.
Accettai immediatamente e dopo la consueta cena vegetariana per me e al sangue per lui ci incamminammo.
Il viso di Bill era pallido, più di quanto non fosse già, e gli occhi erano contornati da uno spesso strato di matita e eyeliner neri, per coprire le occhiaie.
Era stato strano negli ultimi tempi: non sorrideva più, era silenzioso e lunatico.
Camminammo per qualche kilometro, prima di raggiungere un piccolo laghetto naturale circondato dalla vegetazione.
Il posto era stupendo e la luna si rifletteva sull'acqua limpida: era più accecante di qualsiasi altra luce.
Bill e io ci sedemmo su un tronco alle rive del laghetto e per un po' restai meravigliata a guardare il paesaggio.
< Ti piace? > mi chiese.
Affermai e gli chiesi a mia volta < Come hai scoperto questo posto? >
< Sai, alla notte abbiamo due alternative noi vampiri: o cacciamo o girovaghiamo facendo finta di andare a caccia > sorrise < io ho scelto la seconda >.
< Di cosa mi dovevi parlare? > dissi.
< Beh, come ben sai ho dei dubbi su Tom. Sul suo comportamento. Secondo me è cambiato, ma c'è una cosa che non ricordo, della notte in cui mi sono trasformato e che Tomi mi ha sbattuto fuori di casa; è tuttto molto vago, però sono sicuro di aver visto una cosa che non dovevo vedere > deglutì e proseguì < Mi pare che ci fosse mio fratello con qualcosa in mano e che abbia detto qualcosa a proposito del fatto che sarebbe stata l'ultima volta, che non dovevo dirlo a nessuno... Quindi il punto è: hai notato niente di strano a casa nostra? > mi chiese speranzoso.
Cercai di rimuginare se nell' attico  immacolato ci fosse qualcosa di sospetto, ma avevo un buco nero nella mente.
< No mi dispiace. Era tutto perfetto e lindo > risposi.
< Fa niente > rispose abbattuto. < Un giorno mi ricorderò qualcosa > e iniziò a pensare.
Volevo trovare un modo per farlo tranquillizzare da quei pensieri.
Peccato che per ogni argomento che pensassi ci fosse un collegamento con Tom.
Poi ad un certo punto Bill riprese la parola e disse < Veramente... Questa non è l'unica cosa che devo dirti >.
Rimasi stupita da quell'affermazione, ma tacqui e ascoltai.
< Uff, non so proprio come dirtelo > sorrise e posò lo sguardo su un fiordo lontano.
< Su Kaulitz, una star come lei che cantava davanti a migliaia di persone ha paura di parlare con me? > dissi scherzosamente.
Putroppo il vampiro non la vide così, i suoi occhi si scurirono e l'espressione si fece più triste.
< Scusami, ho il tatto di due elefanti uno sopra l'altro > dissi.
Abbozzò una risata e mi fissò < Sicura che gli elefanti siano così dolci e carini? >
Arrossii e abbassai lo sguardo.
< Io ho sempre vissuto con il terrore di non innamorarmi mai > disse con voce piatta < perchè ero spaventato dal pensiero che se ci fosse stata una ragazza al mio fianco sarebbe stata con me solo perchè amava il mio personaggio e non me > scosse la testa e riprese < tu invece sei stata l'unica che ha attraversato mari e monti letteralmente per me > posò lo sguardo sul riflesso della luna sul laghetto < ma tu non sapevi che io ero Bill Kaulitz, per questo è nato tutto dal tuo cuore... non so se mi spiego. Quando ti ho vista qui, ho capito che tu non sei venuta qui per il cantante dei Tokio Hotel, nonostante tu sapessi tutta la verità, ma sei venuta qui per me >.
Il cuore rimbombava dentro di me, avevo così tanti pensieri per la testa che nessuno aveva un senso.
Vedevo soltanto lui e sentivo soltanto la sua mano nella mia, fredda e marmorea ma allo stesso tempo calorosa e fragile.
Dopo qualche secondo interminabile respirò e disse < Per tutto ciò, non posso più negare a me stesso quello che provo >.
I suoi occhi nocciola erano semi-chiusi illuminati da una luce che non gli vedevo da tempo.
Ad ogni parola si avvicinava sempre di più, e quando fu a pochi centimetri da me, con il palmo della mano mi accarezzò una gota.
Mi fissò, le sue labbra erano vicinissime alle mie e con un sussurro disse < Ti amo >.
Rimasi sconcertata ma non mi volevo tirare indietro perchè lo amavo anche io.
Non ci fu tempo di rispondere, perchè le nostre labbra si possedevano già.
Le sue labbra fredde a contatto con le mie calde furono una sensazione indescrivibile.
Mi prese la testa con una mano, mentre con l'altro braccio mi strinse a se, io gli gettai le braccia al collo.
Le nostre bocche si muovevano contemporaneamente in una dolce danza d'amore.
Avevo le mani dentro ai suoi capelli da porcospino e lo attiravo a me sempre più forte cosicchè non si staccasse mai.
Poi sentii qualcosa di gelido: il suo piercing mi massaggiava delicatamente la lingua.
Un brivido mi percosse e sussultai un momento, Bill delicatamente sfiorò il mio mento e allontanandosi lentamente mise fine al primo bacio più bello della mia vita.
Le nostre labbra erano ancora a contatto ma riuscii a mormorare < anche io >.
Il moro sorrise e richiuse gli occhi, appoggiò la testa sulla mia e mi abbracciò.
< Finalmente sono felice > sospirò con un timbro gioioso.
< Ho raggiunto il mio obiettivo > risposi.

Intanto nella sede dei vampiri...
Due vampiri discutevano animatamente in una stanza.
< Perchè?! Perchè è venuta qui?! > urlò una voce femminile.
< Calmati! Non lo so cos'abbiamo sbagliato... > rispose una voce maschile.
< Cosa hai sbagliato vorrai dire! Se avessimo fatto come avevo detto io ora non ci sarebbe nessuna complicazione. > ribattè la donna.
< Ah certo, uccidere Anna di punto in bianco sarebbe stato meglio vero? Bill non ti avrebbe mai chiesto perchè! > disse con voce piatta l'uomo.
< Se l'avessimo uccisa il giorno della festa, avremmo avuto la scusa di dire che era stato qualcun altro, tipo Nero, così avrebbe avuto uno scocciatore in meno >.
< Mmm, non penso che ci avrebbe mai creduto > rispose acida la voce maschile.
< Ora Bill sarebbe tutto mio! > mugugnò la donna.
< L'unica cosa che ci resta da fare è adottare il piano B >
< Cioè? > chiese curiosa la femmina.
< Adesso abbiamo a disposizione Tom. Ho delle notizie molto succose sul suo conto, una dipendenza che se messa alle strette darà buoni frutti. Basterà proporgli uno scambio equo e cadrà ai nostri piedi > rise sommesso.
< E cosa dovremmo proporgli?> chiese la donna con un sorriso ammiccante.
< Di convincere Bill ad uccidere Anna > rispose.
< Tu sei fuori di testa! Non accetterà mai! Fai proprio dei piani del cazzo, scusami se te lo dico! > disse aspramente la voce femminile.
Il vampiro maschio scosse il capo e disse: < Sorellina... Tra qualche giorno convocherò Tom e scoprirai che Bill, anche se bisognerà usare metodi forti, accetterà: perchè per lui fare musica è la cosa più importante >
< Uffa! Non capisco > sbuffò la femmina.
< Bill non può fare nulla, dato che non è un mortale e soffre il sole. L'unico modo per tornare a cantare sarebbe riprendere le sembianze umane, no? >
Lei annuì e il vampiro continuò < Per questo basterà inventare una semplice balla: la morte di quella guastafeste in cambio del ritorno di Bill alla vita normale> disse l'uomo.
< è la verità? > chiese.
< No, ma lui non lo sa >.
< E quando lo scoprirà? >
< Smettila di fare domande, tra qualche giorno scoprirai tutto. Dobbiamo parlare il meno possibile. Non si è mai al sicuro > sentenziò l'uomo.
La donna fece un cenno con il capo come per scusarsi, poi tutti e due scomparvero nell'ombra della notte.

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Salve ragazze, adesso un po' di ringraziamenti!^^

Colinde: Io non credo che tu sia una deficiente, lo so. XD no dai scherzo, comunque sono felice che ti sia piaciuto il capitolo e anch'io se fossi stata l'Anna della fan fict avrei perso i sensi come minimo un miliardo di volte. Divertiti insieme alle zecche e ai cinghiali , ma torna presto!!!

_TomSimo_: Oddio, sei sempre la prima a recensire! Cosa posso dire se non: grazie un miliardo? Quindi grazie un miliardo! Sono felice che ti piaccia e che mi consideri brava a scrivere! Baci!

selina89: non ti preoccupare, sei perdonata :). Grazie per la recensione e per tutti i complimenti, spero che continuerai a seguirmi!

Bene ragazze, spero che questo capitolo vi sia piaciuto! Ci vediamo al prossimo! Bacioni!
  
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