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Autore: Unusualize    02/08/2008    5 recensioni
Vediamo se qualcuno si è mai posto questa domanda: e se la fornace di Mrs. Lovett fosse stata spenta quando Sweeney Todd ha provato a buttarla dentro?
Genere: Romantico, Dark, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU), OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Cap.9
-Prego, sedete Your Onor- Todd aveva recuperato il punto della situazione, e sapeva bene come agire.
L’uomo prese posto, come consigliato e chiuse gli occhi sentendo l’asciugamano poggiarsi sul suo petto carezzando dolcemente la sua gola.
-Così…- iniziò Sweeney spalmandogli la schiuma da barba sul viso- Conoscete Mrs. Lovett…-
-Già…Mrs. Lovett- Philip guardava il vuoto; Todd se ne accorse: sapeva che la stava pensando… lei, la sua Nellie, e sapeva benissimo che intenzioni aveva su di lei. Era come se li leggesse nel pensiero, ma la verità era che tra lui e il fratello non c’erano differenze. Gli venne una voglia spontanea di sgozarlo, ma invece continuò a fargli domande:- Avete avuto una conversazione interessante?-
-Come dite?- chiese Philip confuso sui soggetti della domanda.
-Lei e Nellie, avete avuto un’interessante conversazione?-
-Bhè… si può dire di si. Una comune conversazione tra due… conoscenti…-
Todd mugugnò, ma Turpin non se ne accorse e si accinse solo a rispondere alle sue domande.
-La conoscevate già, Mrs. Lovett?- chiese infine Sweeney.
-Circa. Sapete com’è: vedi una donna e il suo primo sguardo vi fa perdutamnete innamorare di lei- improvvisamente si dimenticò che stava parlando con l’amante di questa donna- Era davanti a casa mia, ero appena arrivato qui, in Inghilterra- con la mente stava vagando a quel dolce ricordo, ignaro dell’ira che stava crecendo nel barbiere, dietro di lui- Ed era bellissima… così singolare, così rara, come un perfetto fiore che sembra non debba mai appassire. Talmente eccit…ahi!-
-Oh, scusate!-
Si doveva dare una calmata, Sweeney, o almeno era quello che Nellie gli avrebbe detto se fosse stata lì: “Ma lei è troppo presa a conoscere il nuovo Turpin” pensò amaramente il barbiere disinfettando il taglio fatto sul volto del cliente “Questa me la paga, mi aveva promesso che non si sarebbe avvicinata più a quella casa e mi ha mentito… di nuovo. Non ci si prende gioco di me così facilmente. Ma di Nellie mi occuperò più tardi, prima devo fare in modo che non si interessi più a lei.”
-Ma, nonostante è come se la conoscessi da una vita, voi Mr. Todd, sapete molte più cose di me! Come vi sembra Nellie?- domandò Philip curioso.
“Adesso la chiama anche per nome! No, calmati, sta tranquillo Sweeney! Devi dissuaderlo da lei!”
Pensato questo, Sweeney scoppiò in una breve, ma agghiacciante (ed ovviamente finta) risata:- Mrs. Lovett…. Nellie Lovett… è sicuramente la donna più furba, intelligente, scaltra e… stronza che abbia mai incontrato!- Philip si girò per guardarlo meglio, come se non credesse alla sue parole: dopotutto si diceva fosse il suo amante, non si aspettava parlasse così di lei- Riesce e far fare qualsiasi cosa le capiti in mente a qualsiasi uomo, pure a me. Usa la seduzione la maggior parte delle volte, e quando desisti passa alle minacce. Io sono riuscita a fermarla, ed ora non mi da problemi, forse perché è voi che ha preso di mira, questa volta.-
-Questa volta?- ripetè confuso l’altro, che non sembrava aver udito il resto del discorso.
-Ma certo, cambia preda circa una volta al mese, credo. Ormai ho perso il conto nelle ultime lune.-
Todd era sicuro di aver centrato il bersaglio: aveva detto tante di quelle cattiverie su Nellie che, ne era certo, Turpin sarebbe scappato a gambe levate! Non poteva che gioire, dentro di sé, ma era anche arrabbiato, furioso, perché gli aveva mentito, ancora.
-M-mi sono appena ricordato di avere un appuntamento, scusatemi, è stato un piacere- detto questo, Philip volò fuori dal salone e giù per le scale, lasciandosi alle spalle un barbiere che ora rideva sguaiatamente, quasi pazzo, ed una Lovett, che nemmeno salutò.

“Che diavolo ha da correre via così?” pensò la donna mentre poggiava un piatto nel lavandino dietro il bancone “Ma comunque è strano che possa ancora correre. Mi sarei aspettata di rivederlo a pezzi in cantina…Ma Sweeney sa quel che fa, non c’è da preoccuparsi.”
Rassicurata decise di fargli una visitina, ma mentre saliva le scale, una risata la bloccò: era Sweeney che, più che ridere, sghignazzava come se si fosse di nuovo vendicato. Eppure Turpin se n’era andato con le sue gambe, anche se sembrava fosse scappato: possibile che avesse scoperto qualcosa? Ma allora perché Todd rideva così… ? Si mise a correre fino alla cima delle scale inciampando un paio di volte nella stoffa del suo stesso abito, maledicendolo.
-Cos’è successo?- urlò non appena fu dentro.
Sweeney improvvisamente cambiò espressione: la divertita, forse folle, che aveva si trasformò in un ghigno terrificante. Nellie sussultò alla quella vista, non tanto per lo spavento ma per la paura che lui fosse realmente tornato come prima. Il suo sguardo improvvisamente di ghiaccio, il suo ringhio alla vista della donna… tutto faceva pensare che avesse fatto un tuffo nel passato, e quando si diresse verso la sua adorata, ampia finestra, senza parlare, Nellie ne ebbe una specie di conferma.
Chiuse piano la porta avvicinandosi: cercò di riesaminare i pensieri fatti prima rassicuradosi sul fatto che l’amava, che non ci avrebbe guadagnato niente se avesse mentito, come fanno i bambini quando continuano a ripetersi “i fantasmi non esistono, i fantasmi non esistono…” e chissà se anche lei si sarebbe mai addormentata in pace.
-T-turpin… - iniziò senza sapere come continuare.
-Non darà più noia- la rassicurò lui, senza guardarla e con in volto la stessa espressione di prima.
Nellie emise un vero sospiro di sollievo:- Oh, bene- lo abbracciò da dietro veramente felice e convinta a calmare anche Sweeney- Allora… dove eravamo, prima che quel cliente ci interrompesse?-
-Credo di ricordarlo… - rispose lui voltandosi, sorridendole dolcemente. Nellie era talmente felice di rivedere la felicità sul suo volto che lasciò tranquillamente che Todd la spinse contro il muro più vicino. Non oppose (e non avrebbe MAI opposto) resistenza quando la baciò, dapprima delicatamente, poi sempre più voluttuoso, spinto dalla voglia… dalla falsa voglia irrefrenabile di averla.
Quando la donna gli passò le braccia al collo, lui le sfilò premendole contro la parete pressandosi ulteriolmente su di lei, che non riusciva quasi più a respirare e a smettere di sorridere.
Una mano di Todd vagò su una gamba della Lovett, dandole un piccolo buffetto sulla coscia, per proseguire sul fianco e sul seno, fino ad arrivare al collo. Lì Sweeney si separò dal bacio, lasciandole riprendere fiato, sfiorandole il viso, per infine trasformare quel dolce sorriso in una smorfia indecifrabile e premere una mano contro la sua trachea, soffocandola.
-Mi hai mentito Nellie- disse con tono di voce fermo, impassibile, quasi calmo.
Nellie annaspò:- N-no… - riuscì solo a dire, dato che la mano premette ancora.
-L’hai fatto di nuovo. Visto, non puoi nascondermi niente, mai!-
-I-io… io… -
La lasciò andare dato che sembrava aver realmente finito l’ossigeno necessario a produrre una frase completa, e la donna finì semi-svenuta ai suoi piedi, il petto che si alzava e si abbassava velocemente.
Si rimise in piedi qualche minuto dopo, tenendosi al muro ed “aiutata”, in un certo senso, anche dal barbiere che l’aveva tirata su per la capigliatura.
-Ti prego… non uccidermi… - sussurrò lei con il capo ancora tenuto pericolosamente indietro dalla presa che Sweeney aveva inferto ai suoi poveri capelli.
-Dammi un buon motivo per non farlo- sfidò lui.
-Volevo solo aiutarti… -
-Questa è la cosa più stupida che abbia mai sentito- ribadì lasciando la presa dalla capigliatura facendole sbattere la testa contro il muro- Ma sentiamo: come? Come potevi aiutarmi? Sono curioso.-
-V-volevo scoprire qualcosa di più, sul giudice, volevo solo… ero… -
Sweeney era seriamente preoccupato, ma per sé stesso: e se non lo volesse veramente aiutare? Se volesse solo avvicinarsi a Turpin perché è… innamorata? Non poteva, non voleva crederci!
Si allontanò di un passo, quasi disgustato, e maccanicamente rifiutò un suo abbraccio quando gli si era avvicinata, in lacrime, sussurrando: -Oh, Sweeney, ti prego… -
Nellie rimase pietrificata mentre Todd la spingeva lontano da sé, tenendola per i polsi:- Tu… tu non mi credi?- domandò sconcertata.
-No… -
La donna chinò il capo annuendo, come per accettare questa cosa, ma poi lo scosse violentemente, come se quel pensiero non le entrasse in testa: Sweeney non aveva più fiducia in lei, non poteva accettarlo!
-C-come puoi non f-fidarti?- chiese singhiozzando.
-Non sarebbe la prima volta che non mi dici il vero- osservò con una punta di amarezza il barbiere, guardando per terra, non osando incontrare lo sguardo di lei, supplicante e tagliente allo stesso tempo.
-Così hai deciso di rinfacciarmi in eterno questa storia?- gridò amareggiata sapendo dove stava andando a parare.
-Soltanto finchè non ti deciderai, una volta per tutte, di dirmi la verità!- rispose lui con lo stesso tono e volume di voce.
-Io l’ho fatto!-
-Io non ti credo!-
Ci fu una lunga pausa:- Come l’hai scoperto?- chiese infine la Lovett, recuperata la calma.
-Cosa?-
-Che sono andata da Turpin…-
-… me l’ha detto lui… -
Nellie annui piano: -E tu? Cosa hai fatto?-
-Quello che avrebbe fatto qualsiasi uomo innamorato: ho cercato di… dissuaderlo da te… -
-Ricoprendomi di insulti e perfidie?! Ecco perché Turpin è corso via così!- la rabbia stava ritornando nella donna- Ma come hai potuto?!?!-
-Lo vedi che lo ami!!- sbraitò lui, talmente furioso che tremava- Lo vedi!-
-Amarlo? No, come puoi insinuare una cosa del genere Sweeney- la sua espressione si addolcì- Lo sai che il mio cuore è sempre appartenuto ad una sola persona… -
-Non ricominciare con le menzogne: ho visto come ti guardava.-
-Io non ti sto mentendo! Lo conosco appena!-
-Ed è per questo che andavi continuamente davanti a casa sua? Per conoscerlo meglio?-
-No, lo facevo per aiutarti!-
-Dimmi la verità!-
-L’ho fatto!-
-Non ti credo!-
Nellie gettò la spugna:- Questo è solo un problema tuo- sussurrò, le lacrime ricominciarono a rigarle il volto. Sweeney non aprì bocca.
Gli rivolse un ultimo sguardo, deluso, prima di lasciare velocemente la stanza, e senza essere fermata corse via, rifugiandosi al parco per qualche ora, mettendosi le idee a posto, decidendo di andare a parlare con Turpin, di aggiustare le cose.



Devo ammettere che questo cappy non mi è piaciuto scriverlo, quindi non mi stupisco se non piacerà. Non ho tempo quindi non aggiungo altro. ciao!!
  
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