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Autore: _delilahmae_    31/05/2014    1 recensioni
Alcuni dicono che non si dovrebbe scappare dai propri problemi; ma Avery Holmes e Niall Horan stanno facendo esattamente questo.
scappando dal proprio inferno quotidiano fatto di minacce e perseguitazioni si troveranno nello stesso posto: uno squallido motel dimenticato da tutto e tutti.
cos'hanno in comune una semplice ragazza in cerca di tranquillità per lei e Aimee e una superstar della band piu famosa del momento?
il destino giocherà le sue carte per farli scontrare ed incontrare.
-Attenzione questa storia contiene situazioni delicate.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Misi il mio portafoglio in tasca, uscii dalla porta della stanza 42 dirigendomi verso le scale con la voglia di scappare che saliva di secondo in secondo.
Apparentemente, per rendere la mia permanenza più confortevole, avevano messo uno schermo tv e un tavolo con il buffet nell'atrio.Spinsi la porta facendola oscillare e salutai con una mano Shirley che avevo conosciuto telefonicamente qualche giorno prima.
"Ciao Piccino" disse lei tossendo.
"Come sta?" chiesi io mentre mi dirigevo verso il tavolo con il buffet. Alzò solo un po' le spalle in segno di risposta alla mia quanto più convenevole e piuttosto disinteressata domanda che le posi mentre già mi trovavo nell'altra stanza.
La stanza non era per niente decorata, i tappetti dello steggio blu-grigino come il resto delle stanze del motel e i muri di un bianco sporco, quel bianco che sa di vissuto portando con se un pizzico di malinconia.
Andai verso un distruibuore di animaletti di peluches, tirai fuori qualche moneta dal mio portafoglio e le inserii nella slot attivando il distributore.
"Prendi la tartaruga!!" una piccola voce squillò da dietro di me. Sussultai e mi girai per vedere una piccola bimba dai capelli biondi e una codina di cavallo che allungava il collo per provare a vedere la tartaruga che desiderava. Allora mi abbassai abbastanza per prenderla in braccio e permetterle così di poter vedere quell'agognato oggetto del suo desiderio.
"La tartaruga in mezzo?" le chiesi appoggiandola nuovamente a terra mentre lei annuiva vigorosamente e io mi affrettavo a schiacciare sui bottoni e tirando fuori un pezzo di lingua per concentrarmi e prendere alla piccola il peluches che voleva.
"Ce l'hai fatta!!" ridacchiò lei battendo le mani come se stesse recuperando il suo premio.
"Sono Aimeee" disse prontamente lei abbracciando il nuovo animaletto come se non ci fosse nulla di più bello.
"Sono Niall, piacere di conoscerti principessina. E dov'e la tua mamma?
"Oh..mia mam-" stava dicendo quando venne interrotta da una voce dietro di me che prontamente rispose " La mamma è nella nostra stanza ora". Mi girai e vidi una ragazza seduta sul divano che ci stava fissando e sorridendo
" e sono sicura che sarà molto felice del premio che hai ricevuto Aimee, cosa si dice bimba?" chiese a Aimee.
"Grazie" disse la piccola arrossendo e dondolandosi sui talloni.
"Non è un problema" risposi cercando di non fissare la piuttosto attraente sorella di Aimee. Aveva scuri capelli che scendevano sulle sue spalle in eleganti boccoli e persino in un vecchio maglioncino e jeans sembrava una regina.
Dio, sembravo piuttosto uno scemo.

"Niall, Niall Horan" dissi stringendo la mano alla ragazza " e Aimee è tua....."
"Sorella" rispose lei iniziando ad agitarsi, non era però la solita agitazione che avevano le ragazze intorno a me quando mi vedevano, era piuttosto come se fosse....spaventata.
"Sì è mia sorella e io sono....Avery, Avery Holmes".
Avery Holmes, stranamente in quel momento capìi che non avrei dimenticato facilmente quel nome.




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Avery Holmes


Sin da piccola mi è sempre stato detto che mentire è disonesto e sbagliato. E lo sapevo, anche allora, anche quando decisi che in quel momento non potevo farne a meno. Di fronte a me era in piedi uno delle persone più famose del mondo sebbene non avessi idea del perchè si trovasse qui e io gli avessi mentito spudoratamente in faccia.
Ma prima che pensiate che io sia una persona corrotta, dovreste guardare la situazione dalla mia prospettiva.
Avevo davanti il più famoso ventenne che aveva il maggior successo, fama e bellezza. E c'ero io , la vergogna dei genitori e una causa persa perchè er stata messa incinta a diciassette anni. Non c'era alcuna diavolo di possibilità che io ammettessi che ero una ragazza madre. Non potevo farlo.
Rimanemmo seduti davanti alla televisone a guardare i simpson per le tre ore seguenti mentre io non potevo fare a meno di martellarmi la testa con u unico pensiero, cosa stesse frullando in quel momento nella mente di Niall; aveva deciso di passare del tempo con noi come se fossimo persone a cui fare beneficenza o si stava divertendo davvero?
"Perchè gialli loro?" chiese Aimee sedendosi sul grembo di Niall. Lui sorrise e alzò le spalle.
"Non lo so tesoro, perchè tu non sei gialla?" rispose. Aimee gli fece un cipiglio incapace di dargli una risposta.
Era così adorabile il modo in cui entrambi avevano legato ciosì velocemente, e mi sorprese davvero.
A causa di Jake Aimee non rispondeva bene al contatto con gli uomini e ne era spaventata, ma con lui non era così e non capivo ne riuscivo a spiegarmene il perchè.
"Aimee è davvero adorabile" sorrise lui, sorridendo e precipitandosi accanto a me sul divano e guardando Aimee mentre lei si alxava e raccoglieva qualche biscotto.
"Beh, non so come dirlo ma sono molto sorpresa di come tu sia subito piaciuto ad Aim"
" Ho le mie carte magiche con i bimbi suppongo" ammise Niall guardando nuovamente verso la televisione.
"Quindi, dove sono i tuoi genitori? Non sono preoccupati di come stia e dove sia Aimee?"
"Sono andati via per un weekend ma si fidano di me, quindi è tutto okay" mentìi repentinamente anche se il mio cuore stava martellando nel petto. Niall annuì e ritornò all'attenzione della televisione.
"Qui il cibo fa davvero pena, hai già pensato come cenare?" chiese lui mentre io mi mordevo il labbro e il pensiero di come avrei sfamato Aimee mi raggiungeva tanto intensamente quanto quello di come avrei trovato i soldi.
"Mmmh no, non ancora.I miei sono fuori stasera, dovrò inventarmi qualcosa" 
Il biondo mi guardò con cipiglio chiaramente intento a pensare, poi si girò ad osservare Aimee che stava gioendo davanti allo show televisivo. Dubitavo lei potesse capire gli scherzetti, erano inappropriati per la sua età e faticavo persino io a capirli.
" E se ci pensassi io alla cena" improvvisamente uscì dalla bocca angelica di Niall " Mi sembra il minimo che io possa fare per i miei nuovi amici" disse lui sorridendo e piegando il viso in una posizione adorabile.
"Niall, davvero...non dovresti" dissi io guardandolo come stupita spaventata e felice allo stesso momento."Comunque, ci siamo appena incontrati, potresti benissimamente essere u serial killer e avvelenare il nostro cibo" aggiunsi con una smorfia. In un attimo mi prese il braccio e me lo strinse così forte che pensavo di ricadere nel tunnel di Jake, i miei pensieri stavano andando in quella direzione e il mio volto si fece sempre più scuro e minaccioso quando " Scusami, oddio, Avery non volevo farti male" disse lui in tono calmo e dispiaciuto mentre mi accarezzava il braccio e me lo baciava"Mi dispiace così tanto, ti prometto che non succederà-"
"Niall, stavo scherzando, tranquillo" mentìi "Sei così un credulone, avresti dovuto vedere la tua faccia!"
"Non sei divertente" mormorò incrociando le braccia sul petto, ,lo spinsi come aveva fatto lui pocanzi con me e vidi spuntare sul suo viso un sorriso storto di divertimento. Era così strano per me che mi trovassi in un posto così austero, senza nessun contatto con il resto del mondo, ma in compagnia di una popstar che sembrava divertirsi in mia presenza e non capivo il perchè. cosa c'era allora di strano? Ma sapevo comunque per certo che se avesse scoperto di me sarebbe cambiato tutto. Chi voleva uscire con un caso perso come me?
"Ora dovete lasciarmi solo portarvi a cena ragazze mie" decise lui tenendo Aimee sul suo grembo che intanto sbadigliava accoccolandosi sul suo petto. Merda, mi ero dimenticata di metterla a letto per il riposino pomeridiano ma nonostante questo ancora non mi spiegavo come fosse possibile che Aim non si spaventasse con Niall. Diamine si era spaventata persino quando vide per la prima volta mio padre! 
"Mami per favore" mi pregò Aimee "    Ma certo piccolina" dissi io alzando lo sguardo verso Niall che intanto aveva acquistato un'espressione alquanto confusa così "Qualcosa non va?" gli chiesi
"Ti ha appena chiamato mamma.." disse lui affievolendosi e tornando sereno nel momento in cui gli dissi " Si lo so, si confonde spesso, ha solo tre anni"
Per tutto questo tempo contiunavo a pensare che ero una pessima menzogniera ma nonostante ciò contiunavo a mentire e stava funzionando piuttosto bene. C'era solo una piccola parte dentro di me che in fondo si sentiva colpevole.
improvvisamente Aimee si accucciò sul mio grembo e fece un soffice ma percettibile sbadiflio aggiungendo un
 "io stanca". Aveva la sua tartaruga sotto il braccio, Tummy la tartaruga come l'aveva soprannominata Niall. Effettivamente non sapevo che ore fossero, il tempo con quel ragazzo biondo passava sempre così velocemente.
Presi il mio cellulare dalla tasca per controllare l'ora accorgendomi che erano già le sette e mezza, l'orario in cui Aim andava a dormire era già passato nonostante non fosse poi così tardi.
Mentre stavo prendevo la piccola tra le braccia intervenne Niall, il quale, scostandomi dolcemente mi fissò e mi disse "perchè dopo che hai messo a dormire lei non ci incontriamo io e te qua nella hall?". Ero felice che volesse passare del tempo con me anche dopo tutta la giornata che aveva dovuto sopportarci.
Annuìi per poi dire alla piccola Aim di augurare buona notte a Niall il quale gli stampò un bacio sulla fronte appena prima che ce ne andassimo verso la mia stanza, la 36. Appoggiai Aim che già nel tragitto si era accoccolata e addormentata sul mio petto e la coprìi con le coperte mentre lei in un gesto, probabilmente dettato dal dormiveglia, prese timmy e se lo mise affianco.
Improvvisamente, quando pensavo stesse per crollare definitivamente, la sentìi pronunciare un " Mami...perchè hai detto a quel ragazzo che non eri la mia mamma?" 
sentìi dolore alla gola e assunsi un'espressione di cipiglio guardando in basso al tappeto. Come potevo spiegarle un tema così delicato e fargli capire le mie motivazioni?
" E' complicato" fu futto ciò che riuscìi ad affermare.
"Perchè? Perchè Mamma? Non ti piaccio?"
"No piccola, assolutamente. E solo che non tutti sono felici che io abbia una figlia; non tutti capiscono. Ma lo faranno un giorno okay?" la guardai giusto nel momento in cui abbassando la testa annuì.


"Ti voglio bene all'infinito"
"Ti voglio bene all'infinito e oltre"

Erano le otto quando finalmente raggiunsi la stanza 42 dopo aver messo a letto Aimee e chiuso con il doppio lucchetto la mia stanza del motel. percorsi solo pochi passi lungo il corridoio e giunsi alla stanza di Niall. 
Bussai dolcemente e solo pochi secondi dopo lo vidi aprirmi la porta con un sorriso stampato in viso.
"Spero sia tutto a posto"
Speravo solo di non essermi sbagliata a fidarmi di lui, speravo che nulla di brutto mi sarebbe successo. All'apparenza sembrava un bravo ragazzo, ma c'era sempre quella sensazione che mi attanagliava facendomi pensare che lui fosse proprio come Jake.
La sua stanza era differente dalla mia, aveva una piccola cucina, un grande bagno,due letti, uno schermo al plasma e una verandina sul retro.
Mi accorsi che stavo ferma in mezzo alla stanza beandomi della vista di una stanza talmente ben fornita, solo quando vidi lui uscire dal cucinino con due piatti in mano.
"Ho faticato tantissimo per preparare questo pranzo" disse lui mentre lo raggiungevo in cucina e intanto scorgevo sul tavolo solo burro di arachidi, dei panini e due coche.
"Oh bene, allora devo dire che  sono venuta a mangiare al ristorante a cinque stelle dell'hotel!"
Vidi spuntare un sorriso sulle sue labbra mentre rispondeva alla mia battuta ironica con un "Avanti, andiamo a sederci nella veranda"
Dopo aver aperto le nostre due coche ed esserci seduti sulle poco comode seggiole di plastica blu, Niall intonò un " Alle nuove amicizie e al pasto a 5 stelle" e così scontrammo le nostre bibite come ad inscenare un brindisi.

Niall poi si sedette guardando verso la strada e per un attimo lo vidi incupirsi, stava sicuramente pensando a qualcosa. 
"Sai, sono felice di essere l'unico a stare qui"
"Anche io ad Aim staremo qui per un pò" continuai la sua frase.
"Ma i tuoi genitori?...."

Ecco, era arrivato di nuovo il momento, avrei dovuto mentire spudoratamente ancora, ancora e ancora. Quando ero sul punto di ricominciare a parlare qualcosa mi distrasse. Era il mio cellulare che mi avvisava che mi era arrivato un sms.
Temevo fosse di Jake e infatti quando vidi comparire il suo nome come mittente mi si strinse lo stomaco.
Avevo paura, ma mi feci coraggio e lo lessi

"Non adattarti alla comodità lì dove sei

perchè ti troverò in qualche modo

e ti pentirai di avermi lasciato"








eccoci qua! 
mamma mia perdonatemi davvero ma sono stata non impegnata di più e ultimamente, non avevo tempo neanche per respirare! 
Maaaaaaaaaaaaa dimentichiamo i miei problemi e parliamo un po' di questo capitolo che è ricco di notizie! 
Finalmente vediamo accenni della storia tra Niall e Avery che si fanno sempre più incalzanti. 
Ma cosa ne pensate del messaggio che riceve avery alla fine? ci sarà da preoccuparsi??
Cosa ne pensate invece della piccola Aimee che passa per la sorella di Ave e si affeziona subito a Niall?

Rinnovo sempre l'invito a commentare per lasciarmi qualsiasi pensiero, anche il piu semplice :)

e ringrazio chi mette tra le piaciute, ricordate o preferite 

mi trovate sempre qui @sensivitness 
  
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