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Autore: Suzuki_san    01/06/2014    4 recensioni
Haruka: Ryo domani pomeriggio esce con Junko Kishimura, una della sua classe! VI RENDETE CONTO???
Hana: O.O
Sonoko: SCHERZI VERO?
Haruka: Purtroppo no! Ci ho litigato per tutta la durata della cena con quel cretino!
Yuuko: Scusate, ma perché siete così sconvolte? È solo un banale appuntamento ò.ò
Hana: Ma Junko è una ragazza!
Yuuko: E quindi?
Sonoko: Come “E quindi”! Yuu-chan, ma hai presente chi è il fratello di Hacchan? Insomma, è palesemente gay!
Yuuko: Ne siete sicure?
Hana: Guarda Yuu-chan, io lo vedo tutti i giorni a scuola e ti posso assicurare che è gay fino al midollo!
Yuuko: E allora che facciamo adesso?
Haruka: Non lo so, sono nel pallone! Dobbiamo trovare un modo per fargli capire quanto in realtà sia innamorato di Takanori!
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Quella sera in casa Suzuki tutto sembrava scorrere per il meglio: Ryo che finiva i suoi compiti; la madre che canticchiava mentre finiva di apparecchiare la tavola; la nonna che guardava “Chi vuol essere milionario” e Haruka che come al solito se ne stava in disparte, seduta in un angolino del divano, il computer sulle ginocchia e una strana espressione sulla faccia.
«Haru-chan, per favore, mi vieni ad aiutare?»
La sorella guardò prima sua madre e poi il computer.
«Non ti può aiutare Ryo? Io ho cucinato oggi!»
«E io ho lavato i piatti e tolto le briciole!» rimbeccò subito il diretto interessato, senza alzare nemmeno la testa dal quaderno. Mariko guardò i figli lanciando saette, ma tanto nessuno dei due l’aveva in nota, quindi le occhiatacce erano del tutto inutili. Provò il forte istinto di sgridarli a dovere, visto che in quella casa non le dava una mano mai nessuno, ma non voleva rovinare l’atmosfera serena creatasi, per cui decise che li avrebbe strigliati in un altro momento.
«Siete due scansafatiche!» disse solamente. «E tu, Haruka, si può sapere cos’è che continui a guardare sempre con quel computer?» domandò, ma la figlia fece spallucce.
«Cose mie, niente di che.»
“Magari fosse vero!” pensò Ryo, scuotendo il capo con fare rassegnato, mentre uno strano brivido gli percorreva tutta la schiena. Già, proprio un brivido. Di quelli freddi, che ti fanno venire voglia di scrollarti un po’, come se dovessi scacciare via qualcosa che ti si è attaccato addosso. Nel suo caso doveva solamente mandare via le macabre immagini che stavano prendendo velocemente forma nella sua mente…tutta colpa – naturalmente – della sorella.
È sì, perché lui sapeva bene cos’era che guardava di così tanto losco ed imbarazzante. Una volta, infatti, curioso di sapere cosa fosse ad intrattenere Haruka per così tanto tempo al computer, aveva sbirciato nella cronologia ed era stato un vero miracolo che non gli si fosse bloccata la crescita! A parte i più svariati live di band visual kei dalla dubbia sessualità, gli erano apparsi davanti ai suoi sensibili occhi forum e blog yaoi, video su youtube e documenti word sui quali la sorella si dilettava nella stesura di fan fiction. Non aveva osato aprirle, non gli era passato nemmeno per l’anticamera del cervello, ma dai titoli si poteva capire che quello che c’era scritto era vietato ai minori. Che poi anche lei era minorenne, aveva pensato…era davvero legale quello che faceva? Sul desktop invece aveva varie cartelle dedicate ai più improbabili pairing e come sfondo un’immagine di Sesshumaru e Inuyasha…e non stavano certo discutendo su quale tipo di balsamo per capelli usare.
Imbarazzato come mai lo era stato nella sua vita aveva chiuso tutto, domandandosi quale mente traviata avesse potuto far incappare la sua innocente sorellina in una simile disgrazia. Solo qualche tempo dopo avrebbe scoperto, sempre con grande sgomento, che in realtà nessuno aveva traviato Haruka, ma era stata lei stessa ad iniziarsi allo yaoi e a tutto ciò che esso comportava.
Comunque, non era il fatto che la sorella fosse diventata una fangirl della peggior specie il problema. Magari fosse stato quello! La nefasta conseguenza era che da quando Haruka stravedeva per lo yaoi, voleva a tutti i costi che anche lui diventasse gay! Per fortuna non avrebbe mai ottenuto alcuna soddisfazione. E a riprova del fatto che le continue insinuazioni della sorella sulla sua sessualità non lo tangevano minimamente, l’indomani pomeriggio sarebbe uscito con una delle ragazze più carine della scuola…alla faccia sua!
«È pronto!» urlò la madre, distraendolo da quei pensieri, e tutti e tre (sì, anche la nonna) si catapultarono nella sala, dove ad attenderli c’era la tavola tutta imbandita di cibo.
Non appena si misero a mangiare però, Ryo avvertì che c’era qualcosa di strano in quell’apparente felice quadretto familiare. E ad insospettirlo in quel modo non era la nonna, né tanto meno la sorella, bensì sua madre. Da quando si era seduto, infatti, non aveva fatto altro che guardarlo con uno strano sorrisetto e, francamente, gli stava mettendo non poca soggezione.
In verità Mariko era solo molto felice. Quello stesso pomeriggio Ryo le aveva confessato, in via del tutto confidenziale e probabilmente anche per avere un piccolo aumento di paghetta, che il pomeriggio seguente sarebbe uscito per il suo primo vero appuntamento e, da quel momento, non era più riuscita a togliersi il sorriso dalla faccia. Il suo bambino stava crescendo e lei non poteva fare a meno di sentirsi orgogliosa per quello. Non era stato facile crescere due figli da sola e quando Ryo era venuto a dirle dell’appuntamento e a chiederle i soldi per il cinema anche per la ragazza, si era quasi commossa.
Non poteva tenere per sé una notizia del genere, non poteva! Era una cosa troppo importante ed era più che convinta che anche gli altri membri della famiglia dovessero sapere. Così, com’era doveroso fare per il annunci ufficiali, si alzò in piedi, e poi, dopo essersi schiarita la voce a dovere, aveva fatto battere il coltello contro il bicchiere facendo venire il mal d’orecchi a tutti quanti.
«Famiglia!» esclamò. «Potrei avere per un momento la vostra attenzione?» chiese tutta emozionata, al che i tre si chiesero se per caso non avesse fatto il colpo alla lotteria nazionale.
«Siamo diventati ricchi?» domandò infatti Haruka.
«Ma no, sciocchina!» e ridacchiò. «Indovinate un po’? Ryo domani andrà al suo primo appuntamento! Non è bellissimo? E al cinema poi, com’è romantico!»
A Ryo andò il pesce per traverso e ci mancò poco che ci lasciasse le penne per un assurdo pezzo di orata, mentre sua nonna gli dava due pacche sulla spalla talmente forti che per un attimo ebbe paura, oltre che di soffocarsi, di vedere il braccio volare via insieme alla bacchette. Haruka invece saltò sulla sedia tutta emozionata, battendo le mani ed emettendo strani ed inquietanti gridolini.
«Che bello fratellone!» squittì, avvinghiandosi al suo collo. «Finalmente ti sei deciso a chiedere a Takanori di uscire!»
Ryo si strozzò per la seconda volta. Preoccupata, Mariko gli diede qualche colpetto sulla schiena, urlandogli nei timpani di alzare le braccia e guardare in alto. Il giovane, che già di per sé non si capacitava del fatto che sua madre avesse spifferato tutto come se fosse al mercato, poté permettersi di strabuzzare gli occhi e di rimanere sconvolto solo dopo aver riacquisito la capacità di respirare.
«Che dici, Haruka?» urlò. «Cosa centra Takanori adesso? Io domani esco con Junko, quella nella mia classe!»
Haruka lo guardò profondamente ferita.
«Cosa?» disse, offesa. «Tu non puoi uscire con quella! E poi non pensi ai sentimenti del povero Taka?»
«Smettila con questa storia! E poi perché non dovrei uscirci?»
«Perché tu sei gay, non puoi andare al cinema con una ragazza!»
Ora tutta la famiglia strabuzzò gli occhi, puntandoli poi addosso ad un Ryo sempre più incapace di ragionare. Stava succedendo davvero tutto quello?
«Dai, non puoi deludermi così…me, tua sorella! Dimmi che siete solo amici, ti prego!» si lagnò, strattonando il braccio del povero Ryo.
«Haru, non voglio più ripeterlo, smettila! Se sei una fuyoshi frustrata non prendertela con la mia vita!» disse lui, sperando di finire lì la conversazione. Invece sua sorella continuò imperterrita a lamentarsi per tutto il resto della cena, fino a quando, spazientita, non se ne era andata in camera sua.
Anche Ryo si ritirò nella sicurezza della sua stanza, domandandosi cos’avesse mai fatto di male nelle sue vite precedenti per meritarsi una sorella del genere. E aveva solo sedici anni…non osava nemmeno lontanamente immaginare come poteva diventare andando avanti con l’età.
Forse doveva trovarle un ragazzo. Magari se fosse stata impegnata a vivere la sua di storia d’amore lo avrebbe finalmente lasciato in pace. Nella sua classe ce n’erano parecchi di ragazzi carini, anche se si sentiva un po’ in colpa a pensarli al fianco della sorella, visto che non era proprio quella che si definiva “una ragazza riservata, composta e ben educata”.
Sbuffò.
“Ti sei finalmente deciso a chiedere a Takanori di uscire!”
Anche questa storia iniziava a dargli parecchio sui nervi. Takanori era il suo migliore amico da tempo immemore, non avrebbe mai potuto pensare di mettercisi insieme. E poi a lui piacevano le ragazze, quindi non sarebbe mai stato possibile!
Sbuffò di nuovo.
Doveva chiamarlo. Doveva chiamare Takanori. Era sicuro non gli avrebbe negato un po’ di sostegno morale, nonostante lui ed Haruka andassero così d’accordo che qualche volta Ryo non poteva fare a meno di pensare a loro due come a due perpetue che spettegolavano su qualsiasi cosa. Inoltre, aveva davvero voglia di parlare con lui. Ultimamente a causa dello studio e altri impegni non si vedevano più così spesso e quando si sentivano per messaggio Takanori era sempre di poche parole, quindi sarebbe stata anche l’occasione per raccontarsi dei recenti avvenimenti, appuntamento compreso.
Con grazia si stravaccò sulla sedia della scrivania e, dopo aver messo i piedi sul ripiano di legno, compose il numero a memoria.
Takanori rispose al terzo squillo.
«Reichan, ciao!» disse, anche se non con la solita enfasi nella voce.
Ryo però arrossì lo stesso.
Nessuno lo chiamava Reichan, solo lui.
Andavano alle medie quando Takanori se ne era uscito con quell’assurdo soprannome. Avevano passato un’ora a fantasticare sulla possibilità di mettere su una band e quindi a pensare ai nomi d’arte da poter utilizzare. Lui aveva scelto Reita e da quel momento per Taka era diventato Reichan.
«Ti disturbo?» chiese, timidamente.
«No, dimmi. Hai bisogno di qualcosa?»
Ryo si chiese come mai l’amico avesse tutta quella fretta. Forse l’aveva disturbato?
«No, vorrei solo parlare un po’ con te…»
Anche se Takanori era più piccolo di lui di un anno, sapeva dare ottimi consigli. E poi era l’unica ancora a cui Ryo poteva aggrapparsi quando la convivenza con tre donne si faceva soffocante.
Lui però esitava a rispondere.
«Taka?»
Un sospiro.
«Scusa Ryo, è che adesso non ho tempo di stare al telefono a lungo. C’è qui un mio amico e stiamo studiando per un test di domani, ti chiamo più tardi okay?»
«Oh…va-va bene…» e non fece nemmeno in tempo a finire la frase che Takanori aveva già riagganciato.
C’era qualcosa che non andava.
Primo: l’aveva chiamato Ryo. Era una cosa da bambini forse, ma Taka non lo chiamava mai col suo vero nome. Secondo: chi era questo suo amico? Che ci faceva alle nove di sera a casa sua? E poi lui non studiava di pomeriggio, figurarsi dopo cena!
Si chiese se non gli avesse fatto qualche torto. Non era la prima volta in quegli ultimi mesi che lo liquidava in quel modo e Ryo proprio non riusciva a capire perché. Erano sempre stati molto legati loro due, fin dalle elementari, quando avevano fatto amicizia per caso un pomeriggio al parco del quartiere.
Magari avrebbe potuto parlarci domani. Se saltava l’ultima ora di lezione sarebbe riuscito a prendere la metro e raggiungere la sua scuola, siccome lui e Takanori ne frequentavano una diversa; poi avrebbero chiarito quello che c’era da chiarire (anche se per Ryo non c’era nulla che non andasse) e poi alle quattro e mezza, cascasse il mondo, sarebbe stato davanti all’entrata del cinema per il suo primo appuntamento.
Sì, avrebbe fatto così!
 

 
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Haruka: RAGAZZE! SOS!
Sonoko: Che succede, Hacchan?
Yuuko: Shinji ti ha chiesto di uscire?
Hana: Oddio, giura!!!
Haruka: No ragazze, si tratta di mio fratello! È uscito pazzo!
Hana: Che ha fatto?
Haruka: Non riesco nemmeno a dirlo tanto è grave T_T
Yuuko: Dai, non farci stare sulle spine!!
Haruka: Ryo domani pomeriggio esce con Junko Kishimura, una della sua classe! VI RENDETE CONTO???
Hana: O.O
Sonoko: SCHERZI VERO?
Haruka: Purtroppo no! Ci ho litigato per tutta la durata della cena con quel cretino!
Yuuko: Scusate, ma perché siete così sconvolte? È solo un banale appuntamento ò.ò
Hana: Ma Junko è una ragazza!
Yuuko: E quindi?
Sonoko: Come “E quindi”! Yuu-chan, ma hai presente chi è il fratello di Hacchan? Insomma, è palesemente gay!
Yuuko: Ne siete sicure?
Hana: Guarda Yuu-chan, io lo vedo tutti i giorni a scuola e ti posso assicurare che è gay fino al midollo!
Yuuko: E allora che facciamo adesso?
Haruka: Non lo so, sono nel pallone! Dobbiamo trovare un modo per fargli capire quanto in realtà sia innamorato di Takanori!
Hana: E chi è Takanori?+_+ Il suo seme o il suo uke?
Sonoko: Uke sicuramente! Il fratello di Hacchan anche se gayssimo rimane pur sempre un seme!
Yuuko: Ma chi è?
Haruka: Il migliore amico! Gayssimo anche lui e non fa nemmeno niente per nasconderlo. È innamorato cotto di mio fratello dalle elementari e non può soffrire per colpa di quella scimmia idiota senza naso T_T
Yuuko: La friendzone è orribile T_T
Haruka: Proprio per questo dobbiamo fare qualcosa!
Sonoko: E se chiedessimo aiuto ai suoi amici?
Hana: Oddio vi prego sì facciamolo!!! Takashima-kun e Shiroyama-san :Q_____
Yuuko: Stanno insieme???
Hana: Non lo so! Ma insieme sono così ksaldhioHDKSDSJ!
Sonoko: Ma sono tutti gay in quella compagnia??*w*
Yuuko: Forse l’unico che si salva è quello con le braccia super sexy e un pacco regalo enorme @_@
Sonoko: Yuu-chan, solo per il fatto che di cognome fa Uke è palesemente gay anche lui, quindi mi sa che il suo pacco regalo non lo scarterai mai!
Yuuko: O.O Sei crudele T_T
Haruka: Ragazze, per favore, vogliamo concentrarci e tornare a mio fratello?
Hana: Giusto, hai ragione! Quindi, cos’hai intenzione di fare?
Yuuko: Fallo ingelosire! Digli che Takanori ha un fidanzato, funziona sempre!
Sonoko: No no ragazze! Ryo è lento di comprendonio, come minimo gli va a fare i complimenti!
Haruka: Quoto Sonoko U.U No, qua non abbiamo altra scelta: dobbiamo sabotare l’appuntamento di domani!
Hana: Oh sì +_+ Dovrà essere un appuntamento così disastroso che la povera Junko non vorrà più sentir parlare di Ryo Suzuki!
Sonoko: E se poi ci beccano?
Haruka: Voi non preoccupatevi, lasciate fare tutto a me! Ho un piano +_+












Note autrice:

Salveeeeee :D In realtà non ho nulla da dire, solo che sarà una mini-long. In teoria doveva essere una one-shot e basta però poi ho pensato che potesse diventare troppo lunga e con troppi POV, quindi l'ho spezzata! Saranno, penso, al massimo tre capitoli brevi!!! Il secondo è già in scrittura, ma col fatto che prima con reila_guren vorrei finire il capitolo di School Days (che approfitto per dire che è circa ai 2/3), non so quando riuscirò ad aggiornare...spero in breve :D
A presto,
Vale_Suzuki_san
 
  
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