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Autore: x_Heart Attack_x    01/06/2014    1 recensioni
"Ma guarda guarda. Pensavo che solo nei film ci si ritrovassero ragazze sconosciute nel letto, con una scatola di preservativi in mano... "
Morgana ci mette qualche secondo a recepire il messaggio, troppo presa ad ammir... osservare il ragazzo che ha di fronte. Alto, fisico muscoloso sottolineato dalla maglietta volutamente aderente, un sorriso da far invidia alla Mentadent; capelli biondi-occhi verdi è il connubio che però le fa fare due più due: la famiglia di Francesco non è molto variegata da questo punto di vista. E se Luca, Elisa e Francesco li ha ben presenti... quello lì davanti non può che essere l'unico della famiglia Petrelli che Morgana non conosce, alias... il proprietario della camera. E del letto. Ah, e della scatola di preservativi XXL che Morgana stringe in una mano.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Universitario
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Dopo anni e anni, vergognandomi come una ladra, torno a pubblicare qualcosina, con la certezza di avere miliardi di idee e con la consapevolezza di non riuscire a metterle per iscritto. Però va beh, se mai ci si prova, mai ci si riesce, no? Tra l'altro, sconsiglio a chiunque di andare a vedere le mie altre fic, perché sono frutto di un passato malato, molto malato. Però non me la sento di cancellare le poche cose che ho scritto, quindi amen. Questa storia è un tentativo, sappiatelo. E se trovate qualche errore per cortesia ditemelo. Ho riletto così tante volte questo capitolo che ho perso ogni capacità di ragionare lucidamente.


Giochi da grandi.


Uno scricchiolio, qualche passo. Morgana ha un fremito. Da sotto la scrivania, sotto cui è nascosta, riesce a percepire un movimento, per quanto il buio glielo consente. Sente un altro passo e un altro brivido le percorre la schiena. Poi, improvvisamente, una mano sbuca dal nulla e, a tentoni, le tasta un ginocchio. Sa che è spacciata, ma rimane immobile, in attesa. Magari il proprietario della mano se ne andrà, se è tanto stupido da credere che il suo ginocchio sia qualcos altro. Possibile? Eh no.
"TROVATA!" urla una voce. La voce del proprietario della mano, per l'appunto. Morgana sbuffa, mentre Daniel, il suddetto, si decide finalmente ad accendere la luce e nella stanza entrano altre tre persone. "Finalmente, ce l'hai fatta!" Esclama un ragazzo non troppo alto, con una folta barba marrone, con qualche sfumatura rossiccia. Si chiama Gabriele e si stava annoiando non poco, mentre aspettava al buio che Daniel trovasse Morgana. Beatrice si siede sul letto, sorridendo felice mentre addenta un biscotto al cioccolato, ultimo regalo della madre di Francesco, padrone della casa a due piani in cui si trovano e il terzo che è entrato nella stanza. Beatrice è una ragazza dai liscissimi capelli biondi, una bella quinta di reggiseno e un paio di occhi verdi da far invidia a chiunque. Morgana le si siede accanto, mentre respira a pieni polmoni l'aria che da sotto la scrivania non riusciva a far sua. Il fatto che abbiano vent'anni e stiano passando il sabato sera a giocare a strega di mezzanotte non sembra scuoterli più di tanto, anzi. Beatrice, Morgana, Daniel, Gabriele, Francesco  e le altre due ragazze - che probabilmente sono a far scorta di biscotti in cucina - si sentono tutti molto su di giri. Sono felici di essere lì, sono orgogliosi di avere vent'anni ed essere cresciuti insieme, di non vergognarsi di niente, di condividere anche il loro lato più bambino. In realtà, anche se giocano a strega di mezzanotte, la competizione è tanta e la lotta è smisurata. Daniel, il più competitivo, è riuscito a rimanere per quaranta minuti nascosto tra la rete ed il materasso, nella camera di Elisa, sorella maggiore di Francesco. Il fatto che nessuno lo abbia trovato e che Ludovica si sia dovuta arrendere nella ricerca del suo fidanzato sembrano a Daniel un giusto prezzo per i quaranta minuti di quasi apnea e del conseguente leggero mal di testa. Quando è venuto fuori si è sentito come dopo essere stato in immersione. Ma ha vinto ed è felice così.
"A chi tocca ora?" chiede Iris, appena entrata nella stanza. Morgana, nel frattempo, si avvicina al pianoforte della camera e preme qualche tasto, riuscendo a suonare le tre note di "tanti auguri". Questo è il massimo a cui può aspirare, non è mai stata forte con gli strumenti musicali. Lei si accontenta dei suoi libri, dei suoi film e delle sue serie televisive. Daniel le si avvicina, la scansa appena  e preme anche lui qualche tasto. Lui sì che è bravo, come d'altronde il proprietario del pianoforte, Francesco.
Tocca proprio a Iris fare la strega stavolta. Scuote i corti capelli ricci, tentando di dargli almeno una parvenza di ordine. Sembra soddisfatta ed in effetti non assomiglia più ad un leoncino irato. "Temete, nemici dell'erede" dice, citando la saga preferita di Beatrice e Morgana. Infatti solo loro colgono la citazione e sgambettano al piano di sotto fiere della loro amica, che dopo tanti anni ha deciso di seguire il loro esempio e leggere Harry Potter. La luce viene spenta nuovamente, mentre gli amici cercano di sfruttare i sessanta secondi di tempo a disposizione per nascondersi.
Morgana non sa proprio dove andare. Vede Daniel fiondarsi nella camera del fratello più piccolo di Francesco, Luca, mentre Bea e Ludo corrono verso la camera da letto dei genitori dell'amico.
"34, 35, 38... " Morgana si chiede chi abbia insegnato a contare alla sua amica. Probabilmente è solo paraculismo acuto, pensa. Non ha più molto tempo: si fionda nell'unica stanza in cui nessuno è ancora stato, quella di David - così si chiama? - il secondo fratello in ordine temporale di Francesco. O no? Morgana non è tipa da ricordarsi nomi ed età, ma crede di aver ragione, stavolta. Francesco è il terzo figlio, Elisa la prima, David o come si chiama il secondo e Luca il quarto ed ultimo. Famiglia prolifera, ma questo vuol dire casa grande e tante stanze per nascondersi.  
"54, 55, 57... " Dovrà dare una bella strigliata alla sua amica imbrogliona, ma non è quello il momento. Morgana non è molto competitiva, ma quando si gioca con Daniel non si può far a meno di mettersi al suo livello, o quanto meno provarci.Quello è il momento di nascondersi seriamente, ma Morgana non è mai stata in quella stanza e al buio è difficile raccapezzarsi. Procede a tentoni, trova un letto. Ci si fionda sopra. Capisce di trovarsi su un classico letto a ponte e ringrazia il suo scarso metro e sessantadue per averle evitato una sonora capocciata agli armadi sopraelevati. Prende i cuscini che sono sul letto e ci si rannicchia dietro. Coi cuscini però le capita tra le mani anche un qualcosa di duro, sembra una scatola di forma rettangolare, e quello che al tatto sembra un libro. Tutta contenta, aspetta che Iris entri nella stanza. Così camuffata è sicura che nessuno riuscirà a trovarla. Passano i minuti, molti minuti. Sente Ludo che ride tutta felice dopo essere riuscita a spaventare Iris. Morgana sorride tra sé e sé: a costo di spaventare le persone, Ludo potrebbe essere in grado di vendere l'anima al diavolo. La diverte enormemente e Morgana ancora cerca di trovare una spiegazione a questo malsano divertimento. Ma forse è ora di rinunciare a spiegare tutto ciò che riguarda i suoi strambi amici. Attende ancora e ancora. Fino a che, in preda alla noia, cade in un leggero dormiveglia.
Ciò che la scuote dal suo torpore è la luce della stanza che si accende improvvisamente. E' lì lì per protestare, ma sente una risata che spezza il silenzio della stanza. E' una risata che non conosce e la curiosità le fa spostare il cuscino che le impedisce di vedere il proprietario della risata.
"Ma guarda guarda. Pensavo che solo nei film ci si ritrovassero ragazze sconosciute nel letto, con una scatola di preservativi in mano... "
Morgana ci mette qualche secondo a recepire il messaggio, troppo presa ad ammir... osservare il ragazzo che ha di fronte. Alto, fisico muscoloso sottolineato dalla maglietta volutamente aderente, un sorriso da far invidia alla Mentadent; capelli biondi-occhi verdi è il connubio che però le fa fare due più due: la famiglia di Francesco non è molto variegata da questo punto di vista. E se Luca, Elisa e Francesco li ha ben presenti... quello lì davanti non può che essere l'unico della famiglia Petrelli che Morgana non conosce, alias... il proprietario della camera. E del letto. Ah, e della scatola di preservativi XXL che Morgana stringe in una mano. Con un gesto improvviso, colta dall'imbarazzo, Morgana getta a terra quella che le era sembrata semplicemente una scatola rettangolare. Il ragazzo ghigna.
"Piccoletta, non c'è bisogno che scappi. Certo, non sei proprio la classica ragazza che il fortunato dei film si trova nel letto, ma possiamo chiudere un occhio." Morgana è quasi scioccata, ma ciò non le impedisce di rispondere a tono: "Beh, allora siamo pari. Nemmeno tu sembri il classico ragazzo che la donna aspetta nel letto." L'espressione del ragazzo vacilla un attimo, ma poi torna a ghignare: quella piccoletta vuole tenergli testa? Ah!
"Dato che siamo pari, allora puoi rimanere nel mio letto, dammi solo un attimo"
Morgana non può credere alle sue orecchie. Conosce Francesco Petrelli da quasi sette anni ed è la persona più buona, più umile e più gentile con cui abbia mai avuto a che fare. Anche il resto della famiglia non è da meno. I signori Petrelli e gli altri tre figli sono un copia-incolla vivente. Tutti biondissimi, sempre col sorriso sul volto, tutti rigorosamente vegetariani e sempre pronti ad aiutare il prossimo. Ci deve essere una spiegazione, pensa. Quello NON può essere il fratello di Francesco. Ma la sua conclusione si rivela inesatta dopo nemmeno dieci secondi da che è stata partorita.
"David! Che ci fai qui?!" chiede Francesco, appena entrato nella camera.
"Ci vivo." risponde l'altro, come se fosse la domanda più stupida del mondo. Beh, in effetti...
“Non dovevi rimanere a dormire da Alex?”
“Beh, sì. Ma devo dire che è stato costruttivo il cambio dei piani.” Ghigna ancora, ammiccando verso Morgana, che nel frattempo è sempre più rossa dalla rabbia. Se non ha ancora sfoderato il martello di Thor dal suo marsupio invisibile è solo per rispetto nei confronti del suo buon amico. Eh sì, quando si arrabbia la fantasia vola. Francesco sorride imbarazzato e per mettere fine al silenzio che è calato nella stanza procede nelle presentazioni. “Beh, David, lei è Morgana. Morgana, lui è David”.
“Che NON piacere!” dice Morgana, mordendosi poi la lingua. David continua a ghignare, mentre Francesco alza le spalle con noncuranza. Conosce la sua amica, sa quanto ci vuole poco a farla irritare e quanto poco attivi il filtro cervello-bocca. Ma d’altronde conosce bene anche suo fratello e, seppure sia totalmente diverso dagli altri Petrelli, in fondo in fondo sa che non è così male come sembra. In quel momento entrano nella stanza tutti gli altri.
“Beh, scusate se ho interrotto i vostri giochi da grandi. Continuate pure, io esco.” E così, senza nemmeno un saluto, David esce dalla stanza, ignorando gli sguardi curiosi degli altri, e se ne va. Non prima però di aver gettato un’ultima occhiata alla piccoletta dalla lingua lunga.
  
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