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Autore: ImUnique    02/06/2014    1 recensioni
La sveglia era suonata ormai già da un quarto d'ora, ma la voglia di
mettere i piedi a terra no esisteva. Era il primo giorno di scuola, anzi,
il primo giorno del secondo anno di liceo. Charlotte non ne voleva sapere
niente del liceo Mckinley; odiava quel posto. Non era una ragazza molto
popolare, aveva sempre vissuto all'ombra di sua sorella Marley. Tutte
e due avevano i capelli castani , occhi azzurri e labbra carnose, erano
entrambe molto carine, ma quella su cui cadeva più lo sguardo era Marley. Ma quest'anno le cose sarebbero cambiate, Charlotte avrebbe fatto nuove amicizie, il glee sarebbe diventata la sua nuova casa, e avrebbe passato un anno meraviglioso.
O almeno credeva sarebbe stato tale...
-
"Guarda, che ho capito il tuo giochetto!"
"Quale giochetto?"
Chiedo io perplessa.
"Basta che tu me lo dica!"
"Mi dica cosa?"
"Se vuoi scopare devi solo dirmelo!"
-
Avevamo già provato tante volte quella canzone. Ma, non avevo ancora tirato fuori le mie vere emozioni. E non ce la facevo più. Dovevo mettere in chiaro le cose.
Arrivato al centro del palco, mi metto a fissarlo nei suoi occhi neri. Sono belli e profondi, come pozzi.
"Allora, proviamo."
Genere: Erotico, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: Cross-over, Lime, OOC | Avvertimenti: Triangolo
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CAPITOLO 49
DARK PARADISE

-Charlotte-
Cammino di fretta verso l'uscita della scuola, non vedo l'ora di tornare a casa; odio venire qui, anche quando non c'è nessuno e siamo solo noi del glee a venirci. Mancano pochi metri prima di arrivare alla porta ma una figura alta e imponente mi blocca la strada.
"Dove vai piccola Rose."
"Di sicuro non a armi fottere come te Ryder."
"Sei cattiva."
Dice lui con un ghigno sul volto, mentre si avvicina a me.
"Mi piace la cosa."
Sussurra al mio orecchio. Ha una voce profonda e tremendamente sexy, che mi a venire i brividi lungo tutto il corpo.
"Cosa vuoi?"
Chiedo poi subito secca io.
"Ritiratevi."
"Come scusa?"
"Hai sentito benissimo."
Allungo una mano verso di lui, e lo sposto da davanti alla mia strada per uscire.
"Come vuoi."
Inizia lui ridendo istericamente.
"Tanto perderete."
"Oh, non credo proprio."
Rispondo io prima di lasciarmi il suono della porta che batte chiudendosi dietro alle spalle.

"Char?"
Qualcuno mi chiama.
"Char?"
Non rispondo.
"Charlotte?"
Grida poi la voce, con una faccia assonnata mi giro verso Tamara e alzando le spalle tranquillamente chiedo:"cosa c'è?"
"Il 31 poi?"
"Eh? Cosa?"
"Volevo organizzare una festa ricordi?"
"Ah si giusto giusto."
"E allora?"
"Allora cosa?"
"Dov'è la facciamo?"
Mi guardo un po' attorno, come se farlo mi aiutasse a trovare un luogo dove andare per fare la festa. Poi riguardo Tamara, la quale è in attesa di una risposta, e dico:"a casa tua?"
"Impossibile."
Risponde lei puntando lo sguardo sul pavimento.
"I miei mi hanno cacciata di casa."
"Mi dispiace."
Batto le mani e cambio argomento:"che ne dici della casa di...no niente Diana alloggia in una casa non sua perciò l'escluderei."
Tamara sospira e si stende sul mio letto buttandocisi sopra come un sacco patate. Mio mi metto le mani in faccia e poi mi steso per terra, e fisso il soffitto.

"Ho trovato!"
Grido ad un tratto facendo sobbalzare Tamara dallo spavento. Era da più di mezz'ora che non parlavamo, avevo anche l'impressine che Tam si fosse addormentata.
"Cosa?"
"Aspetta che chiamo e chiedo."
Afferro il cellulare dalla borsa e subito compongo il suo numero. Sento il primo squillo, e già temo che non risponda. Dopo il terzo ho già perso le speranze e quasi riattacco, finché non sento la sua voce dall'altro capo del telefono:"Charlotte?"
Dice subito lui, sorpreso di sentirmi.
"Blain! Tesoro, il 31 facciamo una festa, dato che i tuoi sono via possiamo usare casa tua?"
"Vedi Charlotte..."
"Ti prego."
Lo supplico io. Fa un sospiro e poi ricomincia a parlare:"vedi non è che non voglia darti la casa, e che non sono a Lima adesso."
"E dove sei?"
Chiedo allarmata io.
"Ehm, a New York."
C'è una breve pausa di silenzio.
"Mi manca Kurt, e voglio parlargli, e se mi rivolgerà la parola dovrai aiutarmi in una cosa..."
"Che cosa?"
Chiedo subito io entusiasta. Intanto Tamara di è riaddormentata sul letto.
"Te lo dirò poi."
"Va bene, allora va e riconquistalo Blain."
"Lo farò."
Conclude lui ridendo. Sono felice che voglia chiarire con Kurt, ma insoddisfatta perché non ho trovato un posto per la festa.

"Ragazze!"
Dice mia sorella spalancando la porta di camera mia.
"Si si sono sveglia."
Mugola Tamara con ancora la faccia spiaccicata contro il mio cuscino.
"E pronta la cena, se scendere fate un favore a tutti."
"Mh-mh."
Faccio io mettendomi in posizione fetale sul pavimento ghiacciato della camera.
"Dai."
Dice Marley avvicinandosi a me. Per un po' c'è silenzio e non si sente nulla, finché non sento un tonfo e mi arriva dritto in faccia un cuscino. Spalanco gli occhi e vedo mia sorella che se la ride sopra di me.
"Quale grave errore."
Dico io afferrandone un altro, ci prendiamo a cuscinate, finché Tamara dal suo trespolo non dice che vuole silenzio. Così in due ci avviciniamo a lei e la massacriamo lanciandole cuscini e peluche in faccia. Poi di colpo ci fermiamo, perché sentiamo un tonfo arrivare dalla cucina, seguito dal rumore di pentole che cadono per terra.

-Harry-
Siamo intorno alla tavola a mangiare in silenzio, accenniamo solo a qualche 'passami il sale', o 'cretino non bere tutta l'acqua'. Mia mamma in questi giorni non si sente molto bene, ha deciso di divorziare con il mio patrigno, e dopo quello che le ha fatto ne sono un po' felice. Liam, non l'ha presa ovviamente al meglio, ma ha detto che va bene così, che nessuno ci può più maltrattare. Perciò proseguiamo la nostra cena finché non sentiamo suonare il campanello ininterrottamente. Svelto mi alzo dalla sedia e vado alla porta, appena la apro Charlotte si fionda su di me. 
"Ehi ehi."
Dico io accarezzandole i capelli.
"Cosa succede?"
"Mamma..."
Inizia lei tra le lacrime.
"Ha avuto un infarto."
"Oh cara."
Dice mia mamma sentendo quello che ha detto. Ci raggiunge e non appena arriva vicino a noi, Charlotte si stacca da me e si fionda su mia madre. Piange ancor più forte, e mia mamma la stringe forte a se. 
"Va tutto bene."
Le sussurra lei. 
"Andrà tutto bene vedrai."
Dice mia mamma per confortarla. 
"Dov'è Marley?"
Chiede poi allarmato mio fratello.
"E in ospedale con lei."
Singhiozza.
"Vado."
Dice lui, ma mia mamma lo blocca.
"No, non è il momento credimi."
Allude lei a Charlotte.

"Vedrai che andrà tutto bene."
Dico io fasciandole le braccia attorno al bacino. Siamo stesi sul letto. Charlotte rimarrà qui per la notte, dato che non vuole stare da sola adesso. 
"Ho paura H."
"No non devi averne."
Dico baciandole la fonte.
"Aspetta, da quando mi chiami H?"
Finalmente la sento accennare ad una risata:"mi piace."
"Allora se ti piace."
Dico io con tono sarcastico. Cerco di sciogliere il nostro abbraccio:"devo andare in camera mia."
Dico piano.
"Ti prego...ti prego rimani qui. Ho bisogno di te."
Mi dice perforando mi con lo sguardo colmo di lacrime.
"Certo." 

-All my friends ask me why I stay strong.
Tell 'em when you find true love it lives on.
Ahhh, that's why I stay here[...]
Everytime i close my eyes it's like a dark paradise-


-angolo autrice-
Okay non so che dire, solo spero vi sia piaciuto il video e che finalmente le scuole stanno per finire. Yeah!
Comunque, tra poco questa ff finirà, e volevo un vostro parere, perché avevo in mente di fare una sorta di seconda stagione. So che non recensite mai ma per favore ve lo chiedo in ginocchio potete dirmi almeno si o no, sulla domanda:"la faccio sa cazzo di 'seconda stagione'?" 
Baci Luna.


  
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