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Autore: Mentos E CocaCola    04/06/2014    1 recensioni
Benvenuti nella cucina di Mentos E CocaCola Parodi, oggi faremo una nuova ricetta.
Ingredienti:
-150g di IMPREVISTI;
-50g di SORPRESA;
-3 cucchiai di INCOMPRENSIONI;
-RISATA in abbondanza;
-5 pizzichi di AMORE;
Mescolate tutti gli ingredienti e fateli cuocere a fuoco lento, otterrete così l'ESTATE PERFETTA!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Pov Maria
 
-Sono a casa- urlai sulla porta.
 Nessuno.
Wow, che calda accoglienza! Beh sì, ero mancata moltissimo a tutti.
Andai in cucina e li trovai tutti lì. Tutti tranne Louis.
-Dov’è Tomlinson?-
Zayn si voltò verso di me per un attimo e poi si chinò di nuovo a preparare la sua cioccolata.
Cioccolata? Brutto segno!
Harry abbracciava Elena, mentre Marghe se ne stava seduta sulle gambe di Liam a guardare fisso il pavimento, mentre Claudia, che si teneva a distanza da Niall, versava qualche lacrima.
-È successo qualcosa a Louis?- chiesi allarmata.
-Eleanor  ha dichiarato di voler restare in America per sempre, ha detto che non ha niente che la trattiene qui in Europa-rispose Harry.
Mi coprii la bocca con le mani. Non poteva essere!
-Deve essere stato un duro colpo per Louis-
-È depresso!-dichiarò Marghe.
Povero Lou!
-Potresti portargli tu la cioccolata Mary? Noi lo abbiamo disturbato abbastanza-
Io annuii.
-Il tempo di cambiarmi e gliela porto subito-
Corsi in camera mia, indossai qualcosa di più comodo e poi riscesi di sotto per prendere la cioccolata.
Salii di nuovo le scale solo che stavolta avevo una tazza di cioccolata in mano.
Voltai a sinistra e mi ritrovai proprio davanti alla camera di Louis. Bussai piano. Aspettai un po’ ma nessuno mi dava risposta. Magari si era addormentato, beh se così fosse stato gli avrei messo la tazza sul comodino.
Così entrai, cercando di fare meno rumore possibile, ma lui non dormiva affatto, era sdraiato sul letto a guardare impassibile il soffitto.
Sì, concordavo pienamente con Marghe, era depresso.
Non mi degnò di nemmeno uno sguardo quando entrai.
-Ehm…Zayn ti manda la cioccolata-gli dissi, appoggiandogliela sul comodino.
Aspettai che dicesse qualcosa, ma niente neanche un grazie.
-Mi dispiace Louis, se lo avessi saputo prima sarei tornata subito a casa-
Stavolta girò la testa per guardarmi.
-Non credi avresti interrotto il tuo appuntamento per stare con me-
-Lo credi davvero?-gli chiesi delusa.
-Non lo so, forse non ti conosco abbastanza bene per dirlo- ammise lui.
Mi sedetti sul letto. Lui mi guardò.
-Se ti do fastidio me ne vado- dissi alzandomi velocissimamente.
Lui sorrise.
-No no puoi restare, non mi dai fastidio-
-Ok-
Mi risedetti di nuovo.
-Allora che avete fatto tu e Sykes stasera?-
-Mi ha portata al bowling-
In realtà lo sapevo che non gliene importava niente, ma sapevo anche che voleva cambiare argomento, così gli risposi senza fare storie.
-Non sapevo sapessi giocare a bowling-
-In effetti non ci so giocare, ma lui mi ha insegnato-
Mi ricordai per un attimo le sensazioni che avevo provato quella serata e quello che era successo quando mi aveva passato la palla.
-Perché sei tutta rossa?-
Oddio! Mi portai alla svelta le mani sulle guance e in effetti erano bollenti.
-Cos’è, vi siete baciati?-gli diedi un pugno sul braccio.
-Idiota, è il mio migliore amico, non c’è niente tra di noi-
-E perché hai detto “niente” come se fossi la ragazza più triste del pianeta?-
Lo guardai scettica.
Certo che era un idiota patentato!
Sbuffai.
-Dai Mary scherzavo!- disse lui abbracciandomi da dietro. -Ah e comunque sono io quello che ha bisogno di affetto- disse lui facendo il labbretto.
Sorrisi, sdraiandomi accanto a lui e abbracciandolo.
-Così va bene?-
-Perfetto!-disse lui cominciando a giocare con i miei capelli.
-Allora adesso è venuto il momento di parlare della “riunione femminile”- disse lui facendomi l’occhiolino.
Panico, pa-panico, paura…
Ok, se gli facevo giurare che non lo avrebbe detto a Niall, non mettevo nei casini Clà, giusto?
Io annuii.
-Senti, nessuno lo doveva sapere, ma dato che hai sentito, giuri di non dirlo a nessuno, specialmente a Niall?-
Lui fece una faccia interrogativa come un punto di domanda.
-Ok, adesso chiedimi quello che vuoi sapere-
-Cominciamo da quando ti sei innamorata di me-
Mi alzai con le braccia e lo guardai negli occhi.
-Louis William Tomlinson, cosa stai dicendo?-
-Beh tutto parte da qui, no?-
-No; uno, non è vero, due , non c’entra niente-
-Mi stai prendendo in giro? Ho sentito chiaramente da Margherita che volevi un po’ di conforto dalle tue amiche perché non eri riuscita a conquistarmi-
Marghe ma che casino hai combinato, disgraziata?
-Ehm sinceramente era per Claudia che, durante quello scherzo che le abbiamo fatto, è stata baciata da Niall e ce lo voleva dire-
-Sì, come no! Dai Mary lo so che sei timida e vuoi nascondere a tutti i costi che ti piaccio-
-Assolutamente no, mio caro, questa è la pura e semplice verità, Margherita si sarà inventata qualche cavolata perchè vicino c’era Niall-
Fece finta di pensare.
-Uhm ok, farò fina di crederti-
Sospirai di sollievo.
-Ora puoi dimenticare cosa hai sentito? Please-
Cercai di fare una faccia supercucciolosa.
-E va bene. Ma a proposito di dimenticare: mi stavo dimenticando di dirti una cosa su una cosa che avrei dovuto dimenticare ma non l’ho fatto-
Ora voi ditemi se quel ragazzo si esprimeva come un essere umano normale e se io potevo capirci qualcosa-
-Non sono più fidanzato giusto?-
Rimasi di sasso. La lista!
-Sono rimasti solo cinque motivi-
Lo guardai scettica.
-E quali sarebbero quelli che non varrebbero più?-
-Allora, tutti quelli in cui dici che fai schifo, che non sei famosa, che non ci incontreremo mai…quelli lì insomma-
Alzai gli occhi al cielo.
Lui rise avvicinandosi e lasciandomi un bacio sulla fronte.
-Ehi ragazzo scatenato, datti una calmata, ci sono ancora cinque motivi-
Lui rise e io gli feci l’occhiolino mentre mi alzavo per tornarmene nella mia stanza.
-Buonanotte Lou-
-Come, non dormi con me? Potrei anche dimenticarmi i cinque motivi per una notte-
Gli feci una linguaccia per poi lasciargli un bacio sul naso e sussurrargli “Sogni d’oro”.
Poi me ne andai in camera mia.
“È proprio un coglione” pensai sorridendo e scrollando la testa.
Guardai il cellulare e vidi che c’era un messaggio: Nathan.
“Ehi, dormi bene best friend, un bacione”
Sorrisi.
Ripensai a quella serata e a cosa avevo detto a Tomlinson.
Ma non ero sicura neanche io di quello che avevo detto.
Veramente tra me e Nate c’era solo una semplice amicizia?
Ma cosa andavo a pensare?!
Certo che c’era solo un’amicizia e nient’altro…
 
Pov Claudia
 
La mattina dopo ero già da un pezzo di sotto in cucina quando Elena entrò assonnata, aprendo il frigo e prendendo una bottiglia di succo.
La guardai stupita.
-Già sveglia alle nove e mezza di mattina? Questa sì che è una novità!-
-C’era Aurora che russava così forte che si sentiva  fino in camera mia-
-Beh, russa come canta, comunque la tua camera è quasi davanti alla sua-
-Sì ma le onde sonore hanno sempre sfondato due porte e oltrepassato un corridoio che è larghissimo-
Risi e l’abbracciai.
In quel momento entrò Harry.
-Ehi cucciola, buongiorno-disse baciandola.
Lei sorrise.
Quant’erano fortunati quei due!
-Che hai preparato Clà?- mi chiese.
-Latte, caffè, thè, cereali e frittelle-
-Pancia mia  fatti capanna!-urlò Niall, entrando improvvisamente in cucina.
Abbassai d’istinto lo sguardo.  Dopo quello che era successo non riuscivo più a guardarlo negli occhi.
-Buongiorno-gli dissi.
Entrarono in cucina Liam e Marghe…quei due ormai erano inseparabili.
-Grazie per la colazione Clà-dissero schioccandomi un bacio sulla guancia.
-Figuratevi, oggi era il mio turno con Zayn-
-Ma lui ancora non si vede- costatò Elena.
-E invece sono qui- disse entrando, atteggiandosi da dio greco. -Grazie e scusa per non essermi svegliato in tempo-
Scrollai le spalle.
-Non ti preoccupare, per me non è un problema-
L’unico a non avermi rivolto la parola era Niall che divorava la sua porzione  come se non mangiasse da duemila anni. Beh grazie!
 
Pov Maria
 
Ma…ma quello era odore di frittelle!
Mi svegliai di colpo e…mi uccisi la testa o meglio la uccisi anche a Louis.
-Ahio, ma sei pazza ad alzarti così?-urlò lui tenendosi la testa.
-E tu che ci facevi in camera mia, sopra di me per giunta?-
-Volevo farti venire un colpo-disse lui sghignazzando molto satanicamente.
Lo guardai male.
-Dai vieni che ci sono le frittelle-disse lui tendendomi la mano- Credo che mi hai spappolato il cervello- disse lui.
-Ah sì?! Perché lì dentro c’è qualcosa chiamato cervello?!-
-Maria!- e cominciò a rincorrermi, mentre io scappavo sbracciando come una pazza.
Corsi in cucina e mi nascosi dietro ad Aurora che era ancora assonnata.
-Auro proteggimi, ti prego, quel pazzo mi vuole ucci…oddio eccolo!-esclamai terrorizzata vedendo che era entrato in cucina.
-Tu!-disse indicandomi.
Mi inginocchiai davanti a lui congiungendo le mani.
-Ehm Mary non ho intenzione di sposarmi così presto-disse lui confuso.
-Idiota! Stavo solo chiedendo pietà-
-Ehm ragazzi, ci sono le frittelle-
-Lo sappiamo- rispondemmo a Claudia e ci sedemmo subito vicini.
-Grazie sono stupende- esclamammo di nuovo in coro. Poi ci guardammo e scoppiammo a ridere.
-Ehm allora Tommo, hai dormito bene?-gli chiese Harry premuroso.
-Come un sasso, anche se mi sentivo solo…tanto solo- disse disperato, lanciandomi uno sguardo.
Alzai gli occhi al cielo. Coglione!
-Capisco, ti manca…ma se vuoi stanotte-
-No, non mi manca affatto, ragazzi e sto bene, comunque grazie Harry ma lo chiederò a qualcun altro, beh a qualcun’altra per la precisione-
Ok, mi stavo quasi strozzando con quella delizia chiamata frittella. Non so perché, ma avevo la netta sensazione che con quel “qualcun’altra” si rivolgesse a me.
Forse (e speriamo) era solo una sensazione.
Liam che era davanti a me mi riempì il bicchiere di latte. Lo mandai giù d’un fiato per evitare di morire.
-Oddio, ma era latte, che schifo! Comunque grazie Liam di avermi salvato la vita, ma…ma era latte…bleah!...succo, vi prego, succo!-dissi, spaparanzandomi sul tavolo per cercare di afferrarlo, ma era troppo lontano.
Claudia allora lo passò a Louis che me lo porse.
Mi riempii il bicchiere e la tazza, era il minimo per disintossicarmi.
Latte…bleah!
-Allora Mary-mi girai verso il mio vicino con la tazza che mi copriva gran parte della faccia, dato che stavo ancora bevendo. -A che cosa era dovuto quell’attacco di tosse? Hai il sospetto che la mia scelta possa ricadere su di te? Allora dovresti fare la detective perché io ho intenzione di dormire con te stanotte-
Gli sputai praticamente tutto il succo addosso dalla sorpresa. Oddio!
-Scusa scusa Lou, guarda che ti ho fatto, mamma mia…vieni andiamo in bagno così ti asciugo e ti cambi-
 
Pov Claudia
 
Seguii per un attimo con lo sguardo quei due che uscivano dalla stanza.
Sentii qualcuno che aveva posato la mano sopra la mia.
Fissai la mano: era di Niall.
Lo guardai negli occhi (wow), dato che si trovava davanti a me.
-Credo di non averti ancora ringraziato-
-Non fa niente-
-E invece mi dispiace-mi disse sorridendomi dolcemente. Sentii un peso allo stomaco.
Oddio!
-Di niente-
Lui scosse la testa.
-Sei la solita modesta-disse alzandosi e avvicinando il suo volto al mio. –Ma è per questo che mi piaci-sussurrò prima di darmi un bacio a stampo.
Un urlo si alzò dal resto del tavolo. Elena si teneva le mani sulle guance e aveva una bocca spalancata da far paura.
-Non ci credo!- urlò abbracciandomi.
-Finalmente questo gnocco si è deciso-disse Marghe.
Sorrisi timidamente a Niall che guardò Margherita con tanto d’occhi. Già finalmente si era deciso.
 
Pov Maria
 
Non aveva detto niente. Cacchio, ecco si era offeso!
Lo feci sedere sul bordo della vasca.
-Scusa Louis, ti giuro non volevo, non l’avrei mai fatto apposta- dissi asciugandogli il viso con un fazzoletto.
Lui mi prese dolcemente il polso.
-Mary, non è successo niente, non era mica acido-
Gli sorrisi riconoscente fissando quei pozzi azzurri che si trovava per occhi.
-Sai, tutto questo mi ricorda quella sera quando ti ho disinfettato la ferita-
Abbassai lo sguardo, ricordandomi il perché di quel sangue. Lui se ne accorse e mi accarezzò una guancia.
-Scusa-
Misi la mano sopra la sua e la tolsi dal mio viso.
-Niente, Tomlinson, anche  io me lo stavo ricordando in effetti; penso che ti voglia fare una doccia, giusto?-
Lui annuì.
-Bene, allora ti lascio da solo, a dopo Lou- dissi voltandomi.
Lui mi prese una mano facendomi voltare.
-Mi stavo chiedendo una cosa…perché non riesci a chiamarmi Tommo?-chiese facendo avvicinare il volto al mio.
-Ehm non so, ma non credo sia troppo difficile-dissi imbarazzata dalla vicinanza.
-Allora perché non lo dici?-chiese lui, sorridendo per il mio imbarazzo, penso.
-Non mi viene spontaneo, tutto qua, quando mi chiamerai con un soprannome più affettuoso di Mary allora credo che ti chiamerò Tom…Tom…Tom-
Lui rise.
-Non riesci proprio a dirlo, eh? Comunque ci sto- disse e lo lasciai solo a farsi la doccia.
Corsi in camera, presi il cellulare e chiamai Nate.
“Pronto? Ciao best!”
“Ciao best” mi rispose lui ridendo.
“Come stai oggi piccola?”
“Benone, grande”
Lui rise.
“Allora puoi uscire oggi?”
“Credo che proveremo, ma per pranzo dovrei riuscirci”
“Quindi ci vediamo a mezzogiorno?”
“Ok, ciao Nate, a dopo”
Mi cambiai in cinque secondi, indossai un paio di pantaloncini azzurri per la ginnastica e una canotta bianca, poi scesi di sotto.
Louis era appena uscito dalla doccia, lavato e asciutto.
-Oggi proviamo?-
Lui annuì.
-Io vado a pranzo con Sykes a mezzogiorno-
-Ok, tanto stacchiamo alle 11.30-
Perfetto!
-Perché quella faccia vittoriosa?-
-Questa è la mia faccia, Tomlinson, significa che è sempre e dico sempre vittoriosa-
Lui fece una pernacchia.
-Tomlinson!!-urlai.- Ora ti faccio vedere io-
Lo spinsi e lui cadde sul divano come un sacco di patate andato a male, beh l’odore era decisamente migliore.
Gli salii sopra a cavalcioni e gli presi i polsi con forza, bloccandoli al divano. Avvicinai il mio volto al suo.
-Ora chi è il vittorioso?-chiesi ironica.
Lui spalancò per un attimo gli occhi dalla sorpresa poi i sorrise malizioso, alzò un po’ la testa, portando la sua bocca vicino al mio orecchio.
-Ehm, lo so che ti sei fatta prendere dal momento ma ci sarà tempo stanotte per fare le porscellate-
-Louis William Tomlinson, ricordi che io non ho ancora accettato l’invito, quindi non dormirò con te stanotte-
-E invece credo proprio che lo farai, altrimenti…- e in un momento, non so come, mi ritrovai sotto di lui e mi stava bloccando come io avevo fatto prima con lui.
-Altrimenti cosa?-chiesi in tono di sfida.
Lui sfregò il suo naso con il mio. Ero rossissima! Aiuto!
Adesso avrebbe sicuramente fatto quei commentini stupidi.
-Non provocarmi Maria o per te sarà la fine…ehi ma sei tutta rossa!-
-Non è vero!-
-E invece sì-
-Sento caldo-dissi sbuffando.
-Vedremo stasera quanto ne sentirai-mi sussurrò di nuovo all’orecchio.
 
Pov Margherita
 
Quella mattina ci eravamo spremuti le meningi per fare una presentazione originale…beh, a dire la verità loro avevano pensato, io avevo solo ascoltato.
Eh già, pensare non è il mio forte.
Per questo in quella che doveva essere la mia pausa pranzo era nella stanza prove a “pensare” alla coreografia.
Feci partire la canzone e cominciai a muovere braccia e gambe a ritmo, guardandomi attraverso lo specchio se poteva andare.
-Ehi Marghe che stai facendo?-
Mi voltai, Liam era sulla porta, aveva in mano un sacchetto.
-Penso alla coreografia, l’avevo detto a Maria che sarei venuta quaggiù-
-Si sarà dimenticata di riferircelo, è appena andata a pranzo con Sykes-
Scrollai le spalle.
-E tu Liam non vai a mangiare?-
-Avevo intenzione di farlo con te-disse, mostrandomi il sacchetto.
-Grazie-dissi stampandogli un bacio sulla guancia e rubandogli il cibo dalle mani.
-Wow, che meraviglia!-
-So che ami il cibo cinese e così…-
-Grazie Liam, sei un amore-
 
Pov Maria
 
Quello di cui avevo bisogno era una doccia e un letto. Ero stanchissima!
Dopo aver pranzato con Nate ero tornata a casa e avevamo messo su una coreografia e poi l’avevamo provata per…no, ho perso il conto.
Uscii dalla doccia e non mi asciugai neanche i capelli dato che faceva caldo. Li legai in una treccia laterale e poi mi avviai verso il letto con la stessa velocità di un sonnambulo.
-Dove stai andando?-
Mi voltai lentamente per vedere chi aveva parlato: Louis.
-Sto andando a dormire-dissi, per poi sdraiarmi sul letto. –Ah, io me lo sposo-
-Chi?-
-Il letto-risposi, baciando il cuscino.
-Non per rovinare questa dichiarazione d’amore, ma tu mi avevi promesso che avresti dormito insieme a me stanotte-
Chiusi gli occhi e scossi la testa.
-Io non ho promesso un bel niente e quindi…Louis, ma che diavolo fai?- urlai, dato che mi aveva messo su una spalla come un sacco di patate.
Cominciai a scalciare intimandogli di mettermi giù. Neanche mi rispose.
Mi portò in camera sua e mi buttò sul letto con la grazia di un porco.
Cercai di andarmene, ma lui fu più veloce di me: chiuse la porta a chiave.
Mi risedetti sul letto imbronciata.
-Ti odio-
-Non faccio fatica a crederlo-rise, facendomi l’occhiolino.
-Non potevi dormire con qualcun’altra come Marghe o Auro?-
-Secondo te, Liam e Zayn ne sarebbero stati contenti?-
-Non credo che avrebbero avuto problemi-
Lui sorrise.
-Non li conosci bene e comunque con te è più divertente e a me piace tanto ridere-disse sdraiandosi sul letto.
Io sbuffai. Misi le gambe sul letto e mi appoggiai allo schienale.
Presi il cellulare, per fortuna che l’avevo nella tasca del pigiama.
-Ti conviene dormire, domani ci aspetta una giornata pesante-
Alzai gli occhi al cielo.
Inviai la buona notte  a Nate e poi lo spensi per appoggiarlo sul comodino di quello stupido, dato che dalla mia parte c’era…il vuoto.
-Scusa , potresti mettere il cellulare sul tuo comodino, per favore?-
-No-
-Dai, ti prego-
-No-
Mamma mia che stronzo che era!
Dato che non avevo voglia di alzarmi , cercai di mettercelo da sola, allungando un braccio. Inutile, non ci arrivavo. Mi misi a gattoni, sbuffando e mi avvicinai a Louis, cercai di sporgermi ma neanche così ci riuscivo.
Lui rise.
-Cosa c’è di tanto divertente?-
Lui continuò a ridere.
Sbuffai e sì, dovetti fare quello che temevo. Con le braccia scavalcai il corpo di Lou e così finalmente appoggiai il cellulare. Stavo per tornare al mio posto, quando mi prese un braccio, facendomi cadere vicino a lui.
-Come ti ho già detto una volta, non mordo-
-Lo so, ma sento caldo quindi…-
-Non è una scusa che tiene-
Sbuffai, dato che mi teneva attaccata a lui non potevo certo andarmene così facilmente.
Mi arresi. La stanchezza prese il sopravvento.
Mi sdraiai a pancia sotto e appoggiai la testa sul cuscino.
-Ah, ma è morbidissimo e profuma-
Lui rise.
-Sì, ci ho spruzzato il mio profumo stasera, tanto sapevo che ti piaceva-
Sorrisi inconsciamente e chiusi gli occhi, respirando quel profumo.
Dopo circa venti minuti lo sentii alzarsi.
-Dove vai?-
-Avevi ragione, è caldo-
Aprii per un attimo un occhio.
Si era spogliato, aveva solo dei boxer neri.
Mi allontanai un po’ imbarazzata, ma naturalmente non passai inosservata, mi circondò con le sue braccia e mi fece avvicinare a lui, facendo toccare la mia schiena con il suo petto.
Rise.
-Ma sono così divertente?-
-Oh sì-






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Louis


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Niall




SCUSATE PER L'IMMENSO RITARDO, SPERO CHE NON MI UCCIDERETE PER ESSERE TORNATA O PER NON ESSERMI FATTA VIVA PER COSì TANTO TEMPO!
SPERO CHE IL CAPITOLO VI PIACCIA E CHE MI LASCIATE UNA RECENSIONCINAINAINA!

 
  
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