Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: Snow_Queen    05/06/2014    1 recensioni
Erano passati tre lunghi anni da quando aveva fallito nei suoi scopi.
Tre lunghi anni passati rinchiusi in una cella oscura nella più totale solitudine, poi all'improvviso fu portato al cospetto di suo fratello, Re delle Isole del Sud, Klaus, doveva partire.. raggiungere il regno a nord..
“-Il duro Nord farà a caso tuo, siamo alleati da anni vedi di non far crollare la nostra alleanza-” ecco le sue parole mentre lo sbattevano su una nave diretto nel lontano regno di DunBroch..
..It's time to try defying gravity..
HansxMerida ♥
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hans
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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IV PARTE
Give a little time to me
We'll burn this out
FINAL
 
3
 
-E così tra poco ripartirete?-
-Già, tra tre giorni principessa, vi sentirete sollevata immagino, la vostra tortura avrà fine..- disse, allontanandosi, il Duca di Bram doveva assicurarsi che fosse tutto pronto per il ritorno a casa.
“Sollevata?” perché doveva sentirsi sollevata? Di che tortura parlava?
Sarebbero andati via.
Quella convivenza forzata sarebbe cessata. Tutto sarebbe tornato come prima.
“No, non tutto”
 
Non sapeva come sentirsi, non negava che, per i primi tempi, eseguiva un conto alla rovescia dei giorni che mancavano alla partenza del principe ma ora era come se le dispiacesse, avrebbe ammesso senza problemi infatti che si era divertita durante quel periodo passato con lui e ora che stava per finire.. si sentiva strana.
Arrivò ai box e prese Angus spronandolo al galoppo, non notò neppure di essere osservata, cavalcò senza pensare davvero a dove stesse andando fino a che il cavallo non si fermò per brucare dell’erba.
“Questo posto mi perseguita..” pensò, osservando la collinetta con le pietre in circolo.
Scese da cavallo e si sedette appoggiandosi ad una di esse all’interno del cerchio, di solito andava lì per pensare ma ultimamente le capitava che l’amico quadrupede la portasse in quel luogo senza che lei glielo chiedesse, non la infastidiva ma era strano che finisse sempre lì.
Angus si avvicinò e nitrì come se le avesse detto qualcosa –Non ci pensare neanche Angus..- non aveva davvero capito cosa volesse dirle, la sua fu una risposta involontaria a ciò che aveva soltanto pensato per un secondo.
-Altezza?-
La principessa spalancò gli occhi nel vederlo lì.
-Cosa ci fate qui principe Hans?- chiese osservandolo scendere da cavallo e avvicinarsi.
-Stavo cavalcando quando vi ho visto correre via al galoppo..- non era una vera risposta ma in realtà non sapeva neanche lui perché l’avesse seguita.
-Non è una risposta questa ma, qualunque essa sia, non c’era bisogno che mi seguiste- in quel momento si sentiva fragile, restare da sola era la cosa migliore che potesse fare, ma il principe non la aiutava sedendosi accanto a lei.
L’erba era appena umida la sera prima aveva piovuto di nuovo, l’estate stava andando via e con sé avrebbe portato a casa il principe del sud.
C’era uno strano silenzio nell’aria, sembrava carico di tensione. Eppure c’erano tante cose da dire..
-Avete finito di prepararvi per la partenza? Ho visto il Duca piuttosto agitato-.
“Che cosa banale da chiedere”
-Sì, ho notato, anche se non era di mio interesse- le rispose con la sua solita gentilezza.
La nordica notò solo in quell’istante che lo sguardo del principe era rivolto verso l’alto, ad osservare il cielo azzurro coperto, a tratti, da delle nuvolette paffute.
-Beh, dovreste essere contento. La vostra reclusione è giunta al termine, non dovrete più sopportare i gemelli, mio padre, mia madre... me...- non capiva perché avesse scandito ogni parola, in particolare l’ultima.
-Si, sarà un sollievo tornare alla tranquillità, senza avere sguardi assassini puntati contro, non vedevo davvero l’ora- scherzava ma Merida, già turbata, non poteva saperlo.
La principessa, infatti, spostò lo sguardo dalla figura del principe e infilò il cappuccio.
-Allora dovreste anticipare la partenza se restare qui vi causa tanto disturbo- detto ciò si alzò e fischiò richiamando Angus che si era allontanato un po’, gli salì sulla groppa e senza che il principe potè controbattere andò via lasciandolo lì ad osservare la sua figura che diventava indistinta man mano che si allontanava.
“Resterò solo se sarai tu a chiedermelo..”
 
2
I'm out of touch, I'm out of love
 
 
I preparativi per l’imminente partenza erano oramai ultimati, mancava davvero poco, la principessa non uscì dalla sua stanza, di conseguenza, il principe, dovette sopportare la compagnia del Duca. Se fosse restato anche lui in camera, quando poi le loro due camere erano ad un soffio, avrebbe dato troppo nell’occhio e il Principe Hans preferiva evitare di fare frittate gli ultimi giorni. Durante un momento propizio si scusò col duca e si allontanò dirigendosi alla biblioteca che gli era stata mostrata i primi giorni.
Era davvero enorme e poté notare appesi alle mura gli arazzi che la regina, ed altre ancelle, avevano riportato alla vita. Erano passati due mesi da quel giorno, il giorno in cui caddero nell’antico castello. Ripensandoci ora gli sembrava quasi strano che fosse accaduto tutto ciò  in così poco tempo e ora che restava ad osservarsi intorno, percepì di nuovo quel dolore insopportabile che l’aveva assillato tutta la sera del ballo per i clan.. non si era mai posto domande per il futuro, domande di quel tipo ad esempio. “Chissà chi sceglierà..” si sentì un completo idiota nel pensare cose simili ma oramai la sensazione di stordimento che avvertiva gli era diventata familiare.
“Devi smetterla.. è qualcosa che nessuno può avere..”
 
1
I think my braces are breaking
and it's more than I can take
 
Merida non uscì dalla sua stanza neanche una volta da quando ritornò al castello come una furia. Inutili furono i tentativi della Regina Elinor e del Re Fergus per farla uscire. Diceva di non star bene ma loro sapevano bene che la loro “bambina” non si era mai ammalata in vita sua.
-Merida, tesoro, non vuoi uscire neanche per dire addio ai nostri ospiti? Partiranno all’alba di domani- la regina non ebbe risposta, né un rumore, né un sussurro, nulla.
-Cosa facciamo Fergus?-
-Uscirà quando sarà pronta mia Regina.. non possiamo fare altrimenti-
“Uscirò soltanto quando lui sarà andato via” non capiva perché dovesse stare così male per un esclamazione di un uomo di  cui non gli importava niente.
Voleva tornare a casa, bene! Tanto meglio! Eppure.. eppure la principessa non poteva non restare sorpresa ogni volta che una lacrima le rigava il viso.
Non avete alcun senso smettetela di scorrere.. pensò asciugandosi per l’ennesima volta le lacrime. Non riusciva ad ammettere a se stessa che lei, si proprio lei che aveva iniziato ad odiarlo dal primo momento in cui  seppe cosa aveva fatto,  che l’aveva odiato quando seppe cosa i suoi fratelli tramassero, quando lo vide per la prima volta con quel suo sguardo menefreghista osservarla dalla testa ai piedi, probabilmente per studiarla.. odiava anche se stessa infondo per aver permesso a quell’odio di mutarsi in altro in quel momento di follia in cui nulla era come doveva essere, lui non poteva amarla davvero, era un uomo che non sarebbe mai stato capace di amare, aveva avuto il presentimento che forse, avrebbe potuto avere qualche occasione ma..
Lo sguardo le cadde sul fiore bianco che le aveva infilato tra i capelli la sera del ballo. Lo prese tra le mani e lo strinse a sé e fu in quel momento, quando il sole iniziò a sorgere, che ricordò.. Lo strappo dell’orgoglio da riparare..

 
0
 
No.. questa volta non sarebbe successo, non si sarebbe lasciata guidare dall’orgoglio. Si alzò di scatto e si diresse veloce alla camera accanto, bussò alla porta del principe ma non ebbe risposta..
Il sole è appena sorto non possono essere già andati via
Aprì con cautela la porta e i suoi dubbi furono fondati, la stanza che il principe aveva occupato in quei mesi era vuota. Il letto intatto e nessun segno del passaggio dell’uomo.
No
 
You gotta be out there
You gotta be somewhere
Wherever you are
I’m waiting
 
Scese le scale con una velocità che stupì anche se stessa.
-Angus giuro su Odino che ti do tripla razione di carote e avena se riusciremo ad arrivare in tempo- disse sellando, il più in fretta possibile, il cavallo che, appena la ragazza fu salita in groppa, iniziò a correre più veloce che poté verso il porto. Incrociò la sua famiglia risalire, e sperò con tutta se stessa che fossero andati via prima della partenza, non gli importò cosa avrebbero potuto pensare di lei in quel momento. Doveva arrivare prima che fosse stato troppo.. tardi..
Arrivata al porto, ancora deserto, osservò l’imbarcazione, che aveva condotto il principe lì, essere oramai quasi in alto mare.
 
I used to be scared of
Letting someone in
But it gets so lonely
Being on my own
 
-Hans!- iniziò a gridare con quanto più fiato avesse nei polmoni ma sembrava che lui non riuscisse a sentirla, eppure era lì, sul ponte, riusciva a vederlo, riusciva a vedere quel “damerino”, come lo chiamava all’inizio, osservare il mare aperto. –Hans!- si voltò per un breve istante, o meglio, le sembrò che il principe si voltasse. Non le restava da tentare un ultima mossa.
 
Hear me
Hear me
Can you hear me?
 
“O la va o la spacca buona fortuna Merida..” pensò da sola mentre tirava fuori dalla bisaccia un pezzo di carta sul quale, delicatamente con la punta di una sua freccia scrisse poche righe. Arrotolò il foglio a mo’ di pergamena e lo legò con uno spago di fortuna alla freccia.
 
I’m screaming for you to
Please, hear me
 
Gli istanti in cui scoccò quella freccia furono i più lunghi di tutti la sua vita. Non riuscì ad essere certa di aver colpito il bersaglio, la nave oramai era dritta verso il sole e troppo distante.
Aspettò qualche istante ma essa non mutò traiettoria, il suo principe era andato via..
Diede le spalle al mare e cercò di trattenere le lacrime mentre le gambe le cedevano e la costringevano a sedersi a terra, non credeva possibile che quell’addio le avrebbe fatto tanto male..
 
Ad un tratto le mancò il respiro, si ritrovò bloccata in una morsa fredda.. e bagnata..
-Non ci voleva poi così tanto a chiedermi di restare prima sapete? Avrei fatto volentieri a meno di una nuotatina all’alba, siete in debito principessa- un respiro leggero sul collo, le braccia appoggiate appena sui suoi fianchi, leggere ma possessive. Era lui!
-Ma cosa?- i suoi occhi azzurri incrociarono il verde dei prati estivi.
Si voltò e presa dalla felicità lo abbracciò lasciandolo cadere all’indietro, stringendolo a sé con quanta più forza avesse in corpo. Era tornato a nuoto per lei, la freccia non aveva mancato il bersaglio.
Essere stretta tra le sue braccia le trasmetteva come un senso di protezione mai avvertito prima, se non tra le braccia del padre da bambina, sentire i suoi muscoli tesi, il suo respiro tra i capelli.. si scostò appena ma fu abbastanza per far si che le loro labbra si sfiorassero.
 
Can you still see the heart of me
all my agony fades away
when you hold me in your embrace
 
In quel momento non sapeva neanche lei cosa pensare lo stava guardando negli occhi come se da quello sguardo dipendesse tutta la sua vita, ma fu lui ad agire, si chinò appena su di lei poggiando delicatamente le labbra sulle sue, labbra che sapevano di mare, di acqua salata, di un timido amore pronto a crescere ma che cosa più importante, sapevano di lui.
Non poté fare a meno di ricambiare quel bacio e di arrossire appena quando le passò una mano tra i capelli, stringendola a sé passandole il braccio libero intorno alla vita carezzandole appena un fianco.
 
Make my heart a better place
Give me something
I can believe
 
Il principe non credeva ancora possibile tutto quello che aveva fatto fino a quel momento.
Andare via stava peggiorando il dolore al petto ma poi una freccia per poco non lo colpì, osservò la pergamena avvolta intorno ad essa e osservò verso il porto, quel rosso ribelle l’avrebbe riconosciuto ovunque.
 
“Non mi importa di nulla, né passato, né presente, nè futuro, resta con me..”
Ciò che comportò la lettura del breve messaggio era ancora confuso nella mente del principe che aveva lasciato tutti, se stesso per primo, senza parole. Erano molto lontani dalla riva ciò nonostante si tuffò tornando indietro. Salì sulla banchina e lei era ancora lì, vederla bastò a far cessare il dolore lancinante ma baciarla era servito a farlo sparire per sempre.
Stavolta non c’erano inganni, non c’erano trucchi.
 
It's time to try defying gravity
I'm way up high, I'm defying gravity
Kiss me goodbye
 
I'm defying gravity
-Resterai?-
-Fino a che vostra altezza mi vorrà al suo fianco..-
 
And you won't bring me
You won't bring me down
 
 
Song inserite:
 
Give me love-Ed Sheeran
Defying Gravity-Idina Menzel
All I Need-Within Temptation
Once Upon a Dream-Lana Del Rey
In my Arms-Plumb
Lego House-Ed Sheeran

 
Note di un autrice disgrazieta:

Eccoci giunti all'ultimo capitolo della fanfic, in molti hanno letto in pochi hanno commentato ma non mi interessa, mi vanto da sola dicendo che mi piace com'è venuta e mi piacciono gli ultimi due capitoli, che a mio avviso sono fuori pg però Molti di coloro che hanno letto si son chiesti: Perchè Hans con Merida? Perchè Merida con Hans? Cercherò in qualche modo di rispondere perchè descrivere il perchè e il percome del loro rapporto è davvero un giro dantesco, meraviglioso ma complicato..
Ho posto ad una ragazza che come me supporta la coppia e che alla mia domanda: Perchè loro? Perchè stanno bene insieme? Ha risposto così:

 
Allora, Hans e Merida stanno bene insieme perché: Sono entrambi orgogliosi, non si fanno mettere i piedi in testa da nessuno, ma sanno quando possono abbassare le difese nel caso in cui hanno bisogno dell’altro, allo stesso tempo, il loro orgoglio non li rende una coppia come le altre, difficilmente dichiareranno all’altro i sentimenti che nutrono, ciò non significa che non si amino. Farebbero qualsiasi cosa l’uno per l’altra.
Si tengono testa a vicenda, non cederebbero mai per far contento l'altro sapendo che la compassione non piace a nessuno dei due, ma anzi, continuano a darsi contro, sentendosi vivi nel parlare davvero con l'altro, senza carinerie smielate.
Hans sta bene con Merida perché lei è una ragazza risoluta, determinata, che non gli fa mai abbassare la guardia, lo tiene vivo con i suoi occhi decisi e con il suo carattere forte, che non indietreggia sulle sue opinioni solo per far contento il prossimo.
 
Ecco Lia, (si tesoro alla fine ho fatto il tuo nome visto?) a differenza di ciò che non riuscivo a fare, è riuscita a centrare il perché LORO. Perché LORO ma proprio LORO stiano bene insieme.
Allo stesso modo Merida sta bene con Hans perché, principalmente, non è il damerino che sembra essere lui è molto di più che subdolo e calcolatore, non accetta il suo comportamento nei confronti delle reali di Arendelle questo si, ma tutti possono commettere errori e chi meglio di lei lo sa? Lei che ha rischiato di far restare sua madre e i suoi fratelli orsi neri per tutta la vita? Lei può immaginare cosa provi lui, può immaginare cosa ha dovuto passare durante la sua vita, ha dovuto seguire delle regole, un po’ come lei, a differenza della madre però forse lui ha avuto una marea di precettori e insegnanti che gli stavano sempre col fiato sul collo ecc.. (il primo che commenta citando: Be the good girl you always have to be dicendo che Hans in questo è come Elsa e dovrebbe stare con lei giuro gli tiro una mela in testa.. niente Helsa qui..)
Difficilmente gli dirà: Hans io ti amo, oppure: Sei la luce della mia vita, o smilate così eppure lei sa di amarlo con tutta se stessa e non ci vede nulla di sbagliato, in lui vede uno spirito affine con cui può essere libera come quando viveva il SUO giorno, libera di tirare con l’arco e correre libera col vento tra i capelli in groppa ad Angus.
 
Detto ciò vi saluto avvisandovi però, che scriverò ancora su di loro
Un bacio ghiacciato


Snow Queen
  
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