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Autore: LifeIsAMovie    06/06/2014    1 recensioni
Tutti credono che essere adolescenti sia una figata assurda, credono che si è liberi e spensierati, credono che poi diventando grandi si perda tutta quella magia giovanile.
Sapete cosa penso? Che l’adolescenza è bella per quelle persone che possono permettersela, se sei forte e te ne freghi di tutti, se hai un carattere e una gran faccia tosta.
L’adolescenza è bella se hai i requisiti adatti per viverla. Ma quello che la maggior parte della gente non sa è che la stragrande maggioranza dei ragazzi non sa affrontarla nel migliore dei modi.
Come puoi affrontare, da solo, un mondo che ti gira contro?
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai
Note: Lemon | Avvertimenti: Contenuti forti, Non-con, Tematiche delicate
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YOUNG.



Tutti credono che essere adolescenti sia una figata assurda, credono che si è liberi e spensierati, credono che poi diventando grandi si perda tutta quella magia giovanile.
Sapete cosa penso? Che l’adolescenza è bella per quelle persone che possono permettersela, se sei forte e te ne freghi di tutti, se hai un carattere e una gran faccia tosta.
L’adolescenza è bella se hai i requisiti adatti per viverla. Ma quello che la maggior parte della gente non sa è che la stragrande maggioranza dei ragazzi non sa affrontarla nel migliore dei modi.  
Come puoi affrontare, da solo, un mondo che ti gira contro?
 In una sola giornata hai il problema di doverti svegliare presto la mattina, la paura di non fare in tempo a prepararti e di perdere l’auto che ti porterà in quella specie di carcere dove viene scritta la tua vita, volgarmente chiamato scuola, la paura di essere beccato dai tuoi con una sigaretta in bocca che ti aiuta durante le giornate pesanti, la paura di incrociare lo sguardo del/la ragazzo/a che ti piace, la paura che possa capirlo e non ricambiare, la paura delle interrogazioni e dei compiti in classe, la paura della prof stronza che, sapendo che tu non sai nulla, ti chiama alla lavagna, la paura di uscire in corridoio a ricreazione perché sei sotto lo sguardo di tutti, che sono li, pronti per criticarti, la paura di essere beccati da qualche prof mentre sei in bagno a fumare, poi di nuovo la paura di non riuscire a prendere i posti sull’auto e di finire vicino a qualcuno che puzza, la paura di tornare a casa con il pacchetto di Malboro rosse e pregare qualsiasi dio che i tuoi non lo trovino…tutte queste paure noi dobbiamo affrontarle da soli, anche se abbiamo degli amici. Dobbiamo farlo da soli perché a pensarci bene sono paure stupide ma che messe insieme fanno una giornata pesante che gli adulti si sono dimenticati da un pezzo.
Noi siamo quelli che vengono chiamati “immaturi” solo perché non abbiamo un pezzo di carta a dimostrare il contrario, siamo i “diversi” perché abbiamo il coraggio di scegliere e di fare cose che gli altri non faranno mai, siamo considerati “sbagliati” per la società solo perché non siamo come impongono gli standard messi anni fa da qualche pazzo, siamo la generazione dei telefonini sempre a portata di mano per raccontare a chi non conosciamo la nostra storia perché siamo sicuri che solo loro possano capirci, siamo la generazione che ha fatto diventare le ragazze “troie” e i ragazzi “fichi” se hanno fatto sesso con più di una persona, siamo la generazione fatta di persone che non vogliono essere giudicate ma che giudicano anche se non conoscono, siamo quelli che non ci accorgiamo se una persona vale 40 carati e se sentono un peso dentro di loro è solo per quello che valgono, siamo gli sms che scriviamo, siamo i baci che diamo, siamo le lacrime che versiamo, siamo tutto e il contrario di tutto, siamo la scritta sul banco di scuola o sul diario, siamo esseri umani che provono emozioni, avvolte, anche contrastanti tra loro, siamo quelli che si riempiono la testa di sogni ma hanno paura di realizzarne anche solo uno, siamo quelli del “smetto di fumare” ma dopo neanche tre giorni stai con una sigaretta in mano. Siamo la generazione dei “per sempre” che durano pochi giorni perché la società ci ha insegnato a non mantenere le nostre promesse.
Sentiamo gli adulti lamentarsi della nostra generazione urlarci contro dandoci tutte le colpe, ma una cosa non mi spiego…perché criticare ciò che voi avete creato?
Siamo solo macchine per fare soldi di qualche industria elettronica che ci fotte il cervello con le sue nuove trovate. Ma a chi è venuto mai in mente di rinunciare ad un telefono nuovo per un libro di storia?
Siamo stati cresciuti da persone che si lamentano del nostro stato e della politica ma non fanno nulla per cambiarla quando per una partita, dentro uno stadio, vengono uccise persone per un goal di troppo.  
Ci sentiamo dare dei “ragazzini” da quarantenni che ancora criticano i gusti musicali degli altri comportandosi da immaturi e irrispettosi.
Ma infondo si sa, la maturità non sta in un pezzo di carta.
Ho sentito genitori lamentarsi del comportamento dei figli ma non fare nulla per provare a capirli.
Ho sentito quei figli piangere per colpa dei genitori che si urlavano contro in salotto, poi li ho visti con una birra in mano e un pacchetto di cartine lunghe in una tasca.
Quando usciamo cerchiamo di guardarci intorno il più possibile per capire il mondo in cui viviamo, ma più guardiamo e più le nostre idee si confondono.
Siamo attenti quando c’è qualcosa che ci interessa ma andiamo subito su un altro pianeta quando tutto ci risulta inutile o noioso.
Ci piacerebbe cambiare il mondo ma siamo considerati troppo piccoli. Ci piacerebbe stare ore sul divano per riguardarsi i grandi classici Disney e riscoprire un po’ di quella magia, ma siamo considerati troppo grandi.
Questa è l’epoca dove un illusione può restare solo tale e loro si lamentano perché ai loro tempi un illusione poteva diventare un ideale e forse una certezza…ma se questo è cambiato non è colpa nostra.
Continueranno a criticarci, continueranno a ripeterci di svegliarci e che questa vita va affrontata con intelligenza, continueranno a buttarci giù e a chiederci di rialzarci.
Continueranno a chiuderci le ali e a lamentarsi perché non riusciamo a volare, continueranno ad alzare barriere tra noi e i nostri sogni, continueranno a privarci del piacere di conoscere, ci priveranno della libertà di parola ma mai dei pensieri e un giorno capiranno che una fiamma la si spegne solo togliendogli l’ossigeno e che un fiammifero può sconfiggere l’oscurità.

In questa storia racconto un po’ di me, un po’ di noi.
Ci saranno pezzi di vita di tutti i giorni, problemi della vita quotidiana di ognuno di noi e tutti i problemi che ha la società ad accettare i “diversi”, parlerò anche dei "perdenti" e delle loro rivincite in questa vita.
È una cosa abbastanza seria che vorrei davvero portare avanti.
Spero di piaccia.
 
  
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