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Autore: narusaku    07/06/2014    4 recensioni
Cosa succerebbe se Martin e Diana riportassero vecchi ricordi e segreti della loro infanzia a galla , come cambierebbe la loro ordinaria vita.
Dal testo :
" Furono le uniche parole che pronunciò Diana.
> Disse lui.
>
E già come dargli torto , quelli erano gli anni in cui a posto del " secchiona" c'era il " sorellina", o quelli del " ti voglio bene " invece del " ti ammazzo " o " mamma mia sei orrenda", erano anche gli anni della manina data e stretta per la paura nelle notti buie o per il freddo davanti al camino......."
buona lettura la vostra NaruSaku
Genere: Comico, Erotico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Diana Lombard, Martin Mystère, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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capitolo 1 : vecchi ricordi



La vita di Martin e Diana era piuttosto monotona, scuola , dormitorio e centro. Poche erano le volte in cui era loro concesso il divertimento  o per meglio dire le era concesso il divertimento , visto che martin faceva tutto fuorchè non divertirsi , anzi rendeva il suo bighellonare centro delle sue giornate e del suo essere .Non che al divertimento non bisognasse dare spazio ma ciò che faceva martin sconfinava nel ridicolo . Era petulante, bambino, irritante,super egocentrico e molto stupido.



I pensieri di Diana non facevano che ripeterle quegli aggettivi , non riusciva a trovare paragoni meno frustranti di quelli  eppure era stata clemente nel descriverlo e nonostante questo il quadro descrittivo di Martin risultava un vero disastro. La sua coscienza le suggeriva spesso di non dare troppo peso al soggetto in questione o le sarebbe esploso il cervello, ma lei non faceva caso alla logica ,purtroppo quando si trattava di Martin serviva davvero poco . La sua razionalità e il suo comportamento educato e lineare mantenevano un corso diritto fin quando non lo incontrava, dopo averlo visto ne usciva sempre incavolata , con istinto omicida elevato e sconnessa, quel ragazzo era la sua rovina. Quella mattina le supposizioni di Diana erano quelle, forse un po più marcate del solito ma comunque coerenti.



Passeggiava con i suoi soliti libri in mano e la sua camminata impacciata ,per i corridoi della Torrington quando.......



<<  cavolo , scusa ero sovrappensiero e ti ho urtato , forse ti ho fatto male? >> Le scuse le erano uscite in modo gentile e fleabile  dalla bocca, era davvero dispiaciuta . Era tutta colpa di quel cretino comminava guai pur non essendo presente.



<< oh , ma guarda, miss perfettina che urta come una svampita un povero giovincello affascinante come me , ah Diana ti facevo meno scialba. >>  La risposta proveniva da un biondino tutto ego e niente intelligenza alquanto divertito dalla faccia della compagna.



<< oh Dio allora ho urtato te , che peccato se avessi saputo che eri tu avrei provveduto a passarti addosso con un trattore ,che occasione sprecata , non capita tutti giorni di ammazzare uno psicopatico egocentrico e liberare il mondo diventando un eroina per aver eliminato del rifiuto organico. >> L'espressione della ragazza era cambiata le scuse non le sembravano più tanto valide.



<< Credo proprio che il trattore sia passato addosso a te visto la brutta piega che ha preso il tuo viso , ahahhahaha l ' hai capita trattore , piega hhahaaahha ti ha stirata per bene ah mio dio sono così bello e divertente anche di prima mattina.  >>



<< Sei davvero penoso. >> Quella fu l'unica frase che la ragazza riuscì a  dire prima che il suo palmo urtasse pesantemente il volto in segno di resa all'evidente degrado dell' individuo che aveva di fronte .



Le risate del ragazzo avevano cessato di riempire l ' area circostante e il suo viso aveva assunto un ghigno malizioso e alquanto enigmatico .



<< Ammetti che sei solo gelosa perchè sono bello , affascinante e simpatico mentre tu sei una secchiona. >>



<< Invidiosa? E di cosa ? Di un miserabile , patetico individuo che continua a sbavare dietro ad una tipa che non se lo fila , no grazie . Almeno io mantengo la mia dignità. >>



<< AH povera povera cara, hai bisogno di attaccarti a futili verità per sminuirmi , patetico. Fatto sta che io rimango comunque al disopra di te . >>



La situazione cominciava a stancare Diana e dire che lo ascoltava da poco meno di cinque minuti, che tale scocciatore , non lo sopportava proprio.



<< Come dici tu Martin , adesso non ho tempo da perdere con le tue idiozie , vado in classe buona giornata " signorsonoaldisopraditutti". >>



<< Mhh mhh, non dimentica qualcosa signorina "nonhotempodaperdere"? >>



Durante l'accesa discussione il biondo le aveva sfilato un libro di mano , ma Diana troppo indaffarata a trattenere la voglia di ucciderlo , aveva fatto poco caso al leggero calo di peso sulle braccia.



<< Ridammelo cretino , o farò tardi a lezione . >>



<< Prima mi devi delle scuse per avermi dato del miserabile senza dignità . >>



<< Allora ammetti che lo sei e ti da fastidio , eh . >>



Adesso era davvero arrabbiata continuava a gesticolare su e giù con le mani accompagnata da piccoli saltelli. Era per via dell'altezza di Martin , che allungando le mani verso il soffitto , teneva saldo il libro per non farglielo afferrare. Più lui si stirava , più lei si agitava e infuriava . Più lei si infuriava, più lui si divertiva.

<< Adesso basta, Mistere e Lombard, cosa sono questi  schiamazzi per i corridoi eh . Vorrei gentilmente una spiegazione. >>



La voce era roca ,pesante e inconfondibile , quello era il preside.



<< è COLPA SUA. >> dissero all'unisono.



<< Oh , sei solo un bugiardo. >>



<< Qui la bugiarda sei tu . >>



<< Non è vero . >>



<<  Si che è vero . >>



<<  No. >>



<< Si. >>



<<  BASTAAAAAA, visto che non siete capaci di trovare una spiegazione plausibile al vostro comportamento , e visto che continuate imperterriti col vostro atteggiamento , per oggi vi assenterete dalle lezioni e starete nelle vostre camere a riflettere su come ci si comporta a 16 anni, questo è quanto. >>



<< Aspetti preside , ci sta dicendo di assentarci dalle lezione , oh no , oh no questa è .... >>



<< Una punizione, esatto signorina Lombard. >>



In quel momento prese parte alla discussione anche Martin che fino a qualche istante prima se ne era astenuto.



<< Non faremo lezione , giusto preside ? >>



<< Esatto Mistere. >>



<< Evvaiiiii. >>



<< No , aspetti preside la prego non è come sembra io non ho fatto nulla , la prego non mi punisca è tutta colpa sua , è un depravato , un pazzo capisce ?  >>



A parlare era stata una Diana supplicante appesa alla gamba del preside con la speranza di smuovere delle compassione nell'uomo.



<< Vedo che non ha capito signorina Lombard, non si assumono certi atteggiamenti ,mi ha deluso pensavo fosse più diligente , con permesso . >>



<<  No la prego aspetti, rimedierò , non mi punisca LA PREGOOOOOOOOOOOO. >>



Con il preside oramai lontano, e Martin che se la rideva di gusto alle sua spalle, Diana stava sprigionando un aura maligna  e tirandosi a poco a poco da terra , si rivolse al tra poco defunto compagno.



<< CORRI  , TI CONVIENE CORRERE. >> Disse con vocione da mostro terrificante.



<< Ehi D. con quella faccia sei davvero orrenda. >>



<< HO DETTO CORRI AHHHHHH. >>



<< OH CAZ......AHHHHHHHHHHHHHH. >>  



I due correvano per i corridoi , o meglio Martin scappava e Diana lo inseguiva . Stavolta l' aveva fatta grossa far prendere una punizione a D. aveva la stessa gravità del rompere i suoi  videogiochi: la rovina della sua vita . Le conseguenze sarebbero state anche peggio; non appena Diana lo avrebbe preso , la sua vita avrebbe cessato di essere tale.



<< Fermati stronzo , stavolta ti picchierò così forte da romperti tutte le ossa e poi passerò ai tuoi stupidissimi videogiochi. >>



Diana sapeva bene come vendicarsi.



<< NO ,ti prego i videogiochi no. >>



Ma quanto poteva essere stupido , gli era stato appena detto che le sue ossa sarebbero diventate un cumulo di cenere e lui pensava ai videogiochi? Doveva tenere davvero poco alla pellaccia.



<< Fermati  e forse risparmierò qualche tuo prezioso oggetto inutile . >>



<< Avevi detto che avresti spaccato me e  videogiochi non il resto. >>



<< Mentivo e ora fermati. >>



Povero stolto come d'altronde i maschi, non capiscono neanche quanto possa essere pericolosa una donna ferita e che ha appena perso qualcosa di importante. Nonostante a Diana piacesse sottolineare la demenza di Martin doveva ammettere che in quanto a fisico e resistenza la stava esaurendo , ormai era circa mezz'ora che correvano per la scuola e lui non dava segno di stanchezza.



<< Dannazione... >> sussurrò. << Va bene hai vinto , mi arrendo , ma adesso fermati sono stanca. >>



<< Vuol dire che non scassi più me e i miei videogiochi? >> rispose lui.



<< No ..... >> disse lei con voce calma e viso dolce , seguita da Martin che tirava un sospiro di sollivo un po troppo affrettato.



<< Noooo... TI SPACCO DIRETTAMENTE TUTTOOOOO. >> Detto ciò lo prese e lo scaravento sulla prima porta che trovò nel dormitorio maschile.



<< Cavolo sei psicopatica , che vuoi fare ? >> Replicò lui a testa in giù sul letto di chissà quale povero malcapitato del campus.



<< Oh , lo vedrai , eccome se lo vedrei . >> Sibilò lei con voce serpentina e faccia da far paura al diavolo in persona.



Poi si scaraventò su di lui , e posizionandosi a cavalcioni sulle sua gambe strinse il pugno ,tese la mano e si preparò a sferrare un pugno violentissimo sulla faccia da schiaffi di quell'imbecille. Ma, prima che potesse sfasciargli la faccia urtò un piccolo scatolo , che riversatosi a terra cacciò fuori una centinaia di foto . Sparse a terra sembravano una sequenza di attimi in un flashback. Ritraevano prati fioriti , altalene , ruscelli, boschi, alberi di natale.... Sembrava un intera vita raccolta in scatti disordinati. Si era fermata a fissarli , ancora in posizione di tiro , ma comunque immobile ; c' era qualcosa in quegli  scatti che  sembrava le appartenesse troppo.  



Martin dal canto suo aveva disdricato le mani dal volto, gli sembrava non gli servisse più proteggersi. Aveva notato l' amica immobile fissare il pavimento così ,anche lui un po per curiosità un po per gesto meccanico, posò lo sguardo  a terra e notò piacevolmente qualcosa che gli apparteneva.



<< Guarda un po cos'è venuto fuori, cavolo erano anni che non le vedevo , le ricordi anche tu vero D.? >>



Diana aveva scaraventato Martin nella sua stanza senza rendersene conto. E le foto che aveva rovesciato sul pavimento erano le loro. Ritrasse mosciamente il braccio e ...



<<  Le hai conservate ? Wao , allora non sbagliavo, mi erano troppo familiari. >>



<< Già , non ero bello anche da bambino. >>



L'immensa gioia che la mora aveva provato poco prima scomparve facendo posto nuovamente all' arrabbiatura.



<< Tu, viscido ,schif- >>........ << Mi dispiace per la punizione  , ok ? Non credevo avrebbe punito anche te , insomma sei raccomandata... >>



<< Come scusa? >>

 Stava peggiorando le cose.



<< OK, ok non sei comprata , sei brava , intelligente e simpatica , mentre io sono stupido e ho torto. >>



Sembrava riguadagnare punti con l'ultima affermazione.



<<  E sei anche megalomane, egocentrico, miserabile , viscido  , inferiore....>>La faccia di Martina peggiorava ad ogni accusa. << cretino, irritante, insopportab-  >>



<< Va bene hai ragione tu ma fi-ni-sci-la. >> Scandì Martin con la vena sulla sua fronte che pulsava.



Diana prima lo guardò interrogativa e poi scoppiò a ridere per un buon quarto d'ora. Finito l'ossigeno per ridere e placata l' ira scese da sopra Martin ,si piegò  in terra e colse una foto.Ritraeva loro due che si tenevano per mano  vestiti rispettivamente  da Babbo Natale e signora Natale. Lui con quella buffa barba e le guanciotte arrossate a causa del freddo , e lei con quel vistoso rossore sulle  guance nel tenerlo per mano. Tutto incorniciato da un albero alto e luminoso ,un caminetto e una famiglia felice .



<< Bei ricordi vero ? >>Disse lui interrompendola e penetrando nei suoi pensieri.



<< Quale hai scelto : quella al mare ,quella in montagna ,quella  a casa di nonna Gerdrude oppure quale , eh ? >> Chiese  ancora una volta interrogativo.



<< mh mh , nessuna di quelle che hai elencato. >> Disse , per poi porgergli la foto e sedersi accanto a lui .



La mano della ragazza era tesa  e ben ferma mentre lui non dava cenno di movimento . Fissava la foto con occhi perplessi , tra il curioso e il nostalgico; gli faceva un po paura riaprire vecchi cassettoni di una memoria ormai chiusa , ma in fondo era solo una foto no?
L'afferrò e la portò proprio sotto gli occhi . L a sua posizione in quel momento era retta e il viso era chino sulla foto come se Martin in quel pezzettino di carta volesse entrarci .



<< Manca anche a me . >> Furono le uniche parole che pronunciò Diana.



<<  Cosa ? >> Disse lui.



<< I momenti felici. >>



E già come dargli torto , quelli erano gli anni in cui  a posto del " secchiona" c'era il " sorellina", o quelli del " ti voglio bene " invece del " ti ammazzo " o " mamma mia sei orrenda", erano anche gli anni della manina data e stretta per la paura nelle notti buie o per il freddo davanti al camino, erano gli anni del bagnetto insieme , della famiglia riunita , dei cenoni di capodanno e le abbuffate di Natale , delle ginocchia sbucciate , delle vacanze al mare , delle dormite nello stesso lettuccio, dei primi bacetti , dei giochi insieme....... Aspetta aveva detto BACETTI???



Di colpo divenne tutta rossa , al sol ricordare che da bambini lei e Martin si scambiavano tenere effusioni da piccoli pargoli che dell' amore capiscono poco o forse anche troppo. E pensare che le veniva il ribrezzo a credere a che essere fosse divetato il suo " adorato fratellino".



Poi finalmente arrivò la risposta che sembrava quasi perduta da lui , che la salvò in calco d'angolo da pensieri fin troppi caldi.



<<  Già ,già , già ,già. >> A Martin non piaceva riesumare il passato lo rendeva ansioso  e distante e questo lo scocciava parecchio. Quel modo di essere non si addiceva a un tipo bello e figo come lui .



<< Forse è meglio conservare queste vecchie cianfrusaglie . >> Disse, rompendo il ghiaccio , che ormai sembrav essere un iceberg.



<< Non sono cianfrusaglie, sono i nostri ricordi. >> Ribattè Diana con tono alquanto infantile.



<< Ok , ma vanno comunque messe  a posto. >>



<< Da quando ti interessa l'ordine e la pulizia ? >> A quanto ne sapeva lei Martin era sempre stato un gran casinista, disordinato e sudicione , da quando la pulizia faceva parte della sa vita.



<< Ah ah ah , davvero simpatica , lo faccio solo perchè dopo devo giocare alla Play. >>



<< Ok, ti do una mano. >>



<< O mio Dio cos'è sta gentilezza. >>



<< Mhh, vedi di non farmela passare, ok ? >>



<< Ok. >>



Insomma ordinare un paio di foto sembrava piuttosto facile, ma non per loro . Ad ogni foto che coglievano da terra, prima di riporla nello scatolo, veniva fatta una scansione dettagliata.Prima la osservavano , poi guardavano la data e poi si sforzavano di ricordare l'attimo o la scena raffigurata. Non appena tutto riaffiorava riponevano con cura la foto nel box e così ricominciavano. Passarono circa mezz'ora a fare questo ripetersi di azioni finchè arrivati all'ultima foto tesero la mano e afferratala entrambi videro il contenuto dell'oggetto ; così rossi in viso gettarono all'aria la foto . Maldestramente però avevano rovesciato anche le altre e quella precedentemente lanciata in aria si era mischiata al groviglio di foto di nuovo a terra. Avrebbero dovuto ricominciare , di certo era seccante rifarlo da capo , ma la cosa più spiacevole sarebbe stata riguardare il contenuto della foto e affrontare l'argomento.
















Angolo autrice: Eccomi qui, salve a tutti mi presento sono NaruSaku, è  la prima volta che scrivo su di loro spero di non aver fatto un disastro per cui vi prego fatemi sapere con commenti positivi o negativi cosa ne pensate, adesso vado e vi lascio con la premessa di svelarvi il contenuto della foto al prossimo capitolo spero di avervi incuriosito , baci baci NaruSaku.



 
  
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