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Autore: Sexy_Shit    08/06/2014    0 recensioni
I bambini non dovrebbero mai andare a dormire; si svegliano più vecchi di un giorno e, senza che uno se ne accorga, sono cresciuti.
E ora siamo nel pieno della vita, ce lo dicono tutti.
Se cadi nella merda o affoghi, o ti rialzi.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il silenzio più totale riempiva la stanza, traforando le orecchie ai presenti.

- io e Daniel...bè, ci frequentiamo da un po'. -

La bionda siliconata cacciò un urletto di gioia e si alzò in piedi andando ad abbracciare e baciare almeno tre volte su entrambe le guance il moro, che stava ancora aspettando una reazione da parte dei suoi amici. Il cuore gli batteva a mille e la nausea gli saliva pian piano dalle viscere dello stomaco fino alla gola, lasciandogli un saporaccio in bocca.

- io conosco un sacco di persone gay, sono così carini! - strillava la bionda.

Zayn abbassò lo sguardo, pentendosi di averla portata con sé, facendole gesto di sedersi di nuovo.

Guardava Eva, sperando che non l'avesse presa troppo male ma forse era andata peggio di quanto pensasse. Molto peggio. La ragazza se ne stava seduta sul divano di pelle nera fissando un punto inesistente davanti a se. Portò di scatto una mano alla bocca, lasciando scappare un piccolo sospiro.

- e non me ne hai mai parlato? - chiese Harry, che era rimasto in piedi, accanto a Melanie, seduta sul bracciolo della poltrona.

- temevo che non avresti capito, o che mi avresti trattato in modo diverso... -

- Louis, ci conosciamo praticamente da sempre! Io...io te ne avrei parlato. -

- è da un po' che non parliamo, Harry. Non sai più così tanto su di me. -

- an sì? - chiese alterato – allora dimmi, lo prendi in culo o glielo metti dentro? -

- Harry... - lo ammonì Melanie, strattonandogli il braccio.

Il ragazzo la ignorò, uscendo dalla stanza. Louis fece un cenno al suo ragazzo e andarono a prendere i loro giubbotti.

- ha ragione. - disse Liam tra se e se.

- come? - chiese confusa la sua ragazza.

- penso che dovremmo prenderci una pausa. -

Gli occhi di Grace diventarono, se possibile, ancora più grandi e languidi, mentre si lasciava sprofondare nello sconforto.

- ci ho pensato a lungo e...stiamo insieme da quasi un anno, forse è il momento di provare qualcos'altro... -

- se sei gay anche tu basta che me lo dici. - sputò con un coraggio che nessuno mai si sarebbe aspettato da parte sua.

Si alzò e lasciò la casa, fuggendo come un razzo.

- andiamo Abby. - disse il moro alzandosi

- dove andiamo? - chiese la bionda alzandosi.

- ti porto a casa, dai. - sospirò lanciando un'ultima occhiata a Penelope, seduta compostamente sull'angolo del divano, accanto a Niall.

Così, anche Zayn e la biondona, Abby a quanto pareva, lasciarono la casa, come poi anche Louis e il suo compagno. Eva si alzò di scatto, scappando fuori, sbattendo contro la spalla del suo ormai ex-ragazzo, scoppiata in lacrime. Anche Liam se n'era andato, subito dopo che Grace aveva lasciato la casa. Il suo sguardo era confuso ma stranamente sollevato.

Dylan guardò i quattro ragazzi rimasti, sospirando.

- chi ha voglia di un film con pizza? -

- chiamo io! - si propose il biondo, scattando in piedi.

La mora sospirò, aprendo una birra e mettendosi comoda. Harry era ancora lì impalato, a fissare il televisore acceso mentre i canali cambiavano velocemente.

Rabbia e dolore gli si potevano leggere chiaramente negli occhi languidi. Melanie gli sfiorò la mano, catturando la sua attenzione, per poi avventurarsi al piano superiore.

- io non mangio! - gridò prima di entrare in camera sua, seguita a ruota dal riccio che le faceva eco.

- dici che i due si scopano? - chiese Dylan.

- probabile. - rispose Penelope.

Erano sedute agli estremi del divano, entrambe stringevano una bottiglia di birra guardando uno stupido film della domenica pomeriggio mentre Melanie, al piano superiore, sussurrava dolci parole di conforto all'orecchio di Harry, che ascoltava famelico, beandosi della sua voce sensuale.

- non vuoi andare da Eve? -

La bionda sospirò – c'è tempo. -

Non le andava di subirsi ore ed ore di pianto disperato. Ora era Harry il suo unico pensiero. Avrebbe consolato domani l'amica.

- lascia, faccio io. - disse sfilandogli di mano la cintura e calandogli i pantaloni.

- dovrei essere io quello incazzato – sorrise mentre la ragazza si abbassava all'altezza del bacino.

- non sono arrabbiata. Voglio solo rendere te meno arrabbiato. -

Il riccio sorrise, insinuando una mano fra i suoi capelli crespi, massaggiandole la cute, tirandoli leggermente quando la velocità dei movimenti aumentava.

Quando ebbero finito Melanie era soddisfatta del suo operato; le dolevano le labbra e le guance erano esauste ma nulla era appagante come il ragazzo stesso sul suo letto con l'espressione beata del residuo piacere. Le accarezzava la schiena scoperta, cercando di calmare l'eccitazione che voleva ripresentarsi bussando sulla coscia della ragazza.

- è meglio se andiamo giù con gli altri, Harry. -

- dici che ci sgamano? -

La bionda annuì con un espressione mortificata.

- tu e Malik avete scopato di brutto, eh? - chiese maliziosa la rossa, guardando Penelope, seduta compostamente dall'altra estremità del divano, nervosa. Dove diavolo era la bionda quando le serviva?

- perchè non sei voluta venire con me quando te l'ho chiesto? - biascicò avvicinandosi, impugnando la bottiglia di super alcolico.

- perchè sono chiaramente etero, no? -

- bah. -

Tornò a sedersi più lontana, pensando ai fatti suoi.

- pizze ordinate! - trillò il biondo fiondandosi sul divano – ora, film. -

Penelope sospirò per l'ennesima volta, immaginando il moro che riaccompagnava a casa la bionda e che si fermava da lei per il resto della giornata, solo Dio sa a far cosa. Ed era frustrante sapere che si era lasciata usare da un ragazzo che non la considerava, che non la salutava neanche che non provava un briciolo di pudore e rimorso. Si odiava per essere stata così debole. Eppure, nel suo subconscio avrebbe voluto essere così debole altre mille volte.

Melanie ed Harry scesero furtivamente dalle scale, separandosi appena furono sul pianerottolo: Melanie corse in cucina mentre Harry si fiondò fuori dalla porta senza salutare nessuno. Preparò un tazza di tè. Erano soltanto le sei del pomeriggio.

Il mondo intorno a lei stava ruotando, cambiando prospettive. Ma il suo piccolo mondo non era mai stato più perfetto. Così fantastico da non accorgersi di nient'altro.


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salve a tuttiii! scusate la mia prolungata assenza ma...bè, diciamo pure che sono stata impegnata, o qualcosa del genere. perdonate anche il mio striminzito capitolo, ma spero comunque che vi invogli a continuare a seguirmi in questa storia <3 detto questo, grazie a chi mi segue ancora e fatemi sapere cosa pensate di questa storia eh ;)
ciaoooooo :DDD

 

  
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