Mi asciugai la fronte sudata con il palmo della mano e mi guardai intorno, impietrii quando vidi una sagoma nell'angolo della camera, non urlai, sarebbe stata la cosa peggiore da fare, così provai ad accendere la luce ma non trovai l'interruttore.
Così presi una decisione tra le più stupide e in appropriate della mia vita forse, rimasi ferma a guardare quella figura accovacciata nell'ombra, finché, senza rendermene conto mi addormentai profondamente. Magari quella nell'angolo era soltanto un ombra. Un qualcosa che si trovava lì. Sognai. Qualcuno stava accanto al mio letto e si chinava curioso su di me. Io sapevo chi era. La visione di quel ragazzo nel corridoio che la scrutava attento con i suoi occhi da cervo e poi andava dalla parte opposta, mi aveva fatta fermare il cuore per un breve istante. Fui svegliata dai raggi del sole che arrivavano dalla finestra dritti ai miei occhi.

"Buongiorno Allie!!" gridò Nancy saltandomi sul letto

"Hey! Ciao Nessy!"

"Oggi che facciamo? Eh? Eh? Eh?" domandò sempre sul mio letto

"Non lo so, dai fammi dormire ancora un pochino'' dissi afferrando la coperta facendo in modo da coprire la mia testa, ma la bionda la tirò via costringendomi ad alzarmi
Non feci neanche in tempo a scendere dal letto qualcuno bussò alla porta attirando l'attenzione della bionda che si avviò prontamente verso la porta. Si guardò intorno non trovando nessuno per poi inchinarsi e tornare in camera con un biglietto tra le mani.
"UUUUUUUh chi è? Allie è per te" disse Nessy facendo la maliziosa.

"dammi qui quel coso." dissi strappandoglielo di mano
'Non riesco a resisterti, farei tante cose su di te se almeno mi lasciassi il permesso' ecco cosa c'era scritto con la stessa calligrafia del biglietto precedente, ma non ebbi il tempo di pensare ad atro che la bionda disse ''Dai oggi sono in vena di follie''

''che genere di follie? Comunque io ci sto''

''Vieni'' Nessy mi prese per un braccio e mi trascinò fuori dalla stanza. Il corridoio era deserto. Iniziammo a correre, sembravamo delle bambine perse in un prato colmo di fiori. Girammo l'angolo e vidi Zayn intento a picchiare qualcuno, non riuscii a capire chi fosse finchè non notai dei riccioli castani...Ma certo era Sam!

''Noo!! Cretino lascialo stare!!'' Gridai con tutta me stessa fino a raggiungerlo. Tutte le porte si aprirono e spuntarono tutti quanti fino a formare una piccola platea. Zayn continuava a picchiare, e a colpire ripetutamente, ma devo ammettere che è davvero wow. Ehy Allie levatelo dalla testa dissi scuotendola. Raggiunsi Sam ormai privo di forze e sporco di quel liquido rossastro che odiavo.

"Smettila!" urlai mettendomi tra Zayn e Sam

Il pugno di Zayn si fermò a pochi centimetri dal mio viso, sbiancò, le sue nocche sporche del sangue di Sam brillavano alla luce del neon che ci sovrastava. Ci guardammo negli occhi a lungo, nuove domande mi assalirono, ma le scacciai velocemente dalla testa e strinsi i pugni per non sbottare contro quel ragazzo che era molto più alto di me nonostante avessimo entrambi 16 anni. Non so dove trovai tutto quel coraggio. L'adrenalina scorreva veloce nelle mie vene dandomi una sicurezza improvvisa, talmente improvvisa che non mi resi conto di aver appena tirato uno schiaffo sulla guancia di Zayn.

"Andiamo Sam." dicemmo io e Nancy aiutandolo ad alzarsi e a tenersi in piedi mentre andavamo in infermeria.

L'infermiera lo fece mettere su un lettino mentre lei andava a prendere il disinfettante e delle garze per pulire le varie ferite sul viso di Sam.

"Sam perchè Zayn ti stava picchiando?" chiesi cercando di tenere un tono di voce calmo, anche se mi era molto difficile

"Beh..credo che fosse perchè mi aveva sentito parlare con un mio amico..." rispose

"E di cosa parlavate per farlo infuriare in modo simile?"

"Ehm..di..di te."

Ero scioccata, perchè Zayn aveva reagito in quel modo?

"Ah..e cosa dicevate?"

"Beh,dicevamo che sei molto carina e ehm..ecco...si...scopabile"disse arrossendo e abbassando lo sguardo in segno di scuse

Guardai Nancy che aveva un'espressione a dir poco esterrefatta,mentre io,senza aggiungere altro uscii dall'infermeria. Ero fuori di me dalla rabbia. Mentre camminavo mi sentii afferrare un polso e trascinare attraverso una porta, non si vedeva molto, ma capii velocemente che eravamo nello stanzino del bidello. Provai ad accendere la luce ma una mano bloccò la mia tenendola stretta, mentre l'altra mi accarezzava una guancia, un forte odore di tabacco mi avvolse. Era lui.

Eccomi con il terzo capitolo! Che ne pesate? Cosa credete che accadrà nel prossimo capitolo? Spero che continuerete a seguire questa ff :)
-baci, Pizzicats