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Autore: screwed up mess    09/06/2014    1 recensioni
We are different and yet the same.
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Smile.






L'avevo vista la rabbia, la stanchezza, in Luke quella mattina. Dal modo in cui se ne andò dopo avermi urlato contro, stringendo i pugni e camminando a passo svelto, sveltissimo.
E io non riuscivo a stare ferma sulla sedia e di seguire la lezione non se ne parlava. Se quella mattina mi ero svegliata di buon umore, Luke avevo provveduto a farmi ricredere.
-Tieni d'occhio Luke.
Scrissi un messaggio a Michael mentre io e Lily stavamo andando a pranzo.
-Lo faccio sempre. Fu la risposta.
-Come quella volta in corridoio?
-Mi avevi distratta tu e le tue sigarette.

Sorrisi leggendo la risposta.



Dopo aver buttato in aria l'armadio avevo, all'ultimo momento, trovato un bel vestitino da mettere. Era corto, dovetti ammetterlo, e per quella ragione, mio padre mi guardò male prima che uscissi. Ma ero bella quella sera, e ne ero a conoscenza perchè non mi era mai mancata l'autostima. L'unica differenza era che le altre volte in cui uscivo, mi vestito così per attirare l'attenzione di tutti, ma non quella sera. L'unica attenzione che mi importava di ricevere era quella di Luke. Sorrisi a Michael quando salii nella sua auto, ma lui non ricambiò e fece una smorfia. ''Vieni vestita cosi?'' ''Qual è il tuo problema?'' risposi seccata accendendo una sigaretta e abbassando il finestrino. Lui non rispose e per i primi due minuti ci fu silenzio. ''Sai quanta brutta gente potresti rimorchiare?'' Non capii se era serio o se mi stava prendendo in giro, così decisi di buttarla sul ridere. ''Intendi gente che si presenta come ti sei presentato tu? Ah si, brutte persone quelle!'' sorrisi, ma lui no e capii che non stava scherzando. ''Senti, quella volta mi ero fatto un'idea sbagliata di te, ok?'' ''Cioè? Cos'hai pensato?'' Gli rivolsi tutta la mia attenzione in attesa della risposta. ''Pensavo tu fossi una stronza e si...beh'' ''Una puttana? Che se la faceva con chiunque? Che ero la nuova arrivata ma tu hai pensato di sapere già che tipo ero?'' Avevo iniziato ad essere irritata, anche se Michael non mi aveva definito così esplicitamente era come se lo avesse fatto. ''Ridley'' ''Pensavi che io ci stessi provando con te?'' Alzai la voce e mi dimenai sul sedile. Potevo accettare che lui avesse pensato che fossi una stronza perchè, bisogna ammetterlo, quello era il mio obiettivo, ma non altro. ''Cazzo, ho avuto solo una prima impressione sbagliata, rilassati!'' ''Troia, Michael! Ecco cos'hai pensato di me!'' E la conversazione finì lì perchè lui rimase in silenzio e io rivolsi, per tutto il resto del viaggio, lo sguardo fuori dal finestrino. 



Michael non aveva ancora spento il motore dopo aver parcheggiato che io ero già scesa dall'auto per dirigermi verso il locale. Entrai e, in fondo, vidi Luke e Calum seduti ad un tavolo che ci aspettavano. Il mio passo era svelto verso di loro e poco prima che li raggiunsi Michael mi urlò un ''Ridley, cazzo!'' attirando l'attenzione di tutti. Come se niente fosse presi posto di fianco al biondo e sbuffai. ''Cosa succede?'' Calum domandò al suo amico che, nel frattempo, mi aveva fulminata con lo sguardo. ''Niente'' risposi io. Guardai alla mia destra e Luke sembrava essere tornato di buon umore. ''Scusa, per oggi'' mi sussurrò, ma non risposi. L'essermi infuriata con Michael mi aveva fatto tornare in mente il modo in cui ero stata trattata quella mattina stessa dal ragazzo che ora, seduto di fianco a me, sorrideva sperando che io lo ricambiassi.
Aspettammo che anche Ashton e Lily ci raggiungessero e poi ordinammo. ''Perchè ci avete messo così tanto?'' il sorriso malizioso di Calum gettò la mia amica nell'imbarazzo più totale. ''Quando sono arrivato non era ancora pronta. Non pensare sempre male!'' Ashton tirò un pungo sulla spalla dell'amico. 



''Chi vuole un altro giro?'' domandai sorridendo. Inutile dire che l'alcool aveva i suoi effetti positivi su di me, perchè, con Luke, ci avevo persino fatto una conversazione. Che poi quest'ultima riguardasse quello che stavamo bevendo era un altro discorso. ''Io basta'' ''Anche io'' ''Femminucce'' risi, pronta ad ordinare qualcos'altro da bere. ''Femminucce niente, Rid. Basta anche tu'' Luke era serio e io mi spazientii. ''Ma quanti padri che ho! Prima Michael e il vestito, ora tu e il bere!'' sbuffai. E mentre Lily cercava di sviare l'attenzione iniziando una nuova conversazione, sentii la mano del biondo posarsi sulla mia coscia. Feci un leggero balzo a causa del solletico provocato da quel contatto e quando la sua mano iniziò a risalire spalancai gli occhi. Luke rise divertito dalla mia espressione e io, vedendo quel sorriso, non potei fare a meno che ridere. ''Ma che diavolo succede?'' Lily aggrottò le sopracciglia. ''Niente, continuate pure! Cosa stavate dicendo?'' Mi finsi interessata alla conversazione mentre, discretamente, cercavo di spostare la mano del ragazzo.

''Prima vado un secondo in bagno'' Annunciaii dopo che Ashton aveva proposto di andare in una discoteca non troppo lontana da dove ci trovavamo. La mia amica mi accompagnò perchè ''noi andiamo sempre in bagno in coppia!'' Dopo essermi sistemata il trucco ripassai il rossetto. Notai Lily che mi fissava attraverso lo specchio. ''Si?'' la esortai a parlare. ''Cosa succede tra voi due?'' ''Noi due chi?'' ''Tu e Luke'' Sistemai le mie cose nella borsetta per prendere tempo. Non sapevo cosa dirle. Mi risultava piuttosto facile mentire alle persone, ma non volevo, non volevo mentire all'unica amica che avevo. Mi costrinsi però a dire ''niente'' alzando le spalle e sorridendo. Il punto era che, diavolo, non lo sapevo nemmeno io cosa stava succedendo. Ci frequentavamo? Sicuramente no. Non eravamo mai usciti assieme, non ufficialmente. E perchè tenevamo questa cosa, qualsiasi cosa fosse, nascosta ai nostri amici? Forse però a me, in fondo, stava bene così.




''Vieni con me a ballare!'' Lily era talmente vicina al mio viso che per un attimo pensai che mi baciasse, cosa che, calcolando la quantità di alcool che aveva ingerito da quando eravamo in discoteva, poteva benissimo capitare. Guardai il gruppo di amici alle nostre spalle. Decisi di assecondarla e lasciarmi trascinare in mezzo alla gente e poco dopo persi di vista gli altri. Pensai a Luke, che non sapevo dove fosse e l'idea che potesse essere in qualsiasi posto di quel locale a ballare con qualcun'altra iniziò a farsi largo nella mente. Dopo essere stata un po' con Lily e prima che me ne potessi rendere conto, ero già alla sua ricerca. Tirai un sospiro di sollievo quando, avendolo cercato ormai dappertutto, lo vidi appoggiato al muro, poco distante dalla porta d'ingresso, mentre trafficava con il cellulare. Appoggiai una mano sopra lo schermo del telefono per attirare la sua attenzione. Mi guardò e, in un attimo, l'oggetto che aveva in mano sparì nella sua tasca. ''Che ci fai qui da solo?'' urlai più che potei per sovrastare la confusione. ''Stavo aspettando che finissi di ballare con Lily'' Afferrò la mia mano e mi fece avvicinare a lui. Pensavo mi baciasse, in realtà mi chiese ''vieni fuori?'' parlandomi all'orecchio.



''Perchè siamo usciti?'' ''Cos'è successo con Michael?'' Alzai gli occhi al cielo. Non mi andava proprio di parlarne. ''Nulla'' scossi la testa. ''Ridley'' disse lui. ''Luke'' risposi io. ''Anderson non prendermi per il culo'' ''Hemmings hai intenzioni di baciarmi prima della fine della serata?'' E sapevo che, con quella domanda, Luke si era già dimenticato di voler sapere l'accaduto tra me e il suo amico. E Sapevo anche che, finalmente, ero riuscita ad essere di nuovo la ragazza sfacciata che con Luke non ero mai ben riuscita ad essere. 
Il biondo, che stava in piedi di fronte a me, rimase un paio di secondi con le sopracciglia alzate per lo stupore causato da ciò che avevo appena detto. ''Allora?'' lo esortai, perchè io, di un suo bacio, ne avevo veramente voglia. ''Se proprio insisti'' rispose svogliato, avvicinandosi a me. ''E allora ti fotti!'' lo spinsi via, ma quanto scoppiò a ridere mi resi conto che mi stava prendendo il giro. Ma, per quella sera, eravamo destinati a non baciarci. E come potevamo? Lily spuntò fuori dalla discoteca canticchiando, seguita da Calum che le diceva di fermarsi perchè era ubriaca. Le andai in contro e le misi un braccio attorno alla vita. ''Ashton ti riporta a casa adesso, ok?'' Smise di cantare e ''Si!'' strillò per poi aggiungere ''prima che io vomiti sarebbe meglio.''
Michael e Ashton ci raggiunsero sul marciapiede. ''Ash, trattala bene, ok?'' ''Agli ordini capitano!'' In quel momento, però, non reputai Ashton l'affidabilità in persona.



''Ridley, amica mia, quante volte ti dovrò dire che mi dispiace?'' ''Non chiamarmi amica mia. Perchè non sono né tua né, tanto meno, amica'' 
Mi ero tolta le scarpe e distesa sui sedili posteriori dell'auto di Michael perchè era stato talmente insistente che dovetti cedere e farmi accompagnare a casa da lui. Ma non facevo altro che rispondergli male da quando aveva messo in moto la macchina. Non ero più arrabbiata con lui, ero solo infastidita, ma conoscendomi, l'indomani mi sarebbe passato tutto, ma questo lui non lo sapeva e quindi continuava ad insistere.
''Ok, Mike. Hai vinto tu. Siamo di nuovo amici!'' sbuffai. L'auto si fermò di fronte a casa mia e mi infilai le scarpe. ''Non trattarmi come un fottuto bambino'' replicò, senza però alzare la voce. Feci per aprire la portiera ma Michael parlò di nuovo. ''Comunque grazie. Per quello che hai fatto a Luke.'' Lo guardai, aspettando che continuasse perchè non mi era chiaro cosa volesse dire. ''Ogni tanto, quando ci sei tu in giro, ride. Come stasera, al bar. Non lo vedevo ridere così di gusto da tanto tempo. Non so che effetto tu abbia su di lui, ma è senz'altro positivo'' Ascoltai attentamente le parole di Michael e aspettai qualche secondo prima di rispondere. ''E' scorbutico anche con me.'' ''E' così dall'inicidente. Non cambierà da un giorno all'altro, ma credimi quando ti dico che da quando ti conosce sorride più spesso.''


Quella sera andai a dormire con le parole di Michael che continuavano a tornarmi in mente. Ero, in un certo senso, lusingata che Luke stesse -stando a ciò che mi era stato detto- meglio con me. Forse io potevo veramente, in qualche modo, aiutarlo. Sentivo, tuttavia, che quello che facevo non era abbastanza, anzi, era poco e niente.





 

Vi lascio con una foto di Luke :*



  
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