Film > Thor
Segui la storia  |       
Autore: CrystalRose    09/06/2014    1 recensioni
Perché Loki da dopo la caduta dal Bifrost a The Dark World si è comportato nel modo che noi tutti sappiamo? E se tutto quello che ha fatto, fosse stato l'unico modo per salvare la persona amata?
[Pre Avengers-The Avengers- Thor TDW- accenno a Age of Ultron fino a Ragnarok/post Ragnarok]
[Elementi dei film, fumetti e mitologia norrena]
Genere: Azione, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Loki, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Movieverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Eternal Flame OFH

NdA: Si consiglia di ascoltare "Eterrnal Flame" degli audiomachine, perché è epica, come spero il capitolo: http://www.youtube.com/watch?v=02YcdYnStQQ

Svartalfheim

 

Dopo che Jane si fu risvegliata, gli déi scesero dalla nave che li aveva condotti lì insieme alla donna. Malekith e i suoi Elfi Oscuri erano appena giunti su Svartalfheim.

I due fratelli avevano un piano per costringere il re degli Elfi a liberare Jane dall’Æther e poi ucciderlo. Lo avevano progettato mentre Jane dormiva. Non doveva sapere in cosa consisteva, avrebbe potuto rovinare tutto.

Si acquattarono tutti e tre su una rupe, attendendo che Malekith e Kurse facessero la loro comparsa.

-Sei pronta?- chiese Thor all’astrofisica appena videro il nemico avvicinarsi.

-Lo sono- rispose Loki al posto dell’astrofisica.

 

I due si alzarono in piedi per farsi notare.

-Lo sai che l’Æther ci condurrà alla morte?- domandò retorico l’Ingannatore.

-Sì è possibile-

Loki mostrò a Thor i polsi ammanettati con l’intento di farsi liberare.

-Ancora non ti fidi di me, fratello?-

Il dio dal mantello rosso lo guardò dubbioso.

-Tu lo faresti?- chiese per poi liberarlo.

-No, non mi fiderei- mormorò il moro estraendo un pugnale e ferendo il fratello, buttandolo giù dalla rupe.

-No! Thor!- Jane ora era spaventata: non solo era in balia dell’Æther ma persino di Loki.

Il dio dal mantello verde saltò giù per raggiungere il fratello; Malekith, che osservava la scena da lontano, si avvicinò cercando di capire cosa stesse accadendo tra le due divinità. Anche Jane si mise all’inseguimento di Loki.

-Pensi davvero che m’importasse di Frigga?- esclamò Loki avvicinandosi al fratello a grandi falcate –O di tutti voi?- con un calcio sul viso, fece rivoltare il fratello.

Loki si meravigliò. Non era così che sperava di sentirsi vendicandosi di lui. Anche se era un’illusione, si rese conto che le parole di Erin erano vere.

-L’unica cosa che volevo era te e Odino morti ai miei piedi- In realtà in quelle poche ore si rese conto che non aveva mai voluto Thor morto. Non poteva.

Il biondo intanto cercò di recuperare il Mjölnir ma appena prima che arrivasse il moro lo afferrò per l’avambraccio e gli tagliò la mano.

Thor urlò di dolore per mascherare l’illusione.

Loki afferrò Jane per la vita.

-Malekith! Io sono Loki da Jötunheim e ti porto un dono- lanciò malamente la donna ai piedi dell’Elfo –Desidero una sola cosa in cambio: un comodo posto per osservare Asgärð che brucia-

Kurse parlò in elfico e Malekith si mosse per osservare più da vicino Thor.

-Guardami- disse l’elfo facendo voltare il dio col martello. Alzò una mano e il corpo di Jane si sollevò da terra. L’Æther confluì nell’atmosfera appena sopra le loro teste, fuori dal corpo della donna che poi cadde a terra finalmente salva.

Appena prima che il flusso rubino entrasse in Malekith, Thor ordinò a Loki di agire.

L’Ingannatore mosse la mano destra rapidamente, facendo sparire l’illusione e quindi ridando la mano al fratello che riprese prontamente il Mjölnir.

Un fulmine richiamato dal dio colpì la nuvola rossa per distruggerla, l’Ingannatore non ci pensò due volte a fare scudo a Jane col proprio corpo.

Come tante schegge di rubino, l’Æther si risollevò da terra per ricomporsi all’interno di Malekith.

Malekith e Kurse se ne andarono, Thor fronteggiò gli elfi ma Kurse afferrò una strana pietra incandescente che una volta esplosa in volo aprì un buco nero che li avrebbe risucchiati.

Loki, vedendo il pericolo, spinse via Jane dalla traiettoria della voragine, salvandola da una morte certa. Una sorta di redenzione per non aver salvato Erin dalla morte ma lui stesso venne risucchiato. La paura era dipinta sul viso dell’Ingannatore, doveva finire così la sua vita? Aveva già fatto tanto per il fratello.

All’improvvisò qualcosa di pesante lo placcò, riportandolo a terra: Thor.

Il dio dal mantello rosso ingaggiò una lotta con Kurse, mentre Malekith fuggiva e Loki combatteva gli altri elfi.

Kurse scaraventò il Mjölnir lontano dal dio e cominciò a colpirlo non curante che l’Ingannatore lo avesse visto.

Loki prese una lancia e si avvicinò al mostro a grandi falcate.

Appena alle sue spalle, Loki infilzò Kurse con la lancia, trapassandolo da parte a parte, salvando la vita al fratello.

Thor era sorpreso a terra, non si sarebbe mai aspettato un gesto simile e in quel momento lo vide.

Vide di nuovo il giovane principe asgardiano forte e ribelle, nell’animo di un dio che aveva perso tutto ma che voleva redimersi.

Kurse si voltò e abbracciò Loki infilzandolo a sua volta. L’Ingannatore non oppose resistenza.

-Noooo!- fu l’urlo disperato di Thor.

 

Loki venne buttato a terra.

-Ci vediamo all’inferno, mostro- ringhiò l’Ingannatore a Kurse che notò di avere attiva una pietra che creava l’autodistruzione e le voragini nel cielo. Infatti poco dopo la pietra esplose risucchiando e distruggendo Kurse in una voragine.

Il dio col martello si avvicinò al fratello ferito e lo prese fra le sue braccia.

Il moro respirava a fatica.

-No, no, no-

Loki non aveva paura, anzi, era felice. Tra poco avrebbe rivisto Erin e sarebbero potuti restare insieme per sempre.

Non gli importava nemmeno di non essersi vendicato di Thanos e de L’Altro, Malekith lo lasciava a Thor. La vendetta non gli importava più.

Ovunque la sua anima fosse finita, si sarebbe ricongiunta con quella di Erin.

Era questo quello che voleva.

-Sei un folle, non mi hai ascoltato- lo rimproverò il biondo con le lacrime agli occhi.

-Lo so, lo so sono un folle. Sono un folle!-

-Guardami, Loki-

-Mi dispiace, mi dispiace- mormorò sincero. Voleva il perdono del fratello, se fosse stato meno orgoglioso e lucido si sarebbe fatto aiutare da New York.

-Shhh. Va bene, va bene dirò a nostro padre cosa hai fatto qui oggi- gli disse sapendo quanto tenesse all’approvazione di Odino.

-Io non l’ho fatto per lui-

Quelle parole spiazzarono il dio del tuono

Thor in quel momento vide negli occhi del fratello ciò che non aveva mai visto prima: amore.

Ma se non l’aveva fatto per Odino, non l’aveva fatto nemmeno per lui o per la loro madre, allora per chi?

All’improvviso per la bionda divinità tutti i pezzi del puzzle tornarono al loro posto: il Tesseract, New York, l’entusiasmo di avere vendetta, tutto aveva un filo conduttore.

Era per forza così, c’era davvero un motivo per il quale Loki aveva agito in quel modo.

Sua madre aveva fatto un nome.

-Erin- disse Thor ad alta voce, una volta trovato il sottile filo rosso che univa le azioni del fratello –L’hai fatto per lei?-

Loki lo guardò sorpreso, come lo sapeva? Ma poco importava, era troppo tardi.

Sentì le palpebre pesanti e le chiuse per sempre.

-Noooo!!!-

Thor cercò di scuoterlo, invano.

Il dio degli inganni era morto.

 

 

Asgärð, sala della Sfera.

 

Erin entrò nella stanza proprio nel momento in cui Loki veniva infilzato dalla lancia conficcata in Kurse.

Osservò tutta la scena successiva in silenzio.

Non poteva crederci, non stava succedendo sul serio.

Loki non poteva morire, non così, non davanti ai suoi occhi.

 

Vide Loki diventare bianco, le vene divennero nere come se si stesse per sgretolare come argilla al sole.

Le lacrime sincere di Thor rendevano la scena reale.

E poi quelle parole: Non l’ho fatto per lui.

L’aveva fatto per Thor, per Frigga, per Jane ma soprattutto l’aveva fatto per lei.

Glielo aveva promesso sul pianeta dei Chitauri che avrebbe recuperato il Tesseract solo per lei.

Per salvarla.

Lei e lei soltanto.

Ora lei era salva nel Valhalla, nessuno poteva farle del male e lui…bè lui ora poteva finalmente trovare la pace.

Quella pace che nemmeno il suo amore aveva potuto donargli.

Il dio chiuse gli occhi. Per sempre.

 

Un rumore sordo e metallico fece voltare le otto valchirie, le quali notarono che Erin stava piangendo silenziosamente in ginocchio.

Era maestosa con quell’armatura verde, un lunga treccia le ricadeva dalla spalla sinistra nella mano destra lo scettro di Loki.

Hnoss storse il naso ma sapeva che non poteva essere altrimenti. Era l’unica sollevata dalla dipartita del dio.

Hervör si avvicinò.

-Bambina mia-e l’abbracciò.

Erin si irrigidì alla vista di Thor che abbandonava il fratello su Svartalfheim.

-Lo sta abbandonando?!- mormorò incredula.

-Deve salvare la Terra-

-Lo sta abbandonando- stavolta era una secca affermazione.

-Ora manderemo qualcuno a recuperarlo-

-Andrò io. Voglio essere io a occuparmi del corpo. Mi sono già presa cura di lui una volta-

-È troppo pericoloso-

-Non m’importa- affermò dura rialzandosi e liberandosi dall’abbraccio di Hervör.

-Ma?-

-È il minimo che possa fare per il re-

-Erin ma cosa stai dicendo? Odino è il nostro re- le ricordò Hervör.

-Non il mio. Loki è…era il mio re-

Detto questo uscì dalla sala pronta a inviare su Svartalfheim degli Einherjar a recuperare l’Ingannatore.

Hnoss si avvicinò a una Hervör incredula.

-Abbiamo un’altra sovversiva in casa. Che vi avevo detto?-

-Taci – le disse Brunilde alle sue spalle – È solo sconvolta. L’ha visto morire, cerca di capire-

-No, non voglio capire- replicò caustica l’altra voltandosi – Se mi aveste dato retta a quest’ora lei sarebbe bruciata su una pira e la sua anima sarebbe finita nel regno dei morti e ora farebbe compagnia all’Ingannatore. Invece no, dobbiamo tenere una ribelle nel Valhalla. Chissà cosa le avrà inculcato Loki in quella testa dura-

-Ora basta Hnoss – disse Hervör – Smettila di avercela così tanto con Erin. La tua è solo invidia per esser stata respinta secoli fa da Loki. Era Erin quella destinata non tu-

Hnoss tacque punta nel vivo. Prima di diventare valchiria, Hnoss voleva il giovane principe come sposo ma lui rifiutò, non aveva nessuna intenzione di prender moglie. Tanto meno con Hnoss.

L’unica cosa che poté fare Odino fu quella di ammetterla al Valhalla per vegliare per sempre su di lui.

Con Erin le cose si erano complicate, una gelosia accecante l’aveva portata a dividere la coppia.

 

Svartalfheim

 

Loki riaprì gli occhi.

Si accorse di esser rimasto solo.

La ferita non c’era più, l’illusione che lo aveva salvato all’ultimo da una morte certa era svanita non appena perse i sensi fra le braccia di Thor.

Voleva riabbracciare lo spirito di Erin ma l’istinto di sopravvivenza prese il sopravvento.

Era stato sincero nei confronti del fratello, voleva il suo perdono e lo aveva ottenuto.

Purtroppo però non poteva lasciare che Odino, Thanos e L’Altro restassero impuniti.

Ora che suo fratello era impegnato con Malekith e Asgärð cercava un modo per risollevarsi dall’attacco elfico, Odino era molto vulnerabile.

Era giunto il momento di tornare sul trono.

Stava per rialzarsi quando sentì degli Einherjar avvicinarsi.

Ottimo, dal Valhalla si erano accorti della sua dipartita…

-Eccolo, forza voi due, portatelo sulla nave. E fate attenzione a come lo prendete, Erin è piuttosto sconvolta trattiamolo con riguardo…- fu la voce di uno degli Einherjar che giunse alle orecchie del moro.

Loki ascoltò attentamente ma a sentire il nome della sua amata si mise sull’attenti.

Era ancora viva? Eppure lui le valchirie le conosceva bene, erano otto e tra di loro nessuna si chiamava Erin.

Ripensò al discorso di Hnoss che non l’aveva mai convinto. Gli aveva mentito!

Avrebbe mai finito di tormentarlo? Stavolta l’avrebbe pagata.

E il nome della valchiria dall’armatura azzurra finì nella lista di persone di cui Loki aveva intenzione di vendicarsi.

Quando uno delle due guardie si avvicinò e lo vide bello sveglio Loki sussurrò: - Perdonami- e rapidamente con un’illusione si scambiarono i corpi.

La guardia-Loki sorrise soddisfatta, ora Odino aveva le ore contate.

 

 

Spazio autrice:

*Lalla fa finta di dirigere l’orchestra che suona Eternal Flame degli audiomachine* Scusate ma questa canzone è epica :D (è anche il caldo che mi fa dare di matto! :P )

Questa scena è straziante T.T Io al cinema già sapevo perché me la sono bruciata su Tumblr curiosando fra i blog dedicati alla Marvel, ggggrrrrr!!!! :@

Bene, bene e ancora bene! Loki fa finta di esser schiattato, ora è Erin che pensa che sia morto (eccerto un po’ per uno XD) e Thor… No, scusate, un applauso al biondo!! Bravo Thor non sei rintronato come molti pensano ^^

Il prossimo capitolo doveva essere l’ultimo ma non credo che sarà così, tra una pagina e l’altra di studio guarderò questo benedetto episodio di Agents of SHIELD, però non so dirvi…dovrei pubblicare il prossimo lunedì, però boh, non è sicuro :( ho tante cose da studiare e cercherò di fare del mio meglio :)

Nel frattempo ringrazio tutti coloro che mi seguono pazientemente *offre granite a tutti*, doppia razione alle commentatrici: ZephiliaMalfoy99, Loki__Laufeyson, Cho Yamamori e Hermes (tesora, appena finisco qui corro da te, che mi sono persa due capitoli O.o )

Un bacio a tutti!!

Lalla.

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Thor / Vai alla pagina dell'autore: CrystalRose