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Autore: Archaix_Lemixia    10/06/2014    1 recensioni
In seguito ad un trauma riportato dalla TNT (noi tre) a causa dello scandaloso numero XI, le tre Nobody sono costrette a letto e tutti i membri dell'Organizzazione decidono (anche se non all'unanimità) di raccontare loro delle storie per riuscire a farle riaddormentare.... ma non le favole Old style, altrimenti che gusto ci sarebbe? ;)
PS: essendo un capitolo a parte si può tranquillamente leggere senza conoscere la trama della nostra precedente fic, QUINDI AMANTI DELLE BELLE FAVOLE FATEVI SOTTO E VENITE A SOGNARE CON NOI!! X'D
Genere: Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Nuovo personaggio, Organizzazione XIII, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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SAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAALVE A TUTTIIIIIIIIII!!!! ^w^ *esclamano uscendo da un cilindro mistico e fatato vestite da conigli con tanto di orecchie e codino a batuffolo sgranocchiando una carota*

Ora che la scuola è finita possiamo finalmente dedicarci a una serie di fanfic demenziali e senza senso proprio come volevamo da una vita! Quella che state per leggere è la prima di una serie di storie re-inventate da noi medesime sulla base delle vecchie care favole della Buonanotte che tutti noi abbiamo amato.

Ma come avrete capito non saraaaaaanno normali: saranno interpretate dai nostri cattivi preferiti con l’aggiunta degli immancabili protagonisti (Sora, Riku, Kairi), gli eroi di BBS ( Terra, Aqua, Ventus Vanitas…) e naturalmente ci siamo noi: LA TNT!!! (se non sapete chi siamo andate a leggere la nostra ff “Another Story – Three Nobody, One Destiny” –pubblicità occulta ma neanche troppo ^^”-  

AVVERTENZE: Shonen’ai e paring accennati un po’ dovunque ^^” ; quasi onnipresenti saranno Akuroku e Riso, ma ci saranno anche VanVen, XemSaix, Zemyx, Larxene/Luxord.



AttenzioneRicordiamoAiGentiliLettoriCheLaPresenzaDiEmozioniInQuestoTestoéPuramenteCasualeNonProvateAdImitareQuantoScrittoInQuestaStoriaLeggereAttentamenteIlFoglioIllustrativo

 

Un grido.

Dal piano superiore dei dormitori del castello che Non Esiste risuonò un grido allarmante che rieccheggiò per tutti i corridoi svegliando di soprassalto tutti i membri dell'Organizzazione XIII (+ III) che si alzarono di scatto (tutti tranne Larxene che ignorò bellamente l'urlo e continuò a dormire beata) e facendoli precipitare fuori dalle loro stanze alla velocità della luce. L'urlo di terrore proveniva dal bagno del piano superiore, e lo strillo acuto che produceva riconduceva facilmente alla triplice voce appartenente alle tre novelle Nessuno, Lemixia, Bexyk e Archaix.

“Ma che *****succede, chi *** è che grida a questa ****** ora porco*******!?” Xaldin si precipitò in corridoio mostrandosi attonito e soprattutto incazzato nero, seguito dai lamenti di tutti gli altri Nobody svegliatisi di soprassalto. Improvvisamente tre figure nere gli sfrecciarono davanti non investendolo per poco, che si diressero a velocità Warp verso la camera contrassegnata con il numero “XIII-XIV-XV”.

“Ma che diavolo....?” Sospirò Larxene fingendosi rassegnata: l'unica a non essere zompata in piedi all'udire il grido e l'unica a sapere davvero cosa era successo. Il primo ad entrare fu ovviamente Axel che, spalancando con forza la porta che sbatté contro il muro provocando un tonfo terribile, si precipitò nella stanza convinto che fosse successo qualcosa di terribile.

“Che succede!? Un attacco di Heartless?? Malefica è tornata??” esclamò fingendo confusione, ma quello che vide lo poté considerare “rassicurato”: tutte e tre le ragazze erano avvinghiate l'una all'altra tremanti come non mai, come se avessero appena visto la cosa più orribile di questo pianeta.

“Ragazze ci avete fatti spaventare! Beh, non proprio spaventare, ma sapete che intendo. Insomma, che stavate facendo da lanciare un urlo stroncatimpani alle TRE di notte??” rimproverò le ragazze, mentre gli altri Nessuno arrivavano uno dopo l'altro. Quando Demyx entrò nella stanza si gettò sulle povere Nessuno gridando: “Tutto bene siete ancora intere? Che vi è successo sono entrati gli Heartless in casa? Malefica è risorta?? E' arrivata l'apocalisse???”

“Calmati Demyx!!” Lemixia gli frenò la lingua in tempo chiudendogli la bocca“ non è successa nessuna di queste cose” spiegò.

“E allora che diavolo avete da lanciare grida a caso in quel modo?? Lo sapete che sono vecchio e potrei prendermi certi colpi che mi farebbero restare secco..” Vexen arrivò come al solito pieno di acciacchi e reumatismi, maledicendo ragazzini a caso e i loro presunti schiamazzi notturni.

“Io penso di sapere che avete visto..”

Tutti si voltarono verso la porta e videro Larxene, nel suo lungo e virilissimo pigiama nero con l'effigie di un teschio avvolto dai fulmini, l'espressione seccata e le mani sui fianchi.

“Siete state in bagno vero?” chiese noncurante. Archaix rispose con un mesto cenno e Bexyk sospirò avvilita: “probabilmente qualcuno ha messo dei lassativi nella cena, perché all'improvviso abbiamo avuto tutte e tre bisogno del bagno e siamo corse silenziosamente per non svegliarvi...”

Lemixia continuò il discorso: “...ma quando siamo arrivate, non appena aperta la porta abbiamo... visto...”

Larxene emise una leggera risata divertita e alzò i palmi delle mani all'altezza delle spalle come se la risposta fosse ovvia: “Oooh, molto probabilmente quello che avete visto era Marluxia che faceva la ceretta alle gambe...”

Tutti la guardarono inorriditi e approvarono pienamente nella mente l'urlo da film dell'orrore di poco fa.

“Eehehey che si dice?” quando Marluxia fece il suo ingresso nella stanzetta affollata, ovviamente con i pantaloni addosso, tutti lo guardarono malissimo.

“Beh, che c'è, cos'ho fatto?” chiese mostrando sorpresa.

“TU INCARNAZIONE DEL MALE FUORI DI QUI!!!!” gridarono immediatamente le tre Nobody con uno sguardo infuocato facendolo arretrare di un passo “Ma perché? Che vi ho fatto di male??” ripeteva come sconcertato. Anche il resto dell'Organizzazione asserì allo stesso messaggio e il povero (ma neanche tanto) Leggiadro Sicario dovette affrettarsi ad abbandonare la stanza.

“Oooo beh qui è tutto risolto...” stava per dire il Superiore, che come tutti era accorso immediatamente per vedere cosa fosse successo, ma venne frenato dalla voce quasi rotta dal pianto delle tre: “NUOOO non potete lasciarci sole adesso, ci verranno gli incubi tutta la notte!!” si lamentarono in coro.

“Capo, hanno ragione. Io se fossi in loro sarei rimasto traumatizzato. T-R-A-U-M-A-T-I-Z-Z-A-T-O got it memorized? ...Anche considerando che i Nessuno non possono sognare, loro tre ne sono capaci non so per quale motivo...” aggiunse Axel.

“E allora che si fa?”

La mano di Lemixia scattò sull'attenti come una scolaretta preparatissima sulla lezione del giorno, pronta a proporre di tutto: “Lo so io!!! Restate qui e raccontateci delle favole per farci addormentare ^^” disse ad alta voce, nello stupore generale.

“R-raccontare storie? Ma che scempiaggini sono! Io proporrei di rilassarci tutti quanti bevendo un buon Thé...” stava per obiettare Luxord, ma venne frenato dalla numero XII che con un gesto secco gli tappò la bocca: “A ME VA BENISSIMO” scandì a chiare lettere per far capire che no, non avrebbero preso il thé come degli stupidi signorotti britannici. O peggio, visto che anche Xigbar aveva alzato la mano.

“E sia: ma le storia ce le inventeremo noi, perché quelle versione Old sono una pizza...” Xigbar sbuffò, nessuno aveva voluto sapere come lui proponeva di passare la serata. E per la fortuna dei nostri cari lettori non verrà trascritto il suo pensiero, altrimenti si sarebbe dovuto alzare il rating della storia.

“Storie? Ho sentito che raccontate storie?? voglio sentirle anche iooo” Marluxia sbucò da dietro la porta, segno che non se ne era mai andato ed era rimasto ad origliare per tutto il tempo.

E così, in ordine di numero, ogni membro dell'Organizzazione cominciò a raccontare la propria storia...




¯Tredici ce n’è, nel mio Kingdom Hearts di fiabe da narrar (daaa narrar), venite con nooooii, in questo Mondo Che Non Esiste per sognaaaar (peeer sognaaaar)

Non serve la keyblade, il cappotto nero e il ghiacciolo bello per venire con noi, basta un po’ di fantasia e di bontààààààà (e di bontààààààààà)
¯






Favola n.I – Xemnas

Ventus-Cenerentola


C’era una volta, in una Galass- ehm… in un piccolo isolotto in mezzo all’Oceano, un regno fiorente e prosperoso, famoso per i suoi grandi commerci dei rarissimi frutti di Paopu che vi crescevano in abbondanza. In questo bel regno mezzo isolato dal resto dell’universo mondo gli abitanti vivevano pacificamente in un’atmosfera tipicamente ottocentesca la quale comprendeva l’umile plebaglia e la ricchissima nobiltà, che viveva all’interno di un sontuoso palazzo nel mezzo dell’isola. Proprio nella fascia intermedia chiamata comunemente Borghesia, viveva un bambino biondo, bello e sempre sorridente che portava il nome di Ventus.

La Il ragazzo abitava in una grande villa sulla riva del mare insieme alla sua famiglia composta da una matrigna inutile e tre sorellastre antipatiche, una delle quali pure un po’ stupida.

la matrigna inutile era una donna discretamente bella dal portamento esageratamente raffinato e dei corti capelli rossi: il suo nome era Kairi, e aveva sposato il nobile, coraggioso, bellissimo, benestante e ormai defunto Sig. Xemnas solo per sfuggire al suo basso ceto di origine, ereditando tutto: villa, giardino e figli compresi.

Le “sorellastre”/fratellastri invece avevano tutti dei nomi strani (NdA: perché Kairi e Xemnas sono dei nomi moooolto normali… -__-“) scelti apposta dai loro genitori (appunto…) e si chiamavano Sora, Vanitas e Roxas. I primi due erano i più grandi, due gemelli identici nell’aspetto fisico ma completamente diversi nel carattere: se quel sempliciotto di Sora che era nato per primo e tecnicamente era il più grande dei fratelli  sapeva a malapena sorridere ed annuire, Vanitas era praticamente un genio del male. Entrambi però frequentavano un corso di scherma (dove stranamente al posto delle spade si usavano delle chiavi giganti ma non facciamo caso a dettagli inutili) ed erano molto portati. Roxas era il “terzogenito” se così si poteva definire, ed era identico a Ventus nell’aspetto ma molto più scaltro e isolato, e non sopportava la vista di quello che considerava solo “il suo doppione fatto male”.

La Il nostro piccolo Ventus, nonostante avesse sempre stampato in faccia un sorriso a metà tra l’ebete e il completamente idiota, era molto depresso per questo, tanto che molte volte era costretto a rubare le pillole anti-depressive da casa del suo amico  borghese figlio di uno scienziato pazzo, Zexion. Egli viveva una vita infelice sfruttato e sottopagato dalla sue “sorellastre”, e ogni tanto pure dalla matrigna che come abbiamo già detto era inutile… Gli mancava davvero suo padre, anche se non lo aveva mai conosciuto, altrimenti avrebbe scoperto quanto fosse forte e bello e coraggioso e simpatico e…


“Ehi Xemnas ma non ti sembra di esagerare?? Mica sei un dio sceso in terra dico io!” esclamò ad un certo punto Larxene interrompendo la narrazione con grande disappunto del Superiore.

“Già, e poi scusa chi è questo Sora? Mi suona familiare..” aggiunse  una Bexyk accoccolata fra le coperte del suo letto, toccandosi la fronte. Lemixia e Archaix annuirono. Tutti i presenti sbiancarono di colpo.

“M-MA NIEEENTE niente, è solo un personaggio inventato a caso, come gli altri…” tentò di spiegare Xemnas. Mentre lui tentava di riprendere il discorso però anche il numero VIII, appoggiato ad un angolo della stanza, si era ammutolito. “Roxas… dove ho già sentito questo nome..?”

Dicevo… Dato che il povero Ventus lavorava spesso duramente, si sporcava facilmente con la polvere del camino ed era un accanito fan di Ash dei Pokémon, le altre “sorellastre” lo chiamavano “affettuosamente” Ventus-Cenerentola.*

Doveva sempre sbrigare tutte le faccende da solo, anche se a volte ogni tanto il fratellone Sora si offriva di dargli una mano ma… come dire… era meglio se non lo aiutava…. dividendosi tra il lavoro in casa, le beffe di Roxas, i casini gli aiuti volontari di Sora e le molestie di Vanitas.



Durante un tranquillo e assolato pomeriggio,  mentre la poco-utile matrigna Kairi sfogliava come al solito poco-utilmente e svogliatamente le pagine del suo Cioè mensile notò l’articolo scritto da Yuffie, la reporter del regno, che tra l’altro era sua grande amica <-- pettegole uguali, apprendendo la tal notizia:



Oggi al castello di Maestro Ananas del Re Eraqus, grande ballo per scegliere la promessa sposa del (NdA: giovane, bello, aitante, figo e chi più ne ha più ne metta) Principe Terra!

Vi aspettiamo numerosi!!


Immaginate gli urletti fangirlosi e i saltelli impazziti della matrigna quando realizzò che quello era un diretto invito a niente meno che il gran castello del re…

Naturalmente la prima cosa che fece fu andare a spiattellare la nuova a tutto il regno, come se non bastasse l’annuncio su uno dei giornali stranamente  più venduti sull’isola (Nda: Questo significa che siamo in un’isola fatta  di pettegole?? OMG….)  … oh e ai suoi “amati” figlioletti.

“Mi raccomando, vestitevi bene, comportatevi a modo e fatemi fare bella figura davanti al Principe KYYYYYYYYYYYAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHH *svenimento* … *risveglio* Terra, ok?” intimò severa alle ai figliuoli convocati nel salotto, che in quel momento erano entrati nella fase avanzata di fangirlismo. Naturalmente, tutti tranne Ventus, che se ne era fregato altamente dell’intero  discorso e aveva continuato a canticchiare la sigla dei Pokémon a bassa voce, tornandosene in camera sua.

Oh, e neanche Roxas stranamente.



Quella sera, tutti pronti, profumati (NdA: ho i miei dubbi) e pettinati  con chili e chili di gel colla a presa rapida,  partirono alla volta del castello… … … Tutti meno Ventus-Cenerentola che declinò gentilmente l’invito poiché quella sera su K2 davano in prima visione assoluta “Pokémon X e Y” e lui non poteva assolutamente perderselo.

Così gli altri lo lasciarono da solo per andare a sballarsi alla festa.

L’episodio fu bellissimo, a detta di Ventus, ma dopo aver indolatrato Ash per una mezz'oretta decise che si stava annoiando troppo, e che magari poteva anche raggiungere i suoi fratelli al ballo. Purtroppo quel pomeriggio, mentre la sua famigliola allegra e bella era andata a spendere un patrimonio in shopping per trovare un bel vestitino egli aveva rifiutato schifato l’idea di fare da manichino (soprattutto a causa della presenza di Vanitas, che lo avrebbe sicuramente costretto a sfilare davanti a tutti con un vestito da donna…) e, con le mani tra i capelli color del grano, aprì le ante dell’armadio e prese la prima cosa decente che vi trovò. Naturalmente era un bel vestito, scelto appositamente dal padre Xemnas prima di morire perché sapeva che un giorno sarebbe capitata una cosa del genere e perché era sempre stato così intelligente e previdente…


“La vogliamo smettere con questi intermezzi del ca**o? Lo sappiamo che sei un megalomane, ci manca solo che quella villa fosse a forma di cuore” sbuffò ancora Larxene, che quella sera non era proprio in vena di starsene alzata ad ascoltare storielle stupide.

“Ma ERA a forma di cuore!” precisò Xemnas. E tutti si facepalmarono.



Comunque… Ormai pronto, Ventus provò a chiamare decine di taxi (Nda: ma non eravamo nell’800!?!?), ma a quell’ora nessuno era in servizio. Eppure era strano, insomma, mancava solo un quarto a mezzanotte, non era tardissimo…. Insomma, il povero Ventus-Cenerentola cominciò a disperarsi emettendo lamenti a 40.000 decibel che fecero diventare sordi tutti i delfini nel raggio di 5 miglia, e che si sentirono fino in fondo alla strada.

All’improvviso davanti agli occhi rossi e bagnati del biondino lamentoso apparve in mezzo ad una marea di scintillanti e sbrilluccicosi luccichini una figura perfettamente vestita, blu luccicante e con caschetto all’ultima moda: era la Fata Madrina Aqua (NdA: che abitava in fondo alla strada) che, richiamata dal pianto disperato del piccolo, era andata a controllare.

“OHMAMMINASANTA UN FANTASMA CHE SI TINGE!!!!!” gridò Ventus traumatizzato.

“Hey, come ti permetti io sono TUTTA naturale! E comunque… *si rimette a posto le pieghe del vestito e gesticola con la bacchetta per dare enfasi* io sono la bellissima, potentissima, bravissima, alla modissima, intelligentissima (NdA: soprattutto modestissima… -__-“) Fata Madrina Aqua e sono venuta qui per placare il tuo animo agitato con-“

Vanitas-Cenerentola la guardò con due occhi sbrilluccicanti “Stai dicendo che puoi farmi arrivare a castello senza chiamare un taxi?!? *w* ”

La Fata sbuffò infastidita per essere stata interrotta nel suo poetico monologo, ma si riprese quasi subito capendo con che soggetto avesse a che fare: “Sì *sigh* posso farti arrivare a castello, MA… per farlo ho bisogno di una zucca e di due topi-“

Ventus-Cenerentola la interruppe di nuovo sparendo a razzo per cercare i due oggetti elencati dalla ragazza(?).

Ritornò dopo circa dieci peto secondi**  con l’Heartless da compagnia del fratello Sora, Chester, e un frutto di Paopu mezzo smangiucchiato trovato “per caaaaso” nella camera di Vanitas.

La Fata lo guardò perplessa: possibile che di DUE cosa che gli aveva chiesto non era riuscito a portargliene neanche una?!?

Si portò una mano alla fronte in modo molto teatrale singhiozzando: “Ma queste non sono le cose che ti ho detto di portarmi!”

“Ehm… ecco vedi… topi non ce ne sono perché la matrigna ne ha molta molta paura (NdA: specialmente di quelli molto grandi con le orecchie tonde, che sono re, hanno un cane e si chiamano Michelino) e beh… zucche non ne abbiamo da Halloween…”

La Fata Madrina, che aveva preso a limarsi le unghie tutta concentrata, alzò lo sguardo e con fare annoiato fece segno al biondino di seguirla fuori. Portarono L’Heartless e il frutto di Paopu nel grande giardino che circondava la villa, e Ventus li posò al centro di esso mentre la fata si concentrava mentalmente sull’incantesimo da eseguire:  “Vediamo di sbrigarci tra poco cominciamo le repliche delle repliche delle repliche di Beautiful e Cento Vetrine e non posso proprio perderle!”

Dalla punta della sua bacchetta magica sgorgò un fiume di luce che circondò i due oggetti (un Heartless è un oggetto?? 0_o) trasformandoli completamente:

il frutto divenne una splendida carrozza giallo-metallizzata con cerchioni verdi e arbre-magique all’aroma di vaniglia e il povero Chester prese le sembianze di un cavallo nero con gli occhi scarlatti.

“Mi raccomando non mi graffiare la carrozzeria nuova e non -far sparire accidentalmente il cavallo per mezzo di una mistica chiave gigante- ammonì grave la fata. Chiave gigante? Per qualche secondo Ventus non capì a che si riferisse, ma alla fine pensò che si riferisse alle bizzarre spade da scherma dei suoi fratelli.

Detto questo Acqua diede una bacchettata sul deretano del cavallo che parti al galoppo verso il palazzo.

O meglio…. SAREBBE dovuto partire al galoppo verso il palazzo, ma si sa… gli Heartless non hanno volontà o un cervello perciò invece di portarlo direttamente al ballo gli fece prima fare il giro di tutti i bar e osterie dell’isola.


Risultato: quando arrivò finalmente al castello era ubriaco fradicio, tanto da non riuscire più a distinguere il principe Terra da sua fratello Vanitas.

Naturalmente al nostro moretto (che era da sempre attratto dal fratello biondo) questa svista non dispiacque mica, anzi decise di rapire Ventus-Cenerentola e di scappare insieme lontano da quel microscopico isolotto. (NdA: si dice che ora vivano in una casetta in Canadà dove Vanitas continua a molestare il fratello)


FINE! ^^





“COOSAAA??? Ma non può finire così, dov’è il lieto fineee??” piagnucolò Demyx stringendo il cuscino di Lemixia:  la Nobody era così immersa nel racconto che non si era nemmeno accorta che il Notturno Melodico le aveva strappato il suo cuscino e lo stava stringendo come se stesse ascoltando una storia emozionatissima

tutti protestarono in coro con lui, perfino Lexaeus tirò fuori un cartello con su scritto: VERO FINALE, e a quel punto Xemnas dovette sbrigarsela da solo.


 

“Oh… Già… Ehm, il Principe Terra si sposò con la Fata Madrina Aqua (NdA: che passava di lì solo perché le repliche delle repliche delle repliche di Beautiful e Cento Vetrine erano finite e a casa si annoiava), scapparono insieme e ora vivono felici e contenti alla Hawaii.

Roxas non era mai stato interessato al principe perché aveva conosciuto un paggio di corte, un giovane e avvenente piromane/pedofilo, tale Axel, e insieme andarono a vivere a bordo di una roulotte girando per il mondo e bruciando querce secolari e riserve protette.

Sora conobbe il secondo figlio del re Eraqus, Riku, si sposarono e rimasero a governare il regno (NdA: Ohmamma…) bersagliando i loro poveri sudditi di tasse salatissime così che nessuno sulle Destiny Island (NdA: decisero che il regno d’ora in poi si sarebbe dovuto chiamare così) sarebbe mai vissuto felice e contento (NdA: a parte i due sovrani U_U)

FINE! XD


Finisce così, questa favola dodda se ne vaaaa (seeeee ne vaaaaaa) ma aspettate e un'altra ne avrete, "C'era una Volta" un Nessuno dirà e un'altro sclero comincerà...



*da notare la COERENZA dei motivi con la decisione di chiamarlo in quel modo.
**NdA: unità di misura adottata nel Calisota



Note delle Autrici: se siete arrivati fin qui vuol dire che siete riusciti a soppravivere alla storia (e alla visione del Leggiadro Sicario che si ceretta) ma non è così detto che soppaviviate alla prossima…

Il prossimo narattore sarà il Tiratore Libero Xigbar E NON ASPETTAVI NULLA DI BUONO.

P.s. La pubblicazione sarà settimanale (giusto per farvi penare un po’ MUAMUAMUAMUA) probabilmente ogni Lunedì. SEE YOU THE NEXT TIME!! *spariscono nel cappello*
  
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