Capitolo 3: Il ritrovamento
La notizia del
ritorno di Sakura e Kakashi fece subito il giro di Konoha e Shizune, appena appresa
la notizia, andò subito a riferirlo all’hokage. Fece
tanto in fretta che non bussò nemmeno, ma
spalanco direttamente la porta dell’ufficio di Tsunade,
riferendogli tutto ciò che aveva saputo.
Shizune: signorina Tsunade!
Kakashi è tornato, ma sakura
è ferita e sembra sia Naruto la causa!
Tsunade: cosa?
Tsunade senza pensarci un momento, mollò sulla scrivania
tutti quei noiosi documenti che doveva leggere e si recò all’ospedale. Voleva
occuparsi personalmente di Sakura, per capire la gravità della situazione in
cui era caduto il villaggio della foglia. Una volta arrivata nella stanza
d’ospedale di Sakura, fece uscire tutti i medici, fatta ad eccezione di Shizune. Si sapeva che Naruto
aveva una cotta per Sakura, ma in un momento di follia avrebbe potuto, senza
rendersene pienamente conto, provocare gravi danni alla ragazza.
Tsu: - sospirò di sollievo- per fortuna non è
niente di grave, ha solo qualche segno sul collo e ha perso i sensi per lo spavento!
Shizune: questa volta è andata bene, ma la prossima volta…
Tsu: Shizune, fai
entrare Kakashi!
Non la fece finire
di parlare. Non voleva sentirsi dire che Naruto era
in grado di uccidere…uccidere i suoi amici.
Tsu: “ non è stato Naruto
a fare del male a Sakura…è stata Kyuubi”
Si ripeté la frase mentalmente più volte per
convincersi che era così, voleva che fosse così. Non avrebbe sopportato un
cambiamento così radicale da quel ragazzo che tempo addietro, aveva conquistato
il suo cuore mostrandogli la sua determinazione e il suo coraggio. Naruto era un ragazzo allegro, pieno di energia e voglia di
vivere, non poteva essere solo una maschera per nascondere tutto il suo dolore…no, non poteva essere. Quello era il vero Naruto e tutto ciò che stava succedendo era solo colpa
della volpe a nove code…doveva esserlo.
Kakashi: Tsunade? Si
riprenderà?
Tsu: uhm??? Ah…si
–disse risvegliandosi da quei pensieri- si, non preoccuparti, un po’ di riposo
e sarà tutto a posto. Kakashi…raccontami quello che è
successo!
Kak: Naruto l’ha
aggredita!
Tsu: questo l’ho capito -disse urlando,
lasciando di stucco Kakashi, ma poi riprendendo la
calma continuò- come è andata nei minimi particolari? voglio sapere se era Kyuubi in quel momento! –chiuse gli occhi in attesa di una
risposta-
Kakashi: se fosse stata Kyuubi
–momento di pausa- Sakura sarebbe morta!
Tsunade ricevette quella risposta come una pugnalata
al cuore, tutte le sue speranze erano crollate, ma non voleva darsi per vinta.
Tsu: mi rifiuto di credere che Naruto abbia attaccato una sua compagna, deve per forza
essere stato soggiogato!
Kakashi: probabilmente in parte lo era, Kyuubu prende forza dalla sua rabbia, ma la colpa va anche
attribuita a lui! Ha inoltre detto che se non viene lasciato in pace, la
prossima volta andrà fino in fondo. –strinse i pugni- non posso credere che
siamo arrivati fino a questo punto!
Tsu: tutto questo è soprattutto colpa nostra!
Kak: spero di sbagliarmi, ma credo che si sta
ripetendo la stessa cosa che è successo a Gaara del
deserto del villaggio della sabbia!
Tsu: si! ne ho sentito parlare! Se non sbaglio è
il jinchuuriki del demone tasso!
Kak: esatto! Una volta uccideva solo per il
gusto di farlo, questo perché come Naruto ha avuto
un’infanzia difficile!
Tsu: -annuì- ma se le mie fonti non mi hanno
riferito male, quel ragazzo è cambiato grazie a Naruto…chi
lo sa, magari adesso sarà proprio Gaara a fare
qualcosa per lui.
Passò un giorno
dalla fuga. Naruto ormai era molto distante dal suo
villaggio, ma era anche vero che non aveva la minima idea di dove andare, finchè non venne trovato dai ninja del villaggio della
sabbia Temari, Kanguro e Gaara.
Kanguro: ah eccoti qua! Ma cosa ti salta in mente?
Temari: avevamo altro di meglio da fare che venirti
a cercare!
Naruto: -fissandoli con i soliti occhi rossi pieni
di odio- non vi ho chiesto di farlo! Andatevene!
Temari e Kanguro rimasero
sorpresi alla vista di quegli occhi e di quello che esprimevano, erano gli
stessi di Gaara quando odiava tutto il mondo. Gaara rendendosi conto della situazione decise di far
allontanare i fratelli e di parlare a quattro occhi con Naruto.
Gaara: Temari! Kanguro! Andate pure! Resto io con lui!
Temari: …ne sei sicuro?-non
ricevendo risposta dal fratello- d’accordo noi avvisiamo che lo abbiamo
trovato!
Gaara: no! Non farlo! Se è scappato probabilmente
non vorrà farsi trovare! e se qualcuno venisse a riprenderlo credo che
peggiorerebbe le cose! Per favore,
lasciatemi parlare con lui e mantenete il segreto!
Kanguro: faremo come vuoi! Andiamo!
Gaara e Naruto rimasero
seduti su un tronco d’albero in silenzio per molto tempo. Fu Gaara a interrompere quel momento di pausa.
Gaara: solitamente sei meno silenzioso!
Naruto: non ho voglia di parlare! Nemmeno con te Gaara! Lasciami stare!
Gaara: - con calma continuò, non voleva far
agitare l’amico ancor di più di quello che era- Konoha
ci ha spiegato la situazione! Dimmi, preferisci tenerti tutto dentro e
diventare come ero io fino a qualche tempo fa?
Naruto: credo di esserlo già diventato! c’è mancato
poco che uccidessi Sakura! –strinse i pugni-
Gaaara: -non fu molto sorpreso di quella
rivelazione, sapeva benissimo come si sentisse in questo momento il suo amico-
ma non lo hai fatto!
Naruto: che importa? Sarei benissimo capace di
farlo!
Gaara: non credo! Ricordi? Sei stato tu a
insegnarmi ad amare e a farmi capire che la vera forza si trova nel voler
proteggere le persone che si amano! Una persona che la pensa in questo modo
,non penso possa cambiare così facilmente!
Naruto: forse, ma...credo di non crederci più!
Perché proteggere qualcuno che non ricambia ciò che provi nei suoi confronti?
Gaara: ti riferisci a Konoha
in particolare vero? –Naruto rimase in silenzio-
allora spiegami perché te ne sei andato dal villaggio invece di raderla al
suolo!
Naruto: io…-sospirò-
probabilmente perché avrei fatto qualcosa di cui mi sarei pentito!
Gaara: vedi? Nonostante il villaggio ti odia, tu
te ne sei andato per proteggerlo da te stesso, quindi alla fine hai protetto
qualcosa che tu ami!
Gli occhi di Naruto tornarono del solito colore del cielo.
Gaara: nel villaggio forse molte persone vedono in
te un mostro, ma hai molti amici che tengono a te. Tu sapevi che in questo
momento di rabbia eri solo una minaccia per loro e , anche se probabilmente lo
hai fatto inconsapevolmente, te ne sei andato prima che la tua rabbia verso di
loro si potesse trasformare in vero odio, quello che ti porta a distruggere
qualunque cosa nel tuo cammino!
Naruto: non so se sia realmente andata così, ma
credimi, ci è mancato davvero poco sta volta!
Con Sakura non volevo fermarmi! Avrei continuato a stringerle la gola,
se non avessi sentito l’arrivo di Kakashi! Sta volta
sono riuscito a fermarmi, ma non so se la prossima volta sarò in grado di farlo
e se vorrò farlo!
Gaara: eeeeh!
Probabilmente è dovuto al bijuu! Loro traggono
l’energia per venire fuori quando ci arrabbiamo. Spetta a noi fermarli o no!
Probabilmente devi solo riuscire a controllare il suo chakra!
Nar: non è facile! Riesco a controllare solo una
piccola parte del chakra rosso, ma oltre di esso
rischio di perdere il controllo!
Gaara: io ormai sono abituato a tenere sotto
controllo il demone tasso, ti insegnerò qualcosa io come ringraziamento di
avermi salvato dall’oscurità in cui ero caduto!
Nar:-sorpreso- cosa vorresti dire?
Gaara: che finchè non
vorrai tornare a Konoha, starai a Suna.
Nar: dubito che tornerò a Konoha
per farmi di nuovo disprezzare e non intendo farmi criticare da un altro
villaggio!
Gaara: nessuno a Suna sa
che sei un jinchuurichi! E poi si sono abituati a me
che ero uno spietato assassino!
Nar: -un po’ titubante- v-va bene! –disse
alzandosi- andiamo!
Ci misero un po’ di
tempo a rientrare a Suna, ma una volta giunti a destinazione,
non restava che convincere il kazekage a mantenere il
silenzio del ritrovamento di Naruto.
Kazekage: va bene! Naruto
può restare! Ma noi abbiamo il dovere di informare il villaggio della foglia!
Naruto: la prego! Non lo faccia io…
Gaara: Mettiamola così…
è il nostro modo per ringraziarlo per avermi fatto cambiare strada!
Kazekage: eeeeh! D’accordo!
I due Jinchuuriki cominciarono da subito ad allenarsi. Gaara come sensei era molto
severo e non risparmiava nemmeno Naruto, ma a
quest’ultimo non creava particolar problemi visto che voleva assolutamente
riuscire a controllare la maggior parte possibile di chakra
rosso. Però non mancarono gli imprevisti. Infatti capitò più volte che Naruto perdesse il controllo tanto da diventare pericoloso,
ma per fortuna Gaara sapeva come comportarsi in casi
come questo. Usava la sabbia per fermarlo, lo avvolgeva con la sua tecnica in
modo da intrappolarlo completamente, così esausto dei vari tentativi per
liberarsi, Naruto tornava normale.
Gaara: ti sei calmato ora Naruto?
Naruto: -respirando affannosamente- s-si!
Da un’altra parte
qualcuno li osservava.
Kanguro: è… è incredibile
quanto potere abbia! –disse stupito-
Temari: se non sbaglio dentro di lui è sigillata Kyuubi no?
Baki: -arrivato in quel momento- Kyuubi hai detto? Il demone volpe dalle nove code?
Kanguro: lo conosce sensei?
Baki: -annuì- è uno dei nove bijuu!
Ed è anche il più potente! È straordinario che un ragazzo riesca a sopportare
una tale quantità di chakra!
Gli allenamenti
andarono avanti per circa una settimana, dopo la quale Naruto
riuscì ad avere un buon controllo del chakra rosso,
anche se doveva stare attento a non superare una certa soglia. Nessuno avrebbe
saputo dire cosa sarebbe successo se fosse andato oltre.
Gaara: direi che non ho più niente da insegnarti
per quanto riguarda il controllo del bijuu!
Baki si avvicinò ai due ragazzi.
Baki: bene! da domani allora Gaara
potrei riprendere gli allenamenti con la tua squadra!
Gaara: bene!
Baki: Naruto se vuoi
unirti a noi, sei il ben venuto!
Nar: grazie Baki-sensei!
–fa il suo solito mega sorrisone-
Temari: bene, sembri tornato quello di
sempre!-sorrise-
Ma in realtà Naruto, anche se cercava di non darlo a vedere, si sentiva
ancora “avvolto” dall’oscurità. Per il momento solo Gaara
si accorse del cambiamento che stava avvenendo in Naruto.