Capitolo
2: Rabbia incontrollabile
Nell’ufficio dell’Hokage
Tsu: allora Kakashi?
Kakashi scosse la testa
Kak: è andata male! Non mi ascoltava nemmeno,
adesso come è adesso, ce l’ha proprio con tutti, nessuno escluso! Se continua
così farà del male a se stesso e agli altri.
Shizune: cosa possiamo fare?
Tsu: stare a vedere! Purtroppo non si può guarire un cuore ferito!
Il giorno dopo
all’allenamento.
Sak: finalmente Naruto!
Naruto non disse niente, la rabbia del giorno prima
non gli era passata del tutto.
Hinata: c-ciao…N-Naruto-kun!
–disse imbarazzata e pasticciando con le dita-
Nar: Hinata? Kiba? Akamaru? Shino? Che ci fate qui?
Kiba: a quanto pare Kakashi-sensei
e Kurenai-sensei non si sono messi d’accordo su chi
avrebbe usato questo campo di allenamento!
Nar: capisco!
Shino: che ti sei fatto alla mano? –chiese notando
una fasciatura alla mano fatta male-
Nar: ah niente!
Kiba: avrà litigato con qualcuno del villaggio!
Sai Naruto, non si attacca briga con gli altri ninja!
Sak: già! un ninja aiuta il proprio villaggio,
non crea fastidi come fai tu! Ma d’altronde tu sei cresciuto senza un
educazione, cosa ci si può aspettare da uno che è cresciuto senza genitori! Se
io mi comportassi così, non potrei nemmeno uscire di casa. Sei solo un egoista!
Kiba: Sakura! Non ti sembra di esagerare? Io non
dicevo sul serio!
Sak: perché? Ho detto la verità! Non ditemi che
non vi da fastidio quando ci mettono in punizione per colpa sua! Non fa altro
che mettersi in mostra! È logico che poi la gente lo eviti!
Sas: Sakura chiudi il becco!
Hinata: Naruto-kun! –
disse preoccupata-
Naruto stava tremando, ma non dal freddo, dalla
rabbia, la quale stava riaffiorando in lui. Sakura capì che forse aveva un po’
esagerato.
Sak: Naruto io…
Nar: Sakura! Sei solo una stupida!
Sak: cosa? –si arrabbia- non ti permetto di
offendermi sbruffone!
Nar: tu puoi dirmi in faccia tutto quello che
vuoi e io no vero? Se non fossi una ragazza…
Sak: hai paura di affrontarmi? Non sono così
debole come credi!
Nar: nemmeno io!
Sak: fatti sotto avanti!
Sas: ma sei impazzita? Guarda che ti mena sul
serio!
Sak: figurati se ne ha il coraggio! Sta
bleffando come al solito!
Shino: guardalo negli occhi e poi dimmi se ti
sembra uno scherzo!
Gli occhi di Naruto erano pieni di odio e dal quel momento Sakura
cominciò realmente ad avere paura.
Sak:-indietreggiando- Natuto!
dai non dicevo sul serio! Noi siamo amici in fondo!
Nar: amici eh? Lo dici solo perché speri di
calmarmi, ma le altre volte non ti fai problemi a dirmi che sono irritante,
senza preoccuparti di quello che provo!
Naruto continuava ad avanzare e Sasuke
non prevedendo niente di buono, si mise davanti a Sakura. Anche Akamaru fece lo stesso.
…: cosa sta
succedendo?
Hinata: Kurenai-sensei, Kakashi-sensei! meno male siete qui!
Kiba: ancora un po’ di ritardo e Sakura se la
sarebbe vista brutta!
Kurenai: sentiamo Naruto!
cosa avevi intenzione di fare a Sakura?
Kakashi: sbaglio o ti avevo detto di non venire se
eri ancora arrabbiato?
Naruto non rispose, li guardò solo con gli stessi
occhi con cui aveva guardato Sakura.
Kakashi: “ quegli occhi!”. Qualunque cosa sia
accaduto fra di voi, non credi che la tua reazione sia troppo eccessiva?
Nar: certo! È sempre colpa mia! Devo sempre
starmene zitto e digerire tutto quello che mi viene fatto! Perché se sono io a
sbagliate tutti se la prendono con me e se sono gli altri a farmi un torto
nessuno fa niente? sono sempre stato un peso per voi! Possibile che per una
stupida volpe che non ho voluto tutti mi dobbiate trattare come se fossi un
mostro? –disse piangendo e gridando-
Kurenai: calmati ragazzo!
Nar: e non ditemi di calmarmi! Non posso più
sopportare oltre! Sono 12 anni che mi porto dentro tutto questo dolore, ma a
voi cosa importa? Non potete capire!
Kakashi: Naruto! qualsiasi
cosa sia accaduto si può risolvere e…
Nar: si! si può risolvere solo in un modo…me ne vado!
Kiba: cosa?
Nar: abbandono il villaggio della foglia! Meglio
soli perché lo si è veramente, piuttosto che essere soli tra migliaia di
persone!- detto questo si incaminò, ma appena Kakashi provò a fermarlo, si dileguò.
Kakashi: io lo seguo! Kurenai
tu fai rapporto all’hokage! Magari a lei darà
ascolto!
Tutti i ragazzi
erano rimasti sconvolti, non credevano che Naruto
soffrisse tanto addirittura da rinunciare al luogo in cui è nato e…alla loro amicizia.
Sakura: Naruto! –bisbigliò-
Naruto andò al suo appartamento e raccolse le sue
robe, ma mentre stava per andarsene si trovò davanti Kakashi.
Naruto: non riuscirà a fermarmi!
Kakashi: voglio solo parlare, se poi ti sembrerà il
caso, potrai andartene!
Naruto: non voglio starti a sentire!
Kakashi: lo vedremo.
Kakashi scomparve per riapparire alle spalle del
ragazzo e colpirlo alla testa in modo tale da fargli perdere i sensi, ma quando
Naruto toccò terra scomparve.
Kakashi: accidenti era un clone! Avrei dovuto
accorgermene prima!
Tsu: Kakashi! Dov’è Naruto? –disse Tsunade arrivata
in quel momento-
Kakashi: mi è sfuggito!
Tsu: cosa? Presto all’entrata del villaggio!
Kakashi: ehi! Avete visto Naruto?
Ninja: si! è
uscito! Ha detto che lo avete mandato a raccogliere erbe medicinali Hokage-sama!
Tsu: e voi gli avete creduto? Avvisate tutti i
ninja del villaggio e andate a cercare Naruto!
Tutto il villaggio
venne mobilitato, ma senza risultati.
Dall’Hokage
Tsu: dobbiamo assolutamente trovarlo!
Shizune: se non facciamo presto, nelle condizioni in
cui si trova, potrebbe sprigionare Kyuubi e diventare
pericoloso!
Tsu: lo dobbiamo trovare perché è un ragazzo che
soffre, non perché è un jinchuuriki!
Kurenai: ma come è potuto accadere?
Tsu: se lo avessi osservato non me lo chiederesti!
Kurenai: bhe non essendo
mio allievo io…
Tsu: non bisogna preoccuparsi solo dei proprio
allievi, Kurenai, ma di tutti! Noi della foglia siamo
come una grande famiglia, una famiglia alla quale Naruto
non si è mai sentito partecipe.
Kurenai: ha ragione! Mi dispiace!
Sigh , sigh…qualcuno
fuori dall’ufficio dell’Hokage stava piangendo.
Tsu: chi c’è là fuori?...Sakura!
Sak: è colpa mia! –si asciugò una lacrima- è
colpa mia se se n’è andato! Io…gli ho detto delle
cose cattive che non si meritava e…e…
Tsu: Sakura non è colpa tua, non sono state le
tue parole a farlo andare via, è stato il comportamento di tutto il villaggio…il fatto di averlo sempre considerato prima di
tutto come il custode del demone che distrusse il villaggio e quindi un
pericolo per tutti noi!
Sak: ma io non lo mai pensato!
Tsu: lo so, nemmeno noi lo pensiamo, ma devi
ammettere che la maggior parte delle persone vede Naruto
come un mostro. Non avendo vissuto in questo villaggio per anni non me ne sono
resa conto prima, ma ieri sono stata spettatrice delle cattiverie a cui è sotto
posto ogni giorno Naruto.
Raccontò a tutti i
presenti a quello che era avvenuto il giorno prima, anche Iruka,
che era arrivato poco più tardi, raccontò la vicenda accaduta nel parco.
Sak: non sapevo di queste cose! Sapevo che la
gente non lo vedeva di buon occhio, ma che lo trattasse addirittura così… è inammissibile!
Kakashi: credo che nessuno di noi sapesse quanto
davvero Naruto soffrisse! Ora mi spiego la sua
reazione! –sbatte i pugni contro il muro-
Sak: non possiamo dargli torto se è voluto
andarsene via! Anche se … dovrebbe sapere che noi gli volevamo bene! –ripenso a
tutte le volte che lo trattò male – no, non credo lo sapesse, io l’ho sempre
trattato male e avrà preso per vere le mie parole. –riprese a piangere –
Kurenai: avremo dovuto mostrare tutti quanti che,
non ci era indifferente!
Iruka: io credo che Naruto
sappia che non tutti lo odiano in questo villaggio, ne abbiamo discusso un
giorno e mi ha raccontato che finalmente aveva qualcuno che lo considerava per
quello che era e non come un mostro!
Sak: …dobbiamo
trovarlo! E parlargli!
Tsu: ho avvisato anche i ninja del villaggio
della sabbia, se sapranno qualcosa ci informeranno immediatamente! Intanto Kakashi, Iruka, Kurenai, chiamate altri chunin
del villaggio e genin e perlustrate la zona intorno
al villaggio…non dovrebbe essersi allontanato molto!
Gli ordini
impartiti da Tsunade vennero eseguiti e tutti i
compagni d’accademia e gli insegnanti di Naruto si
misero alla sua ricerca, ma verso il tramonto tutti ritornarono con la coda tra
le gambe. In qualche modo Naruto era riuscito anche a
eludere l’olfatto di Kiba e Akamaru,
probabilmente ciò era dovuto al chakra di Kyuubi!
Shikamaru: non siamo riusciti a trovarlo!
Tsu: “possibile che si sia allontanato così
tanto” –pensò- va bene! avete fatto del
vostro meglio, ma dov’è Sakura? – chiese vedendo che fra i genin mancava solo lei-
Sasuke: non è ancora rientrata! Non si arrenderà finchè non lo avrà trovato!
Tsunade: pensa di essere la causa della fuga di Naruto!
Kakashi: eeeeh! Vado a
riprenderla! Sperando che non sia scomparsa pure lei.
Sakura era ancora
nella foresta a cercare Naruto. non voleva darsi per
vinta, infatti la sua determinazione fu premiata.
Sakura: Naruto! finalmente ti ho trovato!
Nar: cosa vuoi? – era ancora accecato dalla
rabbia e i suoi occhi rossi ne erano la prova-
Sakura: io…volevo…- abbassò la testa- ti prego! Torna a Konoha! Io non volevo dire quello che ho detto!
Nar: ma lo hai fatto!
Sakura: sono una
stupida, ma…
Nar: non tornerò a Konoha
e ora vattene!
Sakura: Naruto, ti scongiuro…
Nar: ho detto vattene…prima
che perda il controllo!- disse con aria ancora più minacciosa-
Sak: no! Non me ne vado senza di te, io ti
affronterò se è il caso, ma ti riporterò indietro!
Naruto non potendo più sopportare oltre con un
movimento velocissimo si portò davanti a Sakura e la prese per la gola e iniziò
a stringere piano piano.
Sak: N-naruto! –era
terrorizzata-
Nar: non riesci mai a capire quando è il momento
di ritirarsi! –strinse ancora, Sakura non riusciva a respirare- questo è
l’ultimo avvertimento, lasciami in pace! –detto questo la scagliò contro un
albero, ma fortunatamente Kakashi l’afferrò prima che ci potesse sbattere contro-
Nar: sapevo che saresti arrivato al momento
giusto!
Kakashi: cosa ti è saltato in mente! –lo guarda
minaccioso- eri davvero pronto a uccidere Sakura? Cosa ti sta succedendo?
Nar: invece di parlare, ti conviene portare
Sakura all’ospedale! Ha solo perso i sensi, ma non si sa mai! E se non vuoi che
finisca l’opera con lei o qualcun altro…smettetela di
cercarmi! –lo disse con un tono che non ammetteva repliche.