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Autore: Ciel    10/06/2014    2 recensioni
Dopo aver giocato alla Collection HD di Kingdom Hearts, una ventata di nostalgia mi ha spinto a scrivere questa breve fic. Cronologicamente posta fra Chain of Memories e KH2 (e parallelamente a 358/2 Days), il protagonista è forse il personaggio meno riutilizzato all'interno della saga, ma a parer mio anche uno dei più interessanti e carismatici: Riku Replica.
"Ma Riku Replica non moriva in CoM?!", vi chiederete. Sì, ma volevo davvero raccontare qualcosa in più su di lui. Quindi, non mi metto a spoilerare come avviene il suo ritorno, spero solo che possiate apprezzare la storia che ho imbastito e gli sforzi per poterla integrare all'interno della saga senza incongruenze. Riku Replica is back!
Genere: Azione, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: DiZ, Naminè, Riku Replica / Repliku
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: KH Chain of Memories, KH 358/2 Days
Capitoli:
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Capitolo 6
Fiducia

Se avesse avuto ancora un corpo, il fiato rabbioso di Riku Replica avrebbe offuscato la lente scura del suo casco. Senza dire nulla e senza neanche più ragionare, il ragazzo aspettava che il Nessuno avesse preso in mano le sue armi.
"Aspetta" fece Axel indietreggiando di un passo, "non voglio combattere".
La risposta del fantoccio fu scagliare contro il rosso una potente palla di fuoco violastro che lo scaraventò contro il muro.
"Ti prego Riku, devi ascoltarmi!" disse Axel mentre si rialzava, ma l'altro era già scattato verso di lui pronto a colpirlo di nuovo. Non gli interessava già più combattere ad armi pari, aveva solo bisogno di prendersela con qualcuno.
Il Nessuno afferrò la lama dell'Animofago e bloccò l'attacco della Replica. "Dico sul serio, ascoltami! Mi dispiace!"
"Ti dispiace di COSA?" chiese Riku ringhiando. Cercò di fare più forza sulla sua spada, ma Axel riusciva a tenergli testa.
"Per quello che ti ho fatto. Non avrei mai voluto–"
"Come se ti potesse davvero dispiacere di qualcosa!!"
La Replica lasciò andare la presa dalla sua arma e si abbassò di colpo, facendo cadere in avanti il suo avversario, e gli balzò subito addosso per colpirlo al viso, ma Axel riuscì a rotolare su di un lato e a scansare il pugno. "Stai perdendo il controllo, Riku! Torna in te!"
"Io NON sono Riku!" gridò l'altro.
Axel rimase sbalordito per quell'ultima affermazione. "No! Tu non devi..."
"Che c'è? Non devo cosa?! COSA VOLETE ANCORA DA ME?!"
"Ti supplico, calmati! Non devi dire così".
"E come dovrei dire? Sono una copia, non sono NIENTE! Sono solo un guscio vuo–"
"Lo sono anche io!" esclamò il membro dell'Organizzazione interrompendo la Replica. "Non sono niente di più. Non sono migliore di te!"
Riku esitò, fissò l'avversario con tutti gli arti che tremavano per l'ira e la tensione. Abbassò le spalle, cercando di ragionare; avrebbe voluto gridare, avrebbe sul serio voluto poter piangere. Ma non durò che pochi istanti: l'Animofago caduto al suolo poco prima scomparve in un fascio di oscurità per ricomparire nella mano destra del ragazzo.
"Tu non sei stato creato da qualcuno" disse con tono grave.
"Riku..." proseguì Axel sospirando, "ho detto che non voglio combattere".
La Replica scagliò la sua spada contro il rosso, colpendolo al viso. Il rosso si portò la mano alla guancia colpita, stupito per l'attacco a tradimento; si fece scuro in volto e parlò a labbra strette: "Ma non puoi approfittare della mia pazienza!"
Un muro di fiamme si innalzò attorno ai due, chiudendosi in cerchio. Il Nessuno impugnò i suoi chakram, comparsi da dei turbini infuocati, e ne lanciò subito uno contro l'avversario, ma Riku riuscì a deviarlo colpendo l'arma nemica con la sua spada. Scattò immediato verso Axel, che con un gesto della mano generò altre piccole fiamme cher uscirono dal pavimento. La Replica le attraversò noncurante, raggiunse l'altro e lo attaccò con una rapida serie di sciabolate. Il rosso si fece scudo col chakram e cercò di contrastare Riku contrattaccando.
Il ragazzo saltò indietro per evitare l'offensiva del Nessuno, stava per ripartire alla carica quando dalle scale arrivarono di corsa DiZ e Naminé.
"Cosa diavolo sta succedendo?" esordì il primo con la sua voce profonda.
"Abbiamo sentito il rumore e..." fece la ragazzina. "Axel?"
"Naminé. Non sei ancora scappata?" domandò sorpreso il Nessuno. "Che ci fai qui?"
"Devo badare a Sora!"
"Nami, non dirgli nulla!" gridò Riku poco distante.
"Ti prego..." fece Axel con tono quasi offeso senza neppure voltarsi: "Cosa ci fai con questi due? Sei stata tu a farlo tornare?"
"No, io non centro. È tornato grazie ai falsi ricordi".
"Hmm. Non sono sicuro di aver capito bene" affermò voltandosi verso la Replica.
"E allora?! Sei venuto per riportarla indietro?" sbraitò Riku.
"Non ci penso neanche! I piani alti sanno solo che Naminé è fuggita chissà dove e io ho tutta un'altra missione" rispose ridacchiando l'altro. Tornò a guardare Naminé e chiese: "E chi è il grande appassionato di moda lì con te?"
"Sono DiZ" rispose impassibile lo scienziato.
"Beh, wow! Lo sguercio mi aveva detto che avrei potuto incontrare un tipo un po' strano, ma tu sei proprio pittoresco. Ehi, mi hanno dato anche delle sotto-direttive nel caso ti avessi trovato, nulla di personale amico".
Axel lanciò contro Ansem un chakram infuocato. L'uomo sarebbe stato colpito in pieno se Riku non fosse scattato e si fosse messo in mezzo. L'arma circolare lo colpì alla testa e l'urto gli fece volare via il casco.
Il corpo trasparente del ragazzo spaventò gli altri tre, che rimasero a bocca spalancata. Naminé fu la prima che riuscì a trovare la forza di parlare, ma a malapena balbettò il nome dell'amico, che non fece altro che abbassare lo sguardo.
"Che mi prenda un colpo!" si lasciò scappare Ansem agghiacciato.
Con un gesto della mano il rosso spense le fiamme attorno a loro, poi chiese: "Che diavolo ti è successo, Riku?"
"Niente" rispose la Replica a capo chino. "Non mi è successo niente, non sono mai stato niente. È tutto quello che sono sempre stato: una menzogna".
Naminé provò ad avvicinarsi al ragazzo, ma DiZ la bloccò trattenendola per una spalla.
"Capisci adesso perché sei migliore di me?" proseguì Riku guardando Axel dritto negli occhi. "Perché vi considero tutti migliori di me? Almeno voi Nessuno mantenete il guscio che vi dà forma, io ho perso pure quello. Ormai sono solo un fantasma! Se togli il corpo ad un manichino, cosa gli rimane?"
Il numero VIII ascoltò in rispettoso silenzio. Rifletté per qualche secondo, inorridito nel comprendere fin dove si era spinta l'Organizzazione, poi rispose: "Se togli il corpo fasullo e i ricordi rubati, quello che rimane dovrebbe essere..."
"Quello che rimane è reale" lo corresse Ansem. "Cosa ti è rimasto, Riku?"
La Replica si voltò verso lo scienziato che lo guardava con una luce diversa negli occhi, con un'espressione a metà fra l'interessamento e la compassione. Anche Axel e Naminé lo guardavano ansiosi, in attesa di risposta. Fu la prima volta che qualcuno poneva a Riku Replica una domanda del genere e non era piuttosto lui a farsela da solo. La sua testa venne attraversata e sommersa da così tanti pensieri che andò nel pallone, incapace di ragionare lucidamente: sapeva di non aver mai avuto nulla, quindi non poteva rimanergli alcunché... ma quello che dicevano loro aveva senso! Se il Re Ombra era riuscito a farlo risorgere dal Regno dell'Oscurità con la scusa della falsa promessa, allora a cosa poteva aggrapparsi adesso per trovare una sua identità? Doveva capirlo, doveva riuscirci! Ma era troppo confuso... solo la voce di Naminé riuscì a rischiarare la mente annebbiata del ragazzo.
"Perché sei tornato?", chiese la Nessuno.
Non era stata opera del Re Ombra. Lui aveva sì riportato la sua anima nel mondo reale, ma essa aveva già trovato modo di conservare la propria coscienza. E quale fosse, finalmente ci era arrivato.
"Per te", rispose con convinzione. "Ho continuato a lottare anche per poter redimere i miei sbagli e il male che ho fatto a Sora, ma soprattutto per te. Ecco perché sono tornato".
Naminé rimase a bocca aperta per la risposta sincera e adulatrice. Abbracciò il compagno, senza rendersi conto che la sua chioma dorata gli attraversava il collo e parte del viso.
Axel si fece scappare un piccolo applauso. "Complimenti, Replica. Hai appena trovato uno scopo tutto tuo. Ora sei un passo più vicino all'essere qualcuno".
Riku si voltò verso il rosso, che aveva messo via i suoi chakram, e continuò: "Immagino di poter togliere le tende adesso".
"Così?" chiese Naminé. "Cosa ne farai di noi?"
"Io? Assolutamente niente! Siete al sicuro con me".
"Intendi coprirci?", domandò DiZ. "Perché?"
Come a voler provocare l'uomo, Axel ribatté sorridendo ma con un tono di voce indispettito: "Ehi, non pensare bene di me! Ho ancora la sotto-direttiva di eliminarti, lo faccio solo per loro due. E poi c'è Sora: l'Organizzazione ha ancora bisogno del Custode del Keyblade, quindi se badate a lui ci fate un favore".
"E lo dici così?" replicò Ansem.
"Grazie per la schiettezza" fece Riku. Aveva un tono di voce calmo, era come se avesse ripristinato la sua lucidità. "Ma non puoi coprirci per sempre".
"Hai ragione. Non penso di riuscirci per più di tre o quattro settimane..." ipotizzò il rosso. Incrociò le braccia e rifletté per qualche secondo, poi fece una proposta. "Se vi fidate, possiamo fare un patto: voi vi date una mossa a trovare un altro nascondiglio entro un mese e io farò finta di non avervi mai visti qui. Anzi, mi impegnerò per dimenticarlo".
"Non abbiamo alternative, immagino..." commentò con disappunto DiZ. Fidarsi di un Nessuno?, si chiese.
"No, infatti" disse la Replica girandosi verso Naminé, poi di nuovo verso il membro dell'Organizzazione. "Accettiamo".
"Ci affidiamo a te, Axel" proseguì la ragazzina.
"Dovrei essere io ad avere l'ultima parola!" sbraitò Ansem cercando di fermare tutto, ma il Nessuno stava già andandosene dopo aver fatto comparire un varco oscuro, accennando un sorriso compiaciuto.
I tre rimasero ad osservare in silenzio il punto dove era svanito il loro nuovo alleato, poi Riku andò a raccogliere il casco nero; stava per rimetterselo, ma si bloccò per scusarsi. "Mi dispiace avervi mentito. Probabilmente ho sbagliato, ma non pensavo di avere un'altra scelta". Prima di proseguire si voltò verso l'amica. "Il casco, la ricompensa del Re Ombra... ora hai capito tutto, vero Nami?"
Avrebbe voluto poterlo aiutare, ma andava oltre le sue capacità legate ai ricordi di Sora. Sapeva che essendo una Nessuno non poteva provare nulla, ma sentiva la stessa angoscia di quando fu obbligata da Larxene a rimescolargli i ricordi. Si limitò a rispondere "sì" con un filo di voce.
"Ehi" proseguì lui poggiando la mano guantata sulla spalla di Naminé, "non è colpa tua. Non ce l'ho con te".
Lei sorrise. I due rimasero a fissarsi per qualche secondo, quasi con un filo di imbarazzo reciproco, finché non fu DiZ a interromperli. "Hai trovato quello che cercavi?"
Riku si voltò verso l'uomo, che con lo sguardo gli indicò il laboratorio di Vexen.
"Penso di sì, ma... non credo che mi importi più così tanto" rispose la Replica rimettendosi il casco, ma prima che il vetro scuro gli coprisse il viso, sia Ansem che Naminé notarono un'espressione rasserenata. "Torniamo da Sora".




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I resoconti del MOGURI impiccione osservatore

Resoconto di "Fiducia"


E siamo giunti al giro di boa, kupo!!!
Riku comincia finalmente ad accettarsi, kupo, quindi aspettatevi una maturazione del nostro protagonista nei prossimi capitoli. Anche Ansem forse comincerà a guardare la nostra Replica con occhi diversi (vecchio sporcaccione)!!!
Ma passiamo a parlare della guest star del capitolo, il rosso Axel! Inserendolo, l'Autore ha voluto spiegare come facessero lui e DiZ a conoscersi in KH2 (a inizio gioco, durante il torneo Struggle). E non solo, kupo, io che sono impiccione l'osservatore di questa storia vi segnalo persino dove collocare questa scena con Axel in merito a 358/2 Days: dopo la ricerca della Camera del Risveglio, il rosso torna da Roxas nel giorno 71, quindi questo capitolo si svolge il giorno prima!!!
Infine, possiamo considerare questo incontro fra Naminé e Axel il momento esatto in cui la ragazzina comincerà a fidarsi completamente del Nessuno... una fiducia ben riposta, kupo, tanto che l'Autore mi ha obbligato con la forza suggerito di segnalarvi questo passaggio da uno dei diari segreti di Axel, direttamente da 358/2 Days:


"Quando si conosce bene una persona, bastano semplici cenni o ammiccamenti per capirsi al volo. Si legge tra le righe... Sono contento di poter restare ambiguo riguardo a ciò che è accaduto al Castello dell'Oblio."



Come al solito, l'Autore si diverte a prendere elementi dai giochi, a smontarli e rimontarli aggiungendovi del suo cercando però di non alterare la storia alla base!!!
Infine, vi informo che dalla prossima volta entreremo nella fase finale della storia, kupo!!! Al prossimo capitolo dunque, con "Inadempiente" (ma come, proprio ora che aveva trovato uno scopo?).

  
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