Buonasera a tutti,
ecco a voi "Caro sogno spezzato..." la storia di una ragazza che scrive una lettera a un ragazzo, un ragazzo che lei considera un sogno spezzato, un sogno che lei avrebbe voluto trasformare nella più splendida delle realtà, augurando a questo ragazzo tutto il bene del mondo. Dedicata a una persona che sarà nel mio cuore, nonostante tutto sarà sempre il mio adorabile scemo, il mio supereroe. Mi scuso eventualmente per gli errori commessi all'interno del racconto, un racconto molto difficile da scrivere, poichè mi rappresenta a pieno. Ringrazio tutti coloro che la vorranno leggere e la leggeranno, tutti coloro che la vorranno recensire e la recensiranno, tutti coloro che la mettono e la metteranno nelle storie seguite/preferite/ricordate e da recensire e tutti coloro che mi hanno messo e mi metteranno come propria autrice preferita :-) Gabrielle :-)

                                                                             Caro sogno spezzato....
Caro sogno spezzato,
vorrei trascrivere il tuo nome in questo foglio di carta, purtroppo le lacrime me lo impediscono, in quanto sono la testimonianza di un cuore che ha tanto desiderato essere tuo e che poi si è scontrato con la dura realtà, una realtà che spezza le illusioni come un vaso di cristallo, come un vaso che sta precipitando in un dirupo.  Vorrei sentire le tue mani accarezzare il mio viso, provare l’ardore di un amore puro, quello stesso sentimento che muove i poeti e gli innamorati, appoggiare le mie labbra alle tue, rendere un frammento di sogno la più splendida delle realtà, di poter avere il cuore che batte a mille. Mi giro a guardare il cielo limpido e senza stelle, una timida falce di luna all’orizzonte, un cielo immenso come l’Amore che provo e proverò per te. Amore che non potrà essere ricambiato.
Oggi ti ho incontrato. Ho indossato pantaloncini di jeans e maglietta nera, mi sono sistemata e sono partita per andarti a trovare al bar, laddove con un thè molto particolare tu ti sei conquistato una parte del mio cuore e hai inciso il tuo nome nelle mie vene. Un dolce profumo, come petali di giglio, come petali di rosa rossa che cadono dal cielo. Dovrei smettere di credere ai sogni, di dire a me stessa “Potrà accadere”, puntualmente cadrò in una contraddizione che farà palpitare il cuore e alla fine rendere fragile l’anima, poiché smettere di credere nei sogni, bè significherebbe strappare la mia essenza e gettarla nel più profondo degli Inferni.  Mi hanno rimproverato che non sono abbastanza cinica, ma neanche sbattendo mille volte contro un muro potrò smettere di credere nell’Amore, anche quando quest’ultimo sembra divertirsi con me e farmi innamorare di persone che non saranno mai, lo specifico mai, mie. Tu eri stupendo e lo sarai sempre.  Ho adorato e adorerò i nostri siparietti comici, il tuo chiamarmi con nomignoli buffi, i quali mi hanno fatto e mi faranno sentire sempre una principessa, anche se io mi vedo e mi vedrò sempre la strega cattiva di Biancaneve, sono arrossita e arrossirò per ogni battuta che mi rivolgerai.
Quella camicia rossa che è stata e sarà il mio Paradiso con le fiamme ardenti.
Ho creduto che il tuo fosse corteggiamento occulto, scontrandomi con la dura realtà che la tua era solo simpatia mista a gentilezza.
E oggi ti sei messo pure a fare le boccacce per farmi ridere. Anche se il tuo cuore appartiene e apparterrà a un’altra, te lo dico con tutta me stessa: sei un adorabile scemo!!
Ho trovato il coraggio per dirti “Auguri”, poiché oggi è il tuo onomastico. Tu mi hai guardato divertito, forse non ti aspettavi che io te lo dicessi, sono brava con le parole scritte ma parlare in faccia mi è sempre risultato difficile, a volte sono incomprensibile anche nel linguaggio scritto, sono una che agisce con il cuore e la testa se la dimentica a casa, mi hai detto “Grazie”, dopo un secondo che mi è sembrato lungo un secolo. Il mio cuore ha smesso di battere per un solo istante, se fossi morta in quel preciso istante, avrei conservato per sempre il tuo sorriso.
Poi ti ho fatto la domanda fatidica, quello stesso interrogativo che interrompeva i miei sogni.
“Ma la tua fidanzata ti ha fatto gli auguri?”
Tu mi hai guardato e hai annuito. Ho smesso di bere l’acqua e il mio cuore si è bloccato, l’illusione sconfitta amaramente da un avverbio, il quale trasformava le aspettative in gioie e in delusioni concenti. Strano scherzo del destino, poco prima alla radio hanno trasmesso la canzone “L’universo tranne noi” e io ho immaginato noi due come protagonisti. Nell’istante della tua risposta ho capito che tu sei solo un sogno spezzato, uno stupendo e irraggiungibile sogno spezzato. Ho frantumato il bicchiere di plastica, uno scricchiolo che mi ha rappresentato a pieno. Mi sono diretta verso la porta di vetro e sono uscita fuori. Avrei voluto che tu mi fermassi, che mi dicessi “Ti ho presa in giro”, non lo hai fatto. Vorrei essere arrabbiata e furibonda con te, ma ti voglio troppo bene e te ne vorrò sempre. Sei il mio principe azzurro cui non farei mai del male, anzi ti difenderei a spron battuto, come facevano i mitici cavalieri della Tavola Rotonda.
Adesso poso la penna. Non ho tempo e non trovo la forza per rileggere questa lettera, scusami se non c’è concordanza, la sintassi fa pena, ho solamente trascritto ciò che il mio cuore voleva che scrivessi.
Buona notte, mio stupendo sogno spezzato.
E che la tua damigella ti renda ogni giorno felice. Da parte mia vi auguro solo questo.