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Autore: Valexx__bieber    14/06/2014    5 recensioni
Tu puoi spezzare tutto quello che ho...tu puoi spezzare tutto quello che sono,ma io mi rialzerò, e sarò più forte di prima.
"L'amore? Una trappola mortale."
-Perchè ti fai del male?-
-Per non far soffrire gli altri,per liberarmi di un peso immenso che sono costretta a tenere per il resto della mia vita.-

(Vi prego di non fermarmi solo al prologo. Vi assicuro che più si va avanti e più è interessante. Almeno spero.)
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Justin Bieber, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E’ da due settimane che non vedo Justin, e mi manca ogni istante di più.
Mi mancano i suoi baci, le su carezze, i suoi abbracci, la sua voglia di starmi accanto, di proteggermi. Mi manca guardare quelle iridi mielate, mi mancano le sue labbra a forma di cuore, pronte a tutto pur di baciarmi.
Voglio solo un suo abbraccio, mi manca.
Passo i miei pomeriggi tra sangue e lacrime, le mie giornate si incupiscono, e, per completare il tutto, tra  poco compio quindici anni. Mancano all’incirca due settimane. E tutto ciò che desidero è sparire dalla faccia della Terra.
“Sono una fallita. Sono riuscita a distruggere anche lui.”
Questa è la frase che mi ripeto ogni istante di ogni giorno. E’ così pesante non averlo accanto.
Mi sento così male… I tagli sui miei polsi sono aumentati, le mie braccia bruciano, mi fanno male.
E  tutto ciò a cui riesco a pensare è che me lo merito. Mi merito ogni sofferenza. Mi merito tutta la tristezza che possa esistere su questo pianeta, perché sono stata un’egoista, e sto continuando a farlo.
Penso solo a me stessa, e non alle sofferenze altrui. Ma non posso fare a meno di punirmi, io davvero non ce la faccio…
E’ così complicato spiegare ciò che si prova realmente quando prendo la lametta tra le mie mani, ed inizio a passarla sulla mia pelle. La rabbia è indefinita, così come l’odio profondo verso me stessa.
Sono sbagliata. Ecco cosa. Sono fottutamente sbagliata.
-Alex, sei pronta? Sbrigati o farai tardi a scuola!-
“Come se in questo momento me ne fregasse qualcosa della scuola”-Ecco mamma, sto arrivando-
Esco dal bagno, entro in camera mia, mi specchio, e tutto ciò che vedo è una stupida ragazzina. Sospiro, prendo lo zaino vicino alla mia scrivania, serro i pugni ed esco definitivamente dalla mia camera, scendendo le scale.
Vado verso la porta, la apro e vedo mia madre di fuori in macchina ad aspettarmi. Prendo le chiavi di casa e chiudo il portone, dopodiché entro in macchina.
-Ehi tesoro, come mai questa faccia?-“Perché devi fare queste domande? E parti!”
-Mamma, questa è la mia faccia.- le rispondo irritata. Sono una stronza.
Non risponde, mette in moto il motore e si dirige verso la mia scuola.
Non parliamo per tutto il tragitto, cosa che mi mette altra ansia.
“E se saltassi la scuola? Solo per oggi, ma…”
“E se facessi finta di nulla e andassi ad abbracciarlo? Dio che cretinata che ho sparato.”
“Lo so! No, non è vero… non so un cazzo.”
Metto un dito sul mento, ed inizio a pensare.
“Okay, ci rinuncio.”
-Alex? Alex?- ed ecco che mia madre mi fa tornare nel mondo reale, scuotendomi per un braccio.
-Si?-
-Che fai non scendi?- Guardo fuori dal finestrino, abbasso lo sguardo e evito ogni tipo di emozione. Devo mostrarmi forte.
-Si, mamma.-
Mi fa un sorriso a trentadue denti, mi lascia un bacio sulla guancia e mi sussurra: -Buona giornata piccola mia.-
Le sorrido. –Buona giornata anche a te mamma.-
Amo quella donna.
Scendo dall’auto di mia madre, e aspetto che se ne vada via. La saluto con la mano e parte, per poi svoltare all’incrocio.
Prendo un respiro, due, tre… e mi decido: entro.
Mi incammino verso l’entrata, il freddo di Dicembre mi fa tremare come una foglia. Stringo il giubbotto , e proseguo, senza far caso alle occhiatacce delle cheerleader, la quale una è cotta di Justin.
Sbuffo e faccio un’espressione schifata al solo pensiero, ora che per lui… non esisto… può fare ciò che vuole con chi vuole. Non mi interessa, no?
Mi dirigo nella mia classe, pronta per una giornata schifosa. Non appena entro, noto Elis che mi saluta, così mi accomodo accanto a lei.
-Alex! Ma che fine hai fatto? Ti credevo morta.- “Ci stavo vicina…”
-Elis, anche tu mi sei mancata.- rido insieme a lei, lasciandole un bacio sulla guancia.
-Novità?- Ad un tratto il mio sorriso evapora. La mia espressione diventa rigida, di ghiaccio.
-Troppe…- sussurro.
-Okay… Non ti va di parlarne, eh?- dice a bassa voce.
-No. Ti spiego tutto più tardi, te lo prometto.-
-Fammi indovinare… riguarda Justin,eh?- Spalanco gli occhi, stringo i pugni, e serro i denti.
“Devo trattenere le lacrime. Devo trattenerle.”
-Come fai a saperlo?-
-Non si presenta a scuola da un bel po’…-
-Come mai?- chiedo preoccupata.
-Non si sa, neanche i suoi migliori amici lo vedono da circa… due settimane?-
-Cosa?! -  mormoro. Il cuore inizia a battere all’impazzata, il respiro si fa pesante.
Elis annuisce, pronta per ribattere, ma nell’istante in cui vuole parlare entra il professore.
-Salve ragazzi!- dice in tono allegro.
“Almeno qualcuno qui dentro è felice…”
 
***
 
Le tre ore di lettere passano in fretta, e la campanella per la ricreazione sta per suonare.
Il professore ci assegna i compiti,che come al solito mi farò dare da Elis.
Driiin
“Liberi.”
Sospiro, ed esco velocemente dalla classe, con Elis dietro.
Andiamo nel bagno femminile, appoggiandoci consecutivamente al muro.
-Allora? Ne vuoi parlare o…?-
-Si. Elis, Justin ha…- Mi blocco, le mani iniziano a tremare -…Be’, ecco è complicato… perché ha…-  Aspiro, buttando poi fuori l’aria –ha… scoperto… i tagli- le sussurro, avvicinandomi al suo orecchio in modo che nessun’altro possa sentire la nostra conversazione.
Apre la bocca, per poi chiuderla, senza dire assolutamente niente. –E poi… ha detto di…- La tristezza inizia a farmi sentire uno schifo, le lacrime cominciano a salire, ma le ricaccio indietro.
-Ha detto di amarmi…- bisbiglio, in panico.
-Wow.-
-Già.-
-E tu… lo ami?-
“Si, cazzo. Lo amo. Farei di tutto per lui, lo amo. Lo amo. Lo amo!”
Sorrido, mentre una lacrima scende sulla mia guancia.
-Si. Lo amo.- le dico piano.
-E come ha reagito per la questione dei… tagli?-
-Secondo te perché non è venuto a scuola?-
-Oh…- Porta la mano sulla mia spalla, poi mi tira a se e mi abbraccia.
La stringo forte, senza far caso al bruciore delle braccia.
-Andrà tutto bene, riuscirà a capirti prima o poi. Ne sono sicura.-
-Lo spero.-
La campanella suona, facendoci capire che il quarto d’ora di svago è appena finito.
-Dai, andiamo in classe-
Si stacca leggermente da me, guardandomi negli occhi, per poi uscire dal bagno seguita da me.
 
***
 
Le ore passano, e finalmente questa giornata alquanto orrenda finisce. Esco da scuola, e vado alla fermata dell’autobus. In circa cinque minuti –per fortuna- arriva, e vado verso casa.
“Okay ehm… e se andassi a casa di Justin? No, meglio di no. Non vuole vedermi. Dopo tutto come può amarmi ancora? Dopo tutto questo? Nessuno vorrebbe una come me. Neanche lui”
Nel mentre dei miei ridicoli pensieri, passo proprio davanti casa sua, ed il sangue inizia a pulsare nelle mie vene, con il cuore in gola.
Ora sento la sua mancanza più che mai.
So che sta a meno di venti metri da me, ma non posso abbracciarlo. Non posso fare niente.
Mi odio.
-Ehi- un ragazzo distrae i miei pensieri.
Lo guardo, e noto di non averlo mai visto prima. E’ moro, ha gli occhi azzurri come il mare, è davvero bello.
Ma come può uno come lui avvicinarsi ad una come me?
-Ehi- rispondo intimidita.
-Allora… abiti da queste parti?- mi chiede, sorridendo.
“Oh madre, wow…”
-Ehm, si, scendo tra due fermate. E tu?- gli domando curiosa, anche perché non l’ho mai visto da queste parti.
-Si, si mi sono trasferito circa tre giorni fa. Anche io scendo tra due fermate-
-Figo.- gli sorrido, senza sapere come rispondere. Mi schiaffeggio mentalmente. "Idiota."
-Già- mi risponde lui, sorridendo.
E chi se lo sarebbe aspettato?
Noto di dover scendere, così prenoto la fermata.
L'autobus si ferma, e scendiamo.
-Allora... io vado di qua.- gli dico, andando verso destra.
-Ed io di qua- ribatte, sorridendo e andando verso sinistra.
-Ci vedremo, vero?- mi domanda.
Il cuore aumenta i battiti, e sorrido spontaneamente.
-Ehm si. credo...-
-Okay, a presto allora!-
-A presto!-

Chissà, forse come Justin dovrà dimenticarsi di me, anche io dovrò farlo con lui, no?
Dopo tutto non faccio nulla di male.




SPAZIO AUTRICE:
Ehi bella gente!
Eccomi qui con un nuovo capitolo. :)
Allora, cosa ne pensate? Vi è piaciuto?
E del ragazzo? Eheheh e.e
Cosa pensate che farà Justin con Alex? 
Okay, aggiorno sempre se arrivo a 4/5 recensioni. Vi prego fatelo per meeee.
RECENSITEEE.
Bene, credo di aver finito, scusate per eventuali errori.
A presto belle :)
Xx


 
  
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