Salve
ragazze! Mi scuso già da
ora per questo capitolo che è un obbrobrio, perdonatemi per
favore ma
l'ispirazione va e viene ç_ç! Ringraziamenti e
Note della sottoscritta alla
fine! Buona lettura!
Nella cella c'era freddo molto freddo e buio troppo buio, ma per i
vampiri
questo andava bene.
I topi scorazzavano felici di qua e di là, sotto lo
sguardo disperato dei
due prigionieri affamati.
L'unica cosa che si poteva sentire erano i loro squittii,
perchè i due vampiri
erano agli sgoccioli.
Si stringevano forti l'uno nell'altro per farsi forza, per credere che
ci fosse
ancora qualche speranza, no, non per loro, ma per quello per cui
avevano
lottato duramente.
Non poteva finire così, o forse sì? L'amore
poteva essere così fragile? I piani
spietati di due vampiri potevano essere così efficaci? Forse.
Le ore trascorrevano lentamente e ogni tanto Karl andava lì
per dimostrare che
ce l'aveva fatta, che lui era superiore.
In tutta risposta loro gli sputavano addosso e lui, ancora
più felice, se ne
andava ridendo.
Purtroppo era anche colpa loro se si erano fatti beccare fuori dalla
stanza, ma
non avevano potuto resistere alla voglia di origliare. E avevano fatto
bene.
Volevano uccidere Anna, per fare felice Susie. Che cosa sciocca, ma per
di più
doveva essere Bill a farlo. Colui che la amava.
Ora il problema stava nel fatto che lui aveva accettato, loro non ci
volevano
credere, ma se fosse stato così, avrebbe distrutto l'amore
che i due
prigionieri avevano tentato di costruire.
Ancora mezzo addormentato uno dei due prigionieri si alzò,
si stiracchiò e
fissò inebetito la stanza.
Un paio di occhi di ghiaccio lo stavano fissando a pochi centimetri da
lui <
Ti sei svegliato >.
< Sì Pam, buongiorno > disse Nero sbadigliando.
Il ragazzo fissò a lungo la vampira: la chioma blu elettrico
era tutta
spettinata, gli occhi contornati da due spesse occhiaie e rossi di
pianto.
Lei se ne stava zitta accoccolata sul suo petto, cercando di scacciare
le
lacrime.
< Hai pianto ancora? > chiese teneramente il vampiro.
Pam si limitò ad annuire con la testa e sussurrò
< Sono stanca, voglio
uscire da qui. >.
< Lo so, me lo immagino. Non ti devi disperare però.
>
< Come no? Nero, Bill ha accettato di uccidere Anna, ti rendi
conto? Che
cosa dovrei fare i salti di gioia? Io li ho riuniti e Bill manda tutto
a
p*****e! > urlò la ragazza.
< Tu credi veramente a quello che dice quell'ipocrita di Karl?
> chiese
Nero.
< Sì, lo so che può sembrare stupido ma ci
credo: Tom è la persona che ha
più influenza su Bill di tutti noi >.
< No! Non adesso, fidati! Bill non farebbe mai una cosa del
genere! >.
< Lo pensi davvero? In fondo lui è quello che ha meno
esperienza di tutti
noi vampiri e risente molto della sua vita umana >.
Nero si mise un momento a riflettere: tutto ciò che la
vampira aveva detto, era
vero. Forse Bill aveva voglia di tornare normale, anche se non lo
sarebbe mai
tornato.
Secondo lui però qualcosa non andava, il moro non era quel
tipo di persona
attaccato alla fama e in più si vedeva lontano un miglio che
la amava, per
davvero.
< Pam, hai ragione. Però se Bill la uccidesse
davvero, cosa faresti? Non
puoi tenerci così tanto! Non sei coinvolta in prima persona
> disse il
vampiro.
< Io... ci tengo, tanto... perchè Bill ha bisogno di
lei e perchè lei ha
bisogno di Bill. Quello è un vero amore, e se ti devo dire
la verità, ci tengo
perchè vorrei che fosse così anche per me
>.
Pam s’interruppe un momento, asciugandosi le lacrime <
Dopo cento anni,
però, non ci spero più, ma è giusto
che per loro sia così >.
< E loro cos'hanno fatto per te? > chiese irato Nero.
< Mi hanno ridato la forza di sperare di trovare il vero amore e
di
continuare a cercare > rispose ferma la vampira.
< Quello lo trovi solo dentro di te >.
< Vedi, ho seguito la loro storia dal primo momento e per questo
mi hanno
fatto ricredere: ognuno è destinato a qualcuno lì
fuori > rispose Pam
singhiozzando.
< Tu non puoi fare niente per loro. Solo Bill saprà
come finirà tutto questo
>.
< NO! Io devo trovare un modo per dirgli del piano! >.
Il vampiro fece una smorfia in segno di resa e diede fiducia a Pam.
Si guardarono più volte intorno, ma vedevano soltanto muffa,
paglia e piccoli
topini, inutili per la fuga.
La chiave la portava Karl al collo e la cella era sorvegliata da Etan e
Mark.
< Nero, hai ancora un coltello negli anfibi? > chiese Pam.
Il biondo negò dicendo che gliel'avevano sequestrato prima
di sbatterlo in
galera.
Non c'era via d'uscita, tutte le uscite erano serrate, e uscire
all'aperto
sarebbe stata una condanna a morte.
Poi alla vampira venne un'idea, sebbene fosse un piano difficile da
mettere in
atto.
Nero doveva chiedere qualcosa da bere e da mangiare alle guardie, che
se ne
sarebbero andate per qualche minuto, mentre Pam scassinava la serratura.
Con cosa? Con le sue lunghissime unghie ad artiglio!.
< Avete qualcosa da mangiare e bere? > chiese con voce
roca il vampiro.
I due come previsto si allontanarono, così la vampira si
mise all'opera: fece
passare una pallida mano per le sbarre, la curvò e
cercò la serratura.
Quandò la trovò vi infilò un'unghia e
iniziò a rotearla al suo interno. Dopo
qualche secondo la porta cigolò leggermente e si
aprì.
I due vampiri si diedero il 5, e vedendo tornare le guardie si
nascosero dietro
una colonna e con un calcio li spinsero all'interno, chiudendoli a...
unghia!
La loro fuga silenziosa era iniziata, attraversavano i corridoi come
gatti,
scivolando da un muro all'altro con lo sguardo sempre attento.
Erano arrivati alla porta....
< Salve prigionieri! > disse pimpante Karl.
I due si voltarono e tentarono di aprire la porta, ma
qualcuno li fermò .
< Involontariamente, ho sentito i vostri discorsi patetici
riguardo a Bill e
ad Anna. Beh dato che voi l'avete portata qui, potevate trovare un modo
di
dirle del mio piano, ma mi sono divertito troppo a vedervi fuggire,
quindi non
vi ho fermato. Però non sono un cretino e quelli che avete
sbattuto in cella
non erano Etan e Mark, ma altri due vampiri > disse con un tono
cristallino
Karl.
Etan e Mark, li presero come fossero degli animali e li trascinarono
lungo i
corridoi del seminterrato.
Pam era visibilmente spaventata: era molto pallida e aveva iniziato a
piangere
come un fiume, ma silenziosamente < è finita >
disse.
Non aveva nemmeno la forza di mordere il braccio del vampiro che la
portava e
si era rassegnata al suo destino.
Nero invece era agitato, ma la presa ferra del vampiro lo aveva
bloccato e gli
aveva spaccato qualche costola.
Dopo qualche minuto raggiunsero uno stanzino buio dove furono gettati
con poca
cura e chiusi dentro.
< Ragazzi, avete un ultimo desiderio? > chiese Karl
ridendo.
< Si voglio che tu muoia sotto atroci sofferenze! >
urlò Nero con tutta
la voce che aveva in corpo.
Detto questo si avvicinò a Pam e l'abbracciò,
sussurrandole dolci parole
all'orecchio.
Gli occhi vitrei di lei si posarono sul vampiro, lo fissò
per un tempo quasi
infinito, e meditò sulle sue parole.
Doveva fidarsi di Bill in quel momento più che mai. E lei
sapeva che lui
avrebbe fatto la scelta giusta.
Karl con un cenno diede un ordine ai suoi "scagnozzi" che con un
meccanismo aprirono una finestra nello stanzino buio.
I raggi solari inondarono l'ambiente e i due vampiri che erano
all'interno.
L'ultima cosa che si sentì fu la voce di Nero urlare
< Io ti amo Pam! >.
Poi più nulla, un silenzio inquietante, come dopo un
genocidio in una camera a
gas.
I due vampiri se ne erano andati insieme, e forse Pam aveva realizzato
il sogno
di trovare l'amore della sua vita, anche solo per un istante.
Perchè in quell'istante, la sua vita era stata completa e in
quel momento Nero
aveva capito perchè la vampira fosse così
attaccata al sentimento che c'era tra
Bill e Anna.
Quel "Ti amo" era bastato più di un'eternità di
"Ti voglio
bene". Quel "Ti amo" era la pace eterna per entrambi.
< Sbarazzatevi della loro cenere > disse burbero Karl,
lasciando i suoi
seguaci a lavoro.
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< Anna, svegliati! > disse Bill assonnato.
< Mhfmhf.... perchè? > chiesi.
< Perchè io sono sveglio! > rispose sorridente.
Aprii gli occhi e me lo ritrovai a un millimetro di distanza, mi
rivolse un
dolce sorriso e mi baciò a fior di labbra.
Mi misi a sedere vicino a lui e misi la testa sulla sua spalla.Lui con
le sue
mani di velluto mi accarezzò e disse < Ti amo
>.
< Ti amo anche io, Bill > ribattei abbracciandolo.
Mi guardò con gli occhi lucidi e gli scese una lacrima lungo
la guancia.
< Cosa c'è? > gli chiesi stringendolo ancora
più forte e posando la testa
sull'incavo del suo collo.
< Non mi sembra vero... Tu sei qui e mi dici che mi ami, dopo
che credevo di
averti persa per sempre >.
< Non ci credo nemmeno io, ma se fosse un sogno non mi vorrei
mai svegliare
> dissi.
Mi baciò sul collo e un brivido mi percorse, poi
avvicinò il suo viso di porcellana
al mio e mi baciò con passione.
Mentre riprendevamo fiato Bill mi ordinò di preparare le
valigie, dato che il
giorno seguente saremmo stati via tutta la giornata e il giorno dopo
sarei
dovuta tornare a casa.
Gli obbedii e trascorremmo tutto il pomeriggio a fare progetti, anche
se quello
che aveva in mente rimaneva Top-Secret.
Finalmente il momento arrivò: mancava poco alla mezzanotte,
così ci
incamminammo per festeggiare forse l'ultimo giorno insieme..
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Eccomi
qui! Scusate ancora per il capitolo! Mi dispiace di aver fatto
morire Pam e Nero, mi piacevano molto come personaggi, però
secondo me avevano
fatto la loro parte in questa storia e piuttosto che farli marcire in
cella per
sempre, ho preferito toglierli, ma insieme, perchè sono nati
insieme e se ne
vanno insieme. Spero che continuiate a leggere anche dopo questo flop,
ringrazio chi ha recensito, chi ha letto solamente e anche chi mi ha
messo nei
preferiti! Al prossimo capitolo! Anna.