Genere Romantico.
Rating Verde.
Personaggi Pansy Parkinson e Draco Malfoy.
Timeline Indefinito. Probabilmente il Sesto anno.
Spoiler Nessuno.
Disclaimer I personaggi appartengono tutti, sfortunatamente, alla cara J.K. Rowling.


Alla Ninfetta più cara che io conosca. Limnia_Black, ch'io adoro oltre ogni dire,
per la pazienza che mi riserva, per l'affetto, per la demenzialità, and so on, insomma.



Anyone else but you


“Perché?” le chiese lui dopo un interminabile attimo di silenzio.
Lei si voltò a guardarlo ed inarcò di poco le sopracciglia nere.
Quel poco che bastava per assumere un'espressione stupita e scettica al contempo.
Era impossibile che non l'avesse capita: gli aveva sussurrato, avvicinandosi un po', che lo amava.
Non era la prima volta che Pansy Parkinson gli diceva una cosa simile e non era la prima volta che Draco Malfoy
distoglieva il volto pallido per tacere e far cadere quella dichiarazione tanto genuina quanto intrinescamente fastidiosa nel vuoto.
Certo non si era aspettata quel “Perché?” lapidario, ma stavolta Draco Malfoy aveva scostato il filtro della sigaretta dalle proprie labbra
e si era voltato a scrutarla, silenzioso, nel buio che circondava la Torre più alta del Castello - quella di Astronomia - con un semplice quesito
sulla punta della lingua.
Si erano arrischiati fin lassù per poter fumare in pace, ad un orario indecente di un sabato sera senza capo né coda, e lui la stava osservando,
e le chiedeva per la prima volta delle spiegazioni.
Perché Pansy Parkinson amava Draco Malfoy?
Era Purosangue.
Un ottimo duellante ed un egregio giocatore di Quidditch.
Un pozionista da far paura.
Era perfino portato con i poteri psichici.
Serpeverde.
Ricco, famoso, bello e carismatico.
“Perché è così.” rispose infine, guardandolo negli occhi.
Draco sorrise, ma di un sorriso scarno, mesto, quasi deluso. Scosse la testa e premette il resto della cicca sul davanzale dal quale
si scostò, tornando in posizione perfettamente eretta con il busto.
“Buona notte.” le sussurrò passando alle sue spalle.
“Buona notte.” lo salutò lei con leggerezza tornando ad affacciarsi dalla finestra per guardare giù.
Forse era l'unica idiota capace di arrivare fin lassù, in quell'angolo remoto di Hogwarts, per guardare in basso, e non verso le stelle tanto vicine
da dare l'impressione di essere lì lì per crollar sulla testa di chi è tanto audace da sfiorare una vetta simile.

Draco Malfoy era il ragazzo più ammirato della Sala Comune, ma ce n'erano altri come lui.
Blaise Zabini era bello, ricco, famoso e carismatico quanto lui.
Theodore Nott era bello, ricco, carismatico ed intelligente quanto - se non più di - lui.
Ce n'erano per tutti i gusti, in quella Sala Comune abbandonata nel cuore della notte in punta di piedi ...
Eppure lei sapeva di
poter apprezzare solo e soltanto lui.
Ne era sicura.
Pansy Parkinson, d'altronde, sapeva anche che non serve motivo per amare veramente una persona.
E' l'amore stesso ad alimentarsi quando due metà perfette dello stesso intero si riuniscono dopo tanto pellegrinare.
E che Draco Malfoy la pensasse come gli pareva sul suo conto: lei lo amava, e tanto bastava.