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Autore: Amber    14/08/2008    6 recensioni
Salve a tutti! Eccomi di nuovo qui con la terza e ultima parte! No, non è un miraggio, sono proprio io... lo so che è da secoli che non posto e mi dispiace moltissimo, ma questa parte è stata davvero dura da scrivere. Comunque eccomi tornata con altri 29 capitoli pronti per essere pubblicati!! Abbiamo lasciato una situazione abbastanza critica nella seconda parte ricordate? Ebbene, sono passati tre anni, Kagome si è chiusa dentro un guscio di protezione, è diventata fredda e menefreghista continuando però ad andare a scuola e lavorando al pub affiancata da Mikado. Sango e Miroku, in questa parte avrenno un sacco di grattacapi ed enormi problemi... Inuyasha? Beh, lui è di ritorno dall'America... Sposato? Fidanzato? Con una frotta di figli? Tutto da scoprire in quest'ultima parte! Buona lettura a tutti!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Miroku, Sango
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Note e Anima'
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Salve a tutti! Purtroppo non ho molto tempo quindi non divagherò molto..questo capitolo è un po’ spinto..più o meno..ma sono strasicura che vi piacerà! XD ok ok, non dico nulla..non anticipo niente, contenti? Ma ora passiamo ai ringraziamenti!

 

ka chan: sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto e spero che la settimana ti sia volata (io credevo che oggi fosse mercoledì!! XD)! Al prossimo capitolo!

 

smartina86: Inuyasha è un po’ cretino effettivamente..ok togliamo il “po’” però come intermezzo mi piaceva e poi mi è venuto talmente bene che non ho potuto fare altrimenti! Che bello che parti..spero proprio tu ti diverta, cmq devo andare in 4° e la prospettiva degli esami che si avvicinano non mi attira per niente *__* però il pensare che dopo sono libera mi riempie di felicità! Allora a presto e divertiti!

 

8Kanemi8: vediamo… 100000??? No, forse un pochetto di più! Sono contenta che ti piaccia la storia e le tue lusinghe mi fanno molto piacere..anche se mi esaltano in modo assurdo! Spero il capitolo ti piaccia!

 

nickyxx91: non preoccuparti..le tue recensioni (piccole o lunghe che siano) mi fanno sempre molto piacere! Spero che ciò che tu hai immaginato non corrisponda a verità..non vorrei mai che la storia diventasse noiosa anche se sono certa che in qualche cosa ci hai azzeccato! XD mi dirai nella prossima recensione vero??

 

Kaggi_Inu91: ti sei scordata della mia storia? =_____= no scherzo XD non ti preoccupare, ribadisco: oggi pensavo fosse mercoledì! Fortunatamente mia sorella mi ha illuminato d’immenso con la sua domanda “Ambra tesoro, come mai non sei sul computer da due ore per mettere a posto la tua storia?” XD quindi ti comprendo profondamente! Eh..lo spoiler ^-^ eh eh eh eh..vedrai..leggi leggi che ti fa bene alla salute!! Grazie per la recensione e mi aspetto come da promesso una rec kilometrica :P

 

valerinuccia: beh, si sa che Inuyasha non c’è molto con la testa..credo che la lontananza e la gelosia facciano pensare a un sacco di paranoie! Grazie per la recensione!

 

Jechan: mi fa morire di disperazione a me!! Effettivamente è atroce ma come ho appena detto mi è venuto così spontaneo metterlo che non ho resistito! Alla prossima!

 

pillo: Kagome poteva si evitare di scappare, ma Inuyasha poteva decisamente evitare di andare da lei non pensi?? Però si, le sue gite stanno chiaramente per finire (non possono mica andare avanti in eterno) e sono certa che ti piacerà questo capitolo..e il prossimo un po’ meno..ma non anticipo nulla questa volta, non vorrei che mi saltaste alla gola! Grazie per la recensione!

 

fra007: il mare viene prima di tutto! Aspetterò che tu torni dalle vacanze e poi prendila in positivo, così leggerai due cap dietro fila no? XD comunque guarda, ci voleva una stupidaggine detta da Inuyasha in questa storia..aspetta, ho sbagliato, una delle tante..e mi è venuta così spontanea che non ho resistito! Cavolo quindi oggi è il tuo compleanno! Tantissimi auguri!! Quanti ne fai tra parentesi?? Divertiti nelle tue vacanze!

 

MidnightDamnedAngel: cavolo è da un sacco di tempo che non ti sento!! Infatti mi chiedevo dove fossi finita! Sono felice che tu l’abbia ritrovata e che la terza ed ultima parte di piaccia per ora! Al prossimo capitolo!

 

Bchan: gente, stiamo parlando di Inuyasha..cos’altro ci potevamo aspettare da uno come lui? XD sono contenta però che ti piaccia..al prossimo capitolo!

 

Bene gente, scusate le recensioni un po’ frettolose ma oggi è una giornata un po’ così XD

Allora spero vi possiate divertire e che il capitolo vi piaccia! Aspetto le vostre recensioni!

Alla prossima settimana!!

Visto che oggi è il compleanno di fra007 vorrei dedicarle il capitolo visto che mi ha seguita sempre e che è sempre stata molto utile con le sue recensioni..di nuovo buon compleanno!!

 

Capitolo 9

       Passione

 

Kagome suonò il campanello dell’appartamento di Mikado e attese che le aprisse la porta. Si era portata dietro un pentagramma e un quaderno su cui scrivere la canzone. Dopotutto ricordava ancora come si componeva, il problema è che le mancava lo strumento… quindi ogni volta doveva chiedere l’aiuto del ragazzo.

La porta si aprì e Mikado le sorrise

-Ciao, entra-

-Grazie- La giovane varcò la soglia e il giovane si richiuse la porta dietro le spalle.

Kagome non era mai stata nel suo appartamento di giorno. Di solito ci veniva la sera e non aveva mai avuto molto tempo per guardarsi intorno.

L’atrio era piccolo, le pareti bianche con qualche dipinto. Il salotto sulla destra era munito di uno stereo con una pila di cd in uno scaffale, il divanetto era piccolo color panna davanti ad una tv abbastanza grande con un tavolino in vetro. La cucina aveva tutto l’occorrente con in un angolo il tavolo in legno come le sedie imbottite. La camera, invece, la conosceva a memoria… Mikado la fece sedere in salotto e si allontanò per prendere la chitarra, immancabile e lucidissima.

-Eccomi qua…- disse lui notando che la giovane si era gia messa a scrivere sul tavolino in vetro. Si sedette accanto a lei sbirciando qualche parola già cancellata

-Uffa, che scocciatura- sbottò lei strappando la pagina in qualche pezzo

-Ehm… vado a prendere il cestino- commentò lui dirigendosi in camera e tornando poco dopo con l’oggetto e buttandoci dentro già qualche decina di pezzi

-Non ho idee Mikadooooo!!!- si lamentò lei poco dopo posando la penna con rabbia

-L’ho notato, fidati- guardò il cestino pieno di fogli strappati e sospirò -Ok, tutti calmi-

-Io sono calmissima- dichiarò

-Come no… Allora… il tema di questa festa qual’è?-

-Perché, c’è un tema?- domandò lei alzando il sopracciglio

-Ottimo- commentò sospirando

-Sarà una struggente e malinconica storia d’amore…-

-Mh… beh, almeno sappiamo da dove partire…-

Provarono per un ora circa cercando parole e note, ma più andavano avanti, più Kagome si irritava e Mikado sbuffava. Improvvisamente il giovane appoggiò la chitarra di fianco a se.

Kagome aveva ragione, non si poteva inventare un pezzo così, su ordine, senza la minima ispirazione… era pressoché impossibile!

-Non ha senso fare un pezzo alla cieca- concluse

-E allora illuminami… genio! Per domani devo almeno portare un’idea…-

-Ok, ma se non hai idee come potrai portargliene una!?-

-E immagino che tu saprai come farmene venire una- sbottò lei incrociando le braccia e fissandolo male

-Diciamo così. La mia musa mi darà una mano per questo nostro momento di vuoto- Lei alzò il sopracciglio

-La tua…?- Lui si avvicinò a lei baciandola e Kagome lo staccò da se

-Mikado, cosa stai facendo? E il pezzo?-

-Sono le 16.00 e poi te l’ho detto… la mia musa ci aiuterà a trovare un qualche spunto- disse facendola stendere sotto di se e baciandole il collo. Le mani corsero sotto la maglia stuzzicandole il seno e la sfiorò da sopra i jeans

-Ma… Mikado non… io non…- Chiuse gli occhi

-Si?- Lei gli fece passare le mani dietro il collo posando le sue labbra su quelle calde di lui e cingendogli la vita con le gambe

-Non qui…- mormorò. Lui sorrise e l’alzò portandola in camera dove la spogliò.

 

La ragazza mugugnò e aprì gli occhi stropicciandoseli

-Mikado?- mormorò allungando il braccio di fianco a lei senza trovare nessuno. Si mise a sedere guardandosi intorno confusa. Raccolse il lenzuolo adagiandoselo sul corpo per poi uscire dalla stanza in cerca del ragazzo. Trovò Mikado nel salotto, seduto a terra a gambe incrociate, intento a scrivere e a pizzicare la chitarra di tanto intanto

-Si, così dovrebbe andare…-

-Mikado?- Lui sussultò nascondendo il foglio e si girò sorridendole

-Kagome, ti sei svegliata!-

-Si… che ore sono?-

-Le 18 appena… ah, guarda, ho buttato giù qualche cosa- disse –La mia musa non poteva tradirmi…- Lei gli si avvicinò sedendosi sulle gambe incrociate del ragazzo che le diede un altro foglio mentre appoggiava la schiena sul divano. La giovane lesse il testo con un sorriso sulle labbra

-Potrebbe andare… posso cambiare qualche parola o parte?-

-Ma certo, riuscirai a fare l’accompagnamento?- chiese sfiorandogli la schiena coperta dal lenzuolo bianco. Lei lo guardò sorridendo

-Ehi, il mio secondo nome è “genio”- disse

-Modesta…- Lui le mordicchiò la spalla baciandole il collo per poi tracciare con la lingua la lunghezza del lobo. La giovane sospirò chiudendo gli occhi e appoggiandosi con la schiena al torace di lui mentre le accarezzava l’interno delle cosce per risalire sempre di più, impercettibilmente -…ma questo lato del tuo carattere lo adoro…-

La liberò dal lenzuolo e lei si girò mettendosi a cavalcioni su di lui baciandolo e sfiorandogli con le mani il torace e le braccia. Mikado le sfiorò la schiena e prendendola per i glutei l’avvicinò ancora di più a se finché non sentì il seno della giovane premere contro il suo torace mentre lei gli mordicchiava il collo leccandolo con movimenti lenti e circolari facendo scivolare la punta delle dita fino al ventre dove tracciò il contorno dell’ombelico. Sfiorò l’elastico dei boxer abbassandoli lentamente e gli baciò il torace risalendo con piccoli baci e morsi. Gli baciò le labbra sorridendo sentendo sotto il suo tocco il giovane gemere di piacere. Gli mordicchiò l’orecchio con le labbra umide soffiandoci piano

-Ma il mio terzo nome è “cattiveria”- Mollò l’elastico che produsse un suono riecheggiante e si alzò andando nell’altra stanza per vestirsi.

Quando lo raggiunse il giovane stava scrivendo su un altro foglio in fretta e in furia

-Kagome, comunque se ci sono dei problemi lo rimettiamo a posto il testo-

-Va bene, ma dubito che abbiano qualche cosa da dire- commentò lei scrollando le spalle e sedendosi di fianco a lui –Comunque ti devo dire una cosa-

-Spara-

-Dalla fine della prossima settimana ho bisogno di vacanze fino alla fine dei miei esami- Lui la guardò alzando gli occhi

-Insomma fino all’inizio dell’estate-

-Cercherò di farmi spostare l’orale alla prima settimana d’estate, così riuscirò a tornare al lavoro-

-Certo, non c’è problema. Comunque a Luglio chiudiamo per riaprire a Settembre, quindi…-

-Come l’anno scorso allora?-

-Si, il vecchio ha pensato di andarsene per quei due mesi alle Hawaii-

-Alle Hawaii? E bravo il nostro Takashi…-

-Ti prego… per prima cosa mi ha proibito di seguirlo, per seconda cosa se fa un viaggio del genere il suo povero cuore non potrebbe reggere… e visto che solo lui sa dove sono le chiavi per entrare nel locale e per attivare tutto, mi dici dopo dove lavoriamo!?-

-Ti interessa solo per quello? È tuo zio!-

-Bah! Baggianate… Ora vai, il giochetto di prima non mi è piaciuto molto e visto che sono un uomo il mio istinto potrebbe prevalere sulla ragione quindi… sciò!- esclamò lui spingendola verso la porta. Lei ghignò e si girò verso di lui sbattendo le ciglia più volte

-Povero il mio Mikado… sei rimasto all’asciutto e ora dovrai andare a farti una lunga doccia fredda…- Lui la spinse contro la porta gentilmente facendole appoggiare la schiena contro il legno spesso. Appoggiò le mani sui lati della testa e si abbassò verso il suo orecchio

-Potresti darmi una mano tu a riprendermi…- Lei sorrise e lo baciò leccandogli le labbra e approfondendo il bacio

-Magari un'altra volta amore…- disse lei aprendo la porta strizzandogli l’occhio –Allora ti chiamo-

-Ecco brava!- Lei si dileguò e lui si diresse di gran carriera verso il bagno incespicando sui suoi stessi piedi.

 

Appena la giovane tornò a casa Sota le si avvicinò

-La cena è quasi pronta, questa sera vai a lavoro?-

-No, il proprietario è malato- rispose. La madre fece capolino dalla cucina

-Ah, capisco, ti stavo preparando la cena giusto adesso-

-Prepara pure mamma, dopo così salgo e mi metto a studiare. Domani ho una probabile interrogazione e voglio prepararmi bene-

-Brava. Visto Sota? Prendi esempio da tua sorella-

-Si mamma- Lui alzò gli occhi al cielo e corse in salotto tornando a giocare alla playstation. La ragazza salì in camera e si mise subito alla scrivania sospirando

-Forza Kagome, datti una mossa- Aprì il libro di testo e cominciò a ripetere paziente le lezioni finché non si sentì chiamare per la cena

-Come sei messa con matematica?- domandò la madre mentre le metteva davanti il piatto fumante. Sota alla finestra sorrise distogliendo lo sguardo e la ragazza tossì posando il bicchiere

-Matematica!? Uhm… insomma…-

-Nel senso?-

-Beh, c’è una mia amica e… le chiederò qualche ripetizione…- disse

-Glielo hai già chiesto?- La giovane scosse il capo

-La chiamo dopo cena- ribadì

-Va bene, dopotutto hai 19 anni, ti saprai organizzare da sola- concluse la donna

“Parole sante”

Finito di mangiare la giovane prese il cordlex e si diresse in camera dove chiuse la porta dopo avere dato la buonanotte. Compose il numero di Miu e attese mentre si sfilava i jeans sostituendoli con i calzoncini

-Prooontooo?-

-Miu?-

-Ah, Kagome, ciaaaaao!-

-Oddio, sei ubriaca!?-

-Chi… ioooo?? Noooo! Ma che… ti salta in testa!?-

-Ma che è successo?-

-Sono fuori… con il mio… ragazzooooo…- rispose ridendo a crepapelle

-Dai qua Miu… Pronto?- La voce del ragazzo la fece rilassare. Almeno c’era qualcuno lì con lei!

-Kairy, sei tu?-

-Ehm… tu sei?-

-Kagome-

-Ah, Kagome, scusami, non ti avevo riconosciuta-

-Ma che ha Miu? Si è ubriacata?-

-Ha bevuto un goccio di vino ed è schizzata! Totalmente andata! Ora la faccio riprendere poi la riporto a casa-

-Ah, meno male! Sono più tranquilla ora-

-Comunque volevi qualche cosa?-

-Ah, no… la chiamerò domani pomeriggio, non è un problema-

-Ok, mi dispiace. Allora ciao!-

-Ciao Kairy e grazie-

-Di niente, ciao!- Riattaccarono e la giovane sbuffò

-Uffa, che pizza…- Si sfilò la maglia mettendosi la mogliettina verde per la notte e controllò l’ora –Le 20.30- Scrollò le spalle e si rimise a ripassare sul letto.

Appena due ore dopo il cellulare improvvisamente vibrò e la giovane sobbalzò guardando l’oggetto in questione

“Ma chi diamine è? Non ho ripassato nemmeno due ore e c’è già qualcuno che rompe!?” Lo acchiappò e lesse il messaggio

Ciao carissima!

Allora, sono le 22.30 e il grande momento si avvicina!

Non voglio stressarti troppo ma… vai e colpisci!

Un bacio e buonanotte

Sakura

“Ecco, ti pareva!?”

Grazie mille…

Comunque per intenderci, non dovresti già essere a nanna!?

Beh, vacci!

Io qui sto ripassando!!

Domani ho una interrogazione (probabilmente!)

Un bacio, ‘notte

Kagome

Ricevette uno squillo e finalmente spense il cellulare tornando al suo libro. Circa mezz’ora dopo richiuse il libro e sospirando fece la cartella infilandosi poi sotto le coperte

“Bene Kagome, è il momento della verità!” pensò spegnendo la luce “devo fare finta di dormire, come se non mi stessi accorgendo di nulla”

 

Il ticchettio dell’orologio era regolare e cullava la ragazza come una bambina.

Tic tac

Tic tac

Quanto era trascorso?

Un minuto? Un’ora? O chissà… forse era quasi mattina…

Tic tac

Era così stanca, così assonnata…

Avrebbe solo voluto lasciarsi andare…

Tanto si era sognata tutto, ora la sapeva… quindi perché insistere?

Si rilassò ancora di più stringendosi nel tepore che gli donava il lenzuolo e si perse tra quelle braccia che tanto agognava…

 

Un movimento d’aria.

Maledetta finestra aperta… Quanto aveva dormito?

Un fruscio.

I fogli sulla cattedra fanno un casino immenso… accidenti!

Un sospiro.

Ehi ma…

Un profumo, quel profumo, lo stesso profumo… il suo profumo…

Oddio…

Un tocco caldo, leggero, gentile, impercettibile sulla spalla, poi giù, nel gomito.

Oh caspita…

Aria fredda sul corpo, il lenzuolo rimosso raggomitolato in fondo al letto. Un movimento così leggero e delicato che non se ne sarebbe accorta se non fosse stata sveglia. Sentiva il suo sguardo sulla sua pelle, centimetro per centimetro…

Calma Kagome…

Si mosse, come se stesse dormendo.

Mano di fianco al viso leggermente piegato verso di lui, braccio abbandonato sul ventre, dita che toccavano l’interno delle coscie, gambe leggermente divaricate.

La spallina era scivolata giù nel movimento e probabilmente le vedeva una parte di seno coperto dal reggiseno. Cosa avrebbe fatto ora il… grande Inuyasha?

Lo sentì trattenere il respiro.

Ok, probabilmente in quella posizione era molto sexy… Beh, il suo sex appeal doveva servire ogni tanto no?

Sentì quelle dita sulle braccia, sul ventre, sul volto e sui capelli dove rimase più a lungo.

Dentro di lei iniziò una battaglia furiosa. Sperava che lui non si accorgesse che lei era sveglia, lo sperava davvero, con tutta se stessa… ma una minuscola parte dentro di lei, così piccola e silenziosa, premeva contro di lei, coraggiosa e forte.

Se solo si fosse accorto che lei era lì, sveglia, con le mani che le prudevano per l tentazione…

Le sfiorò la maglietta scendendo per il braccio fino al ventre che accarezzò dolcemente.

La giovane si irrigidì.

Non così… non voleva così!

Inuyasha si fermò fissandola intensamente.

La ragazza sentì le dita risalire per il braccio fermandosi sul collo e sul volto, finché non sentì più nulla. Rimase immobile, pietrificata, aspettandosi un qualsiasi gesto che non arrivò.

Di nuovo un fruscio, le lenzuola posate su di lei, la finestra aperta, un balzo, la finestra che veniva socchiusa e poi, il silenzio.

“Oddio…” Kagome scattò a sedere con gli occhi sbarrati “Se né accorto… Se né accorto di sicuro!!” Si portò le mani al volto terrorizzata “Oh kami… no! No!!”

-Allora ti sei fregata, mi sembrava strano quell’irrigidimento!- La giovane sussultò a quella voce e portò gli occhi nell’ombra della finestra dove ne uscì il giovane sorridente

-Ma non dovevi essere uscito?- domandò con voce strozzata

-Io? Ah, no, ho fatto solo finta! Ti ho detto che mi sembrava strano che ti fossi irrigidita quando ti ho sfiorato il ventre…- spiegò avvicinandosi al letto. Kagome spalancò gli occhi e gli lanciò addosso il cuscino che lui prese al volo

-Vattene o urlo! Questa è proprietà privata!- esclamò appoggiando la schiena al muro e raccogliendo le gambe al petto in segno di difesa

-Oh si, potresti… ma non credo lo farai…- disse raggiungendo la porta e facendo girare la chiave nella toppa. Lei saltò in piedi stringendo i pugni

-Cosa stai facendo!? Kujimawa, vattene subito! Non sto scherzando!- Lui appoggiò il cuscino a terra e le sorrise

-Ma nemmeno io sto scherzando. Sai, ora c’è la questione di chi ha più volontà. Dimmi Kagome, tu ne hai?- domandò avvicinandosi

-Kujimawa, io ho volontà da vendere! A te manca qualche rotella invece! Sono le… le 4 di notte!? Ma tu non hai di meglio da fare che venire qui a rompere a me!?-

-A dire il vero no, non ho nulla da fare… Allora Kagome…- Le prese il polso attirandola a se con un movimento fulmineo

-Che stai facendo!?- Cercò di liberarsi con tutte le sue forze ma il giovane, oltre ad essere diventato parecchio più alto di quanto ricordasse, era anche molto più forte. Le imprigionò i polsi dietro la schiena con una mano e lei si bloccò sentendo gli occhi riempirsi di lacrime.

No maledizione, no!! Non poteva abusare così di lei!!

Abusare…?

Lui le sfiorò il viso e le alzò il mento in modo che si guardassero negli occhi. Le sfiorò la guancia arrossata passandole il dito sotto gli occhi sentendoli umidi. Si piegò su di lei, che lo fissò incantata da quell’improvviso avvicinamento, trovandosi a qualche centimetro dalle sue labbra

-…hai la volontà di mandarmi via Kagome?- La giovane si risvegliò dal suo stato di torpore quando sentì le labbra del giovane sfiorare le sue.

Durò un battito d’ali ma le strinse il cuore.

Non era cambiato niente.

Il suo odore, le sue mani calde, il suo corpo contro il suo che reagiva a lui come un campanello d’allarme, i suoi occhi, le sue labbra… non era cambiato nulla… nemmeno la sua mancanza d’aria e il battito furioso del suo cuore dopo averne perso uno per un semplice bacio… Un bacio che lasciava sulle sue labbra un senso di calore indistinto, come una droga, un bacio che le lasciava il suo odore, un odore dove aveva impiegato tre lunghi anni a dimenticare ma, che come allora, non poteva fare a meno.

Inuyasha la guardò.

I raggi di lunari le colpivano gli occhi chiusi, il respiro affannoso, le labbra socchiuse e il corpo abbandonato contro il suo. Il battito del cuore aveva accelerato improvvisamente come le gote della ragazza che si erano imporporate.

Si abbassò su di lei, completamente perso da quella visione, e appoggiò di nuovo le sue labbra a quelle della ragazza che reagì all’istante alzandosi in punta i piedi. Lui le lasciò i polsi e la giovane gli circondò il collo con le braccia mentre lui le stringeva la vita avvicinandosela ancora di più.

Le lingue si cercarono in una danza sempre più sensuale e profonda, cercando sempre qualche cosa di più dal compagno.

Un bacio ritrovato.

Due vite ritrovate.

Una tale passione incontenibile, sconvolgente ritornata a galla.

Le morse il collo mentre le mani le scesero verso i pantaloncini che caddero a terra. Le tolse la maglia che gettò lontano e appena se ne fu liberato lei lo baciò con foga aggrappandosi alle sue spalle togliendogli a sua volta la maglia.

Le labbra si incontrarono di nuovo in un bacio travolgente mentre il giovane rimasto in boxer la spingeva contro il letto senza staccarsi dalle sue labbra.

Era passione allo stato puro.

Pelle contro pelle.

Respiri mischiati.

Sudore sulla pelle.

Necessità contro necessità.

Di essere più vicini, di sentirsi di più, di lasciare un’impronta indelebile…

La liberò dalla biancheria e le imprigionò i polsi sopra la testa mentre le stuzzicava il corpo in ogni suo punto sensibile notando poco dopo, che era già bagnata. Le sfiorò il fianco

-Inu…- Lui la baciò ed entrò in lei con un movimento deciso. Soffocò sulle labbra di lui un gemito e gettò la testa all’indietro stringendogli i fianchi con le gambe e graffiandogli le spalle. Si mosse velocemente e lei lo assecondò mentre gemeva e chiudeva gli occhi appannati dalla passione.

Un nuovo bacio dove soffocarono il loro grido di puro piacere. Inuyasha ricadde su di lei che non allentò la stretta sui suoi fianchi e sul collo.

Respiri accelerati.

Sudore mischiato.

Passione condivisa, travolgente.

I respiri si regolarizzarono e Kagome riaprì gli occhi vedendo la massa scura dei capelli del giovane sopra di lei. Sentì gli occhi pungerle pericolosamente.

Una parola, una sola parola, e tutto si sarebbe rovinato, caduto come un castello di carta, troppo fragile per stare in piedi.

Ma che diceva? Era già tutto rovinato! Quei tre anni, le sue certezze, tutto! Mollò la presa sui suoi fianchi e abbandonò le braccia sul materasso richiudendo gli occhi con forza.

Forse se non si fosse mossa si sarebbe risvegliata scoprendo che era stato tutto un incubo e che lui, non era ancora tornato in Giappone…

Inuyasha uscì da lei ma continuò a troneggiare su di lei senza dare l’impressione di volersi muovere da lì

-Spostati- ordinò lei

-No-

-Vaffanculo Inuyasha, levati da lì sopra!- Lui alzò il viso e i loro occhi si incontrarono di nuovo.

Quelli decisi di lui, quelli pieni di lacrime di lei.

-Scordatelo-

-Perché non vuoi capire!? Vattene via, sparisci dalla mia vista! Ti odio, mi hai capito!? Io ti odio! Ti detesto! Non ti sopporto!!- esclamò colpendolo al petto con i pugni e scalciando con le gambe più forte che poteva. Lui non si mosse facendo una smorfia di dolore –Ti odio Inuyasha! Non capisci niente, niente! Appena sto leggermente meglio c’è sempre qualche cosa o qualcuno che mi fa tornare in mente la tua orrenda faccia! Ogni giorno mi vieni in mente solo tu e io ti odio! Vattene via! Mi hai capito!?- Il ragazzo le fermò le braccia guardandola e lei si fermò immergendosi negli occhi di lui

-Smettila! Non potrai fuggire in eterno Kagome. Non puoi ignorare quello che è avvenuto prima-

-Attrazione fisica Kujimawa, sola e semplice attrazione fisica! Non ti illudere che tu con me, hai ancora una chance perché vaneggi! Capito? Non succederà né oggi, né mai!- esclamò mentre lui aumentava la presa nelle braccia di lei

-Non puoi ignorare la passione di poco fa! Era travolgente e…-

-Tu sei pazzo! Pazzo!- Lo allontanò da se con uno spintone spedendolo in piedi.

A volte la disperazione rende molto più forti di quello che in realtà si è…

-Kagome…-

-Ora, vedi di sparire alla veloce e guai a te se ti rivedo ancora in camera mia, chiaro!? Non guardarmi, non rivolgermi la parola, non toccarmi, stammi lontano, fa conto che non sia mai successo nulla perché è l’unica verità!- Prese il pigiama e uscì dalla camera chiudendosi in bagno con il cuore a mille.

Che ore erano?

Guardò l’orologio appannato dalle lacrime senza riuscire a vedere le lancette. Sospirò profondamente passandosi le dita sotto gli occhi più volte, finché non riuscì a distinguerle abbastanza nitidamente.

Le 5, solo le 5.10…

Si rannicchiò sul pavimento e lasciò che le lacrime le solcassero le guance mentre sentiva tutto il muro costruito in tre anni crollare.

Tutto quello che toccava, Inuyasha lo distruggeva.

Tutte quelle che toccava, Inuyasha le soggiogava.

Tutte le ferite chiuse con forza, Inuyasha le riapriva.

Tutto ciò che incontrava la sua strada, veniva distrutto da dolore e rimorso…

  
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