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Autore: Ciel    17/06/2014    1 recensioni
Dopo aver giocato alla Collection HD di Kingdom Hearts, una ventata di nostalgia mi ha spinto a scrivere questa breve fic. Cronologicamente posta fra Chain of Memories e KH2 (e parallelamente a 358/2 Days), il protagonista è forse il personaggio meno riutilizzato all'interno della saga, ma a parer mio anche uno dei più interessanti e carismatici: Riku Replica.
"Ma Riku Replica non moriva in CoM?!", vi chiederete. Sì, ma volevo davvero raccontare qualcosa in più su di lui. Quindi, non mi metto a spoilerare come avviene il suo ritorno, spero solo che possiate apprezzare la storia che ho imbastito e gli sforzi per poterla integrare all'interno della saga senza incongruenze. Riku Replica is back!
Genere: Azione, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: DiZ, Naminè, Riku Replica / Repliku
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: KH Chain of Memories, KH 358/2 Days
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Capitolo 8
Redenzione

Alla fine sparirò di nuovo. Perché qui, così? Perché in questo modo?
Non sono riuscito a portare a compimento nulla, nella mia vita. Vita, esistenza... a volte di queste parole penso di coglierne il significato appieno, altre volte per niente. Ma è nella mia natura: sono nato nell'ombra, dall'oscurità di qualcun altro. Mi hanno riempito il cuore di menzogne e falsi ricordi, ho cercato in ogni modo di diventare qualcos'altro che non fosse una semplice imitazione dal destino già scritto, ma... sono già scomparso una volta, e probabilmente questa volta di me non rimarrà traccia, così come era previsto.
Mi sarei accontento di così poco, e invece nulla mi è mai appartenuto, ogni cosa mi è stata negata. O quasi: Sora, lui mi ha concesso pietà. Sapeva che ero solo un falso ma ha cercato di aiutarmi come avrebbe fatto un buon amico. Ha voluta darmi una possibilità che però ho rifiutato. Anche giunto a quel punto non accettavo compromessi: tutto o niente.
Capisco solo alla fine di aver sbagliato, solo ora vedo ogni singolo sbaglio che ho compiuto. E mi rendo conto che la vita intera è un compromesso.
Senza che nessuno te lo chieda, vieni alla luce. Da quel momento conoscerai persone che pretenderanno qualcosa da te, per alcune non sarai che un mezzo o un vantaggio per ottenere qualcosa, riceverai il peso delle aspettative da rispettare e dovrai trascinarti dietro tutti i tuoi demeriti, e saranno pochissime le persone buone che invece ricorderanno cos'hai fatto di giusto in quel piccolo lasso di tempo concessoti.
È un fardello a ben pensarci, ma almeno è tutto... veritiero. Io non posso sperare in nulla di tutto ciò perché... perché qualcuno ha deciso che non posso e basta. Dov'è il senso?
E anche quando ho pensato di poter rimediare trovando uno scopo solo mio, non è valso a nulla. Ma devo solo essermi illuso, perché quella sensazione, la consapevolezza di non poter più fallire e di portare a compimento qualcosa... mi faceva star meglio.
Ma lui no. Riku, quello vero, ci è riuscito e ha fatto molto di più.
Una volta il mio creatore lo ha definito 'l'eroe dell'oscurità'. Ironicamente, in quell'occasione Riku accettò l'oscurità nel suo cuore, ma allo stesso tempo prevalse su di essa. Riuscì a redimersi degli errori fatti in passato. Ha avuto una seconda possibilità, tutti dovrebbero averne una. Perché io no? Perché non posso averne una vera?
Tanto sarebbe stato inutile, ma sapere che stavolta sparirò per sempre, io... io...
Sento una voce nelle tenebre che mi chiama.
Riku?!
Chi sei? Io non sono...
RIKU!!
Questa voce... Naminé?
Nel buio pesto si apre lontano un piccolo spiraglio luminoso. La luce viaggia veloce e in pochi secondi mi raggiunge, avvolgendomi. Sento il calore della luce, posso sentirlo... è reale.


Riku aprì gli occhi e vide Naminé china su di lui, lo sguardo colmo di paura. Con una mano gli teneva la sua, stringendovi il portafortuna a forma di frutto Paopu.
“Sei tornato!” esclamò la Nessuno con un tono fra l'incredulo e il sollevato.
“Sono tornato?” si domandò il ragazzo, stupito quanto l'amica. “Certo... ho sentito la tua voce”.
Naminé lo abbracciò. “Sono così felice!” disse lei sorridendo.
"Grazie per avermi guidato" rispose la Replica ricambiando l'abbraccio. Fece passare la mano sinistra fra i capelli color paglia della Nessuno e con la destra strinse la presa sul portafortuna. "Non ti abbandonerò mai. Te lo prometto Nami, stavolta per davvero".
La ragazza fece scivolare una carezza lungo la guancia di Riku, gli occhi le si fecero lucidi.
"Ehi..." fece Pietro poco distante, rimasto a bocca spalancata. "EHI EHI EHI!! Come osi soffiarmi la vittoria tornando così all'improvviso?"
Riku scambiò un'ultima occhiata con Naminé, poi si alzò con aria scocciata.
"Che diamine è successo alla tua faccia? Sicuro di star bene?" chiese ancora il felino vedendo meglio il suo avversario. La copia fece soltanto un passo, ponendosi davanti alla Nessuno. Mise il portafortuna in tasca e strinse la presa sull'elsa dell'Animofago, ma rimase in piedi senza mettersi in guardia, fissava il nemico con espressione torva e basta.
"E va bene, bamboccio! Vuoi fare il duro? Ti accontento subito!"
Pietro prese dalle tasche una manciata di piccole bombe rosse e blu e le lanciò tutte contro i due ragazzi. Senza battere ciglio la Replica fece scatenare attorno al suo corpo artificiale un'aura oscura che rispedì gli esplosivi al mittente. Il grosso gatto riuscì a difendersi facendo comparire appena in tempo una grossa barriera sferica attorno a sé.
"Te l'avevo detto che mi sono attrezzato per bene!" esclamò Pietro baldanzoso, ma Riku continuò a ignorarlo. Aprì la mano sinistra e scagliò contro l'avversario una palla di fuoco violaceo. La barriera parò di nuovo l'attacco, ma approfittando del fumo causato dal colpo il ragazzo scattò in avanti e colpì la barriera con la spada, scagliandola via assieme al suo protetto contro il tavolo al centro della stanza, spezzandolo in due.
Pietro si rialzò, stordito per esser stato trattato come un pallone. Barcollò per un paio di metri prima di riuscire a fermarsi e a rimettere in ordine le idee; vide che il nemico lo osservava con assoluta noncuranza. Resosi conto di non poter vincere, il gatto cominciò a digrignare i denti e a tremare per la rabbia. "Avrei dovuto continuare a svolgere il compito che mi aveva affidato Malefica", sussurrò fra sé e sé. Poi, riprendendo il controllo, alzò lo sguardo verso il soffitto e cominciò a sbraitare sbracciando: "Ehi, Re Ombra! Lo so che mi stai ascoltando! Io mi licenzio, e non farti mai più sentire!"
"Cosa? Il Re Ombra?" chiese Riku sorpreso. "Lo conosci?"
"Humf, ritieniti fortunato che mi sono stancato di giocare con te e con il tuo stupido casco inquietante, ragazzino!" rispose Pietro con la solita spocchia. Con un brusco gesto del braccio aprì un portale oscuro, si girò e vi entrò a passo pesante. La copia non lo seguì, rimase a guardarlo mentre usciva di scena.
Una volta richiuso il varco, Naminé si avvicinò all'amico, poggiando su una spalla la sua mano affusolata. Un secondo dopo Riku vacillò, come se gli mancassero le forze; la Nessuno lo afferrò prontamente sotto le braccia, aiutandolo a reggersi in piedi. "Riku! Stai bene?"
"Non lo so... mi sento strano. Debole".
"Sei risorto una seconda volta. È normale che ti senti affaticato, la tua mente dev'essere provata. Dobbiamo tornare al Castello e farti riposare". "Hai ragione... andiamo".
Sostenendo il ragazzo, Naminé si diresse verso la porta. I due si fermarono a raccogliere il casco, attraversarono l'atrio e uscirono nel vialetto, infine giunsero al portale oscuro che avevano usato poco prima per arrivare lì, ancora aperto. Vi entrarono e, mentre proseguivano, la bionda disse: "Se non fosse stato per quel Pietro..."
"No, è stato meglio così", ribatté Riku. "Ora sappiamo che il Re Ombra si sta riorganizzando per attaccare di nuovo. Dobbiamo assolutamente spostare Sora... e io darò al Re Ombra quel che si merita!"




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I resoconti del MOGURI impiccione osservatore

Resoconto di "Redenzione"


Signore e signori, Riku Replica!!! Morto e risorto per ben due volte (alla facciaccia tua, Son Goku)!!!
Ma non dilunghiamoci su cose che già sappiamo (ovvero che è un gran fico) o rischiamo di far diventare questo resoconto più lungo del capitolo vero e proprio, kupo!!!
Come avevo promesso, Pietro è tornato unicamente per prenderle ancora!!! Ma questa è stata l'ultima volta in cui abbiamo potuto vantare la sua presenza, perché come ha detto lui stesso tornerà a svolgere le missioni assegnategli da Malefica (e a combinarne altre contro il povero Roxas in 358/2 Days)!!!
Come ci potevamo aspettare, Pietro gioca sporco, kupo: le bombe e la barriera hanno messo in difficoltà Riku (per un nanosecondo), ma almeno ci viene spiegato da dove è saltato fuori l'armamentario che rivedremo poi in KH2!!!
Per concludere questo ennesimo, fastidioso e insulso resoconto, vi parlo di un dettaglio che non comprende solo questa fic: il tavolo della Vecchia Villa. In KH2, quando visitiamo l'abitazione, vediamo che il tavolo è già distrutto... un'altra cosa che l'Autore si è sentito in dovere di spiegare (ma ce n'era davvero bisogno?)!!!
La curiosità però è che questa è già la seconda volta che l'Autore distrugge quel tavolo, kupo: la prima volta è successa in una delle sue precedenti fan fic, ma in quel caso a mettere a soqquadro la stanza erano Roxas e un grosso Heartless con poteri acquatici (per la precisione, l'Heartless di Demyx)... ma di tutto ciò, a nessuno importa!!! Anche perché, questa fic, non si trova su EFP...
Anche per stavolta è tutto, e non perdete il prossimo capitolo, dove vedremo la resa dei conti fra Riku Replica e il Re Ombra!!! Sarà uno spargimento di sangue, kupo (ma anche no)!!!

  
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