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Autore: Calais    17/06/2014    0 recensioni
Certe volte l'odio e la gelosia spingono a fare cose sbagliate.
Questa è la storia di come amore e disprezzo messe insieme portino alla pazzia!
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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C’era una volta una bellissima quanto spietata regina che governava un regno, che lei stessa aveva spinto alla rovina.

Questa regina di nome Cordelia, era priva degli arti superiori e, gelosa del resto delle persone, ordinò alle sue guardie di amputare gli arti superiori di tutta la popolazione per poi tagliarsele tra di loro.

Ma come potevano le guardie essere tanto leali?

La risposta è che la regina era una strega che praticava l’arte del vudù.

Un giorno arrivò a corte un giovane uomo con occhi scuri, capelli neri come ali di corvo e una folta barba del medesimo colore. Costui portava al suo seguito un cane feroce e maestoso, e un nero stallone di razza pura e su quel suo nero risaltavano gli scalpi sanguinanti con ancora attaccati i capelli di donne, bambini, uomini ed anziani. Egli era famoso per la sua invulnerabilità a qualsiasi tipo di magia e per la ferocia con cui uccideva chi gli capitava in mezzo al cammino. Il suo nome era Francisco.

La regina lo voleva tutto per se… Non si sa bene se per portarselo a letto o se per torturarlo. Ma era certo che Cordelia non si sarebbe fermata di fronte a nulla per averlo, vivo o morto.

Una notte mentre Francisco dormiva nelle stalle reali, la regina in un raptus omicida diede l’ordine di bruciare le stalle, ma le guardie non potendo usare le braccia dato che non ne possedevano, non fecero altro che spargersi il combustibile addosso.

La regina andò su tutte le furie ed obbligo suo figlio, l’unico in tutto il regno che possedeva ancore gli arti, a bruciare il capannone e lui lo fece ma con lo stupore della regina, il ragazzo la scaraventò all’interno insieme alle guardie e bruciò tutto. Cordelia utilizzò tutta la magia che aveva in corpo per liberarsi dalle fiamme, ma i suoi stessi soldati le si rivoltarono contro e l’aggredirono lacerandole la pelle e strappandole i capelli con i denti.

Il ragazzo assisteva alla scena dal esterno fino a quando un’ombra non gli si avvicinò.

“Buon lavoro ragazzo, verrai ricompensato!”

“Vi ringrazio mio signore Francisco” fece inchinandosi.

Francisco sfoderò la sua spada e con un colpo secco tranciò la testa del ragazzo.

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