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Autore: Red_Hot_Holly_Berries    15/08/2008    2 recensioni
Bella e Seyram sono cugine, e quando questa deciderà di andare a trovare la parente a Forks, la nostra ragazza (reduce di un travagliata quanto agognata riappacificazione con il vampiro di cui è perdutamente innamorata) dovrà suo malgrado affrontare altri avvenimenti che rischiano seriamente di compromettere il suo modo di vedere il mondo. E la colpa sarà di un licantropo totalmente diverso da quelli che Bella conosce, che sembra nascondere un segreto peccato in qualche modo legato ai vampiri, ai quale non è affatto ostile, anzi…
Genere: Romantico, Triste, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Nuovo personaggio
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Ellayaya: thaks very much! Ç______ç sn commossa! Grazie grazie …..
4everwitch: grazie davvero! Tu continua a commentare e io continuerò a scrivere!! XD XD



Capitolo 3:

Silenzio.
-Cosa?- esclamò Bella, sicura di aver capito male.
-È così- affermò invece Edward con una smorfia.
-Ma…come…?- balbettò lei, incerta tra spavento e stupore.
-Non so come ha fatto, ma l’ha capito appena mi ha visto, e ha pensato: “Possibile che non si possa andare da nessuna parte senza trovarne uno?”-
Cara, Edward, con il suo potere (per una volta utile) di leggere nella mente altrui…
-E poi?- lo incitò Bella, fremendo.
-E poi basta. Il fatto che fossi un vampiro è passato in secondo piano rispetto al pensiero della morte del suo ragazzo.- scosse la spalle, ma la sua voce vibrava si cose non dette, cose che avrebbero fatto soffrire Bella alla sola menzione.
-Il dolore per la sua morte è così intenso che ha cancellato qualunque altro pensiero.- Gli occhi di Edward traboccavano orrore e tristezza al ricordo.
-Per un attimo ho condiviso la sua pena…in quel momento…avrei voluto poter piangere per sfogarmi, come sta facendo lei adesso…- la voce del giovane tremò esitante.
-La capisco, la capisco fin troppo bene… quando ti ho creduta morta…-
Bella lo abbracciò d’impulso, zittendolo.
-È tutto passato, Edward. Niente ci separerà mai più- I due stettero così, uniti, a lungo, finché lui non ruppe il silenzio.
-Devo andare. E tu devi fare compagnia a tua cugina- -Hai ragione, ma… tu dove vai? Puoi aspettare qui. Le passerà…- disse lei, ragionevole, ma lui scosse la testa.
-No, devo andare a dirlo agli altri. Nel frattempo cerca di scoprire qualcosa, così noi sapremo come comportarci con lei.-
Un bacio e un giro di chiavi dopo Bella era già di sopra, ferma danti alla porta della sua camera.
-Posso entrare?- domandò, bussando delicatamente.
-Sì, vieni pure…- rispose Seyram, con il tono di chi sta cercando disperatamente di non piangere.
La mora entrò e vide la cugina raggomitolata sul suo letto, con un cuscino stretto la petto.
Si sedette accanto a lei e le accarezzò i capelli, non sapendo cosa dire.
-Lo amavo tanto… dannazione, lo amo ancora! Non…non posso ancora crederci…- davvero, non avrebbe pianto davanti a Bella.
Poteva resistere a tutto, tranne che alla comprensione e alla compassione che vide nei suoi occhi nocciola.
Allora la bionda si buttò sull’altra, abbracciandola con foga, e scoppiò in lacrime.
-Michael! Michael…dove sei? Perché? Perché mi hai lasciata qui? Forse lo amo troppo per poterlo accettare, ma io…io non voglio accettarlo! Come potrei? Quel giorno non ho perso solo la mia vita, ma anche il mio futuro…che senso ha il domani senza di lui? Sono come un pianeta che si ostina a girare intorno a un buco nero perché la sua stella non c’è più…- Con un sussulto, Bella ricordò di aver avuto un pensiero molto simile, tempo prima, quando la depressione minacciava di sopraffarla…
La voce di Seyram si fece più roca, il respiro sempre più veloce e i singhiozzi più violenti.
-All’inizio non potevo crederci…come poteva essere morto? Non aveva senso, semplicemente non era possibile… era troppo assurdo. Solo… solo quando…- esitò: era la prima volta che ne parlava ad anima viva, che riusciva anche solo a costringersi e rivivere quel momento.
-Solo quando ho visto il fumo che si levava dal fuoco quasi spento e il puzzo di carne bruciata ho capito che era tutto vero. Che non c’era più, e che non sarebbe tornato da me. Niente più Michael, niente più sorrisi ironici, niente più serate nel nostro rifugio, nente più Metallica a tutto volume…- le lacrime di Seyram ormai le avevano inzuppato la maglietta, ma Bella non se ne accorse neppure.
Si sentiva furiosa con sé stessa per la sua impotenza: poteva solo abbracciarla e lasciarla sfogare, come aveva detto Edward.
E non poteva neppure dirle che sarebbe passato tutto, che il tempo avrebbe guarito ogni cosa: un simile dolore, così nitido, così puro, meritava più di una bugia così pietosa. Perciò, essendo così presa a maledire Dio e parenti vari per una simile ingiustizia, Bella si dimenticò completamente di chiedere a Seyram come avesse fatto a riconoscere Edward.

  
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