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Autore: Julia of Elaja    17/06/2014    2 recensioni
Per uno strano scherzo del destino, la vita di Harry Potter viene nuovamente sconvolta due anni dopo la morte di Lord Voldemort.
Katniss Everdeen vede anche lei la sua esistenza nuovamente stravolta quando un uomo dai tratti serpentini comincia a farsi vedere sugli schermi televisivi di Panem e a parlare di "Regime Purosangue".
Qualcosa sta accadendo, ma nessuno sa bene cosa.
L'unica certezza?
Il male, purtroppo, non è stato eradicato come si credeva.
Genere: Azione, Dark, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bellatrix Lestrange, Ginny Weasley, Il trio protagonista, Rodolphus Lestrange, Tom Riddle/Voldermort | Coppie: Bellatrix/Voldemort, Harry/Ginny, Luna/Neville, Rodolphus/Bellatrix, Ron/Hermione
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Altro contesto
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La vita sembrava scorrere tranquilla per Harry Potter, dopo il due Maggio.
La grande battaglia di Hogwarts era stata combattuta; aveva mietuto tante, troppe vittime e portato il dolore nei cuori di ognuno.
Ma Lord Voldemort era stato sconfitto; una volta per tutte, ogni suo singolo pezzo d'anima era stato eliminato e la possibilità che tornasse a disturbare il quieto vivere dell'umanità era un'ipotesi assolutamente improbabile.
Erano passati due anni dalla grande battaglia e tutto, ormai, aveva ripreso il suo corso; Harry, felicemente fidanzato con Ginny Weasley, aveva continuato i suoi studi per poter diventare un Auror e con lui il suo amico, Ron Weasley.
Hermione Granger, tornata a Hogwarts per poter frequentare il suo ultimo anno di istruzione e conseguire i M.A.G.O. , aveva intrapreso un brillante inizio di carriera nel Ministero della Magia.
Tutto andava a gonfie vele per il famoso trio; Harry aveva detto addio ai tanto temuti bruciori della sua cicatrice e alle introspezioni nella mente di Voldemort.
Era una nuova vita, quella che si apprestava a vivere ora.
Trasferitosi in casa del suo amico Ron, viveva la sua vita tra l'allegria degli amici e della famiglia Weasley e l'amore della sua fidanzata, Ginny, onnipresente per lui.
Tutti quegli anni, passati nel terrore, sembravano non essere mai esistiti; ormai era tutto andato, passato, e mai e poi mai una cosa del genere avrebbe potuto ripetersi.
"Le cose vanno bene ora" diceva "Ma in passato avevamo quasi perso le speranze".
Mangiamorte, Ghermidori e ogni forma di delinquenza era scomparsa; si viveva tranquilli, ora, ognuno con la sua vita e per la sua strada.
Ma nella prigione di Azkaban la vita non era tranquilla; urla, gemiti, schiamazzi di ogni natura riverbereravano tra le fredde mura.
Rodulphus Lestrange, incessantemente, piangeva la morte della sua amata Bellatrix; tutto ciò che aveva di lei era un piccolo topazio, che gli aveva donato pochi giorni prima della grande battaglia.
Glielo aveva donato, dicendogli che sarebbe stata l'unica cosa che li avrebbe potuti tenere uniti, in quell'inferno. Ogni giorno fissava la piccola pietra, che teneva sempre stretta tra le mani, unico appiglio alla speranza che ogni giorno combatteva dentro di lui per non lasciarsi risucchiare dai Dissennatori.
Più di una volta, Rodulphus aveva notato un cupo bagliore in essa; colpa di un gioco di luci, o semplicemente allucinazioni che più di una volta gli erano capitate.
"Bella" sussurrava allora alla pietra, e quella tornava a spegnersi.
"Lestrange, hai visite".
Roduplhus si pietrificò quasi, all'istante; alzò di scatto il capo e fissò il suo carceriere: "U- una visita?" sussurrò, la voce ridotta a un soffio.
"Sì".
"Da parte di chi?".
"Tuo zio".
Facendosi da parte, il carceriere non notò l'espressione allucinata di Roduplhus; un suo zio? Ma questo era impossibile! Lui non aveva zii ancora in vita...
"Buonasera, Rodulphus".
Capelli argentei, un forte odore di sangue e di rose.
Focalizzando l'attenzione sullo sconosciuto, vide che indossava un mantello scuro e un elegante completo, aveva occhi pieni di cupidigia e un sorriso che agghiacciava.
"Tu... chi saresti?" sussurrò, accertandosi prima che il carceriere si fosse allontanato.
Ma l'uomo dai bianchi capelli ridacchiò; una risata che inaspettatamente fece rabbrividire violentemente Rodulphus accompagnò le parole dell'uomo: "Tuo zio, naturalmente".
Rodulphus inclinò il capo da un lato, confuso; strinse più forte il piccolo topazio nella sua mano.
Chi era quell'anziano sconosciuto?
E cosa voleva da lui?



N.d.a.

Ciao a tutti!
L'idea di questa fanfiction crossover tra due fandom di cui sono perdutamente innamorata era nata parecchio tempo fa nella mia testa... solo ora ho trovato l'ispirazione giusta per iniziare a buttar giù il primo capitolo!
Spero che l'idea possa piacere e riscontrare parecchi consensi...
Scusate la brevità del capitolo, in realtà questo è solo una sorta di prologo, un preambolo a tutta la storia che poi si svilupperà.
Piccola avvertenza; la storia è piena di Spoiler di entrambi i fandom, quindi se ci fosse qualcuno che non ha ancora letto "Il Canto della Rivolta" o "I doni della morte" e non desidera sapere di tutto ciò che vi è accaduto... allora vi consiglio di passare un'altra volta a leggere la fic, quando avrete saputo tutto il necessario! ;)
Al prossimo capitolo, amici!
Stay tuned

Julia :)
   
 
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