Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: Mala Mela    15/08/2008    14 recensioni
[NaruHina]
Era la prima settimana di quel freddo novembre quando Naruto Uzumaki, da poco sedicenne, lo realizzò per la prima volta. Nemmeno in seguito mi seppe spiegare perché e percome, ma per lui quella semplice constatazione aveva un ché d’inquietante.
[...]
Naruto non conosceva Hinata Hyuuga.
Quando me lo raccontò fui tentata di ridergli in faccia: ero abituata ad ascoltare ogni genere di stramberia da lui, ma questa le superava tutte. Capii la serietà di quel problema solo quando vidi che sul volto di Naruto -invece del classico broncio offeso- c’era un’espressione seria e tesa.
[Dedicata a LalyBlackangel per il suo compleanno <3]
Genere: Romantico, Malinconico, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
“Lilla”

-La prima settimana di Novembre-

 

Martedì 3 Novembre

Hinata ha una sorella

 

 

 

 

 

 

 

“Lilla”.

Che cosa?”.

“Il lilla è il suo colore preferito”.

“Suo di chi?”.

“Di Hinata. Gliel’ho chiesto ieri. Ha detto che il suo colore preferito è il lilla, mentre non le piace il rosso”.

“Ah”.

 

Con questo breve scambio di frasi iniziò il 3 novembre. Come tutte le mattine avevo suonato al campanello di Naruto e avevo aspettato per dieci minuti buoni prima che lui si decidesse ad uscire. Ancora in stato catatonico ci eravamo avviati verso scuola, troppo deboli e assonnati per intraprendere una conversazione seria, ed ecco che lui se n’era uscito esclamando risolutamente ‘Lilla’.

 

Casa sua distava pochi isolati dall’istituto, era un piccolo bilocale dove regnava il caos primordiale. Sempre più spesso i mobili minacciavano di scomparire sepolti e sopraffatti da mille altre cianfrusaglie, così come il pavimento, ricoperto da diverse paia di scarpe, libri o vestiti. Certi giorni -mossa dalla mia naturale indole di crocerossina- cercavo di rimettere in ordine qualcosa, ovviamente invano.

 

Nonostante il ritardo di Naruto riuscimmo ad arrivare a scuola in orario, perfettamente in tempo per assistere alla lezione di chimica. Passai quasi tutta la prima ora ad osservarlo, insospettita.

Naruto spostava goffamente becker e vetrini a orologio contenenti i composti più strani, ovviamente la scritta “maneggiare con cura” per lui era una semplice decorazione. Aveva lo sguardo perso, quasi vuoto; iniziava a spaventarmi, il suo comportamento diventava sempre più strano.

 

Il giorno prima continuava a ripetere ‘Io non conosco Hinata Hyuuga’ come se da questo dipendesse la sicurezza mondiale, e quello dopo mi comunicava di aver scoperto il colore preferito della suddetta, muovendosi come uno zombie muto.

No, quello non era il Naruto di sempre: qualcosa stava cambiando. In bene o in male, questo ancora non potevo dirlo, però decisi di affrontare con lui la questione.

 

“Si può sapere cosa ti sta succedendo?” gli chiesi la quarta volta che mi passò la soluzione all’1% di blu di polimetilene al posto dell’acqua.

“…dici a me?” mi rispose assumendo quell’espressione tenera e ingenua che solo lui sapeva fare.

“No, parlavo con Shino!” ribattei sarcastica, allontanando il più possibile il bunsen da me, prima che mi venisse voglia di dargli fuoco.

“Ah” rispose con scarso interesse “non sapevo foste grandi amici”. Roteai gli occhi.

“Certo che stavo parlando con te, baka” gli dissi esasperata “io e Shino con ci siamo mai parlati”.

Tutto quello che ottenni in risposta fu soltanto un altro apatico “Ah”.

“Davvero, non so cosa pensare. È da ieri mattina che ti comporti in modo strano” continuai nonostante la sua indolenza “è successo qualcosa mentre eri a casa di Hinata? Qualcosa di strano?”.

 

Naturalmente non mi aspettavo nulla di anormale per quanto riguardava lei, ma non me la sentivo di escludere alcuna ipotesi: al mondo c’erano ben poche cose capaci di rendere Naruto così taciturno ed inerte, come ad esempio tutto ciò che aveva a che fare con i suoi genitori e con la sua infanzia. 

Nemmeno dopo tanti anni di amicizia ero riuscita ad estorcergli un’informazione, una confidenza. Se esisteva un problema che lo torturava al pari di quello, ne potevo star certa, facevo bene a preoccuparmi.

 

“Non è niente” bofonchiò “sono solo un po’ stanco”.

“A chi vuoi darla a bere? Anche quando non ti reggi in piedi tu continui ad essere il solito scemo”.

“Va tutto bene Sakura, sto bene” rispose, calcando particolarmente sulle ultime parole.

Naruto, io…”.

“No. Se te lo dicessi…” tentennò “se te lo dicessi tu mi tratteresti come un idiota”.

“Te lo prometto” gli dissi fermamente “se ti sto facendo queste domande è perché sono in pensiero per te. Quando fai lo stupido sono la prima a riprenderti, ma ora mi interessa solo sapere perché sei così… così!”.

 

“È strano” decretò.

“Chi? Hinata?”.

“No… cioè, anche! È tutto strano” sospirò togliendosi i guanti di lattice e abbassando un po’ la voce per non farsi sentire dal resto della classe “Effettivamente lei è strana, ma non in senso negativo. Semplicemente è diversa. Mentre casa sua… oh, quella sì che è strana! Sembra uscita da un servizio fotografico, bianca e asettica. Lo sai che Hinata non ha nessuna fotografia in camera sua? Nemmeno un peluche o qualche poster con un attore mezzo nudo come quelli che hai tu. Niente”.

 

“Ehi! In camera mia non c’è nessun poster con un attore mezzo nudo!” provai a protestare inutilmente.

“Insomma, è strano. Lei sta sempre zitta, non sa cosa risponderti quando le fai le domande più banali e sembra sempre aver paura di qualcosa. È colpa mia? Io faccio paura?!”.

A stento trattenni un sorriso.

“No, decisamente non è questo. Tu non faresti paura nemmeno ad una mosca”.

E allora? Dove sta il problema? Io… Io lo so che c’è qualcosa che non va, solo non capisco cosa. Prima era soltanto una sensazione, mentre ora è una certezza”.

 

N-non è ho idea” balbettai, stupida dalla sua serietà.

“C’è qualcosa che mi sfugge”.

Fece un profondo sospiro e poi tacque per qualche secondo, durante il quale io non ebbi il coraggio di aprire bocca.

Comunque sia…” riprese questa volta sorridendo “Oggi per pranzo ramen!”.

Nonostante le preoccupazioni, forse, non era cambiato poi così tanto.

 

 

 

 

 

Più tardi lo vidi parlare con Kiba, ciarliero come sempre, e mi tranquillizzai. Così al termine della terza ora lo raggiunsi come sempre, davanti ai nostri due armadietti.

 

“Prima ti ho visto confabulare con Kibadissi sorridendo “quindi sei effettivamente tu, non ti hanno ancora rapito gli alieni. Mi fa piacere!”.

“Già” rispose “anche se gli ho soltanto chiesto in prestito la macchina fotografica”.

? E a cosa ti serve?” chiesi incuriosita.

“Oh niente…” disse evasivo “…è giusto una cosa per il progetto di storia”.

Ma il progetto di storia non prevede che tu faccia foto” gli feci notare pratica.

“Uffa” mugugnò fintamente contrariato “a te non si può nascondere nulla, Sakura!”.

“Forza, sputa il rospo!” lo esortai con cordiale autorevolezza.

 

“Beh, è per quello che ti dicevo prima su Hinata…” disse un po’ in imbarazzo “Camera sua è piuttosto anonima, ha detto di non avere nessuna foto di sé e dei suoi amici… così ho pensato che, forse, le avrebbe fatto piacere farne qualcuna!”.

 “Bravo Naruto, sono fiera di te” affermai assestandogli un’amichevole pacca sulla spalla, mentre tornavamo in classe.

P-Perché?” mi chiese un po’ frastornato, ma io mi limitai a sorridere.

 

 

 

 

 

Anche quel pomeriggio andò a casa di Hinata e, quando le mostrò la macchina fotografica avuta in prestito da Kiba, lei arrossì. Naruto non ci fece caso, Hinata arrossiva praticamente per qualsiasi cosa.

“Quando preferisci fare le foto?” le chiese una volta arrivati in camera e posato le borse “le facciamo ora o prima lavoriamo un po’ sul progetto?”.

“P-er me è uguale” balbettò lei confusa “a-anche ora. Se a te va bene, ovvio”.

Naruto si strinse nelle spalle.

“Per me non fa differenza. Dunque, come…?”.

 

Solo in quell’istante si rese conto dell’assurdità di tutta la situazione. Lui, lui che non conosceva Hinata Hyuuga -tranne ovviamente il suo colore preferito-, voleva farle delle foto. O fare delle foto insieme a lei.

Insomma, in qualunque modo cercasse di mettere la cosa, questa risultava a dir poco bizzarra.

N-non so…” rispose Hinata. Anche lei non sembrava del tutto a suo agio nella situazione, notò Naruto, ma in fondo entrambi se l’erano cercata.

“Ecco” annunciò il ragazzo dopo aversmanettato’ per circa un minuto con l’infernale aggeggio “ho messo l’autoscatto”.

 

“Bravo Naruto!”.

Quest’affermazione uscì dalle labbra di Hinata senza che lei potesse rendersene conto, facendola arrossire. La ragazza, istintivamente, si portò entrambe le mani a coprirsi la bocca, come se avesse detto qualcosa di disdicevole.

“Ehm… grazie” biascicò lui imbarazzato “ma ho solamente impostato una funzione preesistente. Non ho fatto nulla di strano”.

“A-ah, già, s-scusami”.

“Allora… appoggio la macchina su questa libreria, ok? Adesso la accendo, poi abbiamo 10 secondi per andare laggiù” indicò un punto accanto al letto “e metterci in posa. Forza!”.

 

Naruto pigiò sull’otturatore e si fiondò nell’angolo opposto della stanza, pronto a sorridere al lampo del flash assieme ad Hinata.

Nella ‘corsa’ udì indistintamente Hinata dire cose come “attento!” e “zaino!”, ma non ci fece caso. Almeno fino a quando non si ritrovò completamente sdraiato a terra, dopo aver rotolato per un paio di metri.

N-naruto, stai bene?” gli chiese Hinata allarmata, inginocchiandosi accanto a lui.

 

“Si può sapere cosa è questo casino? C’è gente che cerca di studiare”.

 

Una voce fredda e irritata richiamò improvvisamente la loro attenzione. Sulla porta c’era una ragazza di circa tredici anni, i suoi capelli erano lunghi e neri come quelli di Hinata, così come i suoi occhi, ugualmente bianchi.

 

S-scusaci Hanabi” disse flebilmente HinataN-Naruto è soltanto caduto”.

 Ma certo” continuò la nuova arrivata “Lo sapevo che i tuoi amici non potevano che essere mediocri e deludenti come te. Comunque, vedete di fare meno rumore… perdenti”.

“Ehi, ma chi ti credi di essere mocciosa?” le ringhiò contro Naruto, visibilmente innervosito.

Una Hyuuga. Una vera Hyuuga” sibilò la ragazzina prima di richiudersi la porta alle spalle.

 

M-mi spiace” continuò a balbettare Hinata mentre lo aiutava a rialzarsi “ti sei fatto male?”.

“No… piuttosto, chi era quella simpaticona? Sembra abbia mangiato un limone acerbo”.

L-lei? È.. soltanto Hanabi, mia sorella minore. È un po’ scontrosa, n-non farci caso”.

Naruto sorrise ironico, prendendo la macchina fotografica e spegnendola. Sarebbe stato per un’altra volta.

“Solo un po’ scontrosa dici?” le chiese mentre le si sedeva di fronte per iniziare a studiare “a me è sembrata decisamente ostile. E poi cosa intendeva conuna vera Hyuuga’?”.

N-nienteHinata abbassò gli occhi “Hanabi è fatta così, non è colpa sua”.

Se lo dici tu” bofonchiò Naruto.

 

Checché ne dicesse Hinata, quell’Hanabi era prima di tutto scortese, presuntuosa e supponente. Una ragazzina fin troppo ricca che si era montata la testa oltre modo; era una fortuna che Hinata non fosse così.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Quindici uomini sulla cassa del morto, yo-ho, e una bottiglia di Rhum!

Dunque dunque, non sono nel pieno delle mie facoltà mentali, quindi mi dedico subito alla “risposta dei commenti”.

Avanti, miei prodi!

 

Pika Chan: Mi fa piacere che la NaruHina sia una delle tue coppie preferite, lo era anche delle mie, anche se ultimamente -nonostante questa FF- la mia NaruHinatudine sta sfumando… Ma bando alle ciance! Sono contenta che ti piaccia come scrivo, grazie ancora per il commento!!

 

LalyBlackangel: Oh, la nostra festeggiata XD Comunque, il nostro neurone merita questo ed altro, anche se… kukukuku non è detto che Naruto e Hinata si innamorino in questa settimana. E se non ci fosse l’happy ending? *suspance* susu, metti al lavoro Neury -il neurone- e continua a leggere e a commentare!

 

CrAzYtEn: Grazie e che Jashin vegli su di noi ù__ù

 

Bambi88: Oh, come ti capisco ò.ò Anche io ho rischiato di venire trascinata lungo la peccaminosa (mica tanto) strada del NaruSaku, ma con un po’ di impegno sono tornata sulla retta vita. Ovviamente non del tutto, mi piacere avere dei pairing elastici (…ma solo se non nominiamo ShikaIno XD). Spero che anche questo capitolo ti piaccia, spero di essermi moderata: Naruto e Hinata mi ispirano certe melensaggini…

 

Sorelline xvs: Nel mio caso ti conviene proprio fare il segno della croce XD Sono molto lenta ad aggiornare, per non parlare del blocco dello scrittore…

 

Edhelwen: Grazie ^^

 

Fofolina: (bene, mi piacciono le recensioni sostanziose XD) Ti capisco, anche per me è difficile trovare NaruHina appetibili, nascoste come sono sotto ettolitri di miele da far venire il diabete ;___; Ma tornando a parlare della FF, sappi che Sakura rimarrà segnata a vita dalle turbe mentali di Narutino. Cioè, chiunque ne rimarrebbe segnato XD Ora hai anche potuto ammirare cosa è successo con la macchina fotografica… eh, si, certe volte è meglio desistere U_U

 

Evechan: Grazie per i complimenti ^^

 

Stezietta: Eccoti il nuovo capitolo, spero che ti piaccia!

 

Suscystar: Ehm… grazie per i complimenti XD Ma non posso garantirti il vissero per sempre felici e contenti… io amo far soffrire i miei personaggi, Muhahahhhahahahahahahaha!

 

Sonny: Sisi, ovviamente NaruHina =) Oh, come vorrei essere anche io in vacanza!

 

 

 

 

 

 

Mela -assonnata-

 

   
 
Leggi le 14 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Mala Mela