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Autore: YOUSHOULDLETMEBE    18/06/2014    2 recensioni
Per una volta la pianto coi crossover, ecco a voi il mio finale alternativo per la saga della Collins, Hunger Games.
***
Dal testo: «I muri e le porte consumati mi portano alla mente i ricordi che per tanto tempo ho cercato di dimenticare, ma ora che importa? Sto tornando a casa, dritta tra le braccia di quei maledetti ricordi.»
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Katniss Everdeen
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Così,  quando sussurra: -Tu mi ami. Vero o falso?- Io gli rispondo...
Mi sveglio all'improvviso,  sudata ma stranamente felice.
Mi giro sentendo il calore del corpo di Gale accanto al mio; Gale, l'uomo che, dopo tutto,  io ho amato e sposato.
Guardo il petto di mio marito che si alza e si abbassa lentamente, a velocità costante.  Lui è tranquillo,  sereno, tutto ciò che ha sempre voluto sono io, e alla fine, quando mi sono rassegnata all'idea che non avrei mai più riavuto il mio Peeta, mi ha ottenuta.
Da allora,  però,  dal giorno in cui scelsi di fingere per sempre di amare il mio migliore amico, non sono mai più stata la stessa Katniss.
Al pensiero di Peeta mi si stringe lo stomaco. Peeta, il mio Peeta,  il dolce e gentile figlio del fornaio.
Lui era l'amore della mia vita, lui è l'amore della mia vita, ma io non sono più il suo.
Snow me l'ha portato via, la sua mente è stata depistata, i suoi ricordi modificati, e così,  l'unico uomo che io abbia mai amato adesso mi odia.
Mi alzo dal letto e mi affaccio al balcone; ormai sono anni che non vado al distretto 12, ma ogni mattina, a vedere il distretto 2 dalle porte di casa mia, mi si stringe il cuore carico di rimpianti.
Mi siedo a terra, spalle al muro freddo, guardando il cielo che inizia a colorarsi dei primi raggi di sole.
-Ciao- sussurro -È passato davvero tanto tempo dall'ultima volta che ti ho parlato, ma la verità è che ho cercato di dimenticarti. Sì,  lo so che non ci riuscirò,  ma io non smetto di provarci.- Sento gli occhi riempirsi di lacrime e mi ostino a non farle uscire.
-Questa non ero io, io ero quella forte, io ero quella inflessibile,  insensibile,  io ero quella che non piangeva mai, ma da quando te ne sei andato tu, Peeta, oh, da quando te ne sei andato tu, io non sono più la stessa.
-Mi manchi,  è l'unica realtà,  mi manchi più di quanto mi manchino Finnick,  Prim, e mio padre. Non ho mai provato per Gale quello che provo per te, lo sai, ma volevo che almeno lui fosse felice.- le lacrime mi rigano il viso e mi bagnano il pigiama leggero. -Eri tutto ciò che avevo, tutto,  e adesso non ho più niente. Lo so che non ha senso parlarti, lo so che non sei morto e che adesso non puoi sentirmi, ma io ne ho bisogno,  lo capisci?  Io ho bisogno di averti vicino, perché la tua assenza mi ha distrutto,  e in qualche modo devo pur convivere con il mio dolore no? O finirei per impazzire...
Il rumore dei passi di Gale mi costringe a distogliermi dalle mie chiacchiere,  mi asciugo le lacrime con la velocità che ho trovato negli anni.
-Hey- Gale esce sul balcone e mi si siede accanto -Ciao- sorrido lievemente -Cosa ci fai qui?- scrollo le spalle -Un brutto sogno- non esattamente brutto, aggiungerei. -Avresti potuto svegliarmi,  ti avrei aiutata- scuoto la testa.
Peeta è l'unico che può cancellare i brutti sogni. Mi si stringe lo stomaco, di nuovo.
Peeta.
-Gale io... vorrei tornare al 12, solo per qualche giorno
Affermo tutto d'un fiato, senza ricordare quando ho anche solo considerato l'idea.
-Certo, mi piacerebbe.  Potremmo prenotare due biglietti per il treno e...
Scuoto la testa -No, Gale. Voglio andarci da sola.
Leggo la delusione nei suoi occhi.
-Se è quello che vuoi, va bene...
 
 
Il viaggio mi è sembrato durare giorni, ma tornare qui, anche solo alla stazione del 12, è valso ogni secondo. I muri e le porte consumati mi portano alla mente i ricordi che per tanto tempo ho cercato di dimenticare,  ma ora che importa?  Sto tornando a casa, dritta tra le braccia di quei maledetti ricordi.
Esco dalla stazione e respiro a fondo l'aria sporca che mi è tanto mancata, prima di dirigermi al villaggio dei vincitori,  nella casa che mi spetta di diritto.
La neve scende candida, dopo tutti questi anni nel 2 avevo quasi dimenticato il freddo accogliente del 12, mi stringo più forte nel cappotto scuro e attraverso con un brivido il cancello del villaggio dei vincitori.
Guardo per qualche attimo la porta di fronte alla mia prima che una voce fin troppo familiare mi risvegli.
-Katniss? -  Sento il cuore che smette di battere per poi ricominciare subito dopo infinite volte più veloce.
-Peeta...- Mi giro e per poco non cado, rapita dagli occhi azzurri che tanto ho sognato.
-Cosa ci fai qui?- La sua voce non è più estranea,  arrabbiata e diffidente ma è tornata quella di una volta, la voce dolce e rassicurante di cui mi sono innamorata, sento che potrei iniziare a piangere da un momento all'altro per tutta la gioia.
-Mi mancava casa...- reggo lo sguardo, godendomi ogni attimo in quegli occhi chiari che potrebbero sfuggirmi da un momento all'altro. E mi mancavi tu, aggiungerei.
-Che cosa? - La sua espressione è sorpresa,  ma felice, felice come ai tempi dei giochi,  felice come prima che incontrasse Snow.
Che cosa gli ho detto di tanto strano?
-Hai, hai detto che sei tornata perché ti mancavo?- continua lui. Credo di perdere tutto il colore del viso, l'ho detto davvero? Annuisco imbarazzata, ma prima che possa farmi domare dall'imbarazzo vedo una luce nei suoi occhi, una luce che ho visto tutte le notti in cui mi aiutava a riaddormentarmi dopo un incubo, tutte le poche volte in cui potevamo parlare liberamente. Peeta viene verso di me velocemente e, con il gesto più naturale al mondo, mi cinge tra le sue braccia e poggia le sue labbra sulle mie.
La sua reazione mi scuote ma ricambio il bacio e l'abbraccio che desidero da anni ormai.
I nostri visi si distanziano quel poco che basta per guardarci negli occhi.
Prima che possa chiedergli niente è lui a parlarmi, dandomi le risposte alle domande prima che possa farle, è sempre stato così con lui, sa sempre cosa penso. - Mi hanno curato l'anno scorso, volevo cercarti,  stare con te, ma poi ho saputo che avevi sposato Gale e che vivevate nel 2... Credevo mi avessi dimenticato
Scuoto la testa. –Io non potrei mai dimenticarti, e non ho mai amato Gale, né mai lo amerò. Io ti amo Peeta, non te l'ho mai detto prima, quando potevo, e me ne sono sempre pentita. Ma adesso devi saperlo. Io sono cambiata, sono cambiate tante cose, ma se tutti questi anni in tua assenza mi hanno insegnato qualcosa è che nella vita cambia tutto, ma non l'amore.
-Wow, non ero io quello bravo con le parole?- sorrido ancora avvolta tra le sue braccia. Mi bacia ancora una volta, ma con più passione e fermezza. -Ti amo anch'io- sussurra sulle mie labbra.
   
 
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