Bittersweet
Illusion
“...Illusione...”
[Occhi verdi, un
sorriso....
Lo sai, o se lo sai, ma
continui a negarlo.
Lo neghi continuamente, con
insistenza, ma sai già che è inutile.
Accade come sempre, nello
stesso modo in cui l’hai visto la prima volta, nello stesso modo in cui lo vedi
di nuovo ogni volta che chiudi gli occhi.
Hai
paura?
Urli, sputi fuori tutto il
dolore che hai dentro, tutta la rabbia, tutta la frustrazione, tutta la tua
impotenza...
Ma l’immagine non sparisce,
non sei capace nemmeno di smettere di pensarci...
Continui ad urlare, urlare
con rabbia vuoi che sparisca, vuoi cancellare quel ricordo per
sempre...
Non vuoi più vedere quel
sorriso, quegli occhi verdi pieni di vita, non vuoi più vederla mentre si spegne
tra le tue braccia.
Si, tra le tue braccia, eri
lì ma non hai fatto niente, l’hai solo guardata morire, senza muoverti, senza
parlare, hai solo guardato...
Urli ancora più forte, non
vuoi vedere, non vuoi sentire... non vuoi ricordare...
Cadi a terra lentamente,
stringendo la testa fra le mani, e urli...
E allora lo specchio si
spezza in mille minuscoli frammenti che ripetono tutti le stesse
immagini....
Occhi verdi, un sorriso e
una lama coperta di sangue...]
Apri gli occhi di scatto,
forse anche troppo velocemente, perché un attimo dopo sei costretto a
richiuderli dal momento che la luce lì intorno è quasi
accecante.
E non capisci, o non
ricordi cos’è successo, dov’è il tuo limbo di oscurità e
vuoto?
Riapri lentamente gli occhi
quando senti una mano sfiorarti lentamente una guancia nel tentativo di spostare
un ciuffo biondo ribelle.
Ti appare un immagine
sfocata, quasi l’ombra di una persona che ti sovrasta, ma la cosa non ti
preoccupa.
La sua presenza ti fa
sentire bene...
Il profumo di fiori
stuzzica dolcemente i tuoi sensi, e allora inizi lentamente a
ricordare...
L’ombra diventa sempre più
nitida, mentre lentamente riaffiorano i ricordi...
Non sei più nel tuo limbo,
non sei più prigioniero della tua pazzia, lei ti ha portato via, lei ha spazzato
via tutto...
Il buio, il vuoto, la
solitudine, non c’erano più erano volati via come petali al
vento...
Ora c’era solo lei e
quell’immenso prato fiorito...
Lei avrebbe risposto alle
tue domande, lo faceva sempre, lei non nascondeva mai i suoi sentimenti, lei era
sempre sincera, sempre sorridente, lei c’era sempre per
te...
E finalmente la vedi, non è
più un ombra, la vedi e inconsciamente sorridi...
Con lei sei libero di
essere te stesso, non devi fingere di essere forte, non devi fingere di essere
un eroe, con lei puoi essere Cloud, non un soldier di prima classe, né il leader
di un gruppo di ribelli che vogliono salvare il mondo...
Non parla, ti guarda
soltanto, con quei suoi occhi verdi che non sei mai riuscito a dimenticare e un
sorriso che le illumina il viso...
Vorresti parlare, dirle
tante forse troppe cose...
Dischiudi leggermente le
labbra nel tentativo di parlare, ma lei ti blocca dolcemente con un
dito...
-Non ti sforzare, ti sei
appena risvegliato...-
E il respiro ti muore in
gola appena sentì quella voce, era così dolce, così bella, così
sua.
Era come la prova della sua
esistenza, la prova della sua presenza lì.
E allora non resisti, non
riesci più a reprimere i tuoi istinti.
Ti alzi, veloce, così
veloce che non riesce a fermarti, così veloce che riesce appena a mostrare un
po’ di preoccupazione con i suoi grandi occhi verdi.
Allora passi le braccia
dietro la sua vita e la stringi.
Non è un abbraccio
passionale, non è disperato, è leggero, dolce, appena percettibile, vuoi solo
assicurarti che ci sia, vuoi solo che sia lì con te, vuoi soltanto sentire il
suo calore.
Il suo
calore?
Un rumore, il fastidioso
suono di uno specchio che si crepa e tutto sparisce.
[Freddo.
Il suo corpo diventa sempre
più freddo.
Il viso diventa sempre più
pallido, sempre più freddo, e la vita lentamente
svanisce.
La vita sembra uscire dal
quel corpo, col sangue caldo che fuoriesce dalla
ferita.
Non riesci a fermarlo,
eppure ci provi, cerchi di trattenerlo con le mani, cerchi di restituirle il
calore che sta perdendo.
Ma non ci riesci, e solo
allora inizi a realizzare, inizi a capire, ma non riesci ad
accettarlo.
E allora spingi sempre più
forte con quella mano, e nella tua testa rimbomba solo una
frase...
“Non può essere
vero!”
E alla fine rimani solo con
un corpo freddo tre le braccia, e le mani sporche di un sangue che non
dimenticherai mai.]
Riapri gli occhi,
all’improvviso, così violentemente da farti quasi male.
E quando alzando lo sguardo
rivedi il suo viso, dimentichi.
L’unica cosa che resta è
l’immagine di un frammento di specchio in cui si riflettono delle mani sporche
di sangue e una sensazione acre che ti invade.
Ma basta il suo sorriso e
tutto sparisce, resta solo lei.
Ti accorgi di essere caduto
e aver trascinato dietro anche lei, le tue braccia la stanno ancora cingendo,
come se non volessi lasciarla andare.
Eppure ti sorride, mentre i
suoi capelli ricadono verso di te, solleticandoti il viso quando ti
sfiorano.
È bellissima, anche solo
passare il tempo a guardare i suoi lucenti occhi verdi ti rende
felice.
E allora la stringi più
forte per paura che ti sfugga, per paura di non sentire più quel dolce peso su
di te, per paura di sentire svanire il suo calore.
Dolcemente ti carezza il
viso con la punta delle dita, come se anche lei avesse paura, e per un attimo ti
sembra di vederla l’ombra della paura nei suoi occhi, ma tutto svanisce quando
ti parla.
-Ti senti
bene?-
Non puoi fare a meno che
accennare un si convinto con la testa, e lei ride lasciandosi andare verso il
tuo petto.
Si stringe in quello strano
abbraccio, che sembra quasi una prigione, eppure non sembra importarle, come se
volesse creare anche lei un angolo di cristallo in cui nessuno può disturbarvi,
dove ci siete solo voi.
Il suo viso è a pochi
centimetri dal tuo, e i suoi occhi color smeraldo ti guardano
radiosi.
Puoi sentire il suo respiro
sfiorarti la pelle e smuovere alcuni fili biondi ribelli.
Con la mano le sfiori il
viso, delicatamente, come per paura di romperla.
E lei sorride, mentre le
guance si tingono di un leggero rosso al tuo tocco, eppure negli occhi qualcosa
stona...
Un ombra, una tristezza che
non appartiene al vostro mondo, una tristezza che non dovrebbe esserci, una
tristezza reale.
Tutto quello non è reale,
lei non è reale, non può esserlo lei, lei è morta, è stata uccisa davanti ai
tuoi occhi, stai forse sognando?
E senti ancora quel rumore,
un rumore quasi doloroso, che penetra nelle orecchie...
E lentamente l’immagine di
lei si rompe in mille frammenti di vetro, tutto svanisce, tutto torna
nero.
Porti le mani agli occhi
quasi per non vedere, ma solo allora lo noti...
La tua mano è sporca di
sangue, un sangue che mai sei riuscito a dimenticare...
E la realtà preme per poter
entrare nella tua mente, i ricordi fluiscono come un fiume in
piena...
[La stringi tra le braccia,
lei non lo sente, me tu sei testardo e la stringi lo
stesso.
La stringi come non hai mai
fatto quando ancora era viva...
La stringi sperando che si
risvegli con sorriso sulle labbra a rassicurarti che quello non è altro che un
incubo, ma non lo fa...
Stai camminando nell’acqua,
è gelata ma tu nemmeno la senti, l’unico freddo che provi viene da
dentro.
Non c’è più la luce dei
suoi occhi a guardarti, non c’è più il suo dolce sorriso a rallegrarti, non c’è
più la sua voce a riscaldarti il cuore, non c’è più
lei.
Sei arrivato nel punto più
profondo del lago, a fatica riesci a tenerla tra le braccia mentre
scordinatamente cerchi di restare a galla.
Devi lasciarla , sai che
ormai non c’è più motivo di tenerla stretta tra le braccia, che ormai non c’è
più posto per lei tra i vivi.
Ma non ci riesci, speri
ancora che quello sia soltanto un brutto incubo, speri ancora di vederla
svegliarsi, ma lei non si muove.
Il suo viso è immobile,
sembra una bambola, una fredda ed immobile bambola...
La lasci andare, e mentre
lentamente sprofonda nel lago senti che qualcosa di te sta andando via con
lei.
Resti lì a guardarla mentre
la sua figura raggiunge le profondità del lago, e vorresti piangere, vorresti
far sparire quel dolore che ti divora dentro, che ti permette appena di
respirare, ma non ci riesci, hai già finito le tue lacrime, i tuoi occhi ancora
bruciano, mentre in quel combattimento versavi tutte le tue
lacrime...
Ormai il suo corpo non si
vede più ma tu non riesci a muoverti, resti lì a fissare il punto in cui l’hai
vista per l’ultima volta, sperando di risvegliarti da quello che ti sembra solo
un tremendo incubo...]
Ti risvegli ancora in
quell’immenso prato fiorito, eppure non ti sembra di esserti
addormentato.
Lei ti sta abbracciando, il
viso nascosto nel tuo petto, e appena la vedi ti scosti
bruscamente.
Lei non è vera, lei non è
qui, lei è morta.
I suoi occhi verdi di
guardano tristi, come non li hai mai visti, e hai paura.
Si riavvicina a te e
dolcemente ti sfiora i capelli con la mano.
Sorride tristemente, e
lentamente muove le labbra per parlare.
Tutta la paura, il dolore
per la sua perdita, la solitudine che hai provato alla sua morte si riversano in
te come un fiume in piena...
Vuoi dimenticare, non vuoi
sentirla mentre ti dice la verità, mentre ti mette di fronte alla realtà, vuoi
vivere rinchiuso in quel sogno, vuoi rimanere lì con lei per sempre, non vedere
la tua felicità distruggersi ancora una volta.
E allora con una mano la
avvicini a te stringendola dietro la schiena, mentre con l’altra le prendi
dolcemente il viso.
La baci, con passione con
violenza, con tutti i sentimenti che senti muovere dentro di
te.
Finite in ginocchio uno di
fronte all’altra mentre lentamente riprendete il respiro.
Stai per riprendere da dove
avevi interrotto ma lei ti blocca, e alzandosi in piedi si allontana dandoti le
spalle.
-Cloud, dobbiamo
parlare...-
-Non voglio
parlare....-
Le afferri il polso con
forza, come per trattenerla.
Quando si gira vedi i suoi
occhi verdi lucidi, mentre con la poca forza che ha tenta di divincolarsi dalla
presa.
-Cloud...-
[Occhi
verdi...]
-Cloud...-
[...un
sorriso...]
-Cloud!!!-
[...una lama coperta di
sangue...]
-NO!-
Ti porti le mani alla testa
accasciandoti letame a terra, cercando di scacciare quelle immagini, ma non ci
riesci, le vedi continuamente.
Lei si avvicina,
inginocchiandosi di fronte a te, e ti guarda con quegli occhi verdi velati di
tristezza.
Dovrebbe essere morta, ma
continui a negarlo, continui a urlare il contrario.
-Non può essere
vero.-
Sussulti lievemente quando
senti la sua mano sfiorarti la guancia.
La guardi mentre ti sorride
tristemente, e lentamente una lacrima percorre il tuo
profilo.
Odi sentirti debole, non
sopporti di apparirle fragile, eppure a lei sembra non importare, sembra
accettarti per quello che sei, un bambino indifeso.
Le sue braccia ti
circondano la testa mentre lentamente si avvicina,
abbracciandoti.
Affondi la testa nel suo
petto, e puoi sentire chiaramente il battito del suo
cuore.
Sei confuso, non
capisci...
Quale è la
realtà?
E se fosse quella?
Se lei in realtà non fosse
mai morta?
Solo un incubo, possibile
che sia stato solo quello?
-No, Cloud, non era un
incubo.-
Le sue parole ti crollano
addosso come una valanga.
Schietta e diretta, la
realtà di colpisce senza pietà e senti l’amaro senso di perdita in ogni singola
parte del tuo essere.
Vorresti chiederle che sta
succedendo, vorresti sapere perché sei lì, vorresti sapere tante, anzi troppe
cose, ma il nodo alla gola ti impedisce di parlare.
Eppure come se lei ti
leggesse nella mente inizia a parlare, senza però smettere di
stringerti.
-Cloud, tu sei malato in
questo momento, gravemente.-
Ti alzi di scatto,
sciogliendo quell’abbraccio quasi materno, e la guardi.
I tuoi occhi blu si
riflettono in quelli verdi di lei, mentre ti chiedi se non ti stia
mentendo.
-Aeris, dimmi la
verità.-
I suoi occhi si spengono
lentamente soffocati dall’ombra della tristezza.
-Ti prego Cloud, ascoltami,
non c’è più molto tempo.-
Vedi i suoi occhi
inumidirsi, e lacrime calde scendono lentamente lungo il suo
viso.
Ti avvicini e col dorso
della mano raccogli quelle lacrime che le sono sfuggite al
controllo.
Quella è forse la prima
volta che la vedi piangere, certo l’hai vista giù altre volte, ma mai l’hai
vista versare una lacrima.
[-Sono
sola.-
-Ma io... noi siamo
qui.-
-Lo so, lo so, ma sono
l’ultima rimasta.-
-Non possiamo
aiutarti?-]
Riapri gli occhi e porti le
mani alle tempie ancora doloranti.
-Cloud!!-
Il suo sguardo ora è
preoccupato, mentre dolcemente ti sfiora la testa con le
mani.
-Cloud, i tuoi ricordi
stanno passando da questa parte, ti prego ascoltami.-
La guardi, i suoi occhi ora
sono impauriti, come se temesse la tua morte.
-Cloud, tu sei stato
gravemente intossicato dal mako, che ti ha portato ad un
crollo.
La tua anima, i tuoi
ricordi, la tua stessa esistenza è in frammenti in questo
momento.
Tifa sta lentamente
raccogliendo i frammenti del tuo vero io, dalla vostra infanzia, sta facendo di
tutto per recuperare la tua coscienza.
Ma un frammento è arrivato
fino al cuore del pianeta, nel flusso vitale, il luogo dove riposano i
morti.
Questa parte della tua
anima mi ha chiamata Cloud, gridava il mio nome.
Il posto che vedi ora è un
passaggio, se tutti i tuoi ricordi arriveranno qui, passerai al mondo dei morti
Cloud.
Devi accettare la mia morte
Cloud, se non lo farai...-
-Non ci riesco, non posso
accettarla Aeris.-
-Devi farlo Cloud, vuoi
gettare tutto al vento?-
-Aeris, non voglio
lasciarti...-
-Vuoi rendere inutile la
mia morte Cloud?
Se non fermerai Sephiroth,
il mondo in cui ho vissuto, il mondo in cui risiedo ora, i nostri ricordi, noi
svaniremo...-
Le lacrime ora scorrevano
senza sosta su quel viso angelico, mentre le labbra erano contratte in una
smorfia per trattenere i singhiozzi.
-Aeris,
io...-
La stringi dolcemente tra
le tue braccia, tentando di rassicurarla, devi essere forte, devi esserlo per
lei.
-Cloud...Andrà tutto bene,
io sarò sempre qui, non ti lascerò.-
E qualcosa scomparve dentro
di lui, quel peso che gli impediva di respirare, una
sicurezza...
Doveva tornare, doveva
farlo per lei, per non gettare al vento la sua vita...
Lentamente il paesaggio si
sgretola, e come uno specchio si rompe in tanti piccoli
frammenti.
Sente delle voci in
lontananza chiamarlo, e sente di doverle raggiungere,, che quella è la cosa
giusta da fare, la strada da seguire.
Lei si alza e con la mano
porta via alcune lacrime rimaste a bagnarle il viso.
Ti alzi, e prendi il suo
viso fra le dita, mentre lentamente ti avvicini alle sue
labbra.
Le sfiori con un bacio
dolce, come un arrivederci.
Quando vi staccate un'altra
lacrima riga il suo volto, ma i suoi occhi sono tornati a
sorridere.
-Ti aspetterò
Cloud.-
Ti saluta con la mano, con
il sorriso da bambina che trionfa sul suo candido viso.
-Aeris,
io...-
-Ti prego non
dirlo.-
Gli ultimi fiori sotto i
vostri piedi stanno sparendo, e con loro anche la figura della
ragazza.
Non puoi lasciarla andar
via senza dirlo, non vuoi, e allora parli anche se lei non vuole, vuoi almeno
toglierti quel peso dal cuore.
-Ti
amo...-
L’ultima cosa che vedi, è
il suo sorriso solcato da una lacrima solitaria, mentre le labbra si muovevano
lentamente per parlare.
-Anche
io...-
[-Non importa quanto sarai
lontano...
Sono sicura che saprai
tornare qui...
Così rimarrò qui, e farò il
tifo per te...
Cloud...-]
Fine...?
Sarà
davvero la fine?
Lo
scopriremo alla prossima puntata....
Bene grazie
a tutti i lettori e soprattutto a chi recensisce questa
fic.
Sono
davvero felice di aver riscosso un po’ di successo, spero via sia piaciuto anche
questo capitolino...
In realtà
mi ero immaginata anche un’altra scena un po’ cruenta, ma che non ho voluto
mettere, perché mi allungava inutilmente la storia, ed è quindi finita nel
dimenticatoio...
Ma visto
che tutto sommato tutto quello che ho detto finora non è interessante passerei
ai ringraziamenti più che volentieri ^_^
Allora un
ringraziamento speciale a chi ha aggiunto la fic. tra i
preferiti:
1
- fenicex8
2
- pika
chan
3
- Selhin
4
- Yunie the Black
Angel
Grazie di
cuore a tutte ^_^
Ringraziamenti:
Yunie the
Black Angel: Anche questo cap. è molto confusionario, ma del resto come ha detto
pure Aeris Cloud è malato no? Sono davvero contenta che questa fic. ti sia
piaciuta e ti prometto che ne scriverò altre, sperando vengano almeno carine
^_^”,, cercherò cmq con tutte le mie forze di riempire la sezione di fic. con
loro due che adoro alla follia ormai *_*.
Ed infine
sarà l’ultimo capitolo questo? Chissà (lo so sono perfida...
._.)
Selhin:
Lieta di non averti deluso col capitolo prima, spero di fare altrettanto con
questo, spero di aver reso abbastanza bene i personaggi anche qui, sai iniziavo
davvero a delirare pensando alle loro reazioni ._.
Grazie
mille per i complimenti spero sia bellino anche questo capitolo, e forse il
possibile prossimo ^_^
Fenicex8:
Be penso di averti risolto il problema su chi ha visto ^_^ e no mi dispiace non
mi unirò alla storia di crisis core che ho giocato e finito troppo bello quel
gioco*_*...
Per una
futura apparizione di Zack mmm chissà ^_^
Cmq grazie
mille per le recensioni ^_^ felice che ti sia piaciuta ^_^
Pika chan:
Non so se ho fatto presto, posso solo dire che ho fatto il prima possibile, sono
contenta di averti rinfrescato la memoria con i flash back e spero ti piacerà
altrettanto questo capitolo ^_^
Infine
ancora grazie a chi ha recensito e grazie anche ai
lettori...
Spero di
non aver deluso nessuno con questo capitolo...
Come sempre
accetto volentieri commenti e critiche aspetto recensioni con ansia, o anche
solo letture...
Grazie a
tutti vi voglio bene ^_^
Un
bacione
Seiko