‘’Se quello che siete è quello che
possedete, cosa diventate una volta che vi hanno portato via praticamente
tutto?’’
-Destroya.
Guardai il pubblico, ma da li non si vedeva tanto, sono
una massa nera e grigia che si muoveva a ritmo della canzone. Mi fermai per
prendere fiato e la guardai con la sua faccia da pesce lesso puntata verso di
me. Più da pesce lesso, era arrabbiata e infastidita dalla mia voce. Ne ero assolutamente fiero della sua
reazione.
Continuai a cantare il testo, senza nessun intoppo,
bravo Gee. Dovevamo vincere.
-Grazie a tutti!- alzai una mano verso il pubblico con
un gran sorriso, guardai i miei avversari piuttosto intimoriti. Volevo
gustarmi ancora di più l’espressione di Rose incazzata, così ripresi il
microfono. Frank mi guardò storto e Mikey mi chiese
cosa stessi facendo, non risposi ma guardai dritto nei occhi Rose, per poi
tutto il suo gruppo.
-Sapete, è stato semplice suonare qua con voi, miei
cari clienti della Black Moon. Ne sono lieto, una cosa che l’altra band non lo
aveva dimostrato con merito sapete?- La situazione stava andando come nei
piani, tranne che fui buttato giù dal palco da quella tigre di Rose, tirandomi
per le caviglie e mi trovai sdraiato per terra con lei sopra, dietro due
ragazzi stavano cercando di tenerla ferma ma senza successo, perché mi arrivo
uno schiaffo sulla faccia urlandomi addosso.
-Osa ancora penarci con le tue battute idiota, giuro
che non la passerai liscia!- i suoi capelli mi ricadevano sulla faccia,
provocandomi un certo solletico. Non risposi, la guardai con stupore, il suo
viso mi era famigliare, i suoi capelli..
Ma l’orgoglio che avevo dentro di me non mi fece stare
zitto per non più di 5 secondi –Oh, hai paura per una insulsa battuta?- sorrisi.
Lei aprì ma bocca, ma un ragazzo dai capelli neri la tirò su portandola verso
di lei. Mi guardò, e la sua amica mi
venne contro puntandomi il dito.
-Senti coso, cerca di non farti troppo il figo, emo dei miei
stivali. Qui siamo stati tutti bravi, non c’è bisogno di inventare qualcosa per
umiliarci- detto questo se ne andò.
Rimasi leggermente in dubbio di quello che avevo fatto poco
fa. Forse era meglio che stessi zitto.
Una mano mi comparì davanti alla faccia, era quella di Frank,
sulla faccia era disegnata una faccia di rimprovero. Non era per niente felice
di quello che avevo fatto. Non la presi, mi alzai da solo e me ne andai in
‘’camerino’’ con faccia fiera sul viso.
Entrai in stanza, non ero solo, Frank mi aveva
inseguito. Girai verso di lui –Cosa c’è?- cercai di essere il più duro
possibile.
Frank si appoggiò su un tavolino bianco e sbuffò –Sei
sempre il solito Gee, devi smetterla di usare quel
carattere di merda che ti ritrovi avvolte, non c’era bisogno di comportarsi
così, era ovvio che qualcuno di quella band si sarebbe innervosito, mica hanno
10 anni-
-Ma dai?! Era un modo per divertirmi tutto qua-
-Non era divertente Gee, per
niente-
Rimasi un po’ scettico, lui era il primo a fare queste
cose, perché ora mi rimproverava come se avessi rubato un giocatolo da un
bambino. Posai lo sguardo verso le mie scarpe, erano piuttosto rovinate, forse sar.. Oh Gerard! Non pensare ad altro, hai fatto una
cazzata, affrontala.
-Bene ora vieni, fra poco diranno chi sarà passato-
detto così, uscimmo dalla stanza con un nodo sulla gola che non mi faceva
respirare con tranquillità. Mi bloccò
per un momento, facendo andare avanti Frank, ero troppo nervoso. Cosa stava
succedendo? Cosa mi stava succedendo?
Sentì la voce del proprietario tramite la porta
–Ottimo, Ottimo! Vediamo che passerà al round seguente..- Mi sbloccai, giusto
in tempo e mi buttai fuori per vedere la scena -..i vincitori sono..- l’uomo,
con una lentezza tale da poter salire e scendere sul palco 2 volte, aprì la
busta dove dentro cera scritto il nome del band vincente. Prima che potesse
dire il nome, guardai Rose insieme ai miei amici e quelli della sua band. Il
suo sguardo..
-..Parità!?- L’uomo distrusse quel silenzio che ri formò in sala.
Parità?
Bob e Mikey mi presero per un
braccio e mi portarono dagli altri. Iniziai a sbiancare, ogni secondo di più
che mi avvicinavo a loro, mi sentivo così stupido.
Creai una maschera e sorrisi.
-Bene, vuol dire che siamo tutti e due al round
prossimo- mi tirai in indietro la ciocca di capelli che mi infastidiva, per poi
porgere la mano verso la mora del gruppo. Mi guardò male, per poi sorridere
serenamente e me la strinse.
-Bene, vi va di andare in una discoteca qua vicino?-
Cosa cazzo stai dicendo Frank? Mi voltai per guardarlo,
lui non mi considerò, anzi stava
aspettando una risposta.
-Per me va bene, voi che ne dite?- Il moro del gruppo,
dio! Come si chiama? Rispose girandosi
verso i compagni.
-Si ma, ditemi come vi chiamate- Intervenni –Non è che
ora usciamo con gente che non sappiamo neanche il nome.
Il moro mi guardò scettico –Oh beh, io sono James, lei
è Rose , quello con i capelli corti è Victor, l’altra ragazza è Lili e per
ultimo Alex.. Voi?-
-Io sono Mikey, lui è Ray, Gerard,
Bob e Frank- li indicò con un dito, uno dopo l’altro.
-Bene, ora possiamo andare-
Il viaggio durò poco essendo vicino alla discoteca,
però riuscì a conoscere bene quei 5 ragazzi, pazzi e scatenati ragazzi. Ma la
ragazza bionda batteva tutti con le sue cavolate che tirava fuori in pochi
secondi. Tutto andava bene finché Frank non intervenni facendomi stranamente
innervosire.
-Rose, te sei per caso fidanzata?- Fidanzata? Una
come lei?
La reazione della ragazza fu sorprendente, al momento
divenne tutta rossa in faccia dicendo a bassa voce un dolce ‘’No’’. Su Iero si dipinse un sorriso malizioso. Oh no mio caro Frank,
non ci provare.
-Siamo arrivati?-
-Si Gee- Bob mi guardò dallo specchietto.
Una stretta al cuore mi arrivò all’improvviso quando
vidi la mano di Frank sopra la spalla di Rose. Sorridete.
Cosa diavolo..?