Autrice: kuma_cla
Titolo: Do you think you'll buy me lots of diamonds?    
Personaggi: Bruce/Selina
Rating: verde
Genere: generale
Avvertimenti: flash fic
Prompt: 3.4 ossia Campo di grano con volo di corvi di Van Gogh (festeggiate anche voi il compleanno dello Pseudopolis Yard) e "che sapore ha il futuro?" di Nocturnia — partecipate anche voi al Drabble!meme e lasciatemi dei prompt sperando che io riesca a scrivere drabble e non flash fic
Note: doveva essere una cosa allegra come quel capitolo della raccolta in cui Selina vuole rubare un quadro (perdonatemi, ma io ho un debole per Bruce/Selina in versione turista per caso), però poi il prompt era un Van Gogh e quindi doveva essere una cosa triste triste. Alla fine ovviamente la flash fic non è venuta né l'una né l'altra, perdonatemi. Informazione random, la città in questione sarebbe Amsterdam e il museo il Van Gogh museum. Il gelato al pistacchio è ovviamente un richiamo ad una delle bellissime storie di Nocturnia <3







«Non credevo ti piacesse Van Gogh» le dice raggiungendola davanti al dipinto che sta osservando da una manciata di minuti — Campo di grano con volo di corvi.
«Ci sono molte cose che ancora non sai di me» lo motteggia, senza però staccare gli occhi dalle pennellate tormentate. Si chiede che cosa veda oltre la tela, se il quadro è legato al suo passato e quei tre sentieri abbiano un significato preciso oppure se si tratti di semplice ammirazione per il pittore preferito. Immagina che al momento giusto glielo rivelerà lei stessa.
«Come ad esempio?» le domanda e per qualche istante si rende conto che sembrano davvero due normali turisti. Non sa per quale ragione, ma la cosa gli piace, forse più del previsto, tanto che si aspetterebbe di trovare Alfred. L'impeccabile, efficiente Alfred con il suo sguardo serio e rispettoso e una luce in fondo agli occhi, una luce complice, una luce divertita, che suona un po' come un te lo avevo detto.
«Il gelato al pistacchio».
«Lo avevo già intuito».
Selina non sembra per nulla turbata, anzi gli angoli della bocca si increspano in un sorriso da sfinge e lo guarda con i suoi occhi da gatta.
«Potremmo...» inizia con voce morbida, il capo leggermente inclinato verso di lui.
«No, non porterai a casa un Van Gogh» le risponde, irrigidendosi, memore di un episodio simile agli Uffizi.
«...andare a mangiare un gelato» continua, precedendolo verso l'uscita con la risata in gola.

«Credevo lo volessi rubare» le dice mentre escono dalla gelateria.
«Un giorno, perché no» gli risponde gustandosi il suo cono «Ma ora sono in vacanza».
E Bruce ora lo sa, che sapore ha il futuro; lo stesso di un bacio al pistacchio sotto il cielo di una città che non è Gotham.