Gioca con le mie ciocche di capelli ribelli, arrotolandole attorno alle dita per poi srotolarle e cominciare da capo; senza aggiungere un'altra parola e senza voltarmi. Solo che è tremendamente difficile dimenticare la sua presenza alle mie spalle, così come è complicato spicciare una parola. [...]
Le sue mani mi afferrano per le spalle e mi voltano, rivelando finalmente il suo viso. I miei occhi sono rapiti dai suoi che mi risultano indecifrabili, straboccanti di emozioni che non riconosco. Mi chiedo quali sensazioni la mia presenza stia suscitando in lui.
Senza staccare gli occhi dai miei, mi solleva sul ripiano del lavabo, incastrandosi tra le mie gambe. Sento un tuffo al cuore e, per un istante, mi si mozza il respiro. [...]