“Forza campione svegliati, oggi è il grande giorno!”
“No mamma, non ho voglia, ho sentito dire che la vista del vortex fa male …”
“Amore mio, tutti i Time Lord di Gallifrey, compreso tuo padre, hanno passato questa fase molto importante … è il tuo turno ora, sei sedicenne, è ora di essere un Time Lord a tutti gli effetti”
“E chissà che nome mi daranno …”
“Sarà un nome bellissimo perché rispecchierà le tue caratteristiche!”
La madre abbracciò affettuosamente il figlio che si stava preparando ad una tappa importante della sua vita, dopo fatto ciò, il ragazzo si alzò, si preparò e andò di fronte alla corte dei Time Lord e davanti al vortex quindi.
“Abbiamo deciso il tuo nome, ti chiamerai “Il Dottore” perché tu possa portare le cure al male dell’universo. Ora per piacere guarda nel vortex”
Il dottore guardò nel vortex e improvvisamente sentì un forte dolore nella testa e scappò via, andò nelle foreste più scure di Gallifrey e si sedette con le mani alle tempie cercando invano di farsi passare il dolore quando vide un ragazzo biondo, con gli occhi castani, un ragazzo che aveva già visto prima, un ragazzo che considerava bellissimo.
“Mi hanno mandato a cercarti, il dottore … vero?”
“Sì, alla vista del vortex ho sentito un dolore atroce e non sapevo che fare … tu sei … ?”
“Il master, mi hanno chiamato così … comunque, il dolore passa … anche se io non ho sentito nessun dolore … solo un suono di tamburi”
“Succederà anche a me?”
“No, mi hanno detto che non è mai successo a nessuno quindi …”
“Mi dispiace, sarà meglio che torni indietro … ci si vede all’accademia”
Il master si limitò ad annuire.
Una volta tonato indietro, gli diedero il suo tardis nuovo di zecca e lo fecero tornare a casa con la lettera di ammissione all’accademia dei Time Lord.
A settembre, Il dottore si trasferì all’accademia e rincontrò il master, provò a scambiare due parole ma lui era troppo freddo e distaccato ma il dottore non lasciò perdere, era determinato, doveva diventare suo.
“Tieni, è l’invito per i miei 17 anni, mi farebbe molto piacere se tu venissi”
“Non so, credo di avere impegni”
“Ti aspetto, in ogni caso.”
Il dottore ci sperava nella venuta del master alla sua festa, avrebbe potuto dimostrargli chi era o dichiararsi o qualunque altra cosa.
La sera del diciassettesimo compleanno del dottore, il master si chiedeva cosa fare, si chiedeva se andare fosse una buona idea, e si interrogava molto sui suoi sentimenti. Lo amava? Il dottore era importante per lui? Doveva continuare a fingere di non essere interessato? Oppure poteva trascorrere con lui una piacevole serata e basta? Decise così di andare.
“Oh, mi fa un sacco piacere che tu sia qui! Vieni ti verso un drink e ti mostro la casa, gli altri sono in giardino … “
“Grazie” disse il master con tono molto freddo e distaccato.
Il master iniziò a bere drink su drink e così a fine serata si ritrovò ubriaco.
“Hey, tutto ok?” chiese il dottore.
“Diciamo che, sarebbe meglio stare sotto le coperte con te, ora.”
“Okay, sei ubriaco, decisamente.” 
Il master lo baciò intensamente, il dottore si sentì pervaso da un mix incredibile di emozioni. Decise quindi di farsi trasportare da lui, decise di lasciarsi andare e così andarono in camera da letto e il master lo incomiciò a spogliare ma a quel punto, il dottore rinvenne in sé e fermò il master capendo che quello che stava per avvenire era uno sbaglio, uno sbaglio totale, la sua prima volta doveva essere speciale e per esserlo doveva accadere con una persona sobria e consenziente ma soprattutto con una persona che ricambiava l’amore dato, così lo fermò, lo baciò e gli disse: “Ci vediamo quando sei sobrio.”